21 settembre Parte 2
E finalmente è arrivato il momento di far visita a Hollywood!!!
Sono le 13.00 e dopo svariati giri e tentativi di trovare parcheggio in strada, ci fermiamo in quello più centrale, al Madame Tussauds. Non sappiamo se sia il più economico o il più caro. Quello che è certo è che non abbiamo più voglia di stare in macchina e quindi decidiamo che 15$ vanno più che bene.
Sono veramente emozionato.
Sto finalmente per vedere dal vivo la mitica Walk of Fame, la via delle stelle e il prestigioso Dolby Theater dove ogni anno vengono consegnati gli oscar del cinema e al suo ingresso sono state messe le impronte di mani e piedi dei più grandi attori e registi di Hollywood.
Di solito ci sono due versioni quasi diametralmente opposte tra quelli che vengono qui. C’è chi lo ama fin da subito e chi invece ne rimane deluso. In effetti in molti mi hanno messo in guardia riguardo questa zona, dicendomi che la Walk of Fame e soprattutto il Dolby Theatre sono molto deludenti, in quanto dal vivo decisamente più piccoli rispetto a quanto ci si può aspettare.
Magari sarà anche vero, ma io amo Hollywood e sono cresciuto con il mito del cinema statunitense che ha sempre rappresentato per me il posto dove fantasia e realtà, per una sorta di invisibile magia si toccano e si incontrano.
In nessuna altra parte al mondo, (esclusa forse New York) puoi avvertire quella sensazione particolare che ti fa sentire costantemente dentro un set cinematografico all’aperto. I nomi su queste stelle sono amici che hanno accompagnato la mia infanzia e perché no tutta la mia vita, anche oggi.
Stessa cosa per il Dolby; non è solo quello che si vede, ma ripeto, quello che rappresenta, che a me piace. Sapere che almeno una volta l’anno in questo preciso posto, più o meno tutti i nostri idoli , calcano lo stesso suolo, rende tutto semplicemente magico.
Nel frattempo, passeggiando tra una stella e l’altra, siamo arrivati alle 12.30 e visto che abbiamo fame, decidiamo di salire sulle scale del centro commerciale dove troviamo la prima graditissima sorpresa. La scritta per me più famosa al mondo : HOLLYWOOD.
Lo so, chi c’è già stato obietterà con ragione che si vede lontana anni luce; tutto vero, ma ripeto, averla vista per anni solo in video o al cinema ed ora trovarmela dal vivo pronta a darci il suo più caloroso benvenuto, mi piace ed esalta allo stesso modo.
Ci fermiamo in un posticino che ha un menu molto invitante e seduti all’aperto su due sgabelli, ordiniamo il pranzo. Come sempre da quando siamo arrivati, facciamo un giochino-sfida: chi tra noi prenderà il piatto migliore. Simo opta per degli sliders con ognuno un ripieno diverso accompagnato da patatine fritte, mentre io una tortilla con formaggio e salsiccia.
Beh, ragazzi, Simo mi ha letteralmente stracciato. il suo piatto e’ a dir poco delizioso. il mio.. beh.. non ha vinto…. È arrivato secondo.
Mi consolo comunque con la mia adorata lemonade e questa volta anche con un panorama d’eccezione, la scritta che ci guarda dall’alto.
Risaliamo ancora un po’ le scale per vederla meglio e dopo le classiche foto di rito, scendiamo di nuovo lungo la Walk of Fame. Tutto in strada è scenografia, da chi cerca di convincerti ad entrare al negozio per cui lavora, ai supereroi che per oggi non combattono i cattivi ma si concedono per pochi dollari a foto ricordo insieme ai passanti. E poi ci sono i colori e suoni di chi balla e suona in strada. Tutto è un grande show. D’altronde questa è Hollywood gente!!!
Dopo aver visitato qualche negozio di souvenir e comprati i ricordini di rito, ci accordiamo con una signora cinese per rivederci alle 20.00 . Ha un negozietto accanto al Chinese Theatre, dove tra le altre cose fa calchi di mani e scritte in stile impronte sul pavimento, troppo carino per perdercelo.
Facciamo ancora una breve passeggiata quando un ragazzo ci ferma proponendoci di fare visita a Hollywood con il tour dei vip. Logicamente è Simo che fa da tramite tra quanto lui dice e quello che io capisco. Sinceramente i piani iniziali non erano di fare un tour, ma il pensiero di rimetterci in macchina e magari stare due ore imbottigliati nel traffico per cercare di raggiungere le colline di Hollywood, non ci piace un granchè. Ci stuzzica invece l’idea di farci per una volta trasportare da altri e goderci pienamente solo il paesaggio senza preoccuparci di dove uscire o trovare parcheggio.
Vada allora per il tour alla modica cifra di 35$. Siamo pronti per partire, ma prima voglio concedermi finalmente un gelato decente. Entriamo nella vicina gelateria Grom e ordino la mia classica coppetta con fiordilatte, cioccolato, fragola e panna. Ora, devo farvi una piccola precisazione: innanzitutto i gelati qui costano decisamente più rispetto all’Italia. Poi, sarò troppo patriottico, ma da noi il gusto, è tutta un’altra cosa. Comunque Grom non si discosta molto dalla mia idea di gelato e viene quasi istantaneamente divorato, goduto, apprezzato e finito, con buona pace di Simo che ne reclamava un pochino.
Bene, adesso siamo pronti per partire. Anche qui una precisazione è d’obbligo. Diciamo che ovviamente una buona conoscenza della lingua inglese è d’obbligo se si vuole apprezzare appieno il viaggio. Il nostro cicerone sembra infatti molto preparato e dalle risate delle altre persone deduco che debba essere anche simpatico. Come sempre la povera Simo deve surfare tra quanto ascoltato e quanto da riferire. Il tutto molto velocemente, trovando tra l’altro anche il tempo di vedere e godersi viaggio e panorama. Che dire… si merita proprio un bel regalo a fine vacanza!!!
Facciamo la prima tappa in un piazzale tra le colline di Hollywood dove si possono vedere sia la maestosità di Los Angeles, che la scritta più vicina rispetto a dove siamo partiti.
Tutto quanto è stupendo e non faccio altro che fare video delegando le foto alla mia socia. Siamo così intenti nel cercare di riprendere e fotografare tutto, che quasi non ci rendiamo conto di essere gli ultimi ancora a dover risalire.
La vista di LA da quassù è favolosa, veramente sconfinata e vederla in quasi tutta la sua grandezza ti fa sentire piccino piccino e allo stesso tempo estasiato. Lasciamo questo punto di avvistamento, con la promessa di Simo che mi garantisce che dal Griffith Park rimarrò ancor più colpito. Risaliamo così a bordo, per la felicità dei nostri colleghi/turisti, vogliosi di proseguire il tour.
Attraversiamo tutte le colline di Hollywood, fermandoci qua e là per ammirare da più o meno lontano le famose ville dei Vip.
Ecco, se tra tutto devo fare un appunto riguardo a quello che realmente mi ha amareggiato, sono proprio quest’ultime. Premessa, non le abbiamo certo viste tutte e di queste alcune mi sono piaciute. Aggiungo anche la giusta precisazione di Simo; ne vediamo solo una parte, essendo super blindate e a prova di privacy. Lo capisco benissimo, ma vederne alcune, che sembrano più vecchie fabbriche squadrate che ville, non mi piace affatto. Poi, si trovano circondate da greppi pieni di arbusti poco poetici e terra che proprio non si sposano lontanamente con la mia idea di lussuosa abitazione.
Su alcune, le aspettative (anche se come detto è impossibile vederle bene per intero) vengono decisamente soddisfatte, ma ripeto, in generale mi aspettavo di meglio. Sicuramente però, non si può far a meno di apprezzare la pace e serenità di questo posto che sovrasta l’immensa città e allo stesso tempo sembra di un’altra realtà. Nessun traffico o fila per fare pochi km. Niente smog o aria consumata da milioni di persone e fumi vari. Quassù tutto è pace, natura e silenzio, accompagnati da viste mozzafiato.
Proseguiamo il viaggio lasciando Hollywood e le sue colline per scendere fino ad un altro luogo a me molto caro: Beverly Hills .
Si capisce subito che abbiamo cambiato ambiente dal traffico e dal rumore assordante, però la sensazione di benessere e lusso pervade ogni angolo. Anche la nostra guida ce lo ricorda: “aprite la bocca signori e fate un bel respiro! Qui c’è aria di soldi e ricchezza!!!” Ed ha assolutamente ragione.
I cancelli che fanno intravedere ville e giardini rispecchiano le aspettative di chi viene in questo posto. Tutto poi è curato e con questo favoloso viale di palme, anch’esso visto fin’ora solo in tv (sono cresciuto con Beverly Hills 90210 d’altronde) riesci per un attimo a dimenticarti del traffico e della confusione di LA.
Arriviamo poi a Rodeo Drive ; ora, non vorrei andare sempre contro corrente, ma anche in questo caso la maggior parte di chi è già stato qui mi ha messo in guardia sul rischio di rimanere deluso.
Come per la via delle stelle anche qui frasi come “Vedrai che non è niente di che, oppure è veramente molto piccola e fredda”, hanno accompagnato la mia vigilia. Ed anche in questo caso devo smentire completamente i miei informatori.
Non so a voi ma a me è piaciuta molto questa zona. L’unico rammarico è che purtroppo non ci si può fermare per fare una passeggiata e godersi appieno tutta la via. Il tour non prevede infatti altri scali fino al rientro.
Ecco quindi che con Simo decidiamo che ci torneremo prima di ripartire. Lei c’è già stata, ma non con me, questo è il nostro viaggio e la nostra prima volta insieme e quindi vada per una nuova visita a Rodeo Drive. A piedi però, così potremo soffermarci ed ammirare ogni suo angolo a nostro esclusivo piacimento. E con questa promessa ci prepariamo a fare rientro alla base.
Ritorniamo così al punto in cui siamo partiti che il sole sta tramontando e anche noi iniziamo ad avvertire un po’ di stanchezza. Quando si è in giro d’altronde funziona un po’ così: cerchi di vedere quante più cose possibili e finché sei in movimento vai avanti quasi per inerzia, come guidato da una mano invisibile che ti aiuta sorregge e spinge. Ma se poco poco ti fermi, beh allora sei nei guai. Ogni stanchezza accumulata e ignorata durante il giorno inizia pian piano a venir fuori. E ti senti stanco, sempre di più. Ma allo stesso tempo felice perché hai fatto e visto cose nuove ed emozionanti. Questa è la magia del viaggio. Viva i viaggi allora e tutti i viaggiatori!!!
Siamo un po’ stanchi ed affamati. Fra poco la nostra visita a Hollywood sarà già finita, ma prima rimane ancora qualcosa da fare. Come detto sopra siamo in parola con la signora cinese per prendere il nostro calco della mano e firmarlo stile Hollywoodiano. Siamo assolutamente intenzionati a rispettare l’impegno preso e così facciamo. Mentre appoggiamo le mani nel gesso ci sentiamo delle piccole star, importanti e fieri di noi. Ci guardiamo e capendo che stiamo pensando la stessa cosa scoppiamo a ridere. Ora manca solo la firma, e poi attendere che tutto si asciughi.
Intanto paghiamo e mentre aspettiamo ammiriamo come il cielo diventa sempre più blu e le luci iniziano a fare il loro ingresso su tutta la via. Siamo così rapiti da questa scenografia che quasi non ci accorgiamo del tempo d’attesa. Come ci viene consegnata la nostra opera non possiamo esimerci dall’immortalarla. Vai allora con altre foto di rito, prima di fermarci per l’ultima tappa della nostra visita a Hollywood, in un mega negozio di souvenirs vicino al parcheggio. Compriamo gli ultimi ricordini e poi via. la macchina ci aspetta. Un’altra bellissima giornata è appena passata…… E una nuova avventura è già alle porte!!!
Ciao e…………..