25 Settembre ( parte 1)
Oggi è proprio un gran giorno per me. Dopo aver pianificato e sognato tanto questa parte del tour finalmente ci siamo. Si parte, destinazione.. Apple, il garage di Steve Jobs, il garage dove praticamente è nato e partito il mito della Silicon Valley. Poi Stanford…. Yahoo… e poi ancora… Google… non sto nella pelle. Fra poco andremo proprio dove tutta la tecnologia ha avuto inizio.
In questi ultimi giorni infatti, la nostra completa attenzione sarà rivolta proprio a questi luoghi quasi magici (per certi versi). Allora… pronti? Perfetto, in marcia.. prima destinazione: Apple.
A questo punto è doverosa una mia confessione. Fino a qui, tutto il viaggio è stato studiato e pianificato perfettamente da Simo. Mi è stato giustamente chiesto di pensare solo a questa parte, anche perché sono io dei due, il più interessato. Ma come potrete immaginare, non è che ho assolto brillantemente questo compito. Anzi, diciamo proprio che non lo ho organizzato minimamente.
Nella mia mente infatti questi luoghi erano molto meno caotici e distanti di come sono in realtà. Ci dobbiamo affidare completamente a quanto ci dice il navigatore, che oggi sembra avere qualche difficoltà. Secondo me anche lui non ha fatto bene i compiti.
Apple Visitor Center
Apple Nuovo HQ
One Infinite Loop
Garage di Steve Jobs
Apple Visitor Center
Comunque, tra una strada sbagliata e l’altra arriviamo al primo step: Apple Visitor Center. In pratica un grandissimo Apple store. Al suo interno ci sono tutte le nuove tecnologie pronte per uscire e soprattutto una cosa veramente interessante: un modello plastico in scala del nuovo quartier generale di Apple.
Un gran complesso circolare che sembra realmente un astronave. La cosa favolosa è che come ti avvicini ti viene consegnato un tablet con il quale, passando sopra il modello, si vede praticamente come sarà il progetto finito. Si possono osservare non solo le pareti esterne, ma anche gli interni, cliccando sopra le varie sale. Beh, signori… benvenuti nel futuro. Fantastico!
Rimarrei a contemplare tutto ancora un po’, ma le altre tappe ci aspettano e non possiamo perdere troppo tempo. Ecco quindi che riconsegniamo il tablet, ringraziamo e via, siamo di nuovo in marcia.
Apple: nuovo quartier generale
Poco lontano, mi accorgo di un edificio che assomiglia tantissimo al plastico visto prima. Faccio inversione e con mia gran sorpresa siamo proprio davanti al nuovo quartier generale Apple.
Che emozione, non lo avevo messo nemmeno in programma perché pensavo fosse ancora da costruire. Invece è praticamente già fatto, la strada è sbarrata e in teoria non si può passare, ma la tentazione prende il sopravvento.
Simo non vuole entrare. Ripete di continuo che tanto ci cacceranno; non abbiamo nessun pass né qualche conoscenza. Forse è vero, ma che cavolo, quando ci ricapiterà un’occasione del genere? Tentar non nuoce. Sicuro non sono arrivato fin qui per non provarci nemmeno.
Chiedo alla signora all’ingresso (premesso: chiedo io senza l’aiuto di Simo) e molto gentilmente ci dice che possiamo avvicinarci anche se dobbiamo rimanere all’esterno dell’edificio. Mi volto solo per sfoderare il mio sorriso alla “visto che avevo ragione” a Simo e poi eccoci dentro.
Il nuovo quartier generale targato Apple è davanti a noi, che emozione. Sto per iniziare a fare le prime foto di rito quando ad un certo punto sentiamo qualcuno che ci viene incontro dicendo cose a me incomprensibili. Simo traduce immediatamente che ci sta intimando di fermarci e che non possiamo proseguire.
Con tutta la mia faccia ingenua e sorpresa spiego che non ci siamo intrufolati clandestinamente ma ci ha fatto entrare la signora al palo. Lei molto gentilmente si scusa e ci conferma che però non possiamo proprio entrare. Ringraziamo comunque per la visita, anche se un po’ troppo breve, e ci apprestiamo ad uscire.
Mi giro e faccio in tempo a vedere Simo che questa volta mostra lei il sorriso di chi me lo aveva detto!!! Non importa, non pensavo nemmeno fosse possibile vederlo da lontano. Il fatto di poter essere entrati e averlo visto così da vicino va ugualmente più che bene. Ci fermiamo per una piccola colazione in una specie di negozietto cinese e si riparte.
One Infinite Loop di Apple – prosegue la visita della Silicon Valley
Qualche miglia ancora ed eccoci al mitico One Infinite Loop di Apple, il vero quartier generale della storica azienda. Sono veramente emozionato e mentre scatto le foto di rito, mi tornano in mente le scene del film Jobs e riconosco proprio la parte d’ingresso dove siamo ora. Che bello. Adoro il mondo dei computer e delle start up ed essere qui oggi per me è veramente magico.
Faccio quante più foto e video mi è possibile con la speranza che l’emozione e l’entusiasmo che sto provando ora, possa essere catturato e rimanere a nostra disposizione ogni volta che lo desidereremo.
Per chi come me ama questo mondo, è come stare nel paese dei balocchi: non fai in tempo a esaltarti per una visita, che subito te ne aspetta un’altra altrettanto emozionante e poi un’altra e così via. Praticamente non basterebbe una settimana per godersi questi luoghi. Purtroppo non abbiamo nessun pass di accesso e quindi non potremo entrare praticamente da nessuna parte. Ma poco importa. La cosa più bella è trovarci qui.
Anche all’esterno è possibile godere dell’energia positiva che si respira in questi luoghi unici al mondo. Comunque, anche questa tappa è stata fatta. Ora manca solo una cosa per chiudere il capitolo Apple in Silicon Valley ed è proprio il luogo dove tutto ha avuto inizio. Il mitico garage di casa Jobs. Facciamo qualche altro miglio in auto e siamo di fronte a questo luogo di culto per noi appassionati.
Garage di Steve Jobs
Qui, diversi anni fa un certo Steve Jobs insieme ad un altro sconosciuto Steve Wozniak, dette vita ad una azienda di computer con un nome strano: Apple. Trovarmi qui dopo aver letto libri e visto documentari su come tutto ebbe inizio, mi riempie di emozioni.
Per pochi minuti non mi sento un turista, ma parte del tutto e di questa magia e ne godo e assimilo ogni attimo e ogni particella energetica. Mi sento come a casa, sono completamente appagato. Anche Simo che non ha la mia stessa passione, rimane comunque colpita e felice nel trovarsi in questi luoghi. Che bello ragazzi, per chiunque stesse pensando o progettando una vacanza in California, vi invito caldamente a far tappa qui: in Silicon Valley.