25 Settembre (parte 3)
Proseguiamo la visita della Silicon Valley e arriviamo all’ingresso del museo della Nasa, poi toccherà a San Jose. Un po’ mi delude perché me lo aspettavo decisamente più grande. Sembra più un tendone di un circo che un museo. Comunque. Ormai ci siamo e decidiamo di entrare.
Al suo interno, devo ammettere che ci sono diverse cose interessanti. Tute usate nelle varie missioni, parti di interni delle navicelle spaziali e non ultimo la possibilità di vedere un pezzo di luna con accanto gigantografie del paesaggio lunare che danno l’impressione di trovarsi realmente lassù. Non ci vuole tantissimo per il tour perché come già detto non è molto grande, però ci sentiamo di consigliarlo, anche perché è gratuito.
Visita alla Singularity University
Ora però c’è un altro posto che voglio proprio vedere: la Singularity University. È un luogo dove letteralmente si pianifica e immagina il futuro. Mettiamo il navigatore e ci porta di fronte all’ingresso di un altro quartiere della NASA. Così scopriamo che il vero tour è questo e non il precedente.
Chiediamo notizie all’ingresso e ci dicono che è visitabile solo un piccolo museo, a pagamento, ma oggi è ormai già chiuso, mentre la Singularity University è off-limits a meno che non si conosca qualcuno che ci fornisce un lasciapassare. Che disdetta, ovviamente anche in questo caso non abbiamo nessun pass o conoscenza, per cui, possiamo fare solo una cosa, ringraziare e salutare.
Ci rimettiamo in marcia, destinazione Yahoo. Arriviamo fuori dal suo quartier generale e anche se facciamo una sosta velocissima, sono ugualmente felice di essere stato anche qui.
Stesso discorso vale per LinkedIn e UC Santa Cruz Silicon Valley Campus, l’ultima sosta della giornata . Per la gioia di Simo che comincia ad accusare tutto questo sali e scendi continuo dall’auto, decidiamo che per oggi può decisamente bastare. Per quanto mi riguarda ho fatto il pieno di emozioni e ho soddisfatto quasi completamente ogni mia aspettativa.
Visita San Jose
Abbiamo però ancora del tempo a nostra disposizione e decidiamo di dedicarlo alla visita di San Jose, definita la capitale di tutta la Silicon Valley. Riusciamo a trovare parcheggio in centro e visto che sono le 6 pm non si paga. Bene qualche dollaro risparmiato.
E sapete dove decidiamo di investire? In un buon gelato artigianale! Sappiamo che qui vicino c’è una gelateria italiana che ne fa uno ottimo e in men che non si dica siamo già al suo interno. Prendo i miei gusti classici: fior di latte(che non può mai mancare mai) fragola cioccolato e panna. Ci danno un cucchiaino di legno, ma secondo il mio modestissimo parere non è il massimo, preferisco di gran lunga quelli di plastica, stessa cosa per quanto riguarda Simo. Il gelato non è male e, risollevati di morale, continuiamo il tour della città.
Continua la visita di San Jose
Scopriamo che al suo interno c’è una piccola Little Italy, molto carina e caratteristica. Ci dirigiamo poi verso una piazza, con una specie di fontana-piscinetta con intorno delle sedie dove mi catapulto per riposare un po’ le mie povere gambe. Dobbiamo ammettere che San Josè è molto carina.
Sinceramente però, la cosa che proprio non mi piace della Silicon Valley è che è davvero molto caotica e piena di traffico. Me la sono sempre immaginata con delle cittadine tranquille e abbastanza isolate. Invece, in qualsiasi luogo vuoi andare devi immetterti nella freeway e ad ogni ora del giorno è super affollata. Mi è sembrata meno caotica Los Angeles. Ecco, se devo trovare un vero difetto qui è proprio tutto questo. Per il resto. Beh. Che dire… l’ adoro!!!
Finiamo la visita di San Jose, nel parco cittadino dove si vedono quelli che si allenano, quelli che meditano, che passeggiano o semplicemente sono distesi e si riposano.
Finalmente si cena
Risaliamo in macchina e ci accorgiamo entrambi di una cosa: siamo affamati!!! Si perché, va bene Google, Apple, il Garage o qualsiasi altra azienda vista, ma in tutta questa euforica e frenetica giornata, abbiamo dimenticato di pranzare. Siamo fermi alla colazione e al gelato di poco fa ed ora i nostri stomaci reclamano a gran voce quanto gli è dovuto.
C’è solo un posto in grado di toglierci sia la fame che la voglia di mangiare qualcosa di gustoso: Red Lobster. Sguardo d’intesa e via verso la nostra tanto agognata cenetta. Spazzoliamo letteralmente tutto in poco tempo, e sazi e soddisfatti decidiamo che è il momento di rientrare.
Abbiamo trascorso una bellissima giornata molto intensa e con tante cose viste. E un’altra altrettanto intensa ci attenderà domani… un anticipo?
Stanford University!!!
Si rientra allora, stanchi ma soddisfatti. Pronti per ricaricare le batterie e iniziare una nuova avventura.
Notte a tutti e…. Alla prossima!!!