Di passaggio nella Silicon Valley non può certo mancare una visita alla rinomata Stanford University, conosciuta dagli amanti della tecnologia non solo per gli insegnamenti che offre, ma soprattutto perché è qui che Steve Jobs il 12 giugno 2005 tenne il suo discorso di auguri ai laureandi “siate affamati, siate folli”.
Un discorso toccante che farà parte per sempre dell’immensa eredità che ci ha lasciato, un discorso che si adatta ad ogni ambito di vita. Il suo testamento spirituale.
…Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma — which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of others’ opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary….
…Beneath it were the words: “Stay Hungry. Stay Foolish”. It was their farewell message as they signed off. Stay Hungry. Stay Foolish. And I have always wished that for myself. And now, as you graduate to begin anew, I wish that for you.
Stay Hungry. Stay Foolish.
Steve Jobs
Ogni giorno gli studenti organizzano visite guidate alle 11.30 e alle 15.30 (maggiori info su possibili prenotazioni sul sito ufficiale dell’Università) ma in alternativa si può semplicemente girovagare in autonomia.
Dove parcheggiare per la visita alla Stanford University
E’ consigliato parcheggiare vicino al centro visitatori in via Galvez 295 a Campus Drive, vicino allo Stanford Athletics Store e allo Stanford Stadium, dove avviene la cerimonia di consegna dei diplomi. Qui c’è un limite di 3 ore ed è a pagamento fino alle 16 ma è il più semplice da raggiungere senza sbagliare e rischiare di incorrere in sanzioni .
Si può parcheggiare anche negli spazi indicati con P o E a 2$ l’ora dalle 8 am alle 4 pm dal lunedì al venerdì (normalmente gratuito nel fine settimana), mentre è vietato farlo in quelli con la lettera C.
La nostra visita alla Stanford University
Da qui, dopo esservi persi tra le decine di costosi gadgets a tema universitario all’interno dello Store, richiedete in cassa una mappa dell’intera area e iniziate la perlustrazione. In alternativa potete avvantaggiarvi e scaricare la mappa direttamente dal sito ufficiale.
In pochi minuti, vi destreggerete tra i vialetti e le varie facoltà come dei bravi laureandi. Immaginatevi con la felpa rossa con il logo di Stanford University, respirare ogni giorno quell’aria di tranquillità.
Immaginatevi percorrere i vialetti alberati, schivare la grande fontana centrale in sella alla vostra bici, pronti ad assistere alla lezione di fisica, astrofisica o legge.
Cosa vedere alla Stanford University
Sebbene non si possa accedere all’interno degli edifici in un self tour, passeggiare per l’intero campus può portarvi via anche 3/4 ore. In primis non perdetevi una vista a 360 gradi dall’alto dei 285 piedi della Hoover Tower.
4$ ben investiti, ma ricordate che è aperta solamente dalle 10 am alle 4 pm, con vendita dell’ultimo biglietto 30 minuti prima.
Potrete poi visitare anche l’Herbert Hoover Memorial Exhibit Pavillon e i due musei d’arte: il Cantor Arts Center e la Anderson Collection.
O passeggiare nel Rodin Sculpture Garden e nel Papua Nuova Guinea Sculpture Garden (chiusi il martedì e aperti gli altri giorni dalle 11 am alle 5 pm con orario prolungato fino alle 8 pm il giovedì) e divertirvi a scoprire tutte le 80 statue dislocate nei vari angoli del campus.
Potrete visitare il Mausoleo e il Giardino dei cactus per poi finire il vostro tour confondendovi tra studenti e professori nel Bookstore a due piani al 519 Lasuen Mall.
Qui è presente un bar dove potrete sorseggiare una bevanda calda o rinfrescante consultando un libro di qualsiasi argomento. E perdervi nuovamente tra infiniti gadget e capi d’abbigliamento brandizzati con il logo di una delle vostre facoltà preferite.
Se siete interessati alla Stanford University perché amate anche tutto ciò che riguarda l’Hi-tech, non potete perdervi un tour completo della Silicon Valley. Ve ne parliamo qua:
Una risposta su “Un giorno da universitari in visita alla Stanford University”
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