Grazie alla disponibilità e alla collaborazione dell’ufficio turistico di Praga, durante i nostri 3 giorni di soggiorno in città, abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un tour guidato all’interno del Municipio della Città Vecchia di Praga.
Si tratta dell’Old Town Hall, famoso per l’orologio astronomico che attira ogni giorno centinaia di turisti curiosi di vedere il passaggio dei 12 apostoli.
Il nostro tour ci ha permesso di visitare le sale storiche, la torre e i sotterranei, che si trovano nella parte più antica, quella gotica.
La parte orientale neogotica invece, rimase distrutta durante l’Insurrezione di Praga dell’8 maggio 1945 e non è stata più ricostruita.
Prima di iniziare il giro al suo interno, vi raccontiamo qualche momento saliente della storia dell’ Old Town Hall.
La storia del Municipio di Praga
Questo municipio nacque nel 1338 come sede dell’amministrazione autonoma della Città Vecchia, concessa da re Giovanni di Lussemburgo ai Borghesi.
Qui venne anche eletto, nel 1458, Giorgio di Poděbrady re della Boemia.
Nel 1621 invece, dopo la battaglia sulla Montagna Bianca, vi furono rinchiusi i principali protagonisti dell’insurrezione.Il 21 giugno, ventisette di loro vennero giustiziati proprio nel piazzale davanti al municipio (ancora contrassegnato con le croci).
Durante il XVIII secolo le quattro città praghesi si unirono e, nel 1784, il municipio diventò la sede dell’amministrazione unica della città. Lo stesso anno si introdusse il primo libro dei visitatori, in cui ancora oggi i personaggi importanti in visita, lasciano la propria firma. I più illustri ricevono anche, simbolicamente, una copia delle chiavi.
Negli ultimi anni dell’occupazione nazista, è stato anche testimone di numerose insurrezioni e nei suoi sotterranei operò il Consiglio Nazionale Ceco.
Il 7 maggio 1945, rappresenta una data tragica per questo il Municipio: fu bombardato ed incendiato. L’ala orientale e quella settentrionale di fronte alla cattedrale di Santa Maria di Týn rimasero completamente distrutte e anche la torre dell’orologio e la cappella furono gravemente danneggiate. Al pianterreno vennero rovinati l’archivio della Città di Praga, la biblioteca e le collezioni preziose.
Solamente in occasione del 30° anniversario della Liberazione, la parte che vediamo ancora oggi, è stata restaurata.
Stranamente, l’incendio non distrusse l’ascensore della torre, risalente al 1927 e utilizzato ancora per molti anni.
E’ stato trasferito al Museo Nazionale della Tecnica e sostituito nel 2020 da quello che vediamo oggi, con accesso senza barriere.
Il tour del Municipio della Città Vecchia di Praga
Il nostro tour è iniziato al primo piano della torre, nella cappella consacrata nel 1381. Da qui si può vedere la stanzetta che ospita gli apostoli dell’orologio astronomico.
L’orologio attira ogni ora centinaia di turisti che affollano la piazza sottostante per lo spettacolo che spesso però risulta una delusione. Poco meno di venti secondi e lo scorrere dei personaggi è già finito.
Ovviamente, ci ricorda la guida, che il progetto è un’opera di secoli fa, notevolmente eccezionale per quel tempo, ma un po’ troppo sopravvalutata adesso.
L’orologio astronomico di Praga: piccola curiosità
L’orologio è in funzione dalle 9 alle 23 e nel caso in cui per una volta smetta di funzionare, è considerato portatore di grande sventura.
L’ultimo giorno dell’anno 2001 infatti si è bloccato e nel 2002 la città è stata vittima del più grande allagamento della sua storia.
Entriamo nella sala successiva dove l’ingresso è sormontato dallo stemma in oro con le tre torri, che probabilmente erano le tre originarie della città, anche se non si hanno documentazioni certe su quali effettivamente rappresentassero.
C’è chi ne identifica erroneamente due con quelle del ponte, cosa però impossibile perché costruite successivamente alla creazione di questo stemma.
Alle pareti ci sono anche le statue di Gesù, Maria, San Venceslao, e la madre Drahomira e lo stemma di Praga, a cui è stata rimossa una delle due spade incrociate del periodo in cui faceva ancora parte della Cecoslovacchia.
In questa stanza è impossibile non notare un esemplare di stufa barocca, che con i suoi eleganti dettagli nero e oro si estende in verticale fino al soffitto.
L’anticamera
Da qui si accede alla stanza attigua, l’anticamera, che è decorata con due lunette di Brožík intitolate “Carlo IV fonda l’università di Praga” e “Nel 1657, J. A. Komenský presenta al consiglio municipale di Amsterdam i suoi scritti pedagogici”.
Nel 1909, il vestibolo di accesso con la volta gotica è stato decorato con delle pitture realizzate da Jan Špilar, secondo i disegni di Mikoláš Aleš, raffiguranti i temi La profezia di Libuše e L’omaggio del popolo slavo alla città di Praga.
Qui si trova inoltre la porta più antica di tutto l’edificio, risalente al 1619.
La Sala di Brozik – Sala del Consiglio comunale
La stanza successiva ospita ancora oggi le riunioni comunali e si riconosce dalla disposizione del tavolo principale e delle sedie di fronte, nonché dal suo stile art deco del 1910. Per questo motivo durante alcune visite può non essere accessibile.
Ci troviamo nella cosiddetta Sala di Brožík, restaurata nel 1910 da Josef Chochol. Si estende per tutta la superficie dell’edificio e si innalza per due piani in altezza. È stata così chiamata in onore di Václav Brožík, autore dei due grandi quadri ad olio (8 x 5) qui esposti : Il Maestro Jan Hus davanti al Concilio di Costanza e L’elezione di Giorgio di Poděbrady a re della Boemia.
Nel primo dipinto, come modello per il volto di Hus fu scelto il deputato Engel e viene rappresentata la morte di Jan Hus, un personaggio importantissimo per la storia di Praga, che protestò a lungo contro la corruzione della chiesa. Il giorno della sua morte, il 6 luglio, è divenuto festa nazionale ceca.
Sul secondo quadro, invece, si rende omaggio a Giorgio di Poděbrady a re della Boemia, che annovera due primati: quello di essere l’unico re eletto, che quindi non salì sul trono per discendenza e anche l’ultimo realmente ceco.
Tra i personaggi rappresentati, ci sono alcune figure con i volti di Riegr, del mecenate Oliva, di J. J. Kolár, di M. Tyrš, del deputato Mattuš, del professore Stupecký, dell’autore del quadro e di suo padre.
La Sala di Giorgio
Si passa poi nella Sala di Giorgio, appena citato, chiamata così per il busto che custodisce, realizzato nel 1873 da Tomáš Seidan. Un busto che però non rispecchia le dimensioni reali del re. Re Giorgio pesava infatti ben 130 kg ed era molto più grande della sua rappresentazione.
Sulle pareti si notano ancora tracce di alcune preziose pitture murali dell’inizio del XV secolo ed è esposto anche il quadro Veduta da Petřín, realizzato nel 1902 da Karel Liebscher.
Qui si vedono ben distinte le 4 città che componevano Praga prima che incorporasse le altre realtà limitrofe, fino ad avere le 67 città di oggi:
Hradcany (il castello, a Ovest della Moldava)
Malà Strana (“piccolo quartiere” nella zona a sud del castello)
Stare Mesto ( la città Vecchia, dove ci troviamo)
Nove Mesto la parte nuova
In un angolo del dipinto si nota già l’esistenza di un birrificio: la nostra simpatica guida ci informa anche che un praghese beve in media 160 litri di birra all’anno.
I sotterranei del Municipio della città Vecchia di Praga
Procediamo poi verso i sotterranei e scendendo la prima rampa di scale entriamo in una sala adibita a mostre moderne, in cui alle pareti ancora si vedono affreschi originali.
Tra questi, lo stemma del leone con due code: un leone rampante con la coda biforcata e incrociata, unghiato, linguato, a rappresentare la Boemia.
Da questa sala si scende ancora, proprio nei sotterranei, quelli che nel 1200 erano in realtà vere e proprie abitazioni, prima che il suolo della città venisse rialzato, in seguito all‘innalzamento del livello del fiume. Qui nelle ampie stanze che appartenevano a ben 7 abitazioni, sono stati riprodotti in alcuni angoli gli ambienti come all’epoca.
Dopo aver esplorato il labirinto di stanze in un continuo saliscendi, terminiamo la visita guidata nell’ultima sala ad un piano rialzato. L’ enorme croce che cattura la nostra attenzione, è stata realizzata con il legno recuperato dopo l’incendio della città ad opera dei nazisti e dedicata a tutte le loro vittime.
La salita sulla torre: da non perdere il bellissimo panorama
Nel biglietto del tour è inclusa anche la salita fino in cima alla torre dell’orologio, nella sua passerella panoramica a 41 metri di altezza.
Da qui si gode di una meravigliosa vista sulla piazza della città Vecchia sottostante, sulla Chiesa di Santa Maria di Tyn e su tutta la città.
Approfittatene per concludere il tour dell’Old Town Hall nel migliore dei modi.
Info utili per il tour del Municipio della città Vecchia di Praga
Biglietto per il tour comprensivo dell’ingresso alla torre:
adulti 250 czk (10 euro circa), ridotto 150 czk, con ulteriori riduzioni speciali e per famiglie.
I tour si svolgono ogni mezz’ora ma in lingue diverse e non in italiano purtroppo, indicativamente fino alle 17.30, ma consigliamo di recarsi alla biglietteria al primo piano dell’ Old Town Hall, per avere maggiori informazioni, in quanto online si trovano informazioni poco chiare.
Per trovare spunti su cosa visitare a Praga potete anche consultare il sito del turismo della città, che ringraziamo nuovamente per la collaborazione e la visita offertaci.
Consigliamo però di rivolgersi direttamente ai siti ed email delle attrazioni scelte per info su costi, orari e tour, in quanto a volte gli stessi Enti del Turismo non sono aggiornati.
Nel nostro caso ci sono stati forniti orari sbagliati e ci siamo ritrovati a seguire un tour in spagnolo, anziché in inglese, come preventivato. La nostra guida fortunatamente è stata così gentile da tradurre le informazioni principali anche in inglese e ci ha permesso di apprezzare molto la visita, ma può non essere sempre così.