Immersa nel verde delle colline Toscane, Montepulciano è la meta perfetta per una visita di qualche ora tra storia, arte, natura, vino e cantine.
Noi l’abbiamo visitata per caso, perché in posizione strategica tra Val di Chiana e Val d’Orcia, dedicandole poco meno di un pomeriggio, passeggiando tra i suoi vicoletti graziosi e tutti da scoprire.
Un po’ di storia di Montepulciano
Montepulciano si trova a 605 m s.l.m. e vanta origini etrusche. Il primo documento in cui viene menzionato il Castro Poliziano risale al 714 d.C.
Nel 1154 Firenze e Siena iniziano a contendersene il possesso e per circa 4 secoli si alternano lotte interne tra famiglie e svariate alleanze con le città limitrofe. Terminano solo nel 1511 quando entra a far parte della Signoria dei Medici e raggiunge il suo massimo splendore.
Tra le date importanti per la storia di Montepulciano ricordiamo il 1268 quando nel villaggio di Gracciano nasce Agnese Segni, Santa e protettrice della città e il 1454 anno di nascita di Angelo di Benedetto degli Ambrogini, detto il Poliziano, umanista e poeta.
La maggior parte dei suoi monumenti risalgono ad un periodo che va dal 1300 al 1500 e simboleggiano la potenza economica delle famiglie nobili che vi abitavano. Sono opere di importanti artisti e architetti, in stile gotico o rinascimentale, di rara bellezza.
Noi durante la nostra visita a Montepulciano abbiamo voluto indagare questo aspetto, a volte offuscato da un maggiore interesse per vino e cantine.
La nostra visita di Montepulciano tra le bellezze artistiche e non solo per vino e cantine
Iniziamo dalla Chiesa di Santa Agnese, dove troviamo facilmente parcheggio, in uno dei tanti spazi ben segnalati poco fuori le mura della città.
La chiesa risale al 1306 e custodisce le spoglie di Santa Agnese, mentre il chiostro con le colonne in travertino e le volte a crociera è della fine del XVII secolo. Possiamo ammirarne la bellezza solo dall’esterno in quanto è al momento chiusa.
Di fronte alla chiesa, prima di accedere all’interno della cinta muraria, si trova una grande area verde, i Giardini Poggiofanti, con un enorme cavallo che ci dà il benvenuto.
Si tratta di una ricostruzione del Monumento Equestre a Francesco Sforza, un progetto concepito da Leonardo da Vinci durante il periodo milanese (1482-1499), portata a Montepulciano in occasione della mostra “Leonardo Visions”.
Porta al Prato consente l’accesso all’interno della cinta muraria
Da qui proseguiamo verso la Porta al Prato, attraversata da via del Corso, la via principale, ricca di negozi di prodotti tipici, locali e soprattutto enoteche.
Questa porta è opera di Antonio da Sangallo il Vecchio (sec.XVI) e una volta oltrepassata raggiungiamo in pochi passi la prima piazza del paese.
Ci troviamo in Piazza Savonarola su cui si erge la colonna del Marzocco, che dal 1511 vi è stata eretta, ad indicare l’appartenenza di Montepulciano alla Signoria fiorentina. Vi si affaccia anche la Chiesa ex convento di San Bernardo che però è praticamente sempre chiusa al pubblico, tranne che in occasione di qualche raro evento.
Palazzi storici
Alla nostra destra incontriamo poi dopo pochi passi, il Palazzo Avignonesi, attribuito al Vignola (1507-1575) e subito dopo Palazzo Batignani e Bucelli e ancora Palazzo Tarugi e Palazzo Cocconi, di fronte.
Piazza Michelozzo
Affacciata sulla piazzetta successiva, Piazza Michelozzo, si trova una graziosa torretta in cui adesso è stata aperta una gelateria, che ha una particolarità. Sulla sua sommità la statua di Pulcinella batte le ore e le mezz’ore. Noi ce ne siamo accorti solamente al ritorno percorrendo Via di Gracciano nel Corso in discesa, quindi aguzzate la vista.

Chiesa di Sant’Agostino: cosa vedere a Montepulciano
Su questa piazza si affaccia anche la Chiesa di Sant’Agostino. La sua facciata in stile tardo gotico e del primo Rinascimento è un’opera di Michelozzo, mentre al suo interno, sull’altare maggiore si trova un crocifisso in legno del XV secolo, attribuito a Donatello.
Da qui abbiamo lasciato per qualche centinaio di metri la via principale per dirigerci alla Chiesa di Santa Lucia e poi riscendere verso Piazza delle Erbe dove si affacciano le Logge del Grano, un magnifico loggiato cinquecentesco.
Ogni palazzo a Montepulciano ha la sua storia e la sua importanza, ed è così che poco distante incontriamo anche l’Antico Ospedale di Santa Maria della Cavina e Palazzo Cervini, costruito per il Pontificato di Marcello II nel 1555. Si nota per il caratteristico corpo centrale che è arretrato rispetto alle ali laterali.
Piazzetta San Bartolomeo
Poco più avanti incontriamo Palazzo Cagnoni, il Collegio della Compagnia del Gesù , ex collegio vescovile, adesso sede del palazzo di Giustizia e la Chiesa del Gesù, opera di Andrea Pozzo, dell’inizio del XVIII secolo.
Piazzetta del Teatro
Da qui abbiamo continuato a passeggiare lungo il Corso principale per poi deviare, addentrarci nel Vicolo Benci e ritrovarci nella Piazzetta del Teatro.
Proseguendo senza deviazioni avremmo trovato la Casa di Poliziano, (al N°5 in via Poliziano) ma non essendo visitabile, ci rinunciamo senza troppo rammarico.
Vediamo quindi il Teatro Poliziano, risalente al XVIII secolo e sede dell’Accademia degli Intrigati. Qui un suono metallico attira la nostra attenzione: c’è ancora una bottega dove un fabbro svolge con passione il suo mestiere. Ci fermiamo per un po’ a rigenerare le nostre gambe e ad ascoltare quel piacevole tintinnio.
Riprendiamo la nostra camminata per la viuzza in salita, ma subito un altro pit-stop.
Di fronte a noi c’è il Palazzo Contucci, che ospita una delle più belle cantine del paese. Vogliamo entrare a curiosare, ma alzando lo sguardo verso sinistra veniamo distratti da un bellissimo palazzo dalla facciata chiara, con merlatura guelfa e la torre al centro.
Il Palazzo Comunale in Piazza Grande
E’ l’attuale Palazzo Comunale, il cui corpo posteriore è in stile gotico del XIII secolo, mentre la facciata, in stile fiorentino, è opera di Michelozzo e risale al XV secolo.
Il palazzo è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18 ( da Aprile a Novembre e durante le festività natalizie). Si può scegliere tra la visita alla terrazza al costo di 2.50 € o la salita alla torre per 5 €.
Il panorama sul borgo e sulle vallate circostanti lascia sicuramente senza fiato. In giornate limpide si possono vedere le cime pre-appenniniche, Perugia, il Monte Subasio, il Lago Trasimeno e le sue isole, i laghi di Montepulciano e Chiusi, Il Monte Amiata, la Val D’orcia, Pienza, Monticchiello, Montalcino e in lontananza le torri di Siena.
Noi però abbiamo il problema delle vertigini, che sommate al caldo afoso di oggi, ci fanno rinunciare.
Continuiamo a guardarci intorno: in ogni angolo della piazza ci sono palazzi che colpiscono la nostra attenzione, con tanti stili diversi.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta ha sicuramente una facciata insolita. In effetti è un’opera incompiuta di Ippolito Scalza risalente al secolo XVI ed appare quindi particolare e caratteristica. All’interno si trova il Trittico dell’Assunta di Taddeo di Bartolo e l’Altare dei Gigli di Andrea della Robbia.
Di fronte troviamo il Palazzo dei Nobili, affiancato dal Pozzo de’ Grifi e de’ Leoni sormontato dallo stemma dei Medici.
Proseguendo lungo via Ricci si incontra il Palazzo del Capitano del Popolo (stile gotico, che ha sostituito il medievale originario) e poi ancora il Palazzo Ricci e il Palazzo Neri- Orselli sempre in stile gotico, che ospita il Museo Civico.
Palazzo del Capitano del Popolo Palazzo dei Nobili – Montepulciano Pozzo de’ Grifi e de’ Leoni – Montepulciano Palazzo del Capitano del Popolo
Piazza San Francesco
Con una breve passeggiata si può raggiungere il Palazzo Benincasa e la Chiesa e Convento di San Francesco che si affacciano in piazza San Francesco. Il portale di questa chiesa è in stile gotico, ma l’intera struttura risale ad un periodo ancora precedente. Si dice che dal pulpito fosse solito predicare San Bernardino da Siena.
Qui vicino, in prossimità della cinta muraria si trova Porta San Francesco, dalla quale si può percorrere via San Biagio per raggiungere il maestoso Tempio di San Biagio, tappa finale della nostra esplorazione di Montepulciano, di cui vi parleremo fra poco.
Via San Donato verso la Fortezza
Decidiamo di non visitare queste ultime due attrazioni, ma da Piazza Grande proseguiamo lungo Via San Donato, dietro alla cattedrale, deliziati da botteghe artigiane, esposizioni di prodotti e graziosi locali per degustazioni di vini e piatti tipici.
Qui, il Museo delle Torture, nel Palazzo Bellarmino, attira per un attimo la nostra attenzione, ma decidiamo di non visitarlo, semplicemente perché ultimamente abbiamo visto quello storico di Gradara che ci ha chiarito molti dubbi.
Per chi vuole farsi un’idea è però un argomento, seppur macabro, che invitiamo ad approfondire, magari proprio con una bella visita a questo museo.
Per chi fosse interessato è aperto tutti i giorni (tranne che in inverno in cui è aperto solo il sabato e la domenica) dalle 10 alle 19 ed il costo del biglietto è di 8€ intero, 6€ ridotto e 4€ per gruppi.
La Fortezza di Montepulciano
Raggiungiamo la Fortezza, all’interno si trova l’esposizione su Leonardo da Vinci in Valdichiana e l’Enoliteca che si affaccia sul cortile interno da sotto il porticato, in un’ambientazione davvero scenica. Noi ci limitiamo a passeggiare un po’ per i giardini esterni.
Dietro la Fortezza, al di fuori della cinta muraria, appena usciti da una delle due porte adiacenti: Porta di Collazzi o Porta di San Donato, si trova anche la Chiesa di Santa Maria dei Servi.
Per noi però è tempo di rientrare, perché vogliamo visitare un’altra tappa molto interessante: la Cattedrale di San Biagio, che vi abbiamo già nominato e che raggiungeremo in auto.
Ripercorriamo il percorso al contrario. Volendo potremmo passare da Piazza San Francesco che abbiamo saltato, ma Domenico ha visto una pizzeria che lo ha ammaliato, quindi siamo obbligati a fare lo stesso percorso dell’andata.
Le cantine di Palazzo Contucci
Ne approfittiamo così per fermarci almeno a Palazzo Contucci, dove si può liberamente curiosare all’interno della cantina. Qui troviamo un po’ di refrigerio dall’afa e ci perdiamo tra i cunicoli scavati nel tufo, che ospitano 115 botti di rovere, bottiglie storiche e vasche di vinificazione e fermentazione.
Facciamo anche l’immancabile shopping, non possiamo non portare qualche prodotto tipico a casa. Non siamo bevitori di vino perciò non investiamo in bottiglie, bensì in un bel pacco di Pici al tartufo e in Panforte ai fichi.
Un piccolo consiglio: occhio ai prezzi poco onesti!
Adesso vogliamo darvi anche un bel consiglio: controllate bene i prezzi della pasta in vendita (così come di tutti gli altri prodotti). Ci sono molti negozi in cui il costo dei Pici che vi poniamo da esempio, va dai 2.50€ ai 3.90€. In molti altri, quelli a nostro parere non proprio onesti, lo stesso prodotto costa almeno 5,50 €.
Ecco, fate attenzione a non farvi fregare.
Rientriamo al parcheggio. La Chiesa di Santa Agnese questa volta è aperta ma è in corso una funzione religiosa, quindi ci affacciamo velocemente e non disturbiamo.
Impostiamo il navigatore per l’ultima tappa della giornata, il Tempio di San Biagio. Dista solo un paio di km, contiamo di raggiungerlo in pochi minuti. Non sappiamo però perché ultimamente il nostro navigatore ci gioca sempre brutti scherzi.
Sbagliamo strada e andiamo dalla parte opposta almeno tre volte. Ritorniamo al punto di partenza e decidiamo di affidarci alla sola mappa cartacea e ai segnali stradali.
Il Tempio di San Biagio
Dalla Chiesa di Sant’Agnese, siamo rivolti verso l’ingresso del paese e dobbiamo semplicemente svoltare a sinistra e proseguire lungo Via 1 Maggio, costeggiando la cinta muraria. Una volta terminata la lieve discesa, svoltiamo in Viale della Rimembranza a destra, ed eccolo là, tra la lunga fila di cipressi, il meraviglioso Tempio di San Biagio.
Viene definito Tempio proprio per la sua maestosità ed è uno dei monumenti più significativi del Rinascimento. E’ stato edificato proprio in epoca rinascimentale sul luogo dove sorgeva una Pieve Paleocristiana, inizialmente dedicata a Maria e solo dopo l’anno 1000, a San Biagio.
Agli inizi del Cinquecento erano rimasti solo alcuni resti ma al suo interno era ancora esposta una Madonna con il Bambino e San Francesco a cui furono attribuiti eventi miracolosi, che attirarono fedeli e richieste di ristrutturazione. Per questo motivo l’incarico di darle nuova vita fu affidato a Antonio da Sangallo il Vecchio, sostenuto anche da Papa Leone X.
Sfortuna vuole che noi arriviamo pochissimi minuti dopo la chiusura e che l’unica attrazione che vogliamo davvero visitare internamente, non è quindi accessibile. Abbiamo una scusa in più per tornare!
A voi consigliamo però di consultare gli orari nel sito ufficiale, per evitare spiacevoli sorprese.
Nonostante questo non andiamo via subito: ci godiamo il silenzio, interrotto solo dalle urla di qualche bambino che gioca a nascondino. Siamo rimasti in pochi a passeggiare lungo il perimetro della chiesa, nel giardino affacciato sulle caratteristiche colline toscane su cui il sole sta cominciando a tramontare.
Rimaniamo incantati per qualche minuto ad osservare la magnificenza di questa struttura che si staglia contro un cielo azzurro intenso e che si contrappone all’altra magnificenza della natura e del tramonto caldo e coccolante, lì di fronte.
Questa visita a Montepulciano ci ha proprio soddisfatti
La nostra visita veloce a Montepulciano termina quindi qui, nel migliore dei modi, dopo circa 3 ore di passeggiata all’interno di questo borgo davvero carino.
Se intendete visitarlo consigliamo un tempo minimo di almeno mezza giornata per fare con calma.
Se poi siete amanti di vini e degustazioni, troverete ovviamente come impegnare tutto il giorno , tra enoteche e cantine assaggiando anche qualche piatto tipico, in uno degli invitanti locali del centro storico.
Feste ed Eventi estivi a Montepulciano
Montepulciano è sede del Cantiere Internazionale d’arte, una rassegna che richiama artisti da ogni parte del mondo, che si svolge dal 20 luglio al 10 agosto .
A Ferragosto va in scena il “Buscello”, una rappresentazione in versi ad opera della gente di Montepulciano.
L’ultima domenica di agosto i campioni di 8 contrade della città si contendono il “Bravio” facendo rotolare botti di 80 kg lungo il centro storico.
Filmografia – Montepulciano star del cinema
Montepulciano ha avuto momenti di grande visibilità grazie alle riprese di “New Moon”, il secondo capitolo della saga di Twilight, girato prevalentemente tra Piazza Grande, il Palazzo comunale e l’Ex Cantina del Redi. La scena madre in cui Bella salva la vita di Edward è quella che in assoluto gli ha dato maggiore visibilità a livello mondiale.
Anche la fiction storica “I Medici” ha scelto Montepulciano come location ideale. Il Duomo di Piazza Grande, all’interno del quale si trova Papa Sisto, interpretato da Raoul Bova, ne è il protagonista.
In passato era già stata meta ambita da vari registi: “L’arcidiavolo” di Ettore Scola, il “Paziente Inglese”, “A spasso nel tempo” e sembra che questo suo ingresso nel mondo del cinema, non voglia finire…
Quello che è certo è che Montepulciano ha tutte le carte in regola per diventare anche una star del cinema.
Dopo una visita a Montepulciano, avrete la conferma che non è solo vino e cantine…
E se volete scoprire qualche altro gioiellino della Val d’Orcia vi consiglio:
Pienza: la città ideale rinascimentale
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2 risposte su “Visita a Montepulciano: non solo vino e cantine”
Conservo un ottimo ricordo di Montepulciano maturato nella mia permanenza dell’ex Collegio Vescovile negli anni 1956-1958. La scuola di mosaico, gli appuntamenti domenicali nella Chiesa del Gesù, le visite alle Cantine, il Bruscello, S. Biagio e d’intorni, la Val di Chiana, la ricchezza artistica degli edifici sono per me un vanto averli vissuti nella pienezza di vita.
Quanti bei ricordi! Grazie Don Bruno per averli condivisi con noi!