New Orleans non è la città più pericolosa degli Stati Uniti, non è nemmeno tra le prime 10 in classifica e addirittura segue Miami. Nonostante questo ha un alto tasso di criminalità violenta e alcuni quartieri possono spaventare.
So che le premesse non sembrano le migliori, ma questo non deve scoraggiarvi, come all’inizio aveva fatto con me.
New Orleans è vivace, eclettica, folle, divertente, intrigante e basta solo fare attenzione a dove e come muoversi per riuscire ugualmente a godersela nella sua totalità.
Impariamo a conoscere dove è pericolosa New Orleans
Quartieri da evitare a New Orleans
Non avvicinatevi a nord del Fauburg Marigny e di Bywater e a sud di Magazine Street o ad ovest di Rampart Street.
Fate attenzione quando visitate il Cemetry #1, nonostante sia un luogo fortemente visitato dai turisti è pieno di delinquenti che si nascondono tra le tombe alla ricerca di poveri malcapitati.
Evitate di avventurarvi sul far della sera, a meno che non sia con un tour guidato e fate sempre attenzione a non mostrare troppo i vostri averi.
Furti, rapine e scippi possono esser i crimini a cui si rischia di andare incontro in città, ma usando il buon senso che si adopererebbe ovunque si può stare tranquilli.
Quali precauzioni adottare a New Orleans
Come in tutte le grandi città anche a New Orleans ci sono accorgimenti da seguire per muoversi in sicurezza:
- Non farsi riconoscere come turisti inesperti: confondersi il più possibile con gli abitanti, non tenere in mostra reflex, smartphone costosi o gioielli vistosi.
- Evitare di muoversi in luoghi fuori dagli itinerari turistici alla sera, soprattutto se isolati.
- Se l’albergo si trova distante dal French Quarter preferire sempre un taxi ad una passeggiata o ai mezzi pubblici notturni.
- Allontanarsi non appena un individuo sospetto o una prostituta (eh sì ci son anche quelle), si avvicinano, cercando di non rispondere alle loro avances.
Dove muoversi in libertà a New Orleans
Le aree turistiche dove si trovano la maggior parte delle attrazioni, come il French Quarter, la zona da Bourbon Street a Decatur Street e da Canal Street ad Ann Street, sono piuttosto tranquille.
Non sono comunque esenti dal rischio di borseggio e soprattutto di tipiche truffe ai danni dei turisti.
Le due facce di New Orleans
In centro New Orleans il giorno è una città vivace, in cui convivono molte realtà. I locali raffinati stile francese con i loro tavolini nascosti in angoli fioriti e verdeggianti, sono testimoni ogni sera di bagordi oltre l’immaginabile.
Ogni mattina passano quindi decine di macchine per pulire la strada e insistente rimane l’odore di urina e vomito almeno fino all’ora di pranzo. Non è raro vedere senzatetto lavarsi proprio nei rigoli di acqua a bordo del marciapiede che scorre sporca verso i tombini.
Ragazzi giovani mendicano a bordo strada ed è triste vedere il loro destino. Chissà quale storia li ha portati fin lì…
Questo è ciò che vi aspetta, non voglio spaventarvi, ho amato New Orleans e ripartirei subito, voglio solo farvi arrivare preparati.
Dopo il tramonto Bourbon Street diventa folle, ad ogni angolo si popola di musicisti, persone che festeggiano, bevono, cantano e ballano, mentre negli isolati limitrofi iniziano a circolare alcuni elementi da evitare.
Un incontro poco piacevole lungo il Moonwalk
Mi è capitato di trovarmi lungo il Moonwalk, di fronte a St Luis Cathedral, per assistere al tramonto. Poca gente ormai era rimasta in zona se non qualche coppia per la classica passeggiata romantica in riva al fiume.
E’ stato in quel momento che un personaggio mi ha avvicinata chiedendo insistentemente soldi per mettere benzina alla sua auto, rimasta al di là del fiume, con tutta la sua famiglia.
L’errore è stato ascoltare la sua prima richiesta. Non sono riuscita in nessun modo a farlo allontanare, voleva addirittura prendere la reflex per scattarmi una foto in cambio di soldi. Mai!!!
Sono stati attimi davvero imbarazzanti e poco piacevoli, ma qualcosa di simile mi è capitato anche in pieno centro a New York, quindi non è proprio colpa di New Orleans. Fatto sta, che ho dovuto lasciargli gli ultimi 5 dollari in contanti che mi erano rimasti per la vacanza, per farlo andare via. Il giorno dopo era ancora lì, a fare la stessa cosa con altri turisti.
La mia prima esperienza a New Orleans
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Io sono arrivata a New Orleans che letteralmente piangevo. Tutto l’entusiasmo che avevo durante il tragitto per raggiungere il luogo che tanto avevo sognato e visto nei miei telefilm preferiti, era improvvisamente sparito a pochi km dall’arrivo.
Di passaggio a Bay Saint Louis, la proprietaria di un negozio, con la quale mi fermo a chiacchierare, scoprendo che sto per visitare Nola si propone di darmi qualche suggerimento. Per prima cosa vuole sapere dove alloggio. Non ricordo il nome dell’hotel e faccio vedere la stampa della prenotazione.
Vedo il panico irrorare i suoi occhi. Mi dice che la via Martin Luther King è la più pericolosa di tutta la città perché come avrei dovuto capire era popolata solo da neri.
Sinceramente prima di partire avevo accuratamente controllato tutti i siti possibili tipo Spotcrime e tutte le recensioni per esser sicura di trovarmi in un luogo tranquillo, ma si sa, a volte quello che si trova scritto non è veritiero e lei inizia a farmi salire il panico.
Vuole farmi cambiare hotel, si propone di chiamare lei per aiutarmi, ma io nonostante la paura, non ho né una prenotazione rimborsabile, né soldi da poter spendere in un altro albergo in centro. Già prima della partenza erano fuori dal mio budget e sono alla fine di un on the road di 20 giorni che mi ha prosciugato tutte le risorse.
Non so come fare perché troppo voglio vedere la città, ma lei mi ha terrorizzata. Decido che devo dargli una possibilità, in fin dei conti arrivo di giorno e in auto, posso chiedere in hotel e rendermi conto da sola come è la situazione.
Durante il tragitto però penso a dove poter andare nelle vicinanze se non a New Orleans per trovare alloggi a basso costo, ricontrollo le recensioni dell’hotel, mi dispero.
Il mio arrivo a New Orleans
Arrivo a New Orleans e inspiegabilmente, tutto passa. Non so se è stato l’influsso magico della città o semplicemente l’essermi resa conto che la signora si sbagliava, ma una volta in hotel ho la conferma di avere fatto la scelta più giusta.
In realtà la strada era abitata davvero solo da persone di colore e in alcuni angoli il segno lasciato da Katrina ancora era evidente, ma a fianco di qualche casa sgangherata c’erano villette a schiera carine con giardino e belle auto parcheggiate fuori.
L’hotel era accessibile tramite un gate che restava chiuso dalle 9 di sera alle 9 di mattina, ore in cui si poteva accedere solo con la chiave elettronica.
Un classico motel come i tanti in cui soggiorno sempre per risparmiare e che ho scoperto successivamente esser stato anche luogo di riprese di una puntata di American Horror story… Da brivido, penserete voi…beh, diciamo solo che questo è stato meglio che l’ho scoperto al mio ritorno.
A parte gli scherzi: la Downtown era a circa 10 minuti di distanza e spostandosi con l’auto, senza far tardi la sera, mai viste situazioni strane o pericolose, ovviamente con le serrature bloccate nel caso di uno stop al semaforo, ma questo lo faccio sempre.
Durante la notte, nessun rumore, allarme, sirena della polizia.
Le mie considerazioni su New Orleans
Questa è la New Orleans che ho conosciuto in 3 giorni, bella, stravagante, accogliente e allo stesso tempo sconvolgente. Non si può definire sicura, ma nemmeno pericolosa se si usano le dovute accortezze.
Ricordate che per scoprirne le bellezze non è necessario girare la sera, se non con i tour guidati (soprattutto se amate le storie Voodoo, di fantasmi e di vampiri). E per viverne l’atmosfera festaiola non è necessario allontanarsi da Bourbon Street dove si può stare più tranquilli.
Aggiornamento dopo il secondo viaggio a novembre 2019
New Orleans è decisamente cambiata, in meglio. Situazioni strane se ne vedono ancora, così come molti senzatetto, ma la prima cosa che ho notato è stata una maggiore pulizia e meno cattivo odore nelle strade (in alcuni momenti è però sempre molto insistente).
Molti quartieri periferici sono stati quasi completamente rinnovati e i segni dell’uragano sono sempre meno visibili.
Ho lasciato per distrazione il cellulare in un muretto nella piazza di fronte alla St Louis Cathedral e me ne sono accorta solo dopo molti minuti. Incredibilmente era ancora lì, nonostante la folla e i numerosi artisti di strada che si esibivano lì vicino.
Le volanti della polizia la sera controllano ogni accesso al French Quarter, non ci siamo mai trovati in difficoltà.
Anche Dome ci racconta le sue sensazioni sulla città, definendola “New Orleans, città fuori dagli schemi”.
Partite e godetevi la città…
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