Chi l’avrebbe mai detto che sarei riuscita a fare snorkeling per la mia prima volta, proprio nell’oceano al largo delle coste di Key West, in mezzo alla barriera corallina?
Io che quest’estate ho provato a guardare sott’acqua, a riva, con quelle strane maschere da alieno di Decathlon e mi sono subito sentita opprimere.
Ebbene si, io con la mia paura matta di nuotare, dell’acqua alta e dei pesci, grazie all’Ente del turismo delle Florida Keys e a Fury Key West, che ci hanno proposto di provare questa splendida avventura, ho deciso che avrei sfidato me stessa.
Il nostro tour con Fury Key West snorkeling
Abbiamo scelto il primo tour della mattina, alle 9,30 così che l’ansia non mi accompagnasse per tutto il giorno. Alle 9 eravamo pronti a ritirare il nostro pass e ad imbarcarci.
E così è iniziata la mia grande sfida contro me stessa e le mie paure:
Già mentre saliamo a bordo, ci consegnano uno ad uno i giubbotti di salvataggio, foto di rito, da ritirare eventualmente a pagamento al termine del tour e siamo pronti a prender il nostro posto.
Ci sistemiamo accanto al capitano nelle poltroncine riparate dal sole, per compilare il modulo di responsabilità e io sono un po’ titubante. “Lo firmo? O resto in barca e mi godo l’oceano in tutta tranquillità?” “Ma sì, Simo firma e non pensarci, lo fanno tutti i giorni e con estrema disinvoltura, sia centinaia di persone, sia la crew esperta, che sicuramente saprà aiutarti per ogni difficoltà.”
Quanti pensieri mi frullano per la testa…
Siamo ormai partiti, abbiamo lasciato il nostro porto sicuro ed è il momento delle spiegazioni su come dobbiamo comportarci e indossare l’attrezzatura di salvataggio. Io ovviamente capisco solo metà istruzioni, perché i miei pensieri sono già sommersi dall’ansia, per fortuna, la nostra compagna di viaggio arriva in nostro soccorso. Ci spiega che il giubbotto va allacciato anche in mezzo alle gambe e così la lunga coda della corda che stavo facendo penzolare, un po’ si accorcia.
Ci lasciamo cullare dal vento e dal tiepido sole che inizia a fare capolino, riscaldandoci.
E’ il momento della crema solare Reef Safe
Ci consigliano di cospargerci di crema solare: in mare aperto ci si abbrustolisce ancora prima. La protezione 30 è disponibile a bordo gratuitamente. È vietato utilizzare lozioni non ecologiche che non rispettino l’ecosistema della barriera corallina, così non avendo quella giusta, ne approfittiamo per spalmarci quella messa a nostra disposizione.
Che ridere! Una crema così densa che abbiamo impiegato quasi tutta la traversata per stenderla ed evitare di rimanere bianchi lucenti. Ma con scarso successo:
Cosa fare per avvisare che va tutto bene: battere due volte il pugno sulla propria testa
La crew ci spiega poi minuziosamente qual è il gesto da fare, per avvisare chiunque ci creda in difficoltà, che invece va tutto bene. Due pugnetti sulla propria testa, ogni altro movimento potrebbe risultare equivoco. Niente segno di ok con le dita e nemmeno salutare gli altri con la mano, non dobbiamo creare allarmismi.
Ce la posso fare, forse. Queste istruzioni sono simpatiche.
Adesso è tempo di rilassarsi con i soft drinks offerti a bordo
Finiti i convenevoli i ragazzi dell’equipaggio ci presentano qual è realmente il loro lavoro all’interno della barca: saranno i nostri barman.
Ovviamente all’andata ci offrono solo soft drinks, ma questa atmosfera amichevole mi rilassa molto. Siamo in tanti, tutti insieme felici di condividere un’esperienza emozionante e magari non sono nemmeno la sola che lo fa per la prima volta. Anche per Dome lo è e intanto siamo due, ma lui ha un altro rapporto con il mare… lui è un pesce.
La traversata di circa mezz’ora prosegue piacevolmente, tanto da farmi dimenticare la paura per ciò che sto per fare.
Nuotare per la prima volta nella mia vita nell’oceano sconfinato, in acque alte, mettere la testa sotto e scoprire un mondo nuovo, chi l’avrebbe mai detto?
Sì, questa domanda retorica ancora mi torna alla mente, ogni volta che ripenso a quanto ho sfidato me stessa.
Siamo ormai vicini alla meta: vediamo in lontananza cambiare l’aspetto delle acque, più nitide, cristalline, lasciano già trasparire il fondale.
Iniziano i veri preparativi per lo snorkeling: la mia prima volta anche con maschera e pinne
E’ giunto il momento di ritirare maschera e pinne, anche le pinne?!? L’unica volta che ho provato a metterle da piccola stavo per affogare, e poi come faccio a farlo mentre sono in acqua?!?
Vado a ritirare il mio kit e scopro che hanno anche i tubi galleggianti che aiutano a stare a galla… Miei!!! Li voglio subito!
Ma dobbiamo aspettare il momento di entrare in acqua, altrimenti il vento li farebbe volare via. Un sollievo in più comunque.
Ci fermiamo e la crew ci indica come scendere in acqua: il modo migliore è tuffarsi. L’altro, più scomodo, scendere dalle scalette e mettersi le pinne solo una volta a contatto con l’acqua.
Scusate ma io non mi tuffo. Quello mai. O almeno non questa volta.
Non so cosa scatta in me, ma all’improvviso parto, prima di tutto il mio gruppo. Non posso pensarci troppo. Scendo le scalette, mi siedo, cerco di infilare le pinne e proprio in quel momento la mia amica dall’alto mi urla che non ho preso il tubo galleggiante. Panico… E adesso come faccio? Come torno indietro? Ho una pinna in un piede, l’altra in mano e sono attaccata alla corda con una sola mano. E ogni onda mi fa dondolare qua e là sulle scale…
Se torno indietro non scendo più… Per due secondi vuoto totale, per fortuna la mia amica me ne lancia uno al volo, lo inserisco nel giubbotto di salvataggio e mi tuffo. O meglio: mi lascio scivolare nell’acqua. Senza pensarci, come mai avevo fatto prima.
Ci siamo: si fa snorkeling a Key West !
Incredibile. L’acqua è caldissima e questo agevola sicuramente il mio ingresso. Ed io sono in mezzo all’oceano per la mia prima volta. Non ho idea di come mettere occhialini e boccaglio nel modo giusto, per di più mentre sono in acqua. Fortunatamente Dome arriva in mio soccorso.
Inserisco il boccaglio e giù con la testa sott’acqua, il mio motto è: non devo pensarci troppo.
Apro gli occhi e wow… Sotto di me c’è un’infinità di vegetazione. Ma dove sono i pesci?!?
Non riesco a finire di pensarci che mi faccio una bella bevuta di acqua salata.
Forse sarebbe stato il caso di svuotare e soffiare dentro il boccaglio prima di metterlo.
Sistemo tutto e riparto nell’esplorazione. In effetti non ci sono molti pesci in questa barriera corallina: alcuni gialli, uno grosso blu e altri di medie dimensioni… Ed io che volevo vedere quelli rossi!
Ma poco importa, sono in acqua, sto facendo snorkeling al largo di Key West e ci sto riuscendo senza attacchi di panico. E per chi come me, non ha mai avuto nemmeno interesse nel vedere il mondo sottomarino, esordire così è davvero molto emozionante.
Nuoto un po’ impacciata, ma il tubo galleggiante e il giubbotto mi danno davvero tanta sicurezza e con le pinne mi muovo stranamente molto meglio. Anzi, devo fare attenzione a non allontanarmi troppo.
Preferisco non avventurarmi al largo, anche se sento urlare in italiano che laggiù c’è un pesciolino rosso. Probabilmente più lontano ci si spinge, più si vede uno scenario subacqueo variegato e giustamente la barca deve attraccare ad una certa distanza.
Ma per me va bene così, se ci fossero stati più pesci, sarebbe stato anche più complicato affrontare la mia prima volta.
Il bagno dura circa un’ora ma io dopo 40 minuti sono stremata e posso tornare a bordo soddisfatta.
Snorkeling finito, si torna a bordo
Dopo qualche minuto arriva una flotta di delfini a farci compagnia… Che spettacolo. E se fossi rimasta in acqua? Beh un passo alla volta, ma quasi quasi mi tufferei di nuovo.
Riconsegniamo tutta l’attrezzatura, questo tour non prevede altri stop, ma io non ho niente da obiettare.
La barca riparte e la crew è pronta a servirci alcolici questa volta. Una bella birretta o un buon vino non sono male per riprendere le forze e riscaldarci. Soprattutto quando il re-fill è illimitato.
Ma ci pensa anche il sole cocente, che ormai è alto nel cielo, a rigenerarci.
Queste tre ore circa di navigazione e snorkeling sono state davvero emozionanti.
Ribadisco di nuovo che forse per chi ha già avuto esperienze simili il mondo sottomarino può esser un po’ deludente, ma per chi è alle prime armi è il modo migliore e più soft per iniziare.
Tuffatevi a capofitto contro le vostre paure, potreste sorprendervi delle vostre capacità e di ciò che avete sempre creduto opporsi a voi. Date una possibilità a voi stessi, provateci, non pensateci troppo. L’euforia che mi ha lasciato quelsta esperienza la sento viva ancora adesso, ogni volta che ci ripenso.
E se volete provarci a Key West, scegliete Fury Key West Snorkeling.
Vi lascio quindi con qualche informazione utile per il tour.
Info utili su Fury Key West: Snorkeling e molto altro
Il punto di partenza è al 241 Front St. Si trova proprio dietro al Margaritaville Resort, al Maragritaville Marina.
Il tour che abbiamo fatto noi, parte ogni mattina alle 9.30 e dura 3 ore. 2 ore circa di navigazione e una per lo snorkeling.
Il costo è di 45.95$, ma spesso ci sono tariffe scontate anche sul sito ufficiale.
Le altre opzioni di snorkeling le trovate a questo link.
L’acqua è alta da 1 metro e mezzo a massimo 15 metri, ma è sempre obbligatorio mantenersi ad una distanza di 2-3 metri dalla barriera corallina.
È necessario portare con sé: un documento d’identità, asciugamani, costume, telecamera o smartphone con custodia subacquea, qualche snack (per recuperare energie e non ubriacarsi) e un po’ di contanti per la mancia che è sempre buon uso lasciare.
Maschera, pinne, giubbotto e tubo galleggiante sono forniti da loro.
Anche la crema solare è disponibile a bordo, gratuitamente. Se volete evitare di diventare bianchi lucenti e rimanerlo per giorni, potete portare la vostra protezione più bassa, ma ricordate che deve esser rigorosamente reef safe.
È possibile anche noleggiare la tuta termica al costo di 12 $.
Fury Key West offre molti atri tipi di escursione: uscite con moto d’acqua, crociere al tramonto, eco tour.
Se siete più temerari di noi, date un’occhiata al sito furycat.com.
Noi li consigliamo per efficienza, professionalità e divertimento.
Una risposta su “Sfidare le proprie paure: snorkeling per la prima volta con Fury Key West”
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