Oltre alle preziose opere letterarie, Hemingway ci ha lasciato un’importante eredità nella sua casa di Key West: i discendenti di Snowball e Snow White, i gatti polidattili.
Dorian Grey, Marilyn Monroe, Mark Twain, Emily Dickinson, Ava Gardner, James Joyce, Sophia Loren , Edgar Allan Poe, Errol Flynn, Susan Hayward, Pablo Picasso, Simone De Beauvoir, “Hairy” Truman, Fats Waller, Kermit “Shine” Forbes, Truman Capote, Bugsy Siegel, Billie Holiday, Cary Grant…
Sono solo alcuni dei gatti che hanno abitato e che ancora oggi occupano ogni angolo della casa di Hemingway, a Key West.
I gatti polidattili di Hemingway a Key West discendono tutti da Snowball
Sono tutti discendenti di Snow White, Biancaneve, una gattina davvero speciale ricevuta in dono dal capitano di una nave proveniente dal Massachussets.
Stanley Dexter approdò a Key West, incontrando un Hemingway piuttosto curioso nei confronti della gatta con 6 dita per zampa che portava con sé, Snowball.
Da sempre i gatti erano i benvenuti a bordo delle navi, basti pensare a Blackie, il gatto ufficiale della HMS Prince of Wales, divenuto famoso per aver accolto Winston Churchill. E Snowball invece entrò nelle grazie dello scrittore.
Il capitano Dexter, gli lasciò così in dono una gattina della sua cucciolata e Snow White, fu la prima compagna felina dello scrittore.
L’amore perpetuo di Hemingway per i gatti
Hemingway amava i gatti da sempre. Uno dei suoi primi racconti ” Gatto sotto la pioggia” era dedicato proprio ad un micio incontrato in piazza.
E i gatti, sono ovunque nella sua dimora. Sono riprodotti all’uncinetto nelle tende e in porcellana nel suo studio accanto alla macchina da scrivere.
La moglie Pauline gli regalò addirittura dei gatti in cristallo di piombo Lalique per il loro anniversario e anche l’amico Picasso fece appositamente per lui un gatto in ceramica.
I gatti di Hemingway oggi
I figli dei figli di Snow White oggi sono ancora lì, nel giardino, sugli alberi, sui mobili e sul letto, a fare da padroni e da attrazione principale per i turisti. Ci sono circa 50 discendenti, una ventina dei quali polidattili, coccolati da staff e visitatori.
Tutti i gatti che vi abitano sono nati al suo interno. Per controllarne la quantità ogni femmina viene fatta partorire una sola volta e poi sterilizzata. Rigorosamente il numero dei gatti deve aggirarsi tra i 40 e i 50.
Quando vi abitava Hemingway c’è chi dice che ce ne fossero almeno 80, ma negli ultimi anni, dopo una lamentela di un visitatore e una battaglia lunga 5 anni, il numero è stato drasticamente ridotto. L’USDA accusò il museo di esibire i gatti senza un vero e proprio permesso.
Le opzioni che il museo si trovò davanti furono: una multa di 200$ al giorno per gatto (o 10000$ dollari), oppure il trasferimento altrove.
Fortunatamente un comportamentista animale, esterno ad entrambe le parti, suggerì di far restare i gatti, che sembravano in ottima salute, purché venisse creata una recinzione intorno alla residenza.
Vita da Vip per i gatti polidattili nella casa di Hemingway a Key West
Adesso i gatti polidattili hanno graziose casette che sembrano mini appartamenti e tante cucce, anche se qualcuno sembra ancora preferire il letto dello scrittore.
Si arrampicano sui tetti, sugli alberi, sui davanzali e sui mobili, qualcuno cerca le coccole altri sono un po’ più diffidenti. Ma si sa la vita da Vip è stancante.
E loro sono proprio delle celebrità: anche i loro nomi sono rigorosamente di personaggi importanti e famosi a celebrare i grandi della letteratura, della scienza o dello spettacolo.
E’ una tradizione nata con Hemingway e che il suo staff porta avanti orgogliosamente, così come quella di dargli sepoltura nel piccolo cimitero creato dallo scrittore in un angolo del giardino. Lì tutti hanno ancora la propria targhetta commemorativa e la propria lapide.
Ma come nascono gatti polidattili?
La polidattilia è una mutazione genetica che porta i gatti ad avere 1 o 2 dita in più solitamente negli arti anteriori, ma può coinvolgere anche le zampe posteriori.
Ogni gatto, pur non essendo polidattilo può esser portatore di questo gene. Sono ancora particolarmente diffusi nella costa orientale degli Stati Uniti (Snowball veniva dal Massachussets), e nel sud ovest dell’Inghilterra e del Galles.
Non ne è rimasta traccia nel resto dell’Europa probabilmente in seguito ad uno sterminio di massa avvenuto durante il periodo di caccia alle streghe. Nel Medioevo erano infatti considerati animali sinistri, mentre dal 1500 in poi, si diffuse tra i marinai la credenza che portassero fortuna. Con quel dito in eccesso, avevano maggiori abilità come cacciatori di topi e si dice che portassero miglior equilibrio durante il mare in tempesta.
La loro condizione fisica non è per loro invalidante. In un primo momento possono avere difficoltà ad arrampicarsi o a mantenere l’equilibrio, ma una volta abituati , avere un dito opponibile in più gli consente addirittura di prendere piccole cose con una zampa.
Vi piacerebbe un amico simpatico e speciale come loro?
”Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore”.
“One cat just leads to another”
Ernest Hemingway
Per saperne di più sulla casa di Hemingway che ancora oggi ospita oltre 20 esemplari di gatti polidattili vi invitiamo a leggere il seguente articolo.
Approfondisci qui > Visitare la casa di Hemingway a Key West : tra storia ed eleganza
Ringraziamo l‘Ufficio del Turismo delle Florida Keys per la collaborazione nella visita al Museo Casa di Hemingway e altre splendide attrazioni a Key West.
Una risposta su “I gatti polidattili di Hemingway a Key West”
[…] Quando i suoi studenti chiesero a Leonard Huxley quale fosse il segreto del suo successo, lui rispose: “Se volete scrivere, tenete vicino un gatto”. Ernest Hemingway era un vero “gattaro”. A quanto pare, non si faceva troppi problemi a vivere con colonie di gatti, mica trenta. Il più famoso in suo possesso si chiamava Snowball, vero leader della popolazione felina di Key West. […]