Categorie
Italia Toscana

Cosa fare un weekend in Casentino

Il Casentino, una delle 4 vallate della provincia di Arezzo, quella che più è racchiusa e isolata perché circondata quasi completamente da montagne, custodisce luoghi poco conosciuti e di una bellezza unica, tanto che sarà arduo scegliere cosa vedere in un weekend.

Per questo motivo ti elencherò una serie di itinerari interessanti che possano soddisfare ogni tua aspettativa e perché no, ampliare i tuoi orizzonti.

Cosa fare un weekend in Casentino

Il Castello di Poppi: un must da visitare in Casentino
In Casentino alla scoperta dei borghi
I Castelli del Casentino
Il Casentino e i luoghi sacri
Il Casentino e le escursioni
Musei ed Ecomusei in Casentino
Il Casentino e il Ciclone

Il Castello di Poppi: un must da visitare in Casentino

Iniziamo con un must. Visitare il Casentino senza ammirare il Castello di Poppi, che domina dall’alto la vallata, sarebbe un sacrilegio. Per questo motivo ti consiglio di includere questa tappa a prescindere dai tuoi interessi.

Poppi fa parte dei borghi più belli d’Italia e custodisce gelosamente quello che fu il prototipo di Palazzo vecchio. Il castello dei Conti Guidi infatti ne ricorda molto le sembianze ed è evidente lo stile di Lapo e Arnolfo di Cambio, architetti della più famosa opera fiorentina. Risalente al 1272, la sua torre era già esistente in epoca longobarda, è stata successivamente ristrutturata e adesso è visitabile fino alla cella campanaria per una splendida vista a 360 gradi.

Castello di Poppi - Cosa fare un weekend in Casentino
Castello di Poppi – Cosa fare un weekend in Casentino

Il Castello ospita una delle più importanti biblioteche antiche, seppur poco conosciute, della Toscana. Incunaboli miniati, cinquecentine, volumi di cui ne esistono poche copie al mondo, bibbie e scritture provenienti dal Monastero di Camaldoli, testi di letteratura, medicina, astronomia, divine commedie…

E poi ancora ci sono le antiche prigioni in cui scoprire le misere condizioni di vita dei carcerati, o il salone delle feste e la cappella affrescata da Taddeo Gaddi. E non manca un plastico che riproduce nel dettaglio la battaglia di Campaldino tra Guelfi e Ghibellini, che si tenne l’11 giugno 1289 proprio nella piana che si incontra poco prima di Poppi, venendo da Firenze e ben riconoscibile grazie alla Colonna di Dante.

Il Sommo Poeta partecipò alla battaglia e successivamente fu ospite dei Guidi in Casentino durante il suo esilio. Ne ricorda luoghi, avvenimenti e persone in vari canti della Divina Commedia.

Poppi è anche leggende di fantasmi, paese di nascita di personaggi famosi quali il Folli e il Crudeli, di Chiese che racchiudono opere di importanti artisti, tra cui la principale, Badia San Fedele che custodisce le spoglie del Beato Torello, patrono del Paese.

Poppi è quindi ricca di storia, arte e leggende, per questo tappa imperdibile.

Dopo questa piccola precisazione possiamo valutare vari tour.

In Casentino alla scoperta dei borghi

Oltre a Poppi, anche Raggiolo vanta il titolo di borgo più bello d’Italia e senza dubbio lo merita. Borgo che mantiene ancora vive le tradizioni passate di raccolta delle castagne e lavoro nei boschi.

Ve ne parlo qui > “Cosa vedere a Raggiolo: uno dei Borghi più belli d’Italia in Toscana”.

E poi c’è Quota, molto più piccolo, ma ugualmente grazioso.

Clicca qui per saperne di più > “Cosa vedere a Quota di Poppi”.

E anche Moggiona, poco prima di Camaldoli, è davvero un gioiellino: ben tenuto, con un dedalo di vicoletti che nascondono musei, targhe, chiesette…

Clicca qui per saperne di più > “Cosa vedere a Moggiona”

I Castelli del Casentino

Se sei amante dei castelli e dell’atmosfera medievale avrai già capito dai primi paragrafi che Poppi è imperdibile. Il suo castello è il meglio conservato della zona ma non è l’unico. Purtroppo la maggior parte dei feudi che svettano sui dolci colli del Casentino sono privati e visitabili solo su appuntamento e molti altri ormai ridotti a ruderi ma hanno tutti ancora un certo fascino.

Castello di Romena

Il castello di Romena svetta su un colle non troppo distante da Poppi ma offre uno scenario totalmente diverso.

Castello di Romena - Cosa fare un weekend in Casentino
Castello di Romena – Cosa fare un weekend in Casentino

Un viale costellato di cipressi porta a quello che ormai è un rudere dove però sono ancora ben visibili le antiche prigioni, cui si pensa si ispirò Dante Alighieri per i gironi dell’Inferno, il ponte levatoio e l’immensa piazza d’armi.

Nel 1901 vi soggiornò Gabriele d’Annunzio, scrivendo gran parte dell’Alcyone.

Scendendo a valle si incontra anche la Pieve di Romena, non sempre aperta al pubblico, ma ne parleremo nell’itinerario sui luoghi religiosi.

Castello di Porciano

Castello di Porciano cosa vedere in Casentino

Il Castello di Porciano non è altro che una torre quadrangolare risalente al XIII secolo e utilizzata dai Conti Guidi di Porciano del ramo di Modigliana come sede di rappresentanza.

Nel 1442 passò alla Repubblica fiorentina, poi al comune di Stia e ancora, nel 1793, ai predecessori dell’attuale famiglia proprietaria. Era in un forte stato di rovina e solo nel 1963 venne restaurato completamente per ritrovare l’aspetto che ha ancora oggi.

Anche qui fu ospite Dante Alighieri e vi scrisse tre famose lettere: “Ai principi e popoli d’Italia”, “Ai fiorentini”, “Ad Arrigo VII”.

Attualmente si possono visitare i tre piani inferiori che fanno parte della rete degli Ecomusei, mentre gli altri tre sono adibiti a residenza dei proprietari.

Per info sull’apertura ti rimando al sito ufficiale del castello.

Palagio fiorentino

Il Palagio Fiorentino fu costruito nei primi anni del XX secolo per riportare in paese un’imitazione di quello che fu il palazzo dei Guidi, distrutto nel 1440 dalle truppe milanesi in avanzata verso Anghiari.

Adesso si può vedere un ampio parco verde con statue e fontane, un museo d’arte all’interno e un planetario di fronte.

Castello di Castel San Niccolò

Castello di Strada in Casentino

Il Castello di San Niccolò domina il paese dall’alto ed è composto da una torre, da un cortile e da un’area residenziale. E’ di proprietà privata e visitabile solo previo accordo.

Castello di Montemignaio

Il paese di Montemignaio è ancora circondato da resti della cinta muraria. A destra della porta di accesso principale svetta ancora il torrione che fungeva da torre campanaria e a sinistra una seconda torre, più bassa. All’interno si riconoscono: il palazzo residenziale e il cassero quadrato, il cortile con un pozzo al centro e la chiesetta del castello.

Castello di Valenzano

Più vicino ad Arezzo, il Castello di Valenzano vanta una storia millenaria. Il primo nucleo risale all’epoca longobarda e nel corso dei secoli ha subito varie modifiche e cambi di destinazione d’uso, fino a diventare una residenza d’epoca con camere fiabesche, un ristorante e una fattoria.

Il Casentino e i luoghi sacri

Il Casentino, grazie alla sua posizione isolata e immersa nel verde e nella tranquillità delle Foreste Casentinesi, è stato considerato da sempre un luogo di preghiera e riflessione. Per questo motivo ospita famosi luoghi di culto di ogni ordine religioso.

E se hai bisogno di un weekend per ritrovare te stesso il Casentino è sicuramente l’ideale.

Camaldoli

Il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli sono di fondamentale importanza per aver dato i natali all’ordine monastico dei Camaldolesi.

Qui si ritirò San Romualdo nel 1012 e fondò il culto basandosi sui principi benedettini. La cella del Santo è ancora visitabile ed imperdibile è anche la chiesa in stile barocco dove sono custodite prestigiose opere d’arte.

La Verna

La Verna con il suo Santuario immerso nelle bellissime Foreste Casentinesi, accoglie fedeli da tutto il mondo desiderosi di onorare il luogo in cui San Francesco ricevette le Stimmate.

Se sei alla ricerca di un profondo contatto con la natura o con te stesso, la Verna e le foreste che la circondano sono il luogo ideale per trascorrere un weekend rilassante in Casentino.

Trovate gli approfondimenti nell’articolo > ” Il Santuario francescano della Verna, tra fede, arte e natura.”

La Pieve di Romena

Poco sotto il castello di Romena, la Pieve si trova in una posizione da cartolina. Circondata da cipressi e campi verdi o color oro per i girasoli o per il fieno, a volte coltivati a lavanda, in qualunque momento la si guardi ha sempre quel fascino rurale e magico che incanta chiunque.

Risale all’ VIII secolo ed ha subito ben due ristrutturazioni dopo gravi eventi naturali ma la sua bellezza è rimasta invariata. Degni di nota sono i due capitelli nelle colonne interne e l’abside.

Non è sempre aperta al pubblico e per questo motivo prima di programmare una visita ti consiglio di rivolgerti ai contatti presenti nel sito della Fraternità di Romena. Qui Don Luigi Verdi ha creato un’esperienza d’incontro innovativa che attira fedeli da tutta Italia.

Santuario di Santa Maria del Sasso

cosa fare un weekend in Casentino Santa Maria del Sasso Bibbiena
Santa Maria del Sasso – Bibbiena

Questo complesso architettonico che comprende il Santuario, il Monastero e il Convento appartiene invece all’Ordine domenicano. Fu costruito nel 1347 in seguito all’apparizione della Madonna sopra ad un masso, su cui è stata proprio costruita la chiesa. Si trova nei pressi di Bibbiena.

Clicca qui per saperne di più > Il Santuario di Santa Maria del Sasso

Il Casentino e le escursioni

Circondato da splendide foreste e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Casentino è il luogo ideale per chi vuole avventurarsi in escursioni a piedi o magari anche in bici.

Numerosi sentieri partono da Badia Prataglia, da Camaldoli, dalla Verna ed anche dal Pratomagno, il monte che divide il Casentino dal Valdarno. Qui è possibile raggiungere la scenografica croce in ferro con una camminata di circa 40 minuti, oppure addentrarsi per sentieri più lunghi e magari scoprire …una spada nella roccia.

Per gli itinerari dettagliati ti consiglio di rivolgerti al Centro Informazioni del parco con un bel po’ di anticipo, perché purtroppo gli uffici turistici del Casentino non sono sempre aperti e quando si tratta di escursioni nei boschi è meglio non farsi trovare impreparati.

Per iniziare a farti un’idea di qualche meraviglioso percorso ti lascio i link delle escursioni che ho provato io stessa.

Dal Santuario della Verna al Monte Penna
Il sentiero della linea Gotica in Casentino

Musei ed Ecomusei in Casentino

La rete degli Ecomusei in Casentino è molto fitta e completa.

Se hai curiosato in tutti gli altri miei articoli sul Casentino avrai certamente scoperto l’Ecomuseo della castagna e della Transumanza a Raggiolo oppure la bottega del bigonaio e la mostra permanente sulla guerra e la Resistenza in Casentino, a Moggiona.

Ma questi sono solo due dei numerosi ed interessanti ecomusei che si nascondono nei vari paesini della vallata e che potrai individuare consultando il sito ufficiale ecomuseo.casentino.toscana.it.

Particolarmente interessante è il Museo archeologico del Casentino, nel cuore di Bibbiena, che espone reperti dalla preistoria all’età tardo romana, ritrovati nella vallata e nel lago degli Idoli.

Il Museo dell’arte della lana, ricavato in un vecchio lanificio a Stia, ripercorre invece tutte le tappe della produzione e lavorazione della lana, dagli esordi fino ad oggi. E lo fa con un percorso sensoriale molto interessante.

A Strada in Casentino inoltre potrai avventurarti in un coinvolgente viaggio tra gli antichi mestieri visitando il Museo della Pietra lavorata, la bottega di un fabbro e l’antico molino ad acqua dei fratelli Grifoni, ancora in funzione. Se ami le esperienze che fanno rivivere le tradizioni a contatto con la comunità locale, non perderti queste visite!

Il panno Casentino

Se ami scoprire le produzioni locali caratteristiche e uniche non puoi perderti il Panno Casentino, o Tessuto Casentino. E’ un prodotto che ha origine nel Medioevo quando veniva usato dai boscaioli o dai pastori per la sua resistenza all’acqua e al freddo.

Adesso però è diventato un accessorio di lusso e raffinato, ricercato in tutto il mondo. Si ottiene con un particolare trattamento della lana, detto “lana cotta”, che forma dei riccioli apparentemente grezzi ma che gli conferiscono le proprietà appena descritte. Nacque con i colori arancio e verde, ma adesso se ne trovano di tutte le fantasie e modelli. Lo trovi presso i negozi di TACS o Tessilnova.

Il Casentino e il Ciclone

Siamo giunti quasi alla fine dei miei consigli su cosa fare in un weekend in Casentino, ma voglio aggiungere qualche tappa che potrebbe stuzzicarti l’interesse. Sai che molte scene del Ciclone, sono state girate proprio tra Poppi e Stia?

Il Ciclone a Poppi

Partiamo con la più semplice da scovare e riconoscere: la farmacia di Isabella, l’amica intima di Selvaggia. Si trova proprio dove c’è la farmacia del paese, nel cuore del centro storico di Poppi, appena prima del castello, di fronte alla Chiesa della Madonna del Morbo.

Poco distante, di fronte alla Caserma dei Carabinieri e accanto al negozio di parrucchiera, c’è invece il negozio del fruttivendolo Nello. Il negozio adesso vende intimo e abbagliamento, ma si riconosce molto bene. “Che ce l’hai il gratta e vinci te?

cosa fare un weekend in Casentino Set de Il Ciclone Poppi
Negozio del fruttivendolo de Il Ciclone – Poppi

Tornando verso il castello e guardandolo di fronte, sulla destra ci sono delle scalette che portano ad un camminamento lungo le mura da cui si vede l’Albergo San Lorenzo. Qui è stata girata la scena della chiacchierata tra Franca, la cameriera del Bar e Naldone.

Il Ciclone a Stia

Le riprese del Ciclone a Stia sono state fatte tutte in Piazza Tanucci, la piazza principale del paese che si sviluppa in salita, circondata da portici e botteghe.

Le location che appaiono del film sono quindi molto facili da individuare e a pochi metri di distanza l’una dall’altra.
L’ erboristeria di Carlina si trova dove adesso c’è la Fondazione Fantoni Martelli.
Il bar dove lavora la cameriera Franca è ancora oggi il Bar Il Ciclone.
E l’officina di Pippo si trova in una nicchia sulla destra in cima alla piazza, accanto al cartello di divieto d’accesso nella strada che continua a salire.

Piazza Tanucci Stia -Location  Il Ciclone cosa fare  weekend in Casentino
Piazza Tanucci Stia – Location Il Ciclone

Anche la scena iniziale con Levante in bicicletta è girata proprio all’ingresso della piazza.

Bonus tip: Cosa mangiare in Casentino

Se vuoi scoprire i piatti tipici casentinesi che non devi assolutamente perderti durante il tuo soggiorno, ti rimando all’articolo che ho scritto per Triptipedia: Typical dishes you can’t miss while in Casentino.

Ti allego qualche foto per farTi venire l’acquolina in bocca…

I miei consigli su cosa vedere in Casentino in un weekend, sono finiti, per il momento. Sicuramente ti sarai reso conto che le opzioni sono davvero tante e che puoi anche considerare di prolungare il tuo soggiorno…
Ti ho convinto a partire alla scoperta del Casentino?

6 risposte su “Cosa fare un weekend in Casentino”

Ci sono appena stata ! Posti stupendi visitato quasi tutti i luoghi menzionati e soggiornato a Poppi! Lo rifarei!

Poppi è casa mia! Anche se adesso sono nelle Marche il mio cuore è sempre là…sono davvero felice Maria, che sia riuscita a visitare quasi tutti i luoghi menzionati e soprattutto che le siano piaciuti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *