Se penso a cosa si può vedere a Bagno Vignoni per prima cosa mi viene in mente un dipinto. Il loggiato di Santa Caterina è la cornice perfetta per la vasca termale al centro del paese che si specchia su di essa.
Impossibile non rimanere ammaliati da questo piccolo gioiellino nascosto tra le colline toscane accogliente, intimo e sorprendente.
Cosa vedere a Bagno Vignoni
La Piazza delle Sorgenti
L’unicità di Bagno Vignoni sta proprio nella Piazza delle Sorgenti. La piazza centrale che è formata da una grande vasca, in cui l’acqua sgorga ad una temperatura di oltre 50 gradi, per poi correre lungo il paese, attraverso canaletti che la portano fino al Parco dei Mulini.
Che sia giorno o notte, con il cielo plumbeo o di un azzurro intenso, arrivare al centro di Bagno Vignoni, entrare nel loggiato di Santa Caterina e vedere la vasca termale con la sua cornice e i suoi riflessi, vi catapulta in un museo d’arte all’aperto. Dove i pittori sono stati gli architetti e la sempre sorprendente natura.
E in inverno, il vapore che sale dalle acque bollenti, crea quella scenografia magica e misteriosa che lo rende ancor più affascinante.
Bagno Vignoni è essenzialmente il nucleo abitato che si sviluppa intorno alla vasca termale. Palazzi rinascimentali eleganti, graziosi locali con tavolini all’aperto per gustare prelibati piatti tipici e la piccola chiesetta.
E poi ancora qualche vicolo che si allontana dal centro e un paio di botteghe artigianali che espongono prodotti per il corpo profumati o colorate ceramiche tipiche.
Bagno Vignoni è una graziosa bomboniera il cui involucro sono i palazzi circostanti e poi ancora le verdi colline. Amore a prima vista.
La chiesa di San Giovanni Battista
La chiesa di San Giovanni Battista a Bagno Vignoni si affaccia sulla piazza con una struttura molto semplice.
E’ costituita da un’unica navata e conserva un dipinto del XVIII secolo raffigurante Santa Caterina da Siena con Bagno Vignoni sullo sfondo e un affresco del Seicento di Cristo Risorto che si trovava nel loggiato antistante.
Il loggiato di Santa Caterina da Siena
Il loggiato che fa da cornice alla vasca termale accoglie una piccola cappella del 1660 dedicata a Santa Caterina da Siena. In questa località infatti, Santa Caterina Benincasa soggiornava spesso tra il 1362 e il 1367.
Il Parco dei Mulini
Qualche passo tra i vicoli ben curati, curiosando tra i negozi di prodotti tipici e si esce dall’intimità di Piazza delle Sorgenti, per ritrovarsi di nuovo immersi nel verde.
Qui si trova il Parco dei Mulini, un percorso archeologico che mostra i resti di 4 mulini scavati nella roccia.
Il loro punto di forza, rispetto agli altri della zona, era proprio la sorgente termale, perennemente attiva, anche in estate quando i fiumi andavano in secca. Per questo furono indispensabili per la lavorazione dei cereali, di cui è ricca la Val D’Orcia. Si notano anche tracce di strutture utilizzate per l’impianto termale come vasche per i bagni e per le docce che sfruttavano la potenza dell’acqua in caduta dall’alto, per apportare maggiori benefici.
Attraverso una serie di canaletti in cui l’acqua scorre caldissima, quest’ultima scende a valle creando una parete di roccia calcarea e una serie di piscinette naturali in cui in molti si immergono per il pediluvio.
Poco prima di arrivare in paese, sulla sinistra si trova un cartello che indica il Parco dei Mulini e dopo aver percorso un tratto di strada sterrata si arriva in un simil parcheggio dal quale accedere alla piscinetta più grande.
Questo è un assaggio di quelle che erano le antiche terme di Bagno Vignoni. Qui la temperatura dell’acqua non è cosi calda come alla sorgente, raggiunge massimo 25 gradi e non è nemmeno troppo pulita.
Se come noi venite da una mattina rilassante ai Bagni di San Filippo, poco distanti, queste non vi sembreranno così tanto attraenti, ma potrete giudicare da soli.
Le proprietà benefiche delle acque di Bagno Vignoni
Le acque di Bagno Vignoni sono ricche di solfato, bicarbonato, calcio, magnesio e alla sorgente hanno una temperatura di circa 50 gradi.
Sono particolarmente indicate per curare malattie dell’apparato muscolo scheletrico, respiratorio, genitale femminile e per problemi cutanei. Per questo motivo oltre alle terme libere è stato creato un vero e proprio Centro benessere all’ingresso del paese.
Le origini di Bagno Vignoni
I romani, grandi amanti delle terme, scoperta la sorgente non esitarono a costruire un primo insediamento.
Bagno Vignoni come lo vediamo oggi, risale però al Medioevo, che lo vide protagonista di sanguinosi scontri. La Val d’Orcia era contesa infatti tra i Salimbeni e Siena.
Raggiunse il suo massimo splendore nel ‘400 quando Bernardo Rossellino, l’architetto che creò Pienza su richiesta di Pio III, costruì intorno alla vasca un palazzo rinascimentale. Anche Lorenzo il Magnifico ne rimase affascinato e diventò un assiduo frequentatore. Nel 1600 il Granduca di Toscana lo cedette alla famiglia degli Amerighi che costruì le prime locande per i bagnanti. Nel 1676 passò invece alla famiglia Chigi che ancora oggi ne possiede una buona parte.
Bagno Vignoni star del cinema
Una scenografia così affascinante non poteva passare inosservata tra i più grandi registi, tanto che Bagno Vignoni fu scelta come location cinematografica da Fellini e Tarkovskij con Nostalghia.
Federico Fellini, assiduo frequantatore di Bagno Vignoni per le proprietà benefiche delle acque termali, lo fece conoscere a Tonino Guerra. Il grande sceneggiatore lo propose a sua volta al russo Anfrej Tarkovskij, esule in Toscana negli anni ’80, che ne rimase immediatamente affascinato.
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2 risposte su “Cosa vedere a Bagno Vignoni”
Mi piacerebbe visitarlo presto!
Spero proprio che riuscirai a visitarlo presto! E’ davvero un paesino molto grazioso e unico! Da visitare senza dubbio, magari insieme ai Bagni San Filippo, dove le terme libere sono incantevoli.