In Val d’Orcia, dove già la natura dimostra la sua spettacolarità con paesaggi collinari che sembrano dipinti, le terme libere di Bagni San Filippo sono un’ulteriore fonte di stupore. In prossimità del paesino di Bagni San Filippo le acque termali scorrono a valle creando una serie di vasche naturali, all’ombra di un boschetto.
Una location alquanto suggestiva e ad oggi non ancora troppo conosciuta, cosa che le permette di preservarsi in uno stato piuttosto selvaggio.
Le terme libere dei Bagno San Filippo
La balena bianca
Il punto più scenografico è la cosiddetta Balena Bianca, una formazione calcarea monumentale e bianchissima con l’acqua caldissima che scende dall’alto, modellandone la forma, che risalta tra il verde del bosco e l’azzurro intenso di alcune vasche.
Posizionate in modo simile a tante scalette, che livellano il terreno in pendenza, le piscine sono l’ideale per avere un po’ di privacy. Ce ne sono alcune di dimensioni ridotte, che consentono di stare in massimo 2 – 3 persone, altre invece più spaziose, in cui si alternano correnti di acqua fresca ad altre bollenti.
E in alcuni punti, le cascatelle lungo le rocce sono perfette per un rigenerante massaggio. Difficile da credere che un paesino così piccolo nasconda un tesoro simile, intimo e prezioso. Il contatto con la natura perfetto per ottenere in poche ore un rilassamento mentale e fisico.
Le proprietà dell’acqua termale dei Bagni San Filippo
Una volta entrati in acqua, vi accorgerete che la consistenza del terreno è densa e friabile. Potete utilizzarlo per dei veri e propri fanghi per trattare la pelle del viso e del corpo, rendendola morbida e liscia.
Le acque termali hanno inoltre proprietà analgesiche ed antinfiammatorie, conosciute fin dai tempi degli etruschi e dei romani.
Come raggiungere le terme libere di Bagni San Filippo
Le terme libere San Filippo si trovano incastonate tra i suggestivi paesaggi della Val d’Orcia, nei pressi di Bagni San Filippo. Distano circa 2 ore di auto da Firenze, 1 ora da Arezzo o Siena e circa 30 minuti da Bagno Vignoni o Pienza.
Una volta arrivati in paese potete lasciare l’auto lungo la strada nei parcheggi a pagamento. In estate ci sono tariffe flat in base al tempo di permanenza: 1,70 euro per un’ora, 5 euro per 3 ore o 10 euro giornaliero.
Come raggiungere la Balena Bianca
Seguendo il sentiero segnalato per il torrente Fosso Bianco, dopo qualche passo si inizia già ad intravedere e sentire lo scorrere rilassante delle acque.
Non fermatevi alle prime pozze, ma proseguite scendendo un paio di discese più ripide, fino ad arrivare alla famosa Balena Bianca, l’area con le acque più calde. Si tratta di un percorso di qualche centinaio di metri, poco impegnativo.
Qualche consiglio per visitare le terme libere di Bagni San Filippo
Se ne avete la possibilità, soprattutto in estate, cercate di arrivare al mattino presto, per trovare il parcheggio con più facilità, per godervi indisturbati la bellezza delle piscinette termali e non soffrire troppo il caldo nelle ore centrali della giornata.
Le terme sorgono all’interno di un bosco e il sentiero per avventurarsi fino alla Balena Bianca a tratti è leggermente scosceso e fangoso, quindi scomodo da affrontare con le scarpe aperte.
Non ci sono molte aree in cui sistemare il proprio asciugamano e nemmeno tavolini o panche in cui sedersi. Come già detto, il luogo è ancora piuttosto selvaggio. Ed è bello così.
Non è inoltre possibile mangiare lungo il fiume. Si può consumare il proprio pasto al sacco o acquistarlo al chiosco all’ingresso dell’area termale dove è appositamente allestita una piccola area picnic.
Non ci sono bagni pubblici lungo il fiume e nemmeno spogliatoi. Se siete in giro per la Val d’Orcia e non avete una base da raggiungere per darvi una sistemata dopo il bagno, consiglio di portare un telo per asciugarvi.
Indispensabile un sacchetto per mettere il costume ed il telo bagnato (che possono odorare leggermente di zolfo) e un cambio.
E poi ancora una bottiglia d’acqua o delle salviette umidificate per togliervi la patina bianca che vi rimarrà addosso, stile vampiretto.
Attenzione se soffrite di pressione bassa, consiglio di portare uno snack dolce per rigenerare l’organismo. Alcune vasche possono raggiungere anche i 50 gradi.
C’è anche una buona notizia per gli amici a quattro zampe: possono accedere all’area, senza però entrare nelle vasche.
Per rigenerarsi sono sufficienti un paio d’ore. Dopo di che consiglio di dedicarsi alla scoperta delle zone limitrofe.
Cos’altro vedere in un giorno in Val d’Orcia
Noi nella stessa giornata abbiamo visitato Bagno Vignoni e Pienza e se non fosse stato per il temporale avremmo potuto vedere con calma anche San Quirico d’Orcia e l’iconica Cappellina di Vitaleta.
Una giornata intensa ma sorprendente, che consigliamo a tutti.
In alternativa o in aggiunta anche Montepulciano è una tappa molto piacevole nelle vicinanze, mentre se siete disposti a spostarvi di un centinaio di km a nord, Larderello e Volterra sono mete meno rinomate, ma altrettanto suggestive.
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