La JFK Presidential Library and Museum è stata la mia scoperta più bella durante la visita di Boston.
La capitale del New England è una città bellissima, ricca di storia riportata in vita attraverso il Freedom Trail, ma è anche il luogo che ha dato i natali al presidente più giovane degli Stati Uniti: John F. Kennedy.
Ed è proprio in sua memoria, che a 4 miglia dalla Downtown di Boston, è stato costruito un imponente edificio in cui preservare e rendere accessibile la sua eredità.
Qui è possibile ripercorrere un incredibile viaggio attraverso la storia e la vita di un uomo indimenticabile, reso ancor più accattivante da proiezioni, schermi interattivi e una prosperosa collezione di accessori originali.
JFK a Boston
John F. Kennedy nacque proprio a Boston, nel quartiere periferico di Brookline, il 29 maggio del 1917. Frequentò e si laureò ad Harvard nel 1917 e nel 1946 annunciò la sua candidatura al Congresso al The Parker House. Nello stesso luogo, al tavolo 40, nel 1953 chiese la mano a Jackie e pochi mesi dopo vi festeggiò il suo addio al celibato.
“Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti tu cosa puoi fare per il tuo paese” JFK
JFK Presidential Library and Museum di Boston
La collezione che ripercorre i primi anni ’60 attraverso le parole, gli ideali e le azioni del Presidente John F. Kennedy è esposta in una location unica. Un edificio imponente, dal design moderno che fonde le geometrie del cubo, della piramide e del cilindro, affacciandosi sull’oceano.
Nasce con l’intento di fornire informazioni autoritarie su Kennedy costruendo una comunità professionale che porti avanti studi, raccolte e indagini utili a ricercatori, ma anche a studenti e visitatori che vogliono avvicinarsi al 35esimo Presidente americano.
Cosa si può vedere durante una visita della JFK Presidential Library and Museum di Boston
Le enormi sale, custodiscono ogni attimo della vita di Kennedy, ripercorrendola dalla gioventù alla morte. Ci sono mostre permanenti che vi terranno incantati passo dopo passo di fronte a cimeli e immagini talmente coinvolgenti da riportarvi a quei momenti. Altri spazi invece sono dedicati a mostre temporanee.
Le sale espositive ripercorrono le varie tappe della vita di John F. Kennedy
Young Jack
La prima esposizione ripercorre la gioventù di Jack (così era soprannominato), lo studente delle superiori che già si faceva notare per il suo carattere fuori dagli schemi, alla ricerca della propria strada e che ben presto si dimostrò un eroe di guerra decorato.
️Elezioni presidenziali del 1960
Nelle sale dedicate alle elezioni presidenziali del 1960 si ripercorrono tutte le tappe di una delle campagne più eccitanti e energiche della storia, contro Richard Nixon, presidente in carica.
Si possono ascoltare le parole di quando, da senatore, John F. Kennedy accettò la nomina del suo partito alla Convenzione nazionale democratica del 1960 e vederne il testo originale nel suggeritore elettronico. Si possono rivedere immagini e video della sua campagna, ascoltando anche Frank Sinatra cantare i suoi inni alla vittoria “High Hopes” e “All the Way”. E’ stato ricreato anche lo studio televisivo di Chicago in cui affrontò il primo dibattito con Nixon, con relativa strumentazione utilizzata dalla CBS WBBM-TV.
Impressionante è la riproduzione di un ufficio della campagna Kennedy, l’esposizione di poster e documenti redatti durante la campagna e della mappa dei risultati delle elezioni.
“We stand today on the edge of a New Frontier, the Frontier of the 1960’s, a Frontier of unknown opportunities and perils, a frontier of unfilled hopes and threats.”
John F. Kennedy, Democratic Acceptance Speech, 1960
JFK presidente
In questa sezione viene messo in evidenza l’impegno di John F. Kennedy durante i primi mesi del suo mandato, per “far muovere di nuovo questo paese”.
Le prime sfide che dovette affrontare furono la lotta per la libertà durante la Guerra Fredda, la minaccia comunista, la corsa agli armamenti nucleari, i disordini razziali e i problemi economici. Nel discorso inaugurale ribadì i suoi principi fondamentali, arricchiti grazie alla sua esperienza di veterano di guerra e alle letture di grandi discorsi del passato.
JFK incontra la stampa
Non potevano mancare all’esposizione anche video interattivi che riproducono le conferenze stampa televisive in diretta, che John F. Kennedy, fu il primo presidente a condurre.
La prima, andata in onda il 25 gennaio 1961, è stata vista da circa 65 milioni di persone.
Peace Corps
In questa sala si rende omaggio ad uno degli elementi più distintivi dell’amministrazione Kennedy, il Peace Corps.
Kennedy inviò i cittadini americani nei paesi in via di sviluppo per offrirsi volontari nella lotta contro la povertà, l’analfabetismo e le malattie in Africa, America Latina e Asia.
Il Corridoio della White House
Un angolo di Casa Bianca, ricreato con minuziosi dettagli: il corridoio in cui è esposta una pregiata selezione di doni cerimoniali ricevuti dai Kennedy da 106 diversi capi di stato di tutto il mondo. Una tradizione secolare ancora oggi molto sentita.
Jacqueline Jackie Bouvier Kennedy
Una importante sezione del museo è dedicata a Jacqueline Kennedy e al suo desiderio di ricoprire al meglio il ruolo di First Lady. Jackie si prodigò in difesa delle arti, della conservazione storica e della cultura, dedicando particolare attenzione al restauro della Casa Bianca attraverso una collezione di arte e arredi storici.
Viene così ricordata attraverso fotografie, video, opere d’arte ed abiti da lei indossati durante le visite di stato in ogni parte del mondo. Uno dei video più coinvolgenti riguarda il tour televisivo trasmesso dalla CBS a più di 50 milioni di americani nel febbraio del 1962, per mostrare il restauro della Casa Bianca quasi ultimato.
Visite di Stato In Europa
I punti salienti di questa galleria espositiva includono filmati, fotografie e manufatti riguardanti le visite di Stato del Presidente Kennedy.
Si recò in Europa per negoziare il divieto dei test nucleari, facendo tappa in Germania occidentale, Irlanda, Gran Bretagna e Italia. I suoi discorsi erano stati accuratamente elaborati per rassicurare gli alleati europei dell’America, del continuo sostegno degli Stati Uniti contro l’aggressione sovietica, evitando qualsiasi provocazione che avrebbe sconvolto i delicati negoziati con i sovietici.
Rimase particolarmente colpito dall’accoglienza estremamente emotiva ricevuta in Germania Ovest. Da lì volò in Irlanda e anche qui ricevette un caloroso benvenuto. Per quattro giorni fu acclamato e onorato e potè immergersi nell’eredità storica e letteraria dell’Irlanda che aveva contribuito a formarlo. Alla sua partenza, si congedò dicendo:
“Voglio ringraziarti per una visita che è stata una delle esperienze più commoventi della mia vita”.JFK
La sala cerimoniale
I manufatti e i documenti in mostra in questa galleria riguardano le celebrazioni di eventi sociali e diplomatici. Si possono scoprire le disposizioni dei posti a sedere, l’organizzazione degli spazi, gli inviti, i programmi, i menù della cena con gli appunti scarabocchiati dal presidente Kennedy e il programma per l’esibizione dell’American Ballet Theatre, di “Billy the Kid”.
Evidente è la cura e lo sfarzo con il quale veniva programmato ogni minimo dettaglio: il luccichio del vestito della First Lady, lo scintillio dei cristalli, le musiche di Aaron Copland.
Il decollo – Lo sbarco sulla Luna
Non poteva non essere commemorato anche il programma spaziale americano sostenuto da Kennedy, attraverso documenti e fotografie e filmati d’archivio.
Si potranno rivivere le emozioni delle missioni spaziali cui furono protagonisti gli astronauti Alan Shepard e John Glenn, così come riascoltare alcuni estratti del discorso del 12 settembre 1962, alla Rice University di Houston, in Texas.
“Abbiamo deciso di andare sulla Luna. Abbiamo deciso di andare sulla Luna questo decennio e di fare altre cose, non perché siano semplici, ma perché sono difficili, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle nostre energie e capacità, perché questa è una sfida che vogliamo accettare, non abbiamo intenzione di rimandarla e abbiamo intenzione di vincerla, così come le altre”. JFK
> A proposito di spedizioni nello spazio: scoprite anche il
Kennedy Space Center di Cape Canaveral, oppure guardate il nostro video.<
Ufficio generale dell’avvocato di Robert Kennedy
R️obert F. Kennedy, nonostante il carattere diverso dal fratello, fu il suo consigliere per gli affari esteri e confidente più fidato. Su di lui sono esposti filmati, documenti e oggetti personali: occhiali, penne e matite, il suo telefono originale, fermalibri… Il tutto collocato su una scrivania a ricreare la postazione del suo ufficio.
Termina qui la nostra visita al JFK Presidential Library and Museum di Boston…
Questo è solo un breve excursus di tutte le interessanti esibizioni e degli approfondimenti che la JKF Presidential Library and Museum offre a tutti gli interessati. Io purtroppo non ho avuto a disposizione il tempo necessario per vedere tutto ciò che avrei voluto.
Devo però ringraziare all’infinito la gentilezza degli impiegati della biglietteria, che nonostante fossi arrivata oltre il limite dell’orario consentito per l’ultimo ingresso, con un biglietto ridotto mi hanno permesso di non perdermi del tutto un tesoro simile.
Uno dei musei più interessanti e coinvolgenti che io abbia mai visto, a cui dedicare almeno mezza giornata.
Una tappa imperdibile a Boston, per approfondire o conoscere una famiglia tra le più importanti al mondo, grazie all’ausilio di una strumentazione semplice e una esposizione ben dettagliata e molto curata. Un viaggio emozionante che vale sicuramente la pena di essere vissuto.
Come raggiungere il JFK Presidential Library and Museum a Boston
Il museo si trova al Columbia Point di Boston, ma per raggiungerlo è consigliato inserire nel GPS l’indirizzo 220 Morrissey Boulevard, Boston.
Dista solamente 4 miglia dal centro, dal quale è raggiungibile percorrendo una delle arterie più trafficate della città. Per questo motivo suggerisco di mettersi in marcia lontano dagli orari di punta e possibilmente di inserirlo nell’itinerario giornaliero di prima mattina, per avere a disposizione più tempo possibile per la visita.
Il parcheggio è gratuito per i visitatori del museo, anche se gli spazi sono piuttosto limitati.
Informazioni utili per la visita
Al momento della stesura dell’articolo, il museo è ancora chiuso a causa del covid-19. Tutti gli aggiornamenti sulla riapertura e sui futuri orari per la visita sono disponibili a questo link.
Solitamente è aperto tutti i giorni, ad eccezione di Natale, 1 Gennaio, Thanksgiving, dalle 9 am alle 5 pm con l’ultimo ingresso consentito alle 3:55 p.m.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 14 $ intero,
12 $ ridotto (sopra i 62 anni e studenti),
10 $ per giovani dai 13 ai 17 anni,
gratis fino a 12 anni,
sconto di 4 $ per veterani.
Per concludere in bellezza la visita è anche possibile consumare un pasto ammirando lo skyline di Boston e del suo porto. Il JFK Café è aperto dalle 9 a.m. alle 5 p.m. e serve snacks, insalate, zuppe e panini.