Dall’oro dei campi che circondano il borgo di Mondolfo, situato in posizione strategica per dominare e proteggere il suo territorio, passiamo al blu del mare Adriatico e vi parliamo di cosa vedere a Marotta.
A questa frazione va infatti il merito del colore blu nel vessillo del comune Marotta Mondolfo, in provincia di Pesaro Urbino.
Se Mondolfo ha origini antiche testimoniate dalla doppia cinta muraria e dai suoi monumenti, Marotta nasce poco più di un secolo fa.
Un po’ di storia di Marotta
In epoca medievale e rinascimentale, quando Mondolfo mostrava il massimo della sua potenza, era sconveniente costruire un nucleo abitato proprio sulle rive del mare, perché troppo esposto agli attacchi dei nemici.
Dai documenti del XVI secolo si hanno però testimonianze della presenza di una stazione di posta per i cavalli, lungo il litorale da Fano a Senigallia.
A Marotta era stata costruita la Vecchia Osteria, un edificio dal tetto a padiglione, che poteva contenere fino a sei diligenze e nella stalla a fianco una trentina di cavalli. Ospitava anche alcuni soldati del Castello di Mondolfo.
Nel 1846 Papa Pio IX, fece costruire la ferrovia Ancona-Bologna segnando una svolta per Marotta, che nel 1884 realizzò a proprie spese la Stazione di Mondolfo-Marotta, destinata a diventare uno scalo importante non solo per gli affari ma anche per tutti i viaggiatori.
Marotta Bandiera Blu e musa ispiratrice per il Mare d’Inverno
Oltre a sventolare fieramente la Bandiera Blu (confermata nel 2020) Marotta puoi vantarsi di aver ispirato la canzone “Il mare d’inverno” di Enrico Ruggeri.
E il 9 agosto del 2018 è stata una data importante per tutta la comunità: il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità il riconoscimento ufficiale di “Marotta, la Città del Mare d’inverno”.
Ruggeri ha raccontato di avere molti ricordi adolescenziali legati al mare di Marotta, magico ed emozionante non solo in estate.
E possiamo confermare che anche durante la nostra gita autunnale ci ha regalato grandi emozioni. Un temporale in arrivo dal mare, nubi e vortici d’acqua che scuri si fondevano e si innalzavano come alte mura all’orizzonte, un arcobaleno lì accanto a volerci rassicurare e qualche raggio di sole che illuminava la spiaggia deserta e le solitarie imbarcazioni a riva.
Di certo uno scenario unico, che sembrava apparso proprio per farci risuonare in testa le prime strofe della canzone:
Il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero visto alla TV
E. Ruggeri
E verso l’interno qualche nuvola dal cielo che si butta giù
Sabbia bagnata
Una lettera Che il vento Sta portando via
Le spiagge lungo il litorale si alternano tra sabbiose e rocciose e sono piuttosto ampie. In estate gli stabilimenti balneari ben attrezzati colorano il bagnasciuga mentre il piccolo molo è l’ideale per osservare le onde che vi si infrangono nelle stagioni più turbolente.
Da qualche anno un altro punto di forza le caratterizza. L’allegria dei mosaici nei muretti lungo il marciapiede e in alcuni palazzi nelle vicinanze.
Cosa vedere a Marotta: i mosaici del Lungomare
Il lungomare di Marotta fa parte del progetto della “Ciclovia adriatica”, un’ampia pista ciclabile e da qualche anno è diventato anche protagonista di “Mosaichiamo la città”.
Il Comune di Mondolfo insieme all’associazione Chiaro Scuro hanno collaborato per un importante progetto di riqualificazione di un’area anonima e spoglia, decorandola con mosaici che utilizzano materiali di recupero.
E’ nato tutto con il primo mosaico di Villa Valentina e se ne stanno aggiungendo sempre più.
Ed è così che prendono vita molti elementi collegati al mare: delfini, fenicotteri, sirene, onde, tramonti… Ed anche un pesce mangia plastica, che invita i passanti a contribuire alla raccolta dei rifiuti abbandonati, per dargli nuova vita proprio in uno di quei decori.
Marotta e i Garagoi
Marotta ha anche un’importante tradizione enogastronomica, rievocata in due eventi significativi. A fine luglio si svolge “La Festa della Tratta”, un tipo di pesca a strascico su fondali bassi, ad aprile, la Sagra dei Garagoi.
Conoscete i garagoi? Sono i tradizionali molluschi pescati e cucinati tra Fano e Senigallia, con una tecnica ben precisa. La conchiglia viene “sbroccata” ovvero privata della parte anteriore, poi lessata e “sculata” (tolta la parte posteriore).
Anche per mangiarli bisogna seguire una particolare tecnica, ma la lasciamo scoprire a voi perché sono una delle poche pietanze che a noi non piacciono.
Non possiamo far altro che invitarvi ad assaggiarli e farci sapere il segreto per gustarseli al meglio…
E se già non lo avete fatto, adesso vi consigliamo anche di curiosare nel nostro articolo sulla visita al borgo di Mondolfo. Come già accennato, fa parte del solito comune Marotta – Mondolfo e dista solamente 6 km.
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