Dopo avervi raccontato come si svolge una visita alla Statua della Libertà, vi svelo qualche piccola curiosità scoperta qua e là nel web e in loco.
1.Lo spessore del suo rivestimento in rame è di 2,4 millimetri, praticamente due penny statunitensi sovrapposti.
2. Il rame della statua si è ossidato naturalmente dando origine ad una patina verde altrettanto spessa che protegge lo strato sottostante dall’usura. In origine era marrone.
3. La statua è 305 piedi (93metri) da terra fino alla punta della fiamma. Praticamente un edificio di 22 piani. Nel 1886 era la struttura più alta di New York. Pesa 225 tonnellate
4. Si dice che il volto della Statua della Libertà sia stato ispirato dalla madre Charlotte, dello scultore Frederic Auguste Bartholdi.
5. La testa era già stata esposta a Parigi durante l’Expo del 1878.
6. La statua rappresenta Libertas, la dea romana della Libertà, che era raffigurata con lo stesso abito. Sarebbero necessari quasi 3500 metri di stoffa per cucirlo realmente.
7. Gli enormi piedi della Statua, sono lunghi circa 7,6 metri. Il numero di scarpe corrispondente sarebbe l’ 879 e calpestano una catena, simbolo dell’oppressione sconfitta.
8. Le sette punte della corona simboleggiano i sette mari o i sette continenti ed hanno 25 finestre, definite come i suoi gioielli.
9. Per arrivare sulla corona si devono salire 354 gradini, circa 22 piani.
10. Fino al 30 luglio 1916, la torcia era aperta. Quel giorno ci fu l’esplosione chiamata “Balck Tom”: uno dei più grandi atti di sabotaggio prima di Pearl Harbor. Adesso è accessibile solo al personale per la manutenzione dei proiettori, attraverso una stretta scala.
Ancora qualche piccola curiosità sulla Statua della Libertà
11. Il piedistallo fu realizzato grazie all’appello di Joseph Pulitzer, che con la sua campagna riuscì a ricavare circa 100.000 dollari di donazioni degli americani.
12. All’interno del piedistallo si trova una targa di bronzo che riporta il sonetto The New Colossus della poetessa Emma Lazarus. Fu composto nel 1883 per partecipare ad un’asta proprio per la raccolta fondi per il piedistallo e inciso sulla lapide nel 1903.
13. La statua viene colpita ogni anno da almeno 600 fulmini: il rame è un materiale che li attira fortemente.
14. In presenza di forti venti, la Statua oscilla fino a 7,6 cm e la sua torcia di 12cm.
15. La torcia simboleggia l’illuminazione, come ci ricorda anche il suo vero nome “La libertà illumina il mondo”. L’attuale torcia risale al 1986 ed é una fiamma di rame ricoperta di oro 24 carati. Durante il giorno riflette i raggi del sole, di notte é illuminata da 16 proiettori.
16. La tavoletta che Lady Liberty sorregge con la mano sinistra riporta la data dell’Indipendenza Americana “4 luglio 1776“, scritta in numeri romani (IV luglio MDCCLXXVI)
17. La Statua della Libertà, è stata oggetto di contesa di 2 Stati. Nel 1834 il Congresso emanò un patto tra New York e New Jersey che stabilì la sua appartenenza alla giurisdizione territoriale dello Stato di New York. Essendo proprietà federale è amministrata però dal National Park Service.
18. Nel 1886 la Francia regalò la statua agli Stati Uniti per celebrare il centenario della loro nascita. Venne spedita in 350 pezzi divisi in 214 casse e impiegarono 4 mesi per assemblarla.
19. Nel 1984 è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Un po’ di storia di Miss Liberty
La statua della Libertà fu ideata dal politico francese Eduard de Laboulaye, che nel 1865 propose di creare un monumento da donare agli Stati Uniti, con l’intento di celebrare il centenario dell’Indipendenza americana, raggiunta anche grazie agli aiuti finanziari e militari francesi.
Circa dieci anni dopo lo scultore francese Bartholdi fu incaricato di progettare un’opera, da concludersi entro il 1876, anno esatto della ricorrenza. Gli Stati Uniti avrebbero dovuto sistemare il piedistallo, mentre la Francia avrebbe fornito la statua e si sarebbe occupata del suo trasporto.
La prima pietra della statua, venne però sistemata su Bedloe’s Island,(Liberty Island si chiamava così prima di accogliere Miss Liberty) il 5 agosto del 1884. Fu completata solo nel 1885 e inaugurata il 28 ottobre 1886, dieci anni dopo la data prescelta.
Questo perché i costi da sostenere erano importanti e questo problema finanziario ne rallentò la realizzazione.
Inizia la corsa alla ricerca di fondi
La testa fu la prima ad esser terminata e nel 1878 venne utilizzata alla Esposizione Universale di Parigi per indire una raccolta fondi.
Il braccio con la torcia invece fu presentato all’Esposizione del Centenario di Philadelphia e successivamente al Madison Square Garden, visibile al pubblico per sei anni, dal 1876 al 1882.
Nonostante questa grande pubblicità, i fondi continuavano a scarseggiare da entrambi i continenti, dove vennero organizzati spettacoli, aste e lotterie, per raccogliere più donazioni possibili.
Man mano che la struttura prendeva forma, Bartholdi si rese conto di aver bisogno di un ingegnere che lo affiancasse nella realizzazione e trovò in Gustave Eiffel il perfetto collaboratore.
Quest’ultimo aveva ottime conoscenze di incidenza dei venti nelle opere in metallo, che avrebbe sfruttato successivamente per la Torre Eiffel, quindi progettò la struttura portante in ferro e quella secondaria di supporto in rame.
Bartholdi scelse allora il luogo in cui collocarla. Durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti, arrivando a Manhattan, riconobbe nell’isola di Bedloe, il luogo ideale per l’istallazione.
Benvenuta Lady Liberty: 28 ottobre 1886
Dal momento in cui arrivarono a destinazione i 350 pezzi, divisi in 314 casse, passarono ben 4 mesi perché fosse completata e finalmente inaugurata il 28 ottobre 1886.
Trovandosi vicino ad Ellis Island divenne immediatamente un simbolo per gli immigrati che sbarcavano in America per la prima volta. Per milioni di persone, la statua rappresentava quindi l’inizio di una nuova vita piena di speranze e buoni propositi, l’incarnazione del sogno americano.
La statua doveva avere anche per questo motivo, la funzione di illuminare il porto di New York. Nonostante vari miglioramenti però la sua luce rimaneva troppo debole, così dal 1901 perse definitivamente questo ruolo ed entrò a far parte dei Parchi Nazionali.
Nel 1916, subì il suo primo danneggiamento. Durante la Prima Guerra Mondiale, venne colpita dall’esplosioine del deposito di munizioni del molo di Black Tom, causata da un attentato tedesco.
Fortunatamente riportò solo danni superficiali, ma da quel momento l’accesso alla torcia non é più consentito se non ai manutentori.
Con il secondo conflitto mondiale rimase accessibile, ma per evitare di dare riferimenti ai sottomarini nemici, non venne illuminata di notte. Le sue luci si riaccesero il 6 giugno 1944, durante il DDay per trasmettere in codice morse la lettera V di vittoria.
I restauri e la nascita del museo
Nel 1966 fu inclusa nel registro nazionale dei luoghi storici e nel 1972 il presidente Nixon, inaugurò il museo dedicato all’immigrazione nel piedistallo.
Dal 1984 al 1986 venne totalmente restaurata e coperta da impalcature per una sostituzione totale dello scheletro in ferro con uno in acciaio inossidabile e della torcia originale con quella attuale ricoperta di fogli d’oro 24 carati.
Nel 2019 un altro importante rinnovamento ha interessato invece la nuova sistemazione del Statue of Liberty Museum. E’ stato creato in un padiglione, all’esterno del piedistallo, con aree interattive, un cinema e addirittura un rooftop per ammirare Lady liberty.
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e per finire il nostro itinerario di viaggio di una settimana a New York
2 risposte su “Storia e curiosità sulla Statua della Libertà”
Interessante, sarebbe bello vederla da vicino!
Eh si, sicuramente è un’attrazione che va vista dal vivo almeno una volta nella vita!