Annapolis, capitale del Maryland e sede dell’Accademia Navale degli Stati Uniti è quella visita insolita e sorprendente da non farsi mancare durante un on the road nell’area di Washington DC.
Dista circa 50 km da Washington ed è una graziosa città di mare con splendide vedute sull’oceano, la downtown con il molo e le tipiche casette basse e colorate e un’atmosfera tranquilla.
Ma la vera attrazione di Annapolis, il motivo principale della mia visita in città è stata la United States Naval Academy. La curiosità di osservare da vicino la più famosa Accademia Navale di tutti gli Stati Uniti era troppo forte.
La mia visita all’Accademia Navale di Annapolis: rigore è la parola d’ordine
A differenza degli altri campus, qui il rigore si vede fin dal momento di accesso, tramite un gate dove è richiesto un documento valido per l’ammissione, che per i visitatori deve avvenire rigorosamente a piedi.
Non ci sono allegri studenti in giro per i viali con bici e zainetti, o intenti a studiare nei prati o nelle scalinate. No, qui non siamo a Stanford (che abbiamo visitato nel 2018), o a Yale o alla Columbia, dove l’atmosfera è sempre un po’ spensierata.
Gli aspiranti guardiamarina, che escono da questa Accademia sono sottoposti ad un allenamento rigoroso che non riguarda solo il corpo, ma anche il carattere. Le matricole, definite Plebes, (sì, proprio plebei dal latino) devono sottostare a regole e restrizioni molto rigide che spariranno in parte durante gli anni successivi.
Pensate che solamente dal secondo anno, (Terza classe) quando diventano Youngster, possono guardare tv e ascoltare musica. Mentre per guidare l’auto (senza però parcheggiarla all’interno) devono aspettare il terzo anno (Seconda classe).
Gli studenti del quarto anno ( prima classe) hanno ancora più libertà, ma a quel punto devono prendersi carico dei nuovi arrivati. Con un conseguente aumento delle responsabilità.
Ecco perché non ho visto nemmeno uno studente fuori posto quel giorno, se non un paio di ragazzi che stavano rientrando in sede, a piedi.
Oltrepassare il Gate, dopo i controlli di routine, mi ha fatto quasi temere di interrompere un equilibrio a me sconosciuto.
Non appena entrati ci si rende conto di quanto gli spazi siano infiniti.
È un vero e proprio paese con campi di addestramento per molteplici attività sportive, i vari building con aule e dormitori e un’area circoscritta al centro, che è stata oggetto della mia visita più approfondita.
US Naval Academy Museum
Si tratta dell’USNA Museum il Museo all’interno della Preble Hall, con due piani interamente dedicati alla storia, alla missione, allo sviluppo e al ruolo dell’Accademia Navale e alla storia generale della marina e di tutti coloro che hanno servito e solcato il mare nel corso dei secoli.
Anche qui si accede esibendo il documento e la visita è gratuita. L’ingresso è piuttosto anonimo: una rampa di accesso porta in una piccola sala per i dovuti controlli. Da lì parte un ascensore per accedere al piano superiore e di fronte a me ciò che non mi sarei mai aspettata. Gli spazi sono ampi e le collezioni di cimeli esposti davvero interessanti.
Le collezioni esposte al Naval Academy Museum
Dagli anelli indossati dai capitani della Marina, all’argenteria bottino di qualche nave pirata, agli strumenti utilizzati per spedizioni nei poli, per compiere ricerche scientifiche.
Grazie a mappe interattive si possono scoprire le tattiche utilizzate durante le più importanti battaglie navali, compresa quella di Pearl Harbor.
Qui è esposta anche la bandiera “Don’t Give Up the Ship” di Oliver Hazard Perry della battaglia del Lago Erie, durante la guerra anglo-americana. Ripresa questa esortazione, dalle ultime parole di James Lawrence all’equipaggio della sua nave, la USS Chesapeake e la fece ricamare proprio su questa bandiera.
E per un attimo sembrerà di sentire la potenza del mare, il rumore delle onde sferzare sulle strutture in legno delle navi, gli scoppi dei cannoni, le urla dei pirati o dei comandanti, le assordanti esplosioni… Sembrerà di rivivere quei momenti descritti minuziosamente, tramite modellini, video, foto, opere pittoriche e documenti.
Una delle esposizioni comprende infatti una sorprendente collezione di stampe che riproducono navi famose e scene avvenute in mare, negli ultimi 500 anni.
L’area che raccoglie la Rogers Ship Model Collection, vede esposta invece la più grande collezione del Nord America di modellini di navi dal XVII e dal XVIII. Sono circa 70, incredibilmente dettagliate e permettono di comprendere lo sviluppo e i miglioramenti del design avvenuto negli ultimi 200 anni nelle navi da guerra.
E’ sorprendente scoprire come anche in passato fossero così organizzate e costruite per esser delle vere e proprie macchine da guerra.
La Chiesa dell’Accademia Navale
Proprio di fronte alla Prebble Hall, sul cortile si affaccia la chiesa principale in cui dal 1908, si svolgono funzioni per cattolici e protestanti. All’interno ci sono bellissime finestre e vetrate progettate da Tiffany e Gorham Studios.
Qui è custodita anche la cripta di John Paul Jones un corsaro e ammiraglio, considerato il padre della marina americana. I suoi resti sono stati portati lì nel 1905, dal cimitero di Parigi in cui furono trovati dal generale Horace Porter, ambasciatore degli Stati Uniti in Francia.
Negli altri spazi del campus si possono vedere anche altre cappelle, statue commemorative e tanti scorci splendidi sul Severn River. E’ sicuramente una visita diversa dal solito, ma molto interessante anche per chi non è esperto in materia e magari scoprirà una nuova passione.
La storia dell’Accademia Navale di Annapolis
La Marina degli Stati Uniti nacque durante la Rivoluzione Americana, quando si rese necessaria una forza navale all’altezza della Royal Navy.
Ma proprio in quel periodo, nel 1785, la Marina Continentale, passò in secondo piano, per gli interessi del Congresso rivolti ad un rinnovamento economico e per circa un decennio tutti i progetti vennero accantonati.
Fu il presidente George Washington che nel 1794 riuscì a convincere il Congresso del bisogno di organizzare una nuova forza navale per contrastare la pirateria.
Nel 1700 esistevano già alcune piccole accademie navali a New York, Boston, a Norfolk in Virginia e la Philadelphia Naval Asylum School e nel 1797 furono varate le prime navi della US Navy. Ma nel 1825 ancora non c’era stato nessun rinnovamento nelle Accademie.
Proprio in quell’anno, anche il presidente John Quincy Adams fece notare l’esigenza di un’Accademia navale per la formazione di ufficiali professionisti e qualificati. Dovettero passare altri 20 anni prima che la richiesta si concretizzasse.
Il 13 settembre 1842, un evento sconvolgente fece temere di veder vanificati tutti gli sforzi fatti fino a quel momento. L’americano Brig Somers salpò dal Brooklyn Navy Yard per addestrare ed ispirare a fare carriera da guardiamarina, giovani volontari apprendisti. Il progetto portò però a qualcosa di inaspettato: il guardiamarina e due alleati furono considerati colpevoli di ammutinamento e impiccati. L’intero paese ne rimase sconvolto e si dubitò dell’efficienza di questo tipo di addestramento.
Il 10 ottobre 1845 nasce la Naval School di Annapolis
Fu così che entrò in gioco il Segretario della Marina George Bancroft, che istituì la Naval School senza finanziamenti del Congresso, a Fort Severn ad Annapolis. Era il 10 ottobre 1845.
Quando i fondatori dell’Accademia navale degli Stati Uniti, 4 dei 7 provenienti da quella di Philadelphia, si interrogarono sul luogo più adatto per accoglierne una nuova, Bancroft, ritenne opportuno scegliere proprio Annapolis, perché lontana dalle distrazioni di città più grandi e popolose.
Contava 50 allievi e sette professori di matematica e navigazione, artiglieria e vapore, chimica, inglese, filosofia naturale e francese.
Nel 1850 la Naval School diventò ufficialmente l’Accademia Navale degli Stati Uniti. Aveva un nuovo programma di quattro anni di studio comprese le estati per l’addestramento a bordo delle navi.
Da quel momento è stato un continuo espandersi, di spazi, strutture e soprattutto di iscritti. Oggi sono circa 4.000 gli aspiranti guardiamarina e la flotta è costantemente rinnovata e al passo con le innovazioni, per formare profili professionali sempre all’avanguardia.
Nel 1976 furono accettate per la prima volta anche le donne. Ad oggi sono circa il 20% dell’intera classe, con la quale si allenano senza distinzione di addestramento e formazione.
Info utili per la visita all’Accademia Navale di Annapolis
L’accesso è gratuito, ma è necessario ricordarsi di avere un documento valido d’identità, da esibire all’ingresso.
Si può accedere solo a piedi, attraverso il Gate 1, raggiungibile dagli ingressi pedonali in Randall Street e Prince George Street.
Fuori dall’Accademia ci sono numerosi parcheggi, tra cui quello consigliato anche nel loro sito: il garage al Navy-Marine Corps Memorial Stadium. Dista circa 2 km e in alcuni orari offre un servizio di shuttle per l’accademia. Un paio di garage più vicini sono il Calvert Street Garage, il Noah Willman Garage e il Whitmore Garage.
In alternativa si può optare per i parcheggi a pagamento per 2 ore al City Dock. Oppure lungo la strada nella downtown di Annapolis, vicinissimi all’ingresso.
Per orientarvi meglio vi lascio il link della mappa scaricabile.
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