Uno dei dubbi più frequenti prima della partenza verso una qualsiasi destinazione estera e quindi anche nei nostri amati USA è quello di come effettuare i pagamenti: contanti o carte di credito? E quest’ultime di quali circuiti? E quante?
I contanti
Carta di Credito o debito in USA: quante e quali portare
Qualche accortezza pre partenza
Carta Buddybank
I contanti per pagamenti negli Usa
Iniziamo subito con una premessa sui contanti. A differenza dell’Italia, l’utilizzo dei contanti è sempre più raro negli ultimi anni.
I pagamenti con carte di credito o prepagate, stanno prendendo campo per qualsiasi acquisto nel quotidiano, ovunque negli Usa. Gli americani ormai la usano per il semplice caffè da pochi dollari con la stessa frequenza con cui fanno acquisti più sostanziosi.
Questo non significa che i contanti non verranno accettati, anzi, in alcuni store più piccoli, troverete comunque cartelli che limitano l’utilizzo di carte a cifre sopra i 10 dollari. Questo però accade soprattutto nelle zone rurali e sperdute di alcuni stati meno turistici, che magari non siete intenzionati a visitare le prime volte negli States, ma è sempre bene ricordarlo.
In linea generale la loro abitudine di strisciare carte o addirittura il telefono con i nuovi pagamenti virtuali è una delle prime cose che noterete.
Quanti contanti portare?
Noi solitamente portiamo un minimo di cash per evitare di rimanere a secco in caso di problemi con le carte. Per 2 o 3 settimane abbiamo testato che la cifra giusta si aggira sui 300-500 dollari a testa, senza bisogno di prelevare dagli Atm (problemi di carte smarrite esclusi, ma per fortuna siamo sempre almeno in due).
Il prelievo dagli Atm americani
È possibile (quasi sempre) prelevare anche dagli Atm ma le commissioni saranno più alte di quelle del cambio. Informatevi quindi in anticipo presso il vostro istituto di credito. (Con Buddybank, di cui vi parlo fra poco, invece le commissioni negli atm del circuito Unicredit sono gratuite in tutto il mondo).
Nel caso dobbiate prelevare, cercate di fare un calcolo della cifra che vi servirà e fate un’unica transazione più sostanziosa. Mai farne tante per cifre irrisorie (che potete sempre pagare direttamente con le carte).
Un metodo molto utilizzato per prelevare i contanti è anche quello di chiedere ai cassieri di poter pagare con la carta una cifra extra rispetto al dovuto e ricevere l’esubero in cash. L’ho visto fare molte volte e addirittura in alcuni Walmart mi è stato proprio proposto al momento del pagamento.
Dove effettuare il cambio dei contanti?
Per nostra esperienza gli uffici di cambio all’aeroporto e negli Stati Uniti hanno commissioni molto più alte rispetto all’Italia. Informatevi presso la vostra banca o alle poste e fate un confronto per calcolare il più conveniente.
Se vi recate in una banca di cui non siete clienti le commissioni saliranno alle stelle.
Se viaggiate in gruppo potete approfittare per fare un unico cambio nella banca del partecipante che offre la soluzione più economica.
Carte di Credito o debito per i pagamenti in USA: quante e quali portare.
Carte di credito
La carta di credito, con i numeri in rilievo, è sicuramente quella che vi farà stare più tranquilli. Per prima cosa perché se avete intenzione di noleggiare un’auto, è l’unica che verrà accettata dalle compagnie di autonoleggio, come garanzia per eventuali spese accessorie.
Trovate tutte le info sul noleggio auto negli States a questo link.
Bancomat e carte prepagate
Bancomat e prepagate sono accettate sempre più spesso, purché dei circuiti Visa, Mastercard o American Express.
Il circuito Maestro invece non è l’ideale se volete stare tranquilli. Nonostante la mia banca mi avesse garantito il suo funzionamento negli Stati Uniti, molte volte è stato rifiutato e non sono mai riuscita a prelevare agli Atm.
Stessa cosa è successo con il Visa-Electron.
Anche il circuito VPay sembra non dare garanzia di un buon funzionamento, ma non ho mai provato.
Qualche accortezza pre partenza:
Scegliete sempre carte nominative
Fate attenzione anche che la carta prepagata sia nominativa.
Mi è capitato di avere problemi al Forever 21 (noto store di abbigliamento carinissimo ed economico), con una Superflash Intesa San Paolo, circuito Mastercard ma non nominativa.
Questo perché i cassieri possono controllare che il nome riportato nella carta corrisponda a quello del documento d’identità. Non capita molto spesso che facciano questo tipo di controlli, anche se dovrebbe esser una prassi, quindi meglio non rischiare.
Dopo varie spiegazioni la cassiera si è fidata ed ha accettato la carta, ma avrebbe anche potuto rifiutare, anzi, è stata fin troppo gentile. Ed io non avrei mai pensato di avere questo inconveniente.
Consiglio quindi, se dovete fare una prepagata appositamente per la partenza, di attivarvi almeno un mese prima e farla fare subito nominativa. E’ necessario attendere una quindicina di giorni per riceverla mentre quella non nominativa viene emessa nell’immediato, ma anche questa è un’ulteriore sicurezza che avrete in viaggio. E un pensiero in meno.
Fate attenzione al funzionamento della banda magnetica
Un altro inconveniente che può capitarvi è quello di trovare un esercente che non ha o non accetta il pagamento con il chip. Alcuni pos hanno proprio la fessura in basso coperta da scotch e un bigliettino che riporta scritto a mano “no chip”. Altri ancora non sono abilitati.
Questa purtroppo è una nota dolente dei pagamenti in Usa perché il pagamento con lo swipe e la firma è molto meno sicuro rispetto al chip che è più difficile da clonare. Ed è per questo però che entra in gioco il controllo della corrispondenza dei nomi tra documento e carta, piuttosto che solo la firma o niente, come avviene in Italia.
C’è da dire che negli ultimi anni chi non offre questo metodo di pagamento negli Usa è sempre più penalizzato, perciò, nonostante gli enormi costi che gravano sui negozianti, per adeguarsi, nel giro di pochi anni, quasi tutti dovrebbero accettarlo.
In ogni caso se già sapete che la vostra carta è smagnetizzata o ha qualche problema con lo swipe, consiglio di richiederne una nuova prima della partenza.
Numeri utili per il blocco carta
Tenete sempre a portata di mano i numeri utili per il blocco della carta. Salvateli almeno in due posti diversi, su cellulare e sul vostro diario di viaggio o guida. Eviterete di andare nel panico in caso di furto o smarrimento. (Dome ne sa qualcosa)
Geocontrol
Geocontrol. Ricordate di comunicare alla vostra banca il periodo di tempo che trascorrerete all’estero oppure di modificarlo voi stessi dall’app della banca, che solitamente richiede un paio di minuti.
Se avete le spese limitate a Italia o Europa, non appena farete la prima transazione negli Usa, vi bloccheranno la carta e non potrete più utilizzarla. Anche questo ve lo dico per esperienza.
E l’esperienza mi insegna anche che appena rientrati è meglio rimettere le limitazioni per area geografica. Questo perché dopo qualche mese dal mio rientro ho scoperto che la mia carta era stata clonata in California e qualcuno aveva tentato di usarla. Fortunatamente avevo la restrizione per l’estero e non mi hanno rubato niente. Me la sono cavata richiedendo un duplicato.
Aumentare il plafond della carta
La carta di credito vi verrà richiesta, come già detto, per la cauzione del noleggio auto, ma può capitare che anche alcune catene di hotel richiedano un deposito. Quest’ultimo, nel caso in cui non ci siano danni alla camera, verrà stornato nella carta in 3 -5 giorni e corrisponde solitamente al costo della prima notte.
Se cambiate spesso alloggio può capitare che la cauzioni si sommino e venga superato il limite disponibile. Per questo consiglio di aumentare temporaneamente il plafond della propria carta, almeno a 2000 euro. Anche questo è un procedimento piuttosto semplice, fattibile nella maggior parte dei casi, anche tramite app, in autonomia.
Le carte prepagate ricaricabili sono il mio metodo preferito per i pagamenti negli Usa.
Per i motivi detti sopra e anche per quelli che vi elenco adesso per me la soluzione migliore per i pagamenti è la prepagata, anche se carta di credito (per cauzioni) e di debito (per estrema necessità) devono essere sempre con voi.
Con la prepagata potete avere sempre sotto controllo le spese e non tenere mai cifre troppo alte in caso di smarrimento, furto o clonazione.
In caso di urgenze potete farvela ricaricare da chiunque abbia la stessa banca tramite app o con pochi semplici passaggi recandosi in filiale o dal tabaccaio o negli atm evoluti. Il saldo della ricarica si vedrà nell’immediato con costi minori rispetto ad un bonifico istantaneo nel conto corrente a cui son collegate carte di credito o debito.
Carta Buddybank
Anche se è una carta di debito, abbiamo aggiunto anche Buddybank a quelle da portare in viaggio. E’ semplice da richiedere ed offre molti vantaggi.
I vantaggi di Buddybank
Il circuito utilizzato è Mastercard,
Il canone annuo per giacenza fino a 5000 euro è gratuito,
La carta è nominativa,
Il prelievo negli atm Unicredit di tutto il mondo è gratuito,
Si possono versare contanti negli Atm Unicredit abilitati,
Si può gestire tutto da app in modo facile e veloce.
Avendo zero costi per noi è un’ulteriore garanzia di liquidità quando siamo in viaggio.
Attenzione: aggiornamento giugno 2022 > Carte Buddybank sconsigliate per i pagamenti negli Usa
Riporto qui un commento di un lettore che gentilmente ci ha testimoniato la sua esperienza negativa con Buddybank:
“Sono negli USA da ormai diversi giorni e i tutti i POS mi hanno rifiutato la carta buddybank, sia a NYC che in Canada. L’assistenza dice che va inserita la carta nel pos e digitato il PIN. Tuttavia, anche inserendo la carta nel pos, la transazione viene rifiutata ancor prima di chiedere il PIN. Mi rispondono dicendo che i POS statunitensi sono diversi e quindi solo in quelli che richiedono il PIN posso effettuare transazioni. Davvero assurdo, meno male che ho con me un’altra carta Intesa San Paolo, altrimenti me la sarei vista proprio nera. Stra-sconsigliata per gli USA.”
Vi invito quindi a non fare affidamento solo su questa carta. Se la possedete e provate ad utilizzarla anche voi negli Stati Uniti, aspetto ulteriori testimonianze.
Come aprire il conto Unicredit per ricevere Buddybank
Per aprire il conto con Unicredit la procedura è semplicissima. Scaricate l’apposita app e seguite le indicazioni per inserire i vostri dati. Dovete avere a portata di mano un documento e il codice fiscale e scattarvi un selfie.
Dopo qualche giorno un operatore vi contatterà tramite notifica in app, per una breve videochiamata di verifica e altrettanto velocemente vi arriverà a casa la carta di debito.
Il gioco è fatto.
Per altri consigli su come programmare un viaggio negli Stati Uniti:
2 risposte su “Pagamenti negli USA: quali carte scegliere”
Sono negli USA da ormai diversi giorni e i tutti i POS mi hanno rifiutato la carta buddybank, sia a NYC che in Canada. L’assistenza dice che va inserita la carta nel pos e digitato il PIN. Tuttavia, anche inserendo la carta nel pos, la transazione viene rifiutata ancor prima di chiedere il PIN. Mi rispondono dicendo che i POS statunitensi sono diversi e quindi solo in quelli che richiedono il PIN posso effettuare transazioni. Davvero assurdo, meno male che ho con me un’altra carta Intesa San Paolo, altrimenti me la sarei vista proprio nera. Stra-sconsigliata per gli USA.
Buongiorno Michele e grazie mille per aver riportato la tua testimonianza. Io mi sono iscritta a Buddybank proprio perché avevo letto che non avrebbe dato problemi negli USA, ma purtroppo non ho più avuto occasione di testarla in loco. Quindi aggiornerò l’articolo con le tue parole, per far sì che gli altri lettori possano avere informazioni aggiornate e precise. E spero di poterci tornare presto per controllare se anche io avrò il solito problema 😉 ovviamente ben munia anche delle altre mie carte Intesa San Paolo. Grazie di nuovo e buona giornata