Ed anche quest’anno, per il nostro blog Usa la Valigia, è arrivata la nomination al Sunshine Blogger Award. Prima di spiegarvi di cosa si tratta, ringrazio la carissima amica Morena Librizzi, per aver pensato a noi.
Ho conosciuto Morena su Instagram, grazie alla passione comune per gli Stati Uniti, ma ben presto ci siamo accorte di avere molte più affinità, che speriamo di approfondire presto anche di persona.
Morena mi incanta con i suoi racconti di viaggio, che uniscono emozioni e tante dritte utili attraverso una narrazione piacevole e poetica che fa sognare ad occhi aperti. E se non la conoscete ancora, vi invito seguirla sui suoi social e a lasciarvi trasportare dalle sue parole nel blog.
Ma adesso veniamo a noi.
Che cosa è il Sunshine Blogger Award?
È un riconoscimento virtuale che viene assegnato da blogger ad altri blogger, in base alla loro creatività, passione, positività e qualità dei contenuti. È un modo per farsi conoscere meglio e per supportarci a vicenda.

Quali sono le regole?
Una volta nominati dovete:
1 ringraziare e menzionare il blogger che vi ha scelto,
2 rispondere alle domande che vi ha elencato insieme alla nomination,
3 nominare altri blogger ritenuti validi
4 preparare per loro altre domande
5 elencare le regole e mostrare il logo del Sunshine Blogger Award sul vostro sito.
Ed ecco qua le nostre risposte alle sue domande:
1 Qual è stato il tuo primo viaggio all’estero e cosa ricordi?
Simo: Il mio primissimo viaggio all’estero è stato in seconda superiore, per uno scambio culturale con la Francia. Due settimane circa presso una famiglia ospitante a Nevers, in Borgogna, più o meno a 200 km a metà strada tra Parigi e Djon.
Sinceramente non ho dei bei ricordi di quell’esperienza. Fu un trauma un po’ per tutta la classe, perché l’accoglienza è stata ben diversa da quella che ci immaginavamo. In Francia le classi cambiano ad ogni materia e i nostri corrispondenti non si frequentavano una volta usciti da scuola, ma avevano tutte cerchie di amicizie differenti. E la mia aveva tutte quelle più strane, soprattutto per una ragazzina di 14 anni, che non conosceva ancora niente del mondo.
Basti pensare che son stata portata con un gruppo di 2o enni a cui piaceva sballarsi, in discoteca a vedere uno spogliarello.
Abbiamo visitato il paese, di cui ricordo ben poco, se non la salma intatta di Bernadette Soubirous e un paio di altre cittadine di cui ho dei ricordi offuscati.
Quello che ricordo bene è che piansi tanto e che volevo tornare a casa, ma soprattutto che in due settimane, persi più di 5 kg, perché la famiglia non si preoccupava nemmeno di fornirmi i pasti e i buoni mensa, come da accordi. Sarei curiosa di riprovare ora questa esperienza, sicuramente avrei più carattere per reagire, anche se perdere quei 5 chiletti non mi dispiacerebbe affatto.
Dome: Il mio primo viaggio all’estero è stato invece a Madrid nel 1996 in gita scolastica. La ricordo sempre con molto affetto e simpatia.
A quel tempo non c’era ancora l’euro ma ogni stato aveva la sua moneta. E se non si faceva attenzione al calcolo per il cambio si poteva rischiare (come è successo a noi) di lasciare una piccola offerta per una raccolta fondi di 50.000 lire.
Un altro aspetto che mi è rimasto impresso di Madrid, è che loro cenavano (non so se anche ora è così) molto tardi, tipo intorno alle 21.30 – 22.00. I primi giorni noi uscivamo a cena e non trovando mai nessuno, rientravamo intorno alle 24 delusi dalla poca movida della capitale. Solo qualche giorno dopo abbiamo capito come erano le usanze del luogo e ci siamo adattati.
Consiglio comunque Madrid perché è una città veramente bellissima.

2 Quale insegnamento ti ha trasmesso viaggiare?
Simo: Sono cambiata totalmente. Mi sono temprata il carattere, ho imparato ad affrontare le difficoltà, a cavarmela da sola e ho vinto la timidezza (almeno quando sono in viaggio). Mi si è letteralmente aperto un mondo, sembrano frasi fatte, ma ho imparato che tutto ciò che è diverso non è un qualcosa da cui stare alla larga, bensì uno stimolo che mi incuriosisce e mi arricchisce in tutti i campi: dalla cultura, agli atteggiamenti nei confronti delle persone, ai luoghi che ho scoperto, alle bellezze naturali.
Dome: Sicuramente ad essere molto più aperto mentalmente. Rispetto ai primi viaggi, oggi visito un nuovo posto con meno pretese e molta più curiosità.
Se si viaggia con la mente aperta, senza pregiudizi, si possono apprendere moltissime cose ed ogni volta si torna a casa più arricchiti e migliori.
3 Quali sono i tre ricordi di viaggio che porti nel cuore?
Simo: Impossibile sceglierne solo 3. Più ci penso e più ne vengono in mente. Sicuramente il primo viaggio negli Stati Uniti, in cui c’è stato un susseguirsi di emozioni contrastanti che non mi aspettavo. Li ho amati e odiati allo stesso tempo, ma poi, sul volo di ritorno ho capito che quello era il luogo che potevo chiamare casa.
Un altro è la prima volta on the road con Dome, tra California, Utah, Arizona e Nevada. Per Dome era la primissima volta negli States e vederlo così felice, con gli occhi a cuoricino di chi finalmente corona il suo sogno e scopre una realtà pazzesca, mi ha riempita di gioia.
Il terzo riguarda invece Lione, quando per una assurda coincidenza, ho capito definitivamente che avrei voluto viaggiare tutta la vita e aprire un blog (anche se poi è successo anni dopo). Ero a cena con mio fratello e il suo professore dell’Università, in un pub con gli scaffali pieni di libri. Prendo a caso un piccolo volume e lo apro. La prima frase che leggo è questa:
“Mais les vrais voyageurs sont ceux-là seuls qui partent
Pour partir; coeurs légers, semblables aux ballons,
De leur fatalité jamais ils ne s’écartent,
Et, sans savoir pourquoi, disent toujours: Allons!” Baudelaire

Dome: Per quanto mi riguarda, con Simo ho fatto molti viaggi in questi anni, tra Italia, Europa e USA. Sono state tutte esperienze bellissime. Ma senza dubbio le mie tre preferito sono :
1 : Primo on the road in America. Non ero mai stato nei miei amati States e la curiosità di sapere che impatto avrebbero avuto nella mia vita era molto alta. E come pensavo è stato amore a prima vista, grazie anche alla presenza della mia ottima compagna di viaggio Simo. Un favoloso viaggio tra California, Utha, Arizona e Nevada. Non potevo scegliere un debutto migliore.
2 : Tour in Florida e Louisiana. New Orleans mi ha lasciato a bocca aperta tra musica, colori, odori e vita che si respira ogni giorno. La Florida è stata una vera scoperta. Non pensavo potesse piacermi così tanto, ma amo letteralmente questo stato tra mare cristallino, spiagge bianche e clima sempre mite. Anche Simo l’adora ed è diventata la nostra principale scelta per un possibile trasferimento. Chissà .. magari .. un giorno…
3 : Viaggio a New York. Con la Grande Mela non è scattato invece il classico colpo di fulmine. Ma la cosa strana è che più passava il tempo più i ricordi riaffioravano nella mia mente e l’amore per questa città cresceva. Ora partirei all’istante per tornare a visitarla.
Lo so… i tre viaggi sono tutti incentrati in America. D’altronde USA la Valigia nasce proprio da questo folle amore.
4 Qual è la cosa più divertente, emozionante o imbarazzante che ti è capitata in viaggio?
Simo: su questo argomento potremmo scrivere un libro, ma lascio la parola a Dome, che è colui che si infila sempre in situazioni divertenti/imbarazzanti.
Dome: Effettivamente le figure imbarazzanti / divertenti non sono assolutamente mancate durante i nostri viaggi. Soprattutto al sottoscritto. Posso citarne uno capitato in California.

Spiaggia di San Diego, siamo al tramonto. Vediamo i surfisti in acqua e io non posso fare altro che stare immobile ad ammirare le loro evoluzioni. Ad un certo punto un ragazzo esce dall’acqua e ci saluta. Io entusiasta ricambio il saluto. Come si avvicina ci dice qualcosa che io, non sapendo bene l’inglese, non capisco. Pensando fosse un ulteriore saluto contraccambio con ancor più entusiasmo. Vedo con la coda dell’occhio Simo che ride e mi fa “Ma sai cosa ti ha detto?” In pratica il ragazzo mi aveva scambiato per un suo amico, e una volta avvicinatosi e capito l’errore si era scusato. Io invece ho continuato a salutarlo come nulla fosse. Beata ignoranza.
5 Qual è il luogo meno turistico in cui sei stato/a?
Simo: il deserto del Nevada, 9 ore in mezzo al nulla, incontrando solo i paesini di Tonopah, Ely e West Wendover. Nei primi due c’erano a malapena gli abitanti, a West Wendover, una minuscola Las Vegas con tanti casinò, un po’ di vita c’era, ma pochi erano turisti e soprattutto zero italiani.
Se poi si parla di mete non turistiche per gli italiani che visitano gli Usa, anche la Stanislaus National Forest, la foresta parallela a Nord di Yosemite, che viene snobbata per la vicina più famosa e che in effetti non mi ha fatta impazzire.
Dome: Per quanto mi riguarda non ci sono state mete poco conosciute fatte nei miei viaggi precedenti. Anche se mi piacerebbe cambiare un pò, fino ad ora ho scelto sempre mete tutte molto turistiche e visitate.
6 Qual è lo spettacolo della natura che ti ha colpito di più?
Simo: il Grand Canyon senza dubbio. Nessun altro parco mi ha emozionato così tanto. Ogni volta che lo rivedo (e son alla terza) rimango senza fiato e scende la lacrimuccia. Credo che la mia reazione sia la prova migliore di quanto mi faccia impazzire quell’infinita meraviglia della natura. Un effetto simile me lo ha fatto anche Canyonlands e devo assolutamente tornarci per la conferma. Poi però c’è il punto interrogativo di Yellowstone, che potrebbe anche scalare le classifiche.
Dome: a me invece la Monument Valley. I suoi colori e il paesaggio intorno a noi mi hanno catapultato letteralmente in uno scenario Western che tanto avevo ammirato da piccolo. Di fronte a lei, non si può far altro che restare immobili a contemplarla ed ammirarla.
7 Cosa ti manca di più del viaggio in questo periodo di stop forzato?
Simo: Mi manca meravigliarmi ed emozionarmi. Il piacere della scoperta di qualcosa di nuovo, che sia un luogo, un piatto tipico o anche una persona. Mi manca sentirmi viva, confrontarmi, mettermi alla prova. E mi manca l’adrenalina pre partenza e in volo.
Dome: Anche a me tutte le cose scritte da Simo. Come si dice: un viaggio lo si assapora, prima, durante e dopo averlo fatto. E a me mancano tutte queste sensazioni a loro modo uniche che solo il viaggio può darti e lasciarti dentro.
8 Quale viaggio hai ancora chiuso nel cassetto?
Simo: credo che ormai lo sappiano anche i muri: Yellowstone. Non sono mai riuscita ad andarci perché potevo partire solo nel periodo invernale e da quando ho avuto l’estate libera, prima un paio di imprevisti, poi la pandemia, me lo hanno impedito. Era programmato per il 2020, poi mi son rassegnata per l’ennesima volta al 2021 e invece… Yellowstone mi vuol proprio far soffrire.
Dome: Fortunatamente i miei posti del cuore li ho potuti visitare tutti. Ma ho molto interesse e curiosità in nuovi ed emozionanti itinerari che Simo è in grado di creare nella nostra amata America. Inoltre, non mi piacerebbe un’esperienza in Giappone o Thailandia. Molti nostri amici ci sono stati e al rientro ne hanno parlato benissimo di entrambi. Anche qui .. magari.. una giorno …
E adesso i nominati di Usa la Valigia per il Sunshine Bloger Award:
. Claudio, Cinzia e Ale di Unduetreviaggia.com. Sono una splendida famiglia con la quale condividiamo l’amore per gli States, che ci ha fatto scoprire un sacco di tappe americane che ci siamo incredibilmente persi. Li ammiriamo molto perché da quando è arrivato anche il piccolo Ale, non hanno voluto rinunciare alla loro passione continuando ad organizzare splendidi viaggi e a raccontarci le loro avventure in giro per il mondo. Sono un esempio da seguire e un grande incoraggiamento per i neo genitori. Nel loro blog presentano alla perfezione la loro mission, sostenendo che: “un figlio deve essere una risorsa, non un freno”.
. Libera di Liberamentetraveller.it. Libera ci porta in giro per il mondo e ci fa sognare con i suoi racconti. Dalla Thailandia, alla Spagna all’Italia, con una narrazione coinvolgente, ci emoziona trasmettendoci tutta la sua passione per i viaggi e ci fornisce informazioni utili e dettagliate sulle varie destinazioni. E lo fa con estrema sincerità raccontando sia i lati positivi che negativi di ogni esperienza, cosa che apprezziamo molto.
E le nostre domande:
- Qual è stato il viaggio che ti ha segnato/insegnato di più?
- Qual è il viaggio che non rifaresti?
- Hai mai incontrato persone in viaggio con le quali sei rimasto in contatto?
- Qual è il piatto più buono e quello più strano che hai assaggiato in viaggio?
- Qual è la più grande pazzia che hai fatto in viaggio?
- Mai avuto un imprevisto in viaggio? Se sì, panico o sangue freddo?
- Una meta poco conosciuta dei tuoi viaggi che vorresti far conoscere?
- Come riesci ad affrontare la mancanza dei viaggi in questo periodo?
Per conoscerci ancora meglio:
Sunshine Blogger Award 2019
SBA 2019 (2° nomination)
Sunshine Blogger Award 2020