Sono ben 400 anni che il Castello di Hellbrunn a Salisburgo stupisce i suoi ospiti con un’elegante architettura ma soprattutto con gli incredibili giochi d’acqua.
Un’esperienza per noi assolutamente inaspettata, piacevole e unica. Un viaggio attraverso varie correnti artistiche e di pensiero, la storia dei principi arcivescovi e una bella dose di divertimento…
La storia del Castello di Hellbrunn a Salisburgo e dei suoi giochi d’acqua
Tutto ebbe inizio da una stravagante pretesa del principe vescovo di Salisburgo Markus Sittikus. Desiderava una sontuosa residenza che potesse anche intrattenere i suoi ospiti in un modo del tutto nuovo e insolito. L’architetto Santino Solari, lo stesso che progettò il Duomo di Salisburgo fu incaricato così della costruzione del Castello di Hellbrunn, qualche km a sud di Salisburgo.
In tempo record, dal 1612 al 1615, Markus Sittikus ebbe la propria residenza estiva, uno dei palazzi in stile tardo barocco più imponenti a nord delle Alpi. E già nel 1613 aveva assecondato anche il capriccio di intrattenere gli ospiti come mai si era visto fino ad allora.
I giochi d’acqua – Uno spettacolo unico nel 1600 ed anche oggi!
Markus Sittikus pensò di sfruttare la posizione della sua residenza non solo per il parco idilliaco in cui si trovava, ma anche per le risorse idriche che arrivavano direttamente dalle sorgenti del monte di Hellbrunn.
All’epoca si amava dimostrare di poter dominare la natura per usarla per i propri scopi. Già dal ‘500 l’interesse per le scienze naturali era sempre più forte. Si iniziò a cercare di distribuire l’acqua potabile e si diffusero le terme, ma l’uomo vedeva la natura anche come una sfida intellettuale, che si tradusse nella creazione di automi, macchine ed organi azionati dall’acqua.
Per questo motivo anche Sittikus volle creare giochi d’acqua manieristi rimasti tutt’oggi unici nel loro genere. Sfruttando solo la forza idrica, senza alcun ausilio dell’elettricità, originali getti d’acqua ed effetti strabilianti sono arrivati fino a noi, senza subire alcuna modifica.
Installati in splendidi giardini con laghetti, grotte mistiche, statue stravaganti, si attivano all’improvviso (o meglio: i vari operatori decidono quando farli partire e state certi che sarà sempre al vostro passaggio) ed immancabilmente divertono grandi e bambini.
Attenzione: ogni angolo può riservarvi una rinfrescante sorpresa! Un toccasana in estate, noi ci siamo divertiti come matti, ma riuscite ad immaginare i poveri ospiti che li visitavano in inverno? Speriamo che Sittikus sia stato clemente…
Le fontane nel giardino di Hellbrunn
Giochi d’acqua a parte, ogni dettaglio di questi giardini riporta indietro nel tempo, alla mitologia greca e romana. Nelle fontane troviamo riprodotti Euridice, Nettuno, il cacciatore Atteone e Diana. E poi ci sono le grotte incantevoli e spaventose e i teatri…

La visita inizia proprio nei pressi di un teatro all’aperto con un tavolo in pietra e dieci sgabelli. Qui i principi e gli ospiti banchettavano e potevano tenere al fresco il vino in un’apertura al centro del tavolo.
Tutte le migliori comodità per assistere agli spettacoli, ma se il principe voleva “vendicarsi” o semplicemente divertirsi gli sgabelli potevano diventare un’arma a suo favore.
Niente paura si tratta solo di spruzzi d’acqua, ma sono impossibili da evitare perché chi tentava di fuggire si trovava accerchiato da 87 tubi di piombo nascosti nel pavimento che all’occasione creavano getti verso l’alto. E non solo in passato!
Le grotte con i giochi d’acqua del giardino di Hellbrunn
Dopo il teatro inizia un percorso stretto e lungo, costellato di grotte, capolavori manieristi, con ambientazioni tanto incantevoli quanto terrificanti. Splendidi affreschi dai colori pastello, si alternano a statue o ad anfratti bui.
Immaginate di esser nel 1600, accompagnati solo dalla luce di torce e candele, all’interno di una grotta ricoperta da conchiglie o in una dove si sente solo il richiamo di tanti uccelli. E poi all’improvviso un gioco d’acqua che si aziona. Una doccia fredda o un getto pungente alle gambe…
Alcune grotte sono ricoperte di conchiglie, un’altra rappresenta la distruzione totale, un’altra ancora accoglie Venere che calpesta la testa di un delfino da cui esce l’acqua.
Vi elenco quelle che ci hanno più sorpreso!
La Grotta del Richiamo dell’Uccello
Colpisce per i diversi richiami di uccelli provenienti dalle pareti in tufo, ma soprattutto perché all’epoca non potevano certo sfruttare una registrazione audio. I suoni vengono riprodotti grazie ad una ruota ad acqua connessa con un sistema di tubi e rulli che interagendo tra loro riproducono ben 11 suoni diversi. Il sistema originale del 1613 ne conteneva però solo tre.
Grotta di Nettuno
Nella Grotta di Nettuno colpisce la “sfacciataggine” di Germaul , una faccia controllata dall’acqua che alza gli occhi al cielo e fa una “linguaccia” per prendersi gioco di chi ha di fronte.
E non possono mancare gli improvvisi getti d’acqua. Attenzione anche alle teste di cervo all’ingresso, sono piuttosto dispettose.
Di fronte, la fontana Altemps con il laghetto a forma di stella e splendidi mosaici è la più grande di tutte. E’ alimentata da una sorgente naturale.
Grotta di Mida o Grotta della Corona
Un’altra stravagante grotta mostra ancora tutta la forza dell’acqua quando un potente getto solleva una corona e in base alla pressione la tiene sospesa ed immobile a qualunque altezza.
Come sempre anche qui l’acqua è utilizzata per coinvolgere l’ospite e risvegliarlo bruscamente dallo stupore di ciò che ha appena visto. E anche all’ingresso un arco di zampilli improvvisi dal pavimento è in agguato.
Il Teatro Meccanico della residenza Hellbrunn

Uno degli elementi più strabilianti del giardino è il Teatro Meccanico. Incredibile trovarne uno di tali dimensioni e con una cura minuziosa dei dettagli, proprio lungo il percorso dei giochi d’acqua.
Fu costruito tra il 1748 e il 1752 quando vi abitava l’arcivescovo Andreas Jakob Graf Dietrichstein per sostituire una fucina ad acqua con molte figure, che non funzionava più dal 1741. Il falegname Lorenz Rosenegger von Dürrnberg si offrì per occuparsi del nuovo progetto che inizialmente prevedeva solo il rinnovamento della fucina.
Il 28 ottobre 1752 venne però inaugurato un vero e proprio teatro automatico, nuovo e stupefacente.
Dai gradoni in pietra di fronte, gli ospiti venivano deliziati da uno spaccato della vita di corte del XVIII secolo, mostrata da tante marionette azionate dall’acqua. 142 statuine mobili e 21 immobili rappresentano tutti i mestieri dell’epoca e i vari ceti sociali: operai edili, macellai o un barbiere che rade un uomo, un orso ballerino che si esibisce, contadini o personaggi della Commedia dell’Arte.
Il tutto viene azionato da ruote idrauliche poste dietro al teatro che producono un rumore assordante.
Per questo motivo Rosenegger dovette anche costruire un organo sul modello del “Toro di Salisburgo” (l’organo meccanico a cilindro del 500 che si trova nella fortezza di Hohensalzburg), che doveva essere azionato esclusivamente dall’acqua.
Nel giugno 1753 l’ organo fu accordato per la prima volta dal compositore tedesco Johann Ernst Eberlin e dall’organaro Rochus Egedacher. Aveva 35 canne e suonava tre diversi brani musicali.
Gli automatismi ad acqua
E poi, meno appariscenti delle altre appaiono altre cinque grotte lungo un sentiero in cui il movimento dell’acqua aziona piccole e semplici figure.
Troviamo gli artigiani dell’epoca, come il macinino che lavora con la moglie e il figlio, il mugnaio che produce la farina e il vasaio che aziona il tornio. E poi ci sono scene della mitologia greca e romana con Apollo e Marsia e Perseo e Andromeda.
Finisce qua, dopo un tour guidato di poco meno di un’ora, la nostra esperienza inaspettata nei giardini con i giochi d’acqua, che proprio non credevamo di poter trovare a Salisburgo.
Noi la stra-consigliamo, meglio in estate però!
Per scoprire tutte le altre meravigliose attrazioni con cui Salisburgo ci ha ammaliati per due giorni vi consigliamo di leggere il nostro articolo:
Info utili alla visita del Castello di Hellbrunn e dei giochi d’acqua a Salisburgo

Orari, prezzi e durata visite
Il costo del biglietto per gli adulti è di 13,50 €, per i bambini dai 4 ai 18 anni 6,50€. Ci sono inoltre molte riduzioni o pacchetti famiglia e per gruppi.
Con la Salzburg Card l’accesso è gratuito.
Per tutte le tariffe specifiche vi rimando al sito ufficiale di Hellbrunn.
Il prezzo del biglietto comprende la visita a:
I giochi d’acqua – tour con audioguida in tedesco, inglese, italiano, spagnolo, francese, ungherese, ceco
Durata: ca. 50 minuti
Il Castello di Hellbrunn – tour con audioguida in: tedesco, inglese, italiano, spagnolo, francese, ungherese, ceco, russo, giapponese, coreano, cinese
Durata: circa 40 minuti (chiuso per covid al momento della nostra visita)
Museo del folclore a Monatsschlössl
Durata della visita 1 ora circa + 10 minuti di percorrenza del sentiero che porta a Monatsschlössl.
(non abbiamo potuto visitarlo per mancanza di tempo)
Per gli orari di apertura (variabili in base alla stagione e all’andamento della pandemia) vi invito a consultare il sito ufficiale linkato precedentemente.
Nel parco di Hellbrunn si trova anche lo Zoo di Salisburgo, altra tappa che purtroppo non abbiamo potuto visitare per il poco tempo a disposizione.
Per una visita approfondita di tutta l’area di Hellbrunn consigliamo almeno una mezza giornata. Solo il complesso del castello richiede 3 ore e se siete interessati anche allo zoo, calcolatene altre 2. Certamente anche per tutto il giorno non vi annoierete.
Il parco è immenso e nei prati vedrete intere famiglie fare picnic all’ombra o gruppi di ragazzi giocare a palla. Ci sono laghetti, statue, un parco per bambini, viali alberati. Anche noi non abbiamo resistito e siamo partiti in ritardo proprio per sdraiarci un po’ e rilassarci.
Come raggiungere Il Castello e i giochi d’acqua di Hellbrunn
Il metodo più comodo ed economico per raggiungere Hellbrun dal centro città è l’autobus linea 25 che impiega circa 25 minuti fino alla fermata “Rathaus”.
Se avete la Salzburg Card anche i mezzi pubblici sono inclusi.
In auto: l’indirizzo è Fürstenweg 37, Salisburgo. Porta direttamente all’ingresso del parcheggio.
Ci sono molti parcheggi nelle vicinanze ad un costo irrisorio rispetto al centro della città :
2,00 € per le prime due ore
1.00 € per ogni ora aggiuntiva
4,00 € tariffa massima giornaliera
Articolo scritto in collaborazione con Salzburg.info che ci ha fornito le Salzburg Card e permesso di vivere questa emozionante e stravagante esperienza. Tutto quello che scriviamo nei nostri articoli è sempre frutto di una nostra opinione spassionata e non condizionata dalla collaborazione.