Lo sconfinato deserto del Nevada è uno dei luoghi ideali negli Stati Uniti per chi cerca un paesaggio suggestivo che ricorda quello di un altro pianeta. Oltre alla più conosciuta Area 51, anche il Lunar Crater National Natural Landmark regala scenari ricchi di fascino.
Il Lunar Crater National Natural Landmark in Nevada
A dispetto del nome e dell’apparenza, il Lunar Crater con i suoi 130 metri di profondità, non si è formato per la caduta di un meteorite e neanche per l’atterraggio di qualche strano oggetto non identificato .
Si tratta in realtà di un “maar“, una formazione geologica sorta su un terreno vulcanico, un cratere largo e poco profondo creatosi in seguito ad eruzioni esplosive che si sono poi riempite di acqua fuoriuscita dal sottosuolo, che a sua volta incontrandosi con il magma incandescente ha formato il cratere.
Lunar Crater è il più grande bacino che si è formato nella zona, ma il paesaggio circostante è costellato di tante altre piccole cavità, che gli studiosi ritengono esser molto simili a quelle della superficie lunare. E’ per questo motivo che è stato chiamato Lunar Crater.
Appena arrivati al suo cospetto, la sensazione di piccolezza di fronte alla potenza della natura si fa sempre più forte. Sembra davvero un paesaggio alieno e potrebbe esser realmente confuso con un cratere meteorico.
Tutta la zona circostante è impressionante: coni di cenere, colate di basalto e antichi letti di lava (i Lava Beds) sono ancora visibili dai bordi del Lunar Crater, insieme ad altri 20 vulcani ormai inattivi.
Proprio per questa sua caratteristica naturale è stato inserito tra i “siti terrestri analogici” .
Cosa significa sito terrestre analogico?
La conformazione del Lunar Crater, negli anni ’70 era perfetta per addestrare gli astronauti alle vere missioni lunari. Ed è quindi diventato il luogo ufficiale scelto dalla Nasa per la preparazione delle missioni Apollo. I partecipanti hanno testato i prototipi di rover, si sono esercitati nella raccolta di campioni di roccia e nelle procedure di checklist indossando l’equipaggiamento completo che avrebbero avuto durante la spedizione.
Nel 1972 una missione di addestramento ha avuto dei seri problemi a causa dell’isolamento del cratere. Un rover con i due astronauti che hanno partecipato alla missione Apollo 16, ha colpito un sasso ed è andato in panne a quasi due miglia dagli altri membri dell’equipe. Non avevano mezzi radio per comunicare ma il comandante John Young, è riuscito ad avvisare in extremis i compagni evitando di restare tutta la notte in mezzo al nulla.
Il Lunar Crater è stato anche designato National Natural Landmark nel 1973. In Nevada sono ben 6 i siti naturali ad aver ottenuto questo riconoscimento.
Come raggiungere il Lunar Crater in Nevada
Il Lunar Crater si trova a metà strada tra le cittadine di Tonopah ed Ely, lungo la US 6 che attraversa orizzontalmente il centro dello stato del Nevada.
Da Tonopah proseguire verso nord est per circa 135 km finché non si incontra il bivio con la segnaletica specifica, sulla destra.
Da Ely proseguire verso sud ovest per 158 km fino all’incrocio già menzionato, che appare sulla sinistra.
Quest’ultimo tratto di circa 12 km, è sconsigliato per chi non ha i mezzi adatti a percorrere strade sconnesse e non asfaltate. Ricordo che molte compagnie di autonoleggio negli Stati Uniti non coprono danni in strade sterrate. Senza dubbio però è il più suggestivo perché permette di addentrarsi lentamente dal semplice deserto al paesaggio alieno del Lunar Crater.
1oo km a sud si trova anche la cittadina di Rachel, Nevada, unica zona con segni di civiltà, nei pressi dell’Area 51.
Qualunque strada scegliate di percorrere per raggiungere il Lunar Crater, non dimenticate di fare il pieno di benzina prima di mettervi in marcia e di portare con voi una scorta di acqua, soprattutto in estate.
Avete mai visto un cratere? Vi piacerebbe visitare un paesaggio alieno?
Solete vedere un vero e proprio cratere meteoritico, ne trovate uno lungo la Route 66 in Arizona, poco distante da Winslow.