Una delle meraviglie più incredibili e sorprendenti nascosta tra gli angoli più remoti degli Stati Uniti, è senza dubbio Mono Lake: un paesaggio alieno in cui miriadi di pinnacoli di tufo si innalzano dalle acque del lago creando uno scenario unico e suggestivo.
Quando ho deciso di visitarlo non gli avevo dato molta importanza. E’ stato più che altro una tappa di passaggio durante un on the road tra Yosemite ed un insolito attraversamento del deserto del Nevada che mi avrebbe portata a Tonopah (nel link cliccabile scoprirete tutti i misteri di questa semi Ghost Town) e poi in Utah.
La tappa imperdibile nelle vicinanze era per me Bodie Ghost Town, 30 miglia più a Nord, dove non lontano da Bridgeport avevo anche trovato l’unico alloggio disponibile per dividere la tappa di quel giorno.
Per questo motivo forse lo stupore di veder cambiare improvvisamente paesaggio è stato ancora più grande. Dopo aver lasciato le infinite foreste circostanti, lentamente si scorge una radura, cespugli bassi e poi in lontananza i primi pinnacoli, spettrali torrette di tufo.
Le origini di Mono Lake
Come visitare Mono Lake
Tutelare Mono Lake e le formazioni di tufo
Come raggiungere Mono Lake
Curiosità: Mono Lake e la sua fama
Le origini di Mono Lake e delle torri di tufo
Mono Lake è una vera e propria riserva naturale a 1944 m slm, nel deserto californiano ad Est delle alte cime della Sierra, al confine con il Nevada. E’ un lago alcalino di origine vulcanica risalente a milioni di anni fa, il secondo più antico di tutta l’America del Nord.
Il tufo che fuoriesce dal Mono Lake si forma in realtà sott’acqua. In profondità sorgenti di acqua dolce ricche di calcio arrivano a mescolarsi con quella del lago ricca di carbonati, innescando una reazione chimica che crea il carbonato di calcio o calcare. Quest’ultimo si deposita e crea nel corso di decenni le varie formazioni di tufo.
Il motivo per cui oggi si vedono così tante torri è perché il livello del lago è sceso drasticamente dopo gli eccessivi interventi idrici da parte del Dipartimento dell’acqua e dell’energia di Los Angeles, iniziati nel 1941. I principali affluenti del lago, sono stati infatti deviati verso il nuovo acquedotto della città, causando purtroppo gravi conseguenze che hanno messo a repentaglio l’intero ecosistema del lago.
Senza l’afflusso di acque dolci è aumentato il tasso di salinità e si è ridotta la possibilità che avvenga la necessaria reazione chimica. Per di più, una volta fuori dall’acqua i pinnacoli non possono più “crescere” e sono più soggetti ad erosione.
Il prezzo da pagare per poter oggi ammirare questo paesaggio alieno.
La salinità di Mono Lake è oggi più del doppio rispetto a quella del mare.
Se siete curiosi di scoprire un altro lago salato, con un paesaggio altrettanto suggestivo, vi invito a leggere l’articolo sull’Antelope Island State Park, nel Great Salt Lake.
Come visitare Mono Lake
Sicuramente le torri di tufo sono l’attrazione principale della zona e si estendono lungo tutte le rive e nelle isole al centro del lago: Pahoa Island e Negit Island. Il paesaggio è però costellato anche di massi di pomice e molti fossili.
In questo ecosistema così delicato hanno trovato un habitat ideale varie specie di uccelli marini, tra cui il gabbiano della California, nella Wizard Island.
Per approfondire ciò che vi ho appena detto, per conoscere meglio la storia della formazione di Mono Lake e del successivo intervento umano consiglio di visitare il centro informazioni.
Il Mono Lake Committee Information Center & Bookstore si trova lungo la US 395, a Lee Vining. E’ chiuso da dicembre a marzo.
Qui vengono organizzate:
escursioni di bird watching, nei weekend da metà maggio fino a Labor day,
visite alle formazioni di tufo, tre volte al giorno, nella South Tufa Area, da giugno al Labor Day.
La South Tufa Area è una delle aree più suggestive in cui si riescono a vedere da vicino le guglie che delimitano il lago. Si raggiunge percorrendo la US-395 a sud di Lee Vining per 8 miglia, fino ad un bivio con la Mono Lake Basin Road. Qui c’è un parcheggio a pagamento (circa 3$) e un breve trail che porta fino a riva.
In direzione Nord, poco dopo aver superato Lee Vining, si incontra sulla destra un cartello che indica Mono Basin National Forest Scenic Area. Anche da qui si snodano dei sentieri per ammirare le formazioni saline.
5 miglia più a Nord si raggiunge il Mono Lake Park, dove una breve passerella in legno, immersa tra gli arbusti, conduce direttamente al cospetto dei grandi monoliti in tufo. Nei prati circostanti ci sono anche aree allestite per picnic.
Lungo il Lee Vining Creek invece si possono vedere anche coni di cenere coperti di ossidiana e pomice.
Vengono anche organizzati tour in canoa o di osservazione della volta celeste. Per tutte le informazioni aggiornate vi rimando al sito ufficiale del Mono Lake Committee.
Tutelare il lago e le formazioni di tufo
Le torri di tufo sono formazioni rocciose molto fragili: si sbriciolano, si staccano e sono soggette ad erosione a causa dell’azione dell’acqua, dell’alta temperatura del deserto e, purtroppo anche dei visitatori.
Il legislatore della California ha istituito per questo la Mono Lake Tufa State Reserve nel 1981.
Non arrampicatevi e non toccate queste spettacolari formazioni, ma limitatevi ad osservarle da vicino. Per promuovere l’iniziativa e tutelare l’ambiente è stato creato anche l’hashtag #savethetufa sui social media.
Come raggiungere Mono Lake: distanze dai principali luoghi turistici
Come detto in precedenza, Mono Lake, si trova al confine tra California e Nevada, nelle vicinanze della Tioga Road, il principale percorso di accesso a Yosemite, per chi arriva da Est o dalla Death Valley.
Il paese più vicino è Lee Vining, mentre Bridgeport si trova circa 30 miglia più a Nord. La stessa distanza lo separa da Bodie Ghost Town.
A Sud/Est la Death Valley dista 223 miglia, passando per la US 395, oppure 262 miglia, percorrendo la US 6 fino a Tonopah (136 miglia) e poi la Us 95 verso Sud.
Il parco di Yosemite dista invece 80 miglia, mentre 240 miglia la separano da San Francisco, sempre in direzione ovest.
Curiosità: Mono Lake e la sua fama
Sapevate che il lago è stato fotografato da Storm Thorgerson per la canzone Wish You Were Here dei Pink Floyd?
E Mark Twain gli dedica alcuni capitoli nel suo libro “In cerca di guai”. Qui lo scrittore, decide di riposarsi con i suoi compagni di viaggio, tra un’avventura e l’altra alla ricerca di fortuna.
Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguirci anche sui social per rimanere sempre aggiornat* su nuove pubblicazioni americane e non.