Una struttura gotica imponente, un’architettura sorprendente che si affaccia sull’intima ed elegante Minoritenplatz e lascia senza fiato non appena si esce dai sotterranei della fermata della metro arancione U3 di Herrengasse.
E’ proprio così che ho scoperto la Minoritenkirke, la Chiesa dei Minoriti intitolata anche a Maria Schnee e riconosciuta come fulcro per i fedeli italiani.
Questa infatti è una delle chiese di Vienna in cui ogni domenica le funzioni religiose sono celebrate in lingua italiana, quindi un importante riferimento per i nostri connazionali.
E’ un vero gioiellino nascosto a pochi passi dal Volksgarten e dal Rathaus.
Attenzione – Aggiornamento giugno 2022:
dal mese di giugno 2022 le celebrazioni non si svolgono più in italiano ma in latino con rito pre concilio. Credevo fosse qualcosa di temporaneo ma dopo mesi non ci sono stati cambiamenti. Per questo motivo vi invito a consultare il sito ufficiale che ho inserito in fondo all’articolo o a rivolgervi direttamente alla comunità religiosa per ulteriori chiarimenti o aggiornamenti. Questo articolo può esservi ugualmente utile per approfondire la storia e i tesori che custodisce la Minoritenkirche.
Un po’ di storia della Minoritenkirke
I Minoriti furono chiamati a Vienna nel 1224 da Leopoldo VI. Costruirono un piccolo convento di cui si hanno notizie dal 1234 e una cappella consacrata nel 1251 dal vescovo Berthold von Passau.
Nel 1262 e nel 1276, due incendi danneggiarono fortemente la struttura e fu il re Otakar II di Boemia a sistemare la prima pietra per una nuova chiesa.
Accanto alla chiesa rimase l’antica cappella ampliata nel 1296 e oggi dedicata a S. Caterina.
La duchessa Bianca ordinò la costruzione di un secondo coro, che doveva esser intitolato a Luigi, lo zio, re di Francia. Fu realizzato anni dopo, tra il 1316 e il 1328 per volere dell’Imperatrice Elisabetta, ma consacrato a San Ludovico di Tolosa.
Con questa aggiunta la chiesa diventò a tre navate. La maggior parte dei lavori furono portati avanti da padre Giacomo di Parigi, che realizzò anche il portale in stile gotico francese, intorno al 1350.
Nei secoli seguenti, subì numerosi danni e conseguenti restauri. Nel 1529 la guglia fu distrutta.
Dal 1596 al 1620 passò in mano ai protestanti, ma i Minoriti continuarono a celebrare la messa nel monastero. Fu danneggiata durante il secondo assedio turco e ristrutturata. Nel 1761 una tempesta rovinò nuovamente la guglia.
Nel 1784, Giuseppe II la consegnò alla Congregazione italiana e proprio in quell’anno iniziò un nuovo profondo restauro ad opera di Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg. Durante i lavori, sparì nel nulla la tomba della duchessa Bianca di Francia, moglie di Rodolfo III.
Dal dicembre 1957 i Minoriti tornarono ad essere i pastori della chiesa e nel decennio successivo sono stati rimossi alcuni intonaci ed è iniziata la ristrutturazione esterna.
La struttura esterna della Minoritenkirke
Esternamente la Minoritenkirke è un meraviglioso capolavoro architettonico.
Simile ad un prisma con un alto tetto a capanna, nei tetti si alternano contrafforti inclinati ai lati e una torre alta e snella con un tetto a tenda piatta. Fu costruita durante il primo assedio turco nel 1529 come osservatorio per la difesa.
Il suo aspetto austero e imponente, ma incredibilmente elegante spicca e al contempo si fonde armoniosamente con le linee dei palazzi che si affacciano sulla Minoritenplatz, risaltando per la sua altezza e struttura unica.
Non appena usciti dalla metro, ci si trova di fronte la parte posteriore più imponente, nella Minoritenplatz dove sono ancora visibili alcuni resti della struttura più antica. Percorrendo il porticato laterale costellato di stemmi, catturati dai colori candidi e rilassanti, si raggiunge l’ingresso principale e la facciata, più sobria e meno imponente della parte posteriore.
Curiosità sulla facciata: durante il secondo assedio turco nel 1683, la torre della chiesa dei Minoriti fu gravemente danneggiata dai turchi.
Per ricordare l’avvenimento, nel 1875 fu murata una palla turca sopra il portone principale a sinistra e a destra delle due finestrelle.
L’interno della Minoritenkirke
All’interno la chiesa è composta da tre navate con pilastri a fascio profilato senza capitelli che formano una volta a vela.
L’Altare maggiore romantico-gotico è stato realizzato da Hetzendorf von Hohenberg ed è sormontato da una pala di Christoph Unterberger. L’opera è una copia di Maria Schnee della chiesa di Santa Maria Maggiore sull’Esquilino a Roma.
Nel pulpito c’è poi un frammento di affresco che rappresenta San Francesco e su un pilastro la riproduzione in pietra della Madonna della Famiglia del 1350. E poi ancora un quadro della peste sui Santi Carlo Borromeo e Rocco, sopra l’altare di Maria e molti altri affreschi e monumenti marmorei.
L’opera più rinomata all’interno della Minoritenkirke è però una replica in dimensioni originali del mosaico dell’ Ultima Cena di Leonardo da Vinci realizzato nei primi anni del 1800 da Giacomo Raffaeli.
Era stata commissionata da Eugenio Beauharnais che intendeva donarla a Napoleone I, per il Louvre, ma nel 1845 fu regalato alla Chiesa da Ferdinando I e acquistato poi da Francesco II per 400.000 fiorini. Per un certo periodo era stato tolto e conservato in un magazzino di Schloss Belvedere.
Da un angolo della navata nord si accede alla Antoniuskapelle, la Cappella dedicata a San Antonio. Qui risalta un bel fonte battesimale gotico e un altare barocco della prima metà del XVIII secolo.
La nascita della Chiesa Nazionale Italiana a Vienna
Nel 1784, periodo della lotta contro gli ordini monastici, Giuseppe II d’Asburgo, cacciò l’ordine dei Trinitari e donò chiesa e convento ai Frati Minori. Dovevano prendersi cura delle anime dei pazienti dell’ospedale che l’imperatore Giuseppe II aveva fondato nelle vicinanze.
Il convento Minorita diventò proprietà dello Stato e la Chiesa fu donata alla Congregazione Italiana per ospitare la numerosa comunità italiana che già in quel periodo popolava Vienna.
Nacque così la Chiesa Nazionale Italiana di Vienna, dedicata alla Madonna della Neve – Maria Schnee, la patrona della Congregazione Italiana.
La Congregazione Italiana di Vienna
La Congregazione Italiana Madonna della Neve fu fondata nel 1625 dal gesuita Guglielmo Lamormaini come congregazione mariana. E’ composta soprattutto da italiani trasferitisi a Vienna e dai loro discendenti.
Uno dei suoi più famosi membri, fu Antonio Salieri, da cui ha preso il nome il coro dell’associazione.
La Congregazione si occupa anche di promuovere la lingua e la cultura italiana a Vienna. Ha una propria scuola di italiano per ragazzi dai 6 ai 18 anni.
Gli orari della Santa Messa in italiano a Vienna
La SS. Messa in italiano, alla Minoritenkirke a Vienna si svolge tutti i sabati alle ore 17 e la domenica alle ore 11.
Non è raro assistere anche a piacevoli concerti strumentali o corali, che si intensificano durante le festività natalizie.
Per restare aggiornati sui vari eventi o chiedere ulteriori info vi rimando al sito ufficiale.
Se volete assistere ad una SS Messa in italiano, o anche solo scoprire un angolo nascosto e incantevole di Vienna, la Minoritenkirke è una tappa da non perdere durante il tour della città.
Per scoprire tante altre curiosità sulla capitale austriaca vi invito a consultare la sezione dedicata a Vienna.