Adagiata nel cuore della bassa Pianura Padana, Lodi è spesso oscurata dalla vicina Milano e raramente viene calcolata come meta di viaggio, ma in questo articolo su cosa vedere, voglio elencarvi tutti le attrazioni che la rendono interessante, per un tour anche solo di un paio d’ore.
Il motivo che mi ha portato in città è stato puramente casuale e poco piacevole, per cui mi sono avventurata in città usando come punto di riferimento solo le icone che mi apparivano lungo il percorso di Google Maps, senza sapere altro.
Me l’aspettavo molto più grande e invece in un paio d’ore sono riuscita a fare una bella passeggiata a piedi nel suo centro storico e a farmi un’idea di che cosa abbia da offrire.
Lodi: cosa vedere con poche ore a disposizione
Parco Isola Carolina
Iniziamo il tour dal Parco Isola Carolina, approfittando del grande parcheggio gratuito in via Vincenzo Monti 10, che lo costeggia.
Un comodo sottopasso decorato da vivaci murales permette di accedere direttamente al parco risalente alla metà del ‘900 e finanziato da Enrico Mattei. L’imprenditore, partigiano e dirigente pubblico volle ringraziare la città di Lodi, dopo che furono scoperti importanti giacimenti di gas naturale.
Si attraversa in pochi minuti, passeggiando piacevolmente lungo uno dei tanti sentieri all’ombra di specie botaniche che furono fatte piantare proprio da Mattei e che hanno resistito fino ad oggi.
Nella sua estremità opposta si trova la Piazza Castello dove è ancora visibile uno dei principali simboli della città, il torrione del castello Visconteo.
Il Castello Visconteo e il torrione di Lodi
Il castello di Lodi ha una storia particolare. E’ stato costruito in un secondo momento rispetto alle mura, per volere di Federico Barbarossa perché era necessario proteggere la porta di accesso più vulnerabile delle tre presenti, quella che portava a Milano.
E’ stato modificato prima da Napo della Torre (nella seconda metà del 1200) e poi ristrutturato completamente dal 1355 al 1370, dai Visconti. Successivamente ampliato e arricchito da quattro torri negli angoli, ha visto l’aggiunta del torrione dalla forma rotonda circa un secolo più tardi, su richiesta di Francesco Sforza.
E’ stato ancora trasformato con l’avvento delle armi da fuoco affinché fosse più resistente agli attacchi, mentre durante la dominazione austriaca di Giuseppe II ha perso la sua funzione e l’aspetto originario per diventare una caserma. Furono riempiti i fossati e tolti i ponti levatoi ed oggi è purtroppo quasi irriconoscibile ed ospita la sede della Questura di Lodi.
Da qui percorriamo Corso Vittorio Emanuele II, la via dello shopping, dei negozi e dei locali, dove i palazzi storici si mescolano con le vetrine.
Palazzo Barni
Realizzato dall’architetto Domenico Sartorio nel 1678, Palazzo Barni si affaccia sul corso con un’ampia facciata a tre piani, in cui si aprono tre portali. Quello centrale è sormontato da un balcone con una una ringhiera in ferro battuto.
Purtroppo il palazzo è visitabile solamente ogni primo martedì del mese dalle 9 alle 13 e con lo stesso orario su appuntamento durante le giornate europee del Patrimonio. Un vero peccato.
Spingetevi però fino alla cancellata interna, oltre la quale si possono scorgere le arcate che si affacciano sul cortile, per un piccolo assaggio della sua struttura.
Casa Natale di Riccardo Pavesi
In Corso Vittorio Emanuele 10, una targa ricorda che nel palazzo nacque Riccardo Pavesi: l’avvocato, imprenditore e uomo politico liberale, che dal 1882 fu deputato e relatore di una legge sul credito agrario e finanziatore del Corriere della Sera.
Soffermatevi ad osservare i decori della volta dell’arcata accanto, che porta ad un cortile interno ed è sormontata da una testa di leone.
Palazzo Vistarini
L’antico palazzo Vistarini, risalente al ‘300, dà il benvenuto su piazza della Vittoria e porta ancora il nome dell’importante famiglia ghibellina che lo fece costruire come residenza.
Ha uno splendido stile gotico e la facciata in mattoni spicca per le particolari monofore con cornici in cotto. Il porticato rievoca lo stile medievale e la vista si perde tra i suoi numerosi archi e le volte affrescate.
Piazza della Vittoria
Piazza della Vittoria è la piazza principale di Lodi, chiamata anche Piazza Maggiore fino al 1924. Peccato averla trovata occupata dal mercato settimanale che mi ha impedito di averne una visione d’insieme senza elementi di disturbo.
Qui si affacciano alcuni degli edifici più importanti ed eleganti della città, primo tra tutti il Duomo, o meglio la cattedrale della Vergine Assunta ed il municipio. Ma ci sono anche molti palazzi storici con ben 66 colonne a comporre il porticato che si estende per circa 70 metri.
Essendo di origine medievale la piazza è stata costruita con il lotto gotico: le case si sviluppano in profondità e le facciate sono molto strette per permettere che ci fossero più affacci possibile sulla piazza principale.
Duomo di Lodi
La Cattedrale della Vergine Assunta, o meglio, il Duomo di Lodi è tra le chiese più grandi di tutta la Lombardia.
Impossibile non stupirsi di fronte al suo aspetto massiccio accentuato dalla presenza di palazzi quasi incastonati nelle sue pareti laterali.
E’ anche l’edificio più antico della città, costruito in stile romanico, tra il 1158 (anno di fondazione di Lodi) e il 1284. Il campanile risale invece al ‘500. L’interno è diviso in tre navate separate da alti archi, ed accoglie numerose opere d’arte, che purtroppo non ho potuto vedere a causa di una celebrazione liturgica.
Degni di nota sono l’organo dell’800 a trasmissione manuale e la cripta, la parte più antica. Qui si trova l’antico altare con una teca d’argento dove sono conservati i resti di San Bassiano, patrono della città.
Palazzo Broletto
Accanto al Duomo, il Palazzo Broletto in stile neoclassico, ospita il municipio e risale al 1284. Grazioso è il cortile interno che lo collega al Palazzo Vescovile. Domina il colore ocra dei mattoncini e gli angoli fioriti lo rendono intimo ed elegante.
Al centro spicca la fonte battesimale della cattedrale, risalente al ‘500 e ricavata da un unico blocco di marmo rosa di Verona. Nel corso dei secoli la fonte è stata spostata più volte finché negli anni ’50 fu concessa in comodato d’uso al comune di Lodi e sistemata nella posizione attuale.
Palazzo Arcivescovile
Dopo aver attraversato il cortile si accede alla piazza dove sulla destra appaiono mura con merlatura ghibellina. In questa piazza (in cui il sabato e la domenica si svolge il mercato) si affaccia anche il palazzo arcivescovile di Lodi.
Dal XII secolo la sua costruzione si è protratta per circa 3 secoli e fino al 1700 ha subito continui restauri. Dopo l’Unità d’Italia, quando i vescovi furono privati dei loro beni, l’abbandono del palazzo portò ad un lento deterioramento. I nuovi lavori di restauro terminarono nel 1879.
Chiesa di San Filippo Neri
Dopo aver attraversato la Piazza del Mercato, svoltando a sinistra per Via Volturno, si intravede la sagoma stretta e slanciata della Chiesa di San Filippo Neri. Un capolavoro del Rococò europeo costruito dai padri Filippini a partire dal 1740 su progetto di Antonio Veneroni.
All’interno non si può non rimanere affascinati dalla splendida e unitaria decorazione pittorica di Carlo Innocenzo Carloni e di Giuseppe Coduri. Meravigliosi anche gli altari in marmi policromi con orpelli in bronzo e ferro battuto, la statua in terracotta della Madonna Addolorata, la pala d’altare della Madonna con bambino e i Santi di Johann Georg Fockenzer e il busto di San Filippo Neri sopra il portone d’ingresso.
Splendido l’antico organo, risalente alla seconda metà del settecento. Un tripudio di dettagli molto suggestivi.
Tempio civico dell’Incoronata
A pochi passi dalla Chiesa, tornando in direzione Duomo, si incontra un importante esempio di architettura del Rinascimento lombardo: il Tempio civico dell’Incoronata che fu costruito nel 1488 su disegno di Giovanni Battagio.
Il campanile risale al 1503 ed è opera di Lorenzo Maggi, mentre l’abside è stato realizzato nel 1691 da Carlo Fontana. La struttura ottagonale è d’ispirazione bramantesca con la sua cupola a spicchi. All’interno si possono ammirare importanti dipinti della famiglia lodigiana dei Piazza e tavole di Ambrogio da Fossano. Dominano i colori oro e blu in un tripudio di soggetti e dettagli che la rendono quasi ipnotica. Negli spazi sotterranei della chiesa dal 1988 è stato allestito un museo con esposti arredi, paramenti sacri, miniature e suppellettili vari.
Piccola curiosità: tra quelle mura prima del tempio c’era una casa di tolleranza. Leggenda narra che un’immagine della Madonna dopo avere assistito a risse e litigi continui, pianse e chiese alla popolazione di erigere un luogo di culto in suo onore. E fu così che venne costruito il Tempio.
Finisce qui la mia visita di un paio d’ore di Lodi, che mi ha permesso di scoprire la sua eleganza, i suoi innumerevoli stili architettonici e anche qualche lato negativo di cui vi parlerò fra poco.
Ma se avete ancora un po’ di tempo da dedicare alla visita di Lodi, vi dico cosa vedere, con una passeggiata di qualche km più lunga.
Cosa Vedere in un paio d’ore a Lodi: chiese e musei fuori dal centro
Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco si affaccia sul Ponte Napoleone che attraversa l’Adda ed è un appariscente edificio in stile neoromanico, con la facciata in mattoni rossi e pietra bianca. Risale agli inizi del ‘900 ed è stata costruita sulle macerie di una chiesetta molto più piccola.
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco, si trova nelle vicinanze dell’Ospedale Maggiore di Lodi e risale alla fine del ‘200. Così come la chiesa di San Rocco, anche questa sorge sui resti di una più piccola dedicata a San Nicolò.
La sua facciata, realizzata in cotto rosato, ha la particolarità di esser rimasta incompiuta. La sua struttura squadrata e le due bifore a sesto acuto che si affacciano sul cielo, sono gli elementi che più la caratterizzano.
All’interno è divisa in tre navate con quattro campate ciascuna, con cappelle laterali e pianta a croce latina. Le pareti sono decorate da numerosi affreschi realizzati tra il Trecento e il Settecento.
Collezione anatomica “Paolo Gorini”
A 100 metri dalla chiesa di San Francesco, in Via Agostino Bassi 3, l’ospedale vecchio con il suo suggestivo chiostro quattrocentesco, ospita una curiosa collezione, ideale per chi cerca qualcosa di insolito da visitare a Lodi.
Si tratta della Collezione Anatomica Paolo Gorini che raccoglie preparati umani e animali allestiti fra il 1847 e la prima metà degli anni Settanta del XIX secolo. Per maggiori informazioni circa l’intera esposizione vi rimando al sito ufficiale.
Qualche tips per non rimanere delusi dalla visita di Lodi
Lodi è sorprendentemente ricca di cose da vedere, ma devo ammettere che ho trovato alcuni elementi che non me l’hanno fatta apprezzare al massimo.
Nelle strade del centro, auto e bici ovunque fanno sembrare la passeggiata una corsa ad ostacoli. Soffermarsi ad ammirare i numerosi dettagli dei palazzi che nascondono dipinti, arcate, balconi, statue è piuttosto difficoltoso. Certo non dico che la strada dovrebbe esser interamente pedonale, ma l’ho trovata davvero molto caotica.
Per di più già di prima mattina, ho notato con dispiacere ragazzi con bottiglie di birra e musica a tutto volume, bighellonare e urlare in varie parti del centro storico. Un vero peccato per il decoro della città! Spero comunque sia stata solo la mattina sbagliata!
Altro dettaglio: la piazza centrale dove si affaccia il Duomo e i bellissimi palazzi, era occupata dal mercato settimanale che ha cambiato totalmente l’aspetto di un luogo così ricco di dettagli, ahimè completamente oscurati. E la celebrazione della SS Messa, ha ostacolato la visita all’interno del Duomo.
Purtroppo con solo un paio d’ore per la visita, queste mancanze sono state irrecuperabili.
Infine, la maggior parte dei palazzi storici non sono più visitabili perché hanno cambiato destinazione d’uso oppure aprono in rare occasioni come Palazzo Barni.
La prima cosa da fare se deciderete di visitare Lodi è quindi scegliere cosa vedere in base agli orari di apertura dei luoghi, a quelli delle celebrazioni e possibilmente evitando il mercato storico che si svolge il martedì e il giovedì in Piazza della Vittoria.
Se avete la possibilità di visitare anche i dintorni di Lodi, consiglio di fare un salto a Lodi Vecchio, che dista solo 7km, per ammirare la splendida architettura della Basilica di San Bassiano, che si erge solitaria nel paesaggio rurale caratteristico della bassa Pianura Padana.
Attenzione però, anche in questo caso, agli orari di apertura. Vi lascio il mio articolo di approfondimento: “La Basilica di San Bassiano a Lodi Vecchio”.
Come arrivare a Lodi
Lodi si trova a metà strada tra città più famose e con maggior afflusso turistico. Milano, Piacenza, Cremona e Pavia distano tutte meno di 50 km dalla cittadina che se da un lato viene leggermente oscurata, dall’altro si trova lungo le principali arterie stradali del Nord Italia e quindi facilmente raggiungibile.
In auto l’omonima uscita lungo l’autostrada A1 permette di arrivare in centro in pochi minuti. E’ servita anche dalla linea ferroviaria e dagli autobus, con le linee Line e Star.
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