“Si dice che i viennesi abbiano un rapporto speciale con la morte”: così esordisce una delle prime didascalie ad accogliervi nel Funeral Museum al Zentralfriedhof di Vienna.
Un museo certamente insolito, macabro penserete voi.
Ma il Funeral Museum espone interessanti aneddoti sul servizio funebre, sulla storia dei cimiteri e sui cambiamenti nell’approccio al culto dei morti, nella Vienna dalla fine del 18° secolo fino ad oggi.
Ed è per questo che sono rimasta molto soddisfatta della visita e voglio condividerla con voi.
“Un buon saluto non significa solo un funerale stravagante, ma esprime anche un atteggiamento nei confronti della vita. La morte è inevitabile, quindi potremmo anche celebrarla.”
Il Funeral Museum al Zentralfriedhof di Vienna: l’esposizione
Il Funeral Museum di Vienna si trova al di sotto di una storica camera mortuaria all’interno del Zentralfriedhof, il cimitero principale della città.
In un’area di 300 m², sono esposti più di 250 cimeli originali corredati di pannelli esplicativi, video e fotografie dell’epoca.
Il “viaggio” inizia con la scelta degli abiti, per il defunto e per il lutto dei familiari. Accompagnati dal debole battito di un cuore scoprirete alcuni degli utensili più strani utilizzati in passato per scongiurare il rischio di esser sepolti vivi ed accertarsi dell’effettiva morte.
Sono esposti manifesti funebri, vari modelli di bare per testimoniarne l’evoluzione, piccole riproduzioni di carri funebri ed uno originale del 1900.

Anche le urne per le ceneri hanno una storia particolare, ostacolata per secoli dagli imperatori e dalla Chiesa.
I costi dei vari servizi, i processi di sepoltura, le lapidi, i drappi per coprire le bare, le maschere mortuarie: ogni piccolo dettaglio viene analizzato, spiegato e reso più comprensibile.
Ci sono i video del funerale dell’Imperatore Francesco Giuseppe e postazioni per ascoltare le canzoni più diffuse ai funerali.
La visione a 360 gradi di tutto quello che la morte comporta, permette di indagare profondamente la storia e l’evoluzione della società nel corso dei secoli.
Gli annunci mortuari

Gli annunci mortuari furono introdotti a Vienna nel XVII secolo. Dopo un’attenta osservazione di quelli esposti al Museo Funebre si può notare come i simboli ornamentali siano passati dal rappresentare la transitorietà ad avere un significato esclusivamente romantico e sentimentale, dal 19° secolo in poi.
L’evoluzione delle bare

Prima del XVII secolo i morti venivano avvolti in lenzuola o sacchi di lino. Non era consuetudine utilizzare le bare che cominciarono a diffondersi solo con l’invenzione dei macchinari per la lavorazione del legno nel XIX secolo.
Un vasto catalogo di bare, nei più disparati materiali e forme si è ampliato sempre più fino al giorno d’oggi, soddisfacendo i bisogni di tutte le tasche e delle più stravaganti esigenze.
La distinzione tra poveri e ricchi anche dopo la morte
Nel Museo Funebre di Vienna scopriamo che inizialmente i funerali venivano organizzati dalle famiglie. Fu nel XIX secolo che la Chiesa se ne fece carico e nacquero società private e associazioni per aiutare chiunque a permettersi una cerimonia dignitosa.
La ricchezza o la povertà influenzarono per molto tempo il trattamento riservato al defunto. La disposizione della salma, il corteo funebre e la lapide mostravano la potenza o meno di una certa famiglia anche dopo la morte.
Il corteo funebre mostrava la classe sociale del defunto con lunghe sfilate per le vie della città. Un esempio di fasto assoluto furono i funerali di stato imperiali e reali. C’era addirittura chi affittava stanze o balconi per assistere. Questa usanza ha iniziato a perdere importanza durante la Prima Guerra Mondiale, quando il percorso è stato limitato al tragitto dalla sala funebre al cimitero, come avviene ancora oggi.
Passeggiando poi per i viali del Zentralfriedhof Wien è ancor più evidente il ceto di appartenenza di ciascun ospite. In alcuni casi ci troviamo al cospetto di veri e propri monumenti funebri, immensi per dimensioni e per ricchezza di dettagli.
I carri funebri

I carri funebri fino al XIX secolo venivano trainati dai cavalli.
Le auto come mezzo di trasporto e da corteo funebre furono introdotte negli anni ’20. I vari modelli utilizzati seguivano la moda del periodo.
Durante le due guerre mondiali si utilizzavano spesso anche i tram per sopperire alla mancanza di cavalli per le carrozze o del carburante per le auto.
Memento Mori

Fin dal Medioevo “Momento Mori” ricorda costantemente la propria transitorietà.
Il ricordo del defunto è però diventato sempre più importante anche se ha lentamente perso il valore religioso.
Ci sono stati periodi in cui i calchi del viso, le foto dei defunti o le ciocche dei capelli hanno avuto un ruolo importante per i cari sopravvissuti.
Oggi la difficoltà del distacco si mostra con il calco delle impronte digitali o gioielli che contengono le ceneri.
La cremazione in Europa e a Vienna
La cremazione era un’usanza molto diffusa in Europa ma fu proibita da Carlo Magno. Dal 19° secolo si iniziò nuovamente a parlarne: nel 1886 il Vaticano si oppose, mentre i circoli liberali e il movimento operaio erano favorevoli.
Per decenni il conflitto ideologico a Vienna impedì la costruzione di un crematorio che fu aperto a Simmering solamente nel 1922. Fino ad allora per farsi cremare era necessario raggiungere Gotha in Germania.
Il Vaticano accettò e permise la cremazione dei credenti nel 1964.
Ripercorrendo i vari momenti dell’organizzazione di un funerale, il Museo Funebre riesce davvero a presentare uno spaccato della vita sociale e culturale di Vienna e non solo. Un modo insolito per avvicinarsi alla storia, ma certamente molto interessante.
Una sezione del Museo è dedicata anche al Zentralfriedhof e alla splendida Chiesa di San Carlo Borromeo, al centro dell’immenso cimitero. Non perdetevi una visita al suo interno. E non dimenticate di rendere omaggio ai personaggi illustri sepolti nell’area “Musiker”.

Info utili per la visita al Zentralfriedhof Funeral Museum di Vienna
Il Museo Funebre si trova all‘ingresso n°2 del Zentralfriedhof Wien. Una volta entrati proseguite lungo il primo viale sulla destra per 100 metri.
Clicca qui > Le tombe dei musicisti famosi al Zentralfriedhof di Vienna
Si raggiunge comodamente con la metrotramvia 11 o 71 che passa da Karlsplatz (metro U1) oppure da Simmering (metro U3). In questo caso scendete alla fermata Zentralfriedhof Tor 2 (Non sbagliate “Tor”: il cimitero è immenso e tra un’ingresso e l’altro ci sono centinaia di metri di distanza).
Un’alternativa è anche l‘S-Bahn S7, che passa da Wien Mitte e ferma a Wien Zentralfriedhof. Questa fermata dista però quasi 1,5 km dal Museo Funebre e dalle principali attrazioni del Cimitero.
E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:30,
dal 1 marzo al 2 novembre anche il sabato dalle 9:00 alle 16:30.
E’ chiuso tutti gli altri sabati, domeniche e giorni festivi.
Il costo del biglietto è di:
7 € intero,
5 € ridotto (over 60, studenti, possessori di Vienna Card ecc.),
gratuito fino a 12 anni.
E’ possibile visitarlo con l’audioguida Hearonymus (scaricabile su cellulare) al costo di 6,99 €.