Cosa vedere a Pescara in un giorno?
A dir la verità la mia visita di Pescara è durata poco più di mezza giornata ma sono riuscita ugualmente a scoprire angoli interessanti che mi hanno piacevolmente sorpresa ed altri che invece mi hanno letteralmente fatto scappare a gambe levate.
Pescara è stata la meta del mio primo viaggio in solitaria ed ho avuto modo di osservarla con i miei tempi, senza distrazioni e soprattutto con l’occhio critico di chi affronta per la prima volta un viaggio da sola.
Come è andata? Cosa sono riuscita a vedere a Pescara? Ripercorriamo insieme le tappe del mio itinerario a piedi tra musei, palazzi storici, monumenti e il lungomare.
Il mio tour inizia dalla Stazione di Pescara dove sono arrivata con un comodo ed economico treno regionale da Ancona, in poco meno di 2 ore.
Imago Museum di Pescara

Dalla parte opposta della piazza, un immenso palazzo cattura l’attenzione per la linearità di forme e volumi caratteristici del Razionalismo Italiano. Fu costruito infatti nel 1933 come sede della Direzione Generale del Banco di Napoli ed è considerato tra i migliori esempi di questa corrente architettonica.
Per saperne di più sul Razionalismo Italiano visita insieme a me > La città metafisica di Tesigallo in provincia di Ferrara.
Oggi quel palazzo ospita l’Imago Museum: la prima cosa che vi segnalo di vedere a Pescara se siete amanti di Arte Moderna e Contemporanea. 1200 mq di spazi espositivi con mostre permanenti e temporanee.
L’esposizione della Fondazione Pescarabruzzo è composta da 119 dipinti, 10 disegni e un’incisione di Zarhtmann, Krøyer, Skovgaard, Pedersen, Budtz-Møller e molti altri artisti. E’ la più prestigiosa rassegna di arte danese in Italia.
Un’altra collezione permanente raccoglie 131 opere tra dipinti (100), serigrafie (20) e sculture (11) degli artisti figurativi attivi soprattutto nella seconda metà del Novecento.
Purtroppo al momento della mia visita era chiuso, per questo vi invito a consultare il sito ufficiale imagomuseum.it per maggiori informazioni.
Corso Umberto I: la via dello shopping di Pescara
Un viale lungo circa 500 metri, un ampio marciapiede costellato di alberelli e panchine: Corso Umberto I è la via dello shopping di Pescara che collega direttamente la stazione con la piazza principale della città.
Una piacevole passeggiata tra le vetrine che conduce in pochi minuti ad alcune delle principali attrazioni.
Santuario del Sacro Cuore di Gesù

A lato di Corso Umberto I si apre un’intima piazzetta: Piazza del Sacro Cuore in passato era il fulcro delle attività commerciali, turistiche e ricettive di Pescara.
Sulla piazza si affaccia l’omonima chiesa in stile neoromanico.
La costruzione del Santuario del Sacro Cuore di Gesù iniziò nel 1886 e terminò nel 1934 con l’aggiunta del campanile in stile pseudo medievale in pietra bianca e mattoni. Quest’ultimo fu danneggiato dai bombardamenti del 1943 e le campane originali confiscate dai tedeschi.
All’interno è suddivisa in tre navate dove si fondono lo stile gotico dei pilastri, quello romanico delle finestre ed un moderno altare con un’enorme rappresentazione di Cristo.
Cosa vedere a Pescara: Piazza della Rinascita o Piazza Salotto

Al termine di Corso Umberto I si apre una grande piazza, piuttosto spoglia, circondata da immensi palazzi moderni in stile tardo razionalista. Siamo nella Piazza Salotto, la Piazza centrale di Pescara chiamata così perché luogo di aggregazione.
Devo ammettere che me l’aspettavo diversa: dopo aver visitato molti piccoli borghi marchigiani sono abituata ad associare la definizione di Piazza Salotto a piazzette intime, raccolte tra mura medievali e palazzi storici, mentre qui mi si è presentato di fronte l’opposto.
Il motivo per cui vi si affacciano prevalentemente palazzi moderni è il solito che l’ha portata a ricevere il nome ufficiale di Pazza della Rinascita. Fu creata in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che distrussero gran parte della città.
Lo scopo fu quello di spostare il luogo di aggregazione dei cittadini dalla piccola Piazza del Sacro Cuore ad una più grande al centro dei collegamenti tra la costa e la stazione.

Cosa vedere in Piazza della Rinascita a Pescara
Palazzo Muzii (lato sud-ovest della piazza) è uno dei pochi palazzi storici sopravvissuti alla guerra che mostra ancora uno stile eclettico con pilastri, colonne, timpani, balconi protetti da parapetti e balaustre. Fu costruito tra il 1928 e il 1930, anno in cui l’architetto Nicola Simeone realizzò anche un cinema al locale del pianterreno.
Il Palazzo dei Portici è stata invece la prima costruzione moderna eretta nella piazza durante la ricostruzione post bellica in stile tardo razionalista.
Nella parte sud della piazza, vicino ai portici, spicca la particolare scultura dell’Elefante in cemento, realizzata nel 1970 da Vicentino Michetti. L’artista scelse questo soggetto come provocazione nei confronti di tutte le statue in pietra che stavano creando in città e che a lui sembravano piuttosto “costruzioni”.

L’elefante è diventato ormai un simbolo di Pescara, così amato dalla comunità che già nel 2013 è stato restaurato per ripristinare la vernice originale deturpata da intemperie e vandali.
Meno fortunata è stata la scultura “bicchiere di vino” realizzata da Toyo Ito e installata al centro della piazza. Inaugurata il 14 dicembre 2008 suscitò immediatamente grandi discussioni tra i cittadini che probabilmente gioirono quando la scultura collassò nel febbraio 2009, dopo soli due mesi di permanenza.
Villa Urania – Il Museo delle antiche maioliche di Castelli

All’incrocio tra Viale Regina Margherita e Via Piave, in un angolo di Piazza della Rinascita, l’eclettica cornice di Villa Urania nasconde un prezioso tesoro. E’ stata una delle poche attrazioni di Pescara che ho veramente apprezzato.
Una sorpresa che non avevo trovato in nessuna guida online su Pescara e che mi ha permesso di scoprire l’identità secolare di Castelli d’Abruzzo e di avvicinarmi ad una tradizione che si è rivelata esser una gioia per i miei occhi.
Villa Urania ospita infatti il Museo delle antiche maioliche di Castelli: 146 esemplari realizzati tra il XVI e il XIX secolo ed una mostra temporanea intitolata “Giorgio de Chirico. La memoria e l’enigma. L’ultima stagione della metafisica”.
Imperdibile!
Se volete saperne di più > Museo Villa Urania a Pescara: le Antiche Maioliche di Castelli d’Abruzzo
La Nave di Pescara

Proseguendo per l’ultimo tratto di Corso Umberto I si raggiunge il lungomare ed un altro simbolo di Pescara: la Nave di Pietro Cascella.
Una vasca rettangolare in marmo di Carrara accoglie una galea stilizzata. L’antica imbarcazione a remi omaggia la tradizione marinaresca della città e ricorda i carcerati pescaresi del Bagno Borbonico, sfruttati come rematori sulle navi spagnole fino al 1859.
La prua rivolta verso la città simboleggia la vocazione dei cittadini al lavoro, al viaggio e al ritorno.
Una bellissima opera in perfetta armonia con l’arenile che la ospita.
Il Lungomare e il Ponte del Mare: passaggio ciclo-pedonale

Una passeggiata di circa 1,5 km in direzione sud divide la nave dal prossimo simbolo di Pescara. L’ampio marciapiede è costellato di palme e chalet che lasciano intravedere a tratti l’infinita spiaggia ed il mare.
Giunti ad una piccola rotonda appare una colonna alta e stretta che termina con la statua di una Madonnina col Bambino in braccio. Fu inaugurata nel 1954 per proteggere i pescatori che ogni giorno partono dal Porto Canale di Pescara.
E da qui si scorgono anche le linee sinuose del Ponte del Mare. Un’opera inaugurata nel 2009 e progettata dall’architetto Walter Pichler come parte di un progetto molto più grande volto ad unire Trieste alla Puglia con una pista ciclabile continua.
Il Ponte del Mare è lungo 466 metri ed è il ponte strallato ciclo-pedonale più grande d’Italia e fra i più lunghi d’Europa.
Percorrerlo significa ammirare l’armoniosa fusione tra mare, cielo, fiume e terra che in lontananza si mostra con i profili della Maiella e del Gran Sasso. E si può ammirare anche il Porto Canale di Pescara dall’alto insieme ai caratteristici trabocchi.
I trabocchi sono antiche piattaforme per la pesca oggi trasformate in ristoranti e diventate una vera e propria attrazione turistica da prenotare con largo anticipo.
Purtroppo non me la sono sentita di attraversarlo con il vento pazzesco che tirava quel giorno e dalla rotonda lungomare la vista non mi è sembrata così suggestiva.
Ho pensato quindi di poterlo ammirare allontanandomi un po’ lungo il Porto Canale verso il centro, ma purtroppo le mie aspettative sono state deluse.
Il Lungofiume non offre niente di particolare per circa 1 km e nemmeno una vista decente del Ponte del Mare.
Palazzo di Città a Pescara
Una volta arrivati in prossimità del Ponte Risorgimento un’insolita struttura si distingue tra gli altri palazzi.

Il Palazzo di Città di Pescara è un altro importante esempio di architettura razionalista di regime insieme al già citato palazzo dell’Imago Museum.
Forme geometriche decise delineano la pianta ad L che nel punto d’incontro dei due corpi è sormontata dalla torre campanaria. I classici materiali di mattoni e travertino creano un forte contrasto di colori e rendono il palazzo ancor più appariscente.
Fu costruito nel 1935 da Vincenzo Pilotti in Piazza Italia, creata dal regime per ospitare i nuovi edifici istituzionali della città.
Pescara Vecchia:
cosa vedere in Piazza Unione


Attraversando il Ponte Risorgimento fermatevi ad ammirare i murales nei piloni dell’asse attrezzato e i bassorilievi in bronzo dei piloni realizzati da Andrea Cascella.



Poco più avanti, in Piazza Unione troverete il busto di Ennio Flaiano, lo scrittore, giornalista e critico cinematografico che affiancò Federico Fellini. Al civico 37 di corso Manthoné (pochi metri più avanti) una targa ricorda la sua casa natale.


Corso Manthoné è proprio il nucleo più antico di Pescara Vecchia: un vicolo davvero suggestivo, così come la parallela Via delle Caserme.
A breve distanza tra loro, tra i palazzi storici si nascondono il Museo delle Genti d’Abruzzo e la Casa natale di Gabriele D’annunzio.
Il Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara Vecchia

Il Museo delle Genti d’Abruzzo, occupa un ex carcere borbonico e ripercorre la storia della popolazione locale sin dalla Preistoria attraverso costumi, credenze, luoghi di culto e antichi oggetti di artigianato.
Purtroppo il Museo è aperto solo in alcuni giorni della settimana e per poche ore al mattino o nel pomeriggio (16 – 20 nel weekend). Se siete particolarmente interessati ad una visita vi consiglio di consultare il sito ufficiale gentidabruzzo.com in fase di preparazione dell’itinerario per riuscire a trovarlo aperto.
Casa Natale di Gabriele d’Annunzio
La casa natale museo di Gabriele d’Annunzio è stata la seconda (ed ultima) attrazione di Pescara che veramente ho apprezzato.
Un elegante palazzo del ‘700 nel cuore di Pescara Vecchia custodisce opere, lettere, abiti e arredi che hanno fatto da testimoni alla vita del Poeta.
L’interessante percorso espositivo inizia indagando a fondo la relazione durata più di 15 anni tra D’Annunzio e Letizia de Felici soprannominata Mèlitta. Dal cortile interno si accede al secondo piano dove ogni stanza è riprodotta fedelmente con gli arredi dell’epoca e introdotta dai versi delle opere in cui ne parla.
Dall’infanzia al rapporto con i genitori e i fratelli, dalla partecipazione alla Grande Guerra raccontata anche attraverso le uniformi da lui indossate, fino alla sua morte impressa per sempre nel calco della mano e del volto: la vita del Vate è messa a nudo in ogni aspetto.
Un biglietto dal costo irrisorio (4€ intero, 2€ ridotto) apre le porte ad una visita imperdibile!
Clicca qui per saperne di più > La mia visita al Museo casa natale di Gabriele d’Annunzio
Cattedrale di San Cetteo a Pescara

All’incrocio tra Via dei Bastioni e Viale Gabriele d’Annunzio si affaccia la sagoma rettangolare della Chiesa di San Cetteo. La singolare struttura intitolata al patrono di Pescara, fu costruita nel decennio 1920-1930 grazie ai finanziamenti di Gabriele d’Annunzio che vi fece tumulare la madre Luisa De Benedictis.
L’interno della chiesa è suddiviso in tre navate da colonne in marmo ed è piuttosto spoglio. Oltre al monumento funebre, degni di nota sono un organo a canne dorate e un dipinto di San Francesco di Assisi attribuito al Guercino.
Purtroppo anche questa chiesa era chiusa al momento della mia visita.
Fortunatamente, dalla parte opposta della strada, l’area archeologica di Santa Gerusalemme è sempre visibile.

Due teche di vetro sul marciapiede proteggono i resti delle colonne di Santa Gerusalemme. Si tratta un edificio circolare d’epoca romana (III-IV secolo) divenuto chiesa nel XI secolo che oggi è la testimonianza più antica della storia di Pescara.
Piazza Garibaldi: il Monumento ai Caduti di Pietro Cascella

A pochi passi dalla Chiesa, Piazza Garibaldi accoglie il Monumento ai Caduti realizzato da Pietro Cascella. Raffigura da un lato esseri umani e macerie che si intrecciano a ricordare i bombardamenti e dal lato opposto un totem, metafora della successiva ricostruzione.
Cosa vedere a Pescara Vecchia con un itinerario a piedi più lungo o meglio in auto
Da Piazza Garibaldi ho deciso di non avventurarmi più verso sud. L’atmosfera poco piacevole che ho respirato soprattutto in questa parte della città mi ha fatto desistere dal proseguire a piedi, da sola, per altri 3 km circa fino all’attrazione più lontana che mi ero prefissata di visitare.
Se però vi muovete in compagnia o meglio in auto, o non vi lasciate intimorire da questa zona un po’ ostile, vi lascio un elenco di qualche altra cosa da vedere poco fuori dal centro storico di Pescara.
Mediamuseum – Museo Nazionale del Cinema di Pescara
Il Mediamuseum si trova in Piazza Emilio Alessandrini 34 e dal 1995 (centenario della nascita del cinema) celebra e ripercorre la storia del cinema e dell’audiovisivo.
Il museo è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì 10.30 – 12.30 / 17.00-19.00, ma vi consiglio di chiamare per conferma in quanto non tutti i siti riportano gli stessi orari.
Museo dell’Ottocento Fondazione di Persio Pallotta
Nello storico edificio dell’ex Banca d’Italia in Viale Gabriele D’Annunzio, 128, il Museo dell’Ottocento espone 260 opere dell’800 italiano e francese appartenute alla collezione dei coniugi Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta.
Pineta d’Avalos
Nella zona sud di Pescara a circa 2,5 km dal centro storico, la Pineta d’Avalos si estende per circa 53 ettari.
Un immenso parco in cui rilassarsi, passeggiare o fare sport tra laghetti, pini d’Aleppo, pini marittimi e domestici, olmi e roverelle che appartenevano all’antica selva costiera dalla famiglia di marchesi proprietari di Pescara ai tempi dei Borboni. Proprio per questo fu chiamata Pineta d’Avalos anche se nel 2000, quando diventò riserva naturale, si scelse di intitolarla a Gabriele D’Annunzio.
Aurum – La fabbrica delle idee
A ridosso della Pineta Dannunziana c’è un luogo particolarmente perfetto per gli amanti dei luoghi insoliti: l’Aurum – La fabbrica delle idee.
Il palazzo a ferro di cavallo in stile liberty e neoclassico, fu costruito nel 1910 come stabilimento balneare per famiglie ricche e chiamato Kursaal, ma già negli anni Venti cambiò destinazione d’uso.
Passò nelle mani dei fratelli Pomilio che vi crearono una distilleria per l’Aurum: un liquore color oro e dal sapore di arancia, il cui nome fu suggerito da D’Annunzio!
Nel 1970 l’edificio fu abbandonato e riaperto solo nel 2003 grazie ad un massiccio intervento di restauro. Oggi è un museo dedicato alla produzione del liquore, sede di convegni e mostre temporanee.
Cosa (non) vedere a Pescara: il Ponte Ennio Flaiano

A pochi passi da Piazza Garibaldi c’è un altro simbolo di Pescara citato spesso tra le principali cose da vedere. Il Ponte Ennio Flaiano è considerato un esempio di riqualificazione urbana che rende unico lo skyline della Pescara moderna.
Sul pennone che si staglia verso il cielo è stata posta una pietra proveniente dalla Majella in cui è incisa la frase dello scrittore Flaiano:”Con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole“.
Peccato non esser riuscita a vederlo da un punto panoramico decente!
Attenzione: purtroppo non ho trovato nessuna informazione in merito al percorso per raggiungerlo e non credo ce ne sia uno davvero sicuro, o almeno non è segnalato.
Lungo Via Alcide de Gasperi che costeggia la ferrovia ho incontrato solo cantieri ed extracomunitari, così ho provato a raggiungere il ponte Ennio Flaiano da Pescara Vecchia lungo Via Lago di Scanno. Scelta sbagliatissima!
La zona è brutta, sporca e poco accogliente: rifiuti (addirittura mobili) e graffiti ovunque, strade deserte frequentate solo da barboni, rom o extracomunitari che bighellonavano. Per fortuna non ho avuto problemi, ma non ci tornerei, né da sola né in compagnia.
Ed anche a voi consiglio di evitare di raggiungerlo a piedi. Piuttosto limitatevi ad attraversarlo in auto se ne avete la possibilità.
Le mie impressioni su Pescara: sporcizia e poca sicurezza non agevolano i visitatori
Mi ricollego alle impressioni precedenti per esprimere il mio giudizio sulla città. Ho percorso vari vicoli tra la zona moderna e quella vecchia, zone più o meno turistiche ma tutte con un livello molto alto di sporcizia.
Sarà stata colpa del vento e che per le festività forse gli operatori ecologici non lavorano, ma ho forti dubbi che tutti quei rifiuti per le strade, nelle piazze, nei sottopassi, nelle aiuole e lungo i marciapiedi si fossero accumulati in un paio di giorni.
Nei dintorni di Piazza della Rinascita e lungo Corso Umberto I mi sono sentita abbastanza tranquilla a passeggiare da sola grazie ad un paio di pattuglie della Polizia.
Pescara Vecchia era invece popolata solo da una manciata di persone che non sembravano proprio raccomandabili.
Considerando che la maggior parte dei musei sono proprio in questa zona e che in molti, come me, decidono di raggiungerli a piedi, l’accoglienza non è sicuramente delle migliori.
E questo è stato il motivo per il quale non me la sono sentita di raggiungere a piedi le attrazioni poco più lontane. E per il quale ho deciso di ripartire nel primo pomeriggio, evitando di sostare in stazione sul far della sera.
Un vero peccato perché Pescara ha una variegata ed interessante offerta turistica che non sembra sfruttata a dovere.
Importante. Onde evitare polemiche inutili, ribadisco che queste sono le mie personali impressioni su Pescara, dettate da una visita di poche ore in città e che potrebbero esser confutate in base a tanti fattori. Ci tenevo però a raccontarle perché nei miei articoli non espongo solo rose e fiori ma ogni dettaglio ed emozione delle esperienze che vivo, positive o negative che siano. Ritengo che la trasparenza sia importante e utile soprattutto ai fini di viaggiare sicuri ed evitare situazioni spiacevoli.
Con qualche accorgimento (o fortuna?) in più potreste non notare alcuni dei disagi che vi ho appena descritto. Ma a me è andata così ed io non posso negarli.
Dove mangiare a Pescara

Chiudiamo la parentesi “cose negative di Pescara”, per un ultimo consiglio gustoso!
Se cercate un locale carino, centrale ed economico dove mangiare piatti gourmet freschi e veloci… Pesciolillo è la soluzione!
Fritti, panini, primi piatti e cruditè a base di pesce abbinato a sfiziosi e ricercati ingredienti. Un tripudio di colori, sapori e odori ai quali sarà difficile resistere.
L’atmosfera marinaresca e informale, l’accoglienza calorosa e la simpatia del personale rendono il pasto ancora più piacevole. Se non cercate esclusivamente piatti tipici questo è il posto che fa per voi!