Il Kurpark Oberlaa è uno dei parchi meno conosciuti ma più sorprendenti di Vienna.
So che ogni volta che visito un parco nuovo in città esordisco allo stesso modo ma il Kurpark ha davvero scalato tutte le mie precedenti classifiche. Perchè?
Perché il Kurpark Oberlaa è una creazione incredibile, dove agli infiniti spazi verdi si alternano a paesaggi sempre diversi che si fondono così bene con la natura circostante che sembra sia stata lei stessa a crearli.
Il Kurpark Oberlaa fu realizzato per il secondo Vienna International Garden Show del 1974, che fu organizzato dopo il grande successo del WIG 64 nel Donaupark, con risultati ancor più sorprendenti.
In origine Oberlaa faceva parte della Bassa Austria. Fu nel 1938 che fu inglobata da Vienna e dagli anni ’60 si iniziò a sfruttare l’unica sorgente sulfurea della città che si trovava proprio in quella zona.
Le prime terme nacquero nel 1969 ma fu con l’international Garden Show del 1974 che furono trasformate nelle Therme Oberlaa (oggi Therme Wien).
Clicca qui per saperne di più > Come rilassarsi alle Therme Wien
Il Kurpark Oberlaa oggi
Ciò che vediamo oggi non è esattamente l’aspetto originario del parco. Il Kurpark Oberlaa fu oggetto di numerose critiche che portarono all’eliminazione di alcune attrazioni troppo costose da mantenere.
Tuttavia è ancora visibile il particolare fascino anni ’70 e la cura nei dettagli di ogni singola area lo rende un luogo quasi fiabesco.
Quando ho visto la sua vastità su Google Maps devo ammettere che mi sono preoccupata di dover passeggiare per tanti km in una zona che credevo sarebbe diventata un po’ monotona. Ed invece ad ogni passo, una continua sorpresa.
La fattoria e il labirinto
Ad accogliermi, all’ingresso in Laaer Berg Straße, un grande recinto con capre pigmee, pecore della Carinzia ed alpaca! Non avrei potuto desiderare un benvenuto migliore. Le guest star del parco hanno molto spazio a disposizione e possono scegliere se rifugiarsi all’ombra o se avvicinarsi ai visitatori per farsi fare qualche carezza nella speranza di ricevere qualcosa da mangiare.
Anche se i loro occhioni fanno tanta tenerezza ricorda che è vietato dargli da mangiare per evitare di danneggiarli con alimenti che non rispettano la loro dieta. Mi raccomando!
Non troppo distante c’è anche un labirinto dove in realtà non ti perderai perché ha un solo percorso da seguire.
Potrai perderti però tra i mille sentieri del parco, quindi se desideri esplorarlo tutto, senza dover camminare troppo, fai attenzione alla segnaletica e controlla le attrazioni su Google Maps o fotografa la mappa all’ingresso. Sarebbe un vero peccato perdersi una delle tante aree che nasconde.
I vari giardini del Kurpark Oberlaa
Il giardino perenne (Staudentgarten)
Io ho proseguito la mia passeggiata dirigendomi verso nord, costeggiando il Seerosenteich fino a raggiungere il giardino perenne (Staudengarten). Tantissime varietà di fiori colorati e che non avevo mai visto mi hanno lasciata a bocca aperta. Ci sono più di 11.500 piante perenni di 90 specie diverse.
Qui la vegetazione viene lasciata crescere indisturbata, perciò non preoccuparti se vedrai le scalinate coperte da qualche fiore che sporge un po’ troppo. E’ proprio questo aspetto così “wild” che ti lascerà a bocca aperta.
Continuando verso l’estremità nord, sono rimasta incantata alla vista del Schwanensee il lago più grande del parco. A riva ci sono alcune sedie a sdraio in metallo per chiunque voglia approfittarne ed io non ho resistito!
Fermarsi ad ammirare il panorama con le fronde degli alberi cullate da una leggera brezza che fanno da cornice al lago e riflettendovisi lo tingono del loro verde acceso, non ha prezzo! E se guardi bene vicino alla riva potrai anche scorgere qualche elegante cigno o simpatiche anatre selvatiche.
Le entusiasmanti aree giochi per bambini
Nelle vicinanze del lago, così come in molte altre aree del parco, mi hanno lasciata a bocca aperta anche le aree giochi per bambini. Sono parchi divertimento in miniatura con giochi originali o i classici scivoli e altalene dalle forme innovative. Molti sono adatti anche ai bambini disabili.
Attraverso il portone di un castello si può entrare anche nel regno per i più grandi. C’è un enorme scivolo, un uccello a dondolo per volare, pareti per arrampicarsi, altalene, strutture per testare l’equilibrio.
E proprio nelle vicinanze c’è anche una pista da skate, un campo da beach volley e due lunghe altalene per dondolare in un fossato. Non ci sono limiti di età: puoi provarle pure tu!
Ma se proprio preferisci rimanere a guardare, sulla collinetta accanto hanno installato delle sinuose panche in legno con i colori dell’arcobaleno, in cui potrai rilassarti ed ammirare quei prati che sembrano sconfinati. E che in inverno vengono usati come piste per lo slittino grazie alla loro inclinazione. Il divertimento è assicurato in tutte le stagioni.
Il Treppengarten
Poco più avanti la scenografia cambia improvvisamente. Il rumore dell’acqua inizia a farsi insistente. Tante piccole cascate si formano lungo i gradini (da qui il nome di Treppengarten) che si intrecciano sul pendio della collina all’ombra di grandi alberi.
E poi si riuniscono alle acque del lago circondato da bellissime installazione, come delle gradinate circolari molto suggestive.
Numerosi sentieri conducono poi verso l’estremità nord-orientale del parco dove si trova la zona del “cinema”.
Una fontana colorata attira la mia attenzione. Si tratta della Brunnen WIG74, una fontana in ceramica progettata dalla ceramista freelance Mag. Edith Richter di Baden per “Vienna International Garden Show”. L’acqua non è potabile ma le sedute che la circondano invitano a sedersi per ammirarne i dettagli.
Filmastad: la “città del cinema” al Kurpark Oberlaa
Da qui sono mi ritrovata in una zona selvaggia davvero suggestiva dove ho realmente creduto di esser nella giungla, tra laghetti costellati di ninfee, anatre colorate, liane e tronchi di alberi caduti.
Questa area fu utilizzata fino alla metà degli anni ’20 per numerose produzioni di film muti dello studio cinematografico Sascha Filmindustrie, per poi rimanere in stato di abbandono fino agli interventi del WIG74. Proprio qui furono girate importanti pellicole come Sodoma e Gomorra (1922) e La regina degli schiavi (1924) entrambi diretti da Michael Kertesz. Ancora oggi si rende omaggio al glorioso passato cinematografico organizzando serate di cinema all’aperto.
Non sono nemmeno a metà di questo incredibile tour nel parco ed il mio entusiasmo è già alle stelle.
Il giardino delle allergie
Avevo letto di un giardino delle allergie ma non avevo ben capito di cosa si trattasse. Proprio per questo non potevo assolutamente perdermelo. E così non appena mi sono imbattuta nelle indicazioni per raggiungerlo ho fatto una piccola deviazione per avvicinarmi al confine del parco.
Il giardino delle allergie si articola lungo un sentiero di 500 metri in cui sono state piantate 30 specie diverse di alberi. Per ciascuno di essi è stato installato un pannello con le informazioni sui tempi di fioritura e di diffusione del polline nell’aria, sull’entità della reazione allergica e sulle reazioni incrociate con altre piante.
Questo interessante lavoro è stato fatto dall’Università di medicina di Vienna, che ha anche creato l’app Polline per monitorare il carico pollinico giornaliero.
Nelle vicinanze, il parco arcobaleno è un’altra area giochi ricca di attività divertenti: l’altalena a cestello, la funivia, lo scivolo gigante e tanti strumenti per fare esperimenti.
Prima di proseguire verso la zona più a sud del Kurpark, sono tornata ad esplorare un paio di giardini a tema da cui mi ero allontanata per raggiungere il giardino delle allergie.
Il Rosenberg
Su una collinetta si adagiano lunghe scalinate alle quali si alternano rose, erbe, piante perenni e lavanda che durante il periodo di fioritura inebriano i visitatori con il loro tripudio di colori e profumi.
Il Rosenberg è stato completamente messo a nuovo nel 2019, ma la scultura in metallo che rappresenta una rosa e domina il parco dall’alto, è un ricordo dell’esposizione internazionale del 1974.
Da lassù potrai già scorgere un’altra scultura molto particolare che riproduce un grande orologio in metallo ed anche il giardino dell’amore.
Il Giardino dell’amore
Il Giardino dell’amore è stato completamente rinnovato nel 2001 quando le strutture originali in metallo son state sostituite da quelle nuove completamente bianche così come tutti i fiori del giardino.
Un giardino davvero romantico, ideale per originali foto di coppia. Non è raro che gli sposi lo scelgono come location per il loro servizio fotografico ma sono certa che in tutto il Kurpark Oberlaa scoverai anche tu, come me, tantissimi angolini molto più intimi e ugualmente romantici.
Proseguendo verso sud mi sono ritrovata ad ammirare un prato infinito di un bellissimo verde acceso con lievi pennellate di bianco delle sedie a sdraio in metallo dislocate qua e là.
E lungo il sentiero che lo costeggia ci sono anche alcune statue moderne mastodontiche molto particolari. Purtroppo non mi sono potuta avvicinare perché, come si vede dalla foto, il cielo non prometteva niente di buono e la strada da fare era ancora molta.
Sono passata di fronte alla statua di Papageno, donata dalla città di Salisburgo per l’apertura del parco termale Oberlaa. Fu realizzata dall’artista salisburghese Hilde Heger ma ricostruita nel 1992 e nel 2012.
Potrebbe interessarti > Cosa vedere a Salisburgo
Il giardino giapponese al Kurpark Oberlaa
Ancora pochi passi e… puff, mi catapulto in Giappone! Il giardino giapponese è piccolissimo, nascosto, molto intimo. Qui puoi certamente avvertire una profonda atmosfera zen se sei abbastanza fortunato da non incontrare altri visitatori.
Il Parco Takasaki fu il contributo del Giappone al WIG 1974. Fu progettato dell’architetto Kunsaku Nakame ma dopo l’evento fu smantellato come molte altre aree del Kurpark. In seguito alle pressioni della città di Takasaki fu però ricostruito negli anni ’90 sotto la direzione dell’architetto Ikeda Tadashi.
E direi: “Per fortuna! E’ un angolino davvero grazioso!”.
Il giardino delle fontane
Poco più avanti sono arrivata quasi per caso al Brunnengarten, ovvero il giardino delle fontane. La loro forma e collocazione è alquanto particolare e ad un primo impatto quasi non si vedono. Ma tra fiori colorati, alberi e aiuole ecco che poi sbucano anche i rivoli d’acqua seguiti da un mio “wow” di stupore.
Purtroppo il cielo stava diventando sempre più minaccioso e non mi sono potuta godere il silenzio di quel luogo. Mancava ancora l’ultima tappa prima di dire “arrivederci” al Kurpark Oberlaa. E che arrivederci!
Heidegarten e Kurgarten
Un tripudio di aiuole fiorite dai mille colori. Ogni area con una tonalità diversa in tutte le sue sfumature. E poi i laghetti con le fontane e ancora il verde dei prati e degli alberi che lasciano intravedere in lontananza qualche tetto. Siamo ormai arrivati alla fine della passeggiata in questo splendido parco e sì, a pochi passi c’è davvero la città.
Il cielo continuava ad intimarmi di andarmene: ho fatto appena in tempo a far capolino nella stravagante struttura alata della stazione meteorologica e ad ammirare le aiuole arcobaleno e poi il temporale non mi ha lasciato scampo.
Una corsa di poco più di 50 metri ed ero completamente fradicia. Per fortuna che proprio all’uscita del parco mi aspettava l’ultima tappa che mi ero prefissata per la giornata: la Kurkonditorei Oberlaa.
Dopo aver percorso quasi 10 km a piedi una ricarica di energia me lo sono meritata, non trovi?
Questa volta sono stata ammaliata dal Marillenstrudel (strudel con albicocche) ma avrei voluto tuffarmi tra tutti quei dolci invitanti.
Quali sono i dolci tipici viennesi? < Clicca qui per scoprirli tutti
Info utili per la visita del Kurpark Oberlaa
Il Kurpark Oberlaa si trova in Laaer-Berg-Strasse ed è comodamente raggiungibile con la metropolitana U1 fino ad Oberlaa.
Se preferisci muoverti in auto dovrai prendere la B225 fino a Laaer-Berg-Straße.
Ci sono parcheggi sul lato nord in Filmteichstraße e sul lato nord-ovest in Laaer-Berg-Straße.
Il parco è facilmente raggiungibile anche in bicicletta che però non può esser utilizzata al suo interno.
Il parco è aperto indicativamente:
- Da novembre a gennaio: dalle 6:00 alle 18:00,
- Febbraio: 6:00-19:00,
- Marzo e ottobre: 6:00-20:00,
- Aprile e settembre: 6:00-21:00,
- Da maggio ad agosto: dalle 6:00 alle 22:00.
(Per gli orari sempre aggiornati consultare la pagina ufficiale del sito wien.gv.at).
Puoi portare con te anche i tuoi amici a 4 zampe purché rimangano sempre al guinzaglio.
All’interno del parco troverai anche diversi ristoranti o chioschi per ogni tua esigenza culinaria.
La mia passeggiata esplorativa di tutte le aree è durata circa 3 ore e mezzo, ma è stata velocizzata dal maltempo in arrivo, quindi ti consiglio di calcolare un’intera giornata. Perché nel caso ti avanzasse tempo, puoi sempre rilassarti nelle vicine Therme Wien e recuperare energie con una golosa fetta di torta della pasticceria Oberlaa.
Che ne dici, ci sono abbastanza opzioni interessanti per trascorrere una giornata stupefacente?
Potrebbe interessarti anche > I parchi più belli di Vienna: dai più famosi a quelli più nascosti