Cosa vedere a Prato in un giorno? Ecco le tappe principali da non perdere anche se hai poche ore a disposizione per la visita della città.
Prato è molto piccola e puoi raggiungere le principali attrazioni con una breve passeggiata. Scoprirai tanti piccoli ed inaspettati tesori architettonici e musei che ti faranno fare un tuffo nel passato più remoto.
Cosa vedere a Prato in un giorno
Piazza del Duomo: Duomo e Fontana
Il Museo dell’Opera del Duomo
Piazza del Comune: Palazzo Pretorio – Comunale e Fontana del Bacchino
Museo Casa Francesco Datini
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Domenico
Il Castello dell’Imperatore
La Basilica di Santa Maria delle Carceri
Il Museo del tessuto di Prato
Altri musei leggermente fuori dal centro
Piazza del Duomo: il Duomo di Prato e la Fontana del Pescatorello
Ti consiglio di iniziare la visita dalla piazza principale di Prato: Piazza del Duomo. E’ proprio qui che si è formato il nucleo più antico della città probabilmente di origine longobarda. Veniva chiamato Borgo al Cornio e se ne hanno testimonianze già nel IX secolo.
Qui si affacciano numerosi edifici storici come il Palazzo Vestri, il Palazzo Dragoni e il Palazzo Vescovile, ma il più appariscente ed importante è il Duomo o Cattedrale di Santo Stefano.
Ti auguro di riuscire a vederlo senza impalcature! Purtroppo al momento della mia visita quasi tutta la struttura in marmo a strisce bianche e verdi era completamente nascosta.

Il Duomo è una delle prime chiese mai costruite a Prato: risale almeno al VI secolo anche se poi è stato ricostruito nel XII secolo.
All’esterno è degno di nota il pulpito costruito da Michelozzo e decorato da Donatello che viene utilizzato per esporre la Sacra Cintola della Madonna ai fedeli nei giorni di Natale, Pasqua, il 1º maggio, il 15 agosto e l’8 settembre, festa della Natività di Maria.
La preziosa reliquia mariana è conservata proprio all’interno del Duomo insieme agli affreschi di Francesco Lippi, Antonio Rossellino, Mino da Fiesole, Benedetto da Maiano, Ridolfo del Ghirlandaio e molti altri artisti rinomati dell’epoca.
All’esterno svetta la torre campanaria che con i suoi 46 metri di altezza è l’edificio più alto di Prato. Di Fronte, al centro di Piazza Duomo, potrai ammirare la Fontana del Pescatorello arricchita con statue di animali marini tra cui due cigni che gli sono valsi il soprannome di Fontana del Papero.
Il Museo dell’Opera del Duomo a Prato
Su Piazza Duomo si affaccia anche il Museo dell’Opera del Duomo di Prato, inaugurato nel 1967 in due sale del Palazzo Vescovile. Il percorso espositivo è stato continuamente ampliato e oggi comprende:
- sette sale allestite in ordine cronologico in base al periodo storico delle opere esposte,
- una zona seminterrata dedicata ai ritrovamenti archeologici del periodo che va dagli Etruschi ai Longobardi,
- il chiostro romanico,
- l’Antiquarium, dove sono esposti reperti dal periodo romano al Medioevo,
- le “Volte”: un ampio seminterrato coperto da volte a crociera, realizzato tra il 1320 e il 1326 come area sepolcrale.
Per visitarlo è necessario acquistare un biglietto nella biglietteria sotto il campanile della Cattedrale che include anche l’accesso alla sala degli affreschi di Filippo Lippi e al transetto.
Per tutti i dettagli sui prezzi e orari ti consiglio di controllare il sito ufficiale www.museidiocesanidiprato.it .
Cosa vedere a Prato in Piazza del Comune:
Palazzo Pretorio – Palazzo Comunale e Fontana del Bacchino
Circa 200 metri a sud di Piazza Duomo, ti ritroverai in Piazza del Comune: un angolo intimo di Prato che sembra essersi fermato nel tempo. Al centro, la Fontana del Bacchino è uno dei simboli della città, risale al XVII secolo e rappresenta un giovane Bacco seduto su grappoli d’uva.
Anche il Monumento a Francesco Datini cattura l’attenzione con la sua imponenza. Raffigura il famoso mercante di Prato nell’atto di porgere il testamento ai poveri, che ricevettero le sue immense ricchezze grazie all’istituzione dell’Ospedale del Ceppo.


Il Palazzo Pretorio è il più antico edificio di Piazza del Comune e mostra ancora oggi buona parte della struttura originaria con gli appariscenti mattoni rossi del XIII secolo e la pietra alberese bianca dell’epoca tardo-gotica.
Nel 1912 è diventato sede del Museo Civico di Prato, riaperto a fine 2013 in una veste completamente rinnovata dopo un restauro durato più di 20 anni.
Al suo interno potrai ammirare opere di grandi artisti quali: Paolo Uccello, Andrea Della Robbia, Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Alessandro Allori e molti altri.
Per i prezzi del biglietto e gli orari di apertura ti consiglio di consultare il sito ufficiale al link https://www.palazzopretorio.prato.it/it/la-visita/orari-e-tariffe/ .
Il Palazzo Comunale si distingue per i suoi eleganti portici ed è la sede del Comune di Prato dal 1287. Sulla facciata, restaurata nel 1791, spicca un grande stemma mediceo risalente al 1550.
Museo Casa Francesco Datini
Dopo aver visto la statua in onore del famoso mercante di Prato, ti consiglio di approfondire la sua storia con una visita al Museo Casa Francesco Datini.
Si trova proprio nel centro storico di Prato, in via Ser Lapo Mazzei, e rappresenta il più illustre esempio di palazzo mercantile medievale della città.
Datini investì cospicue risorse economiche per dimostrare la propria posizione sociale attraverso quella lussuosa residenza che nel 1409 ospitò anche Papa Alessandro V e il re di Napoli Luigi II d’Angiò.
Oggi, all’interno della casa museo potrai ammirare numerose opere d’arte, statue e affreschi che abbelliscono le stanze dell’abitazione e una mostra che racconta la storia di Francesco Datini, soffermandosi sulla sua personalità, sulle sue attività economiche e sul progetto di costruzione del palazzo.
Il Museo Casa Francesco Datini è visitabile con ingresso gratuito, il sabato e la domenica. Per gli orari consiglio di consultare il sito ufficiale.
Chiesa di San Francesco

La visita di Prato prosegue ancora sulle orme di Francesco Datini: dalla sua abitazione passiamo alla Chiesa di San Francesco, che si affaccia sull’omonima Piazza ed è anch’essa legata al mercante. L’imponente edificio con facciata in stile romanico – gotico, a fasce bicrome di pietra alberese e serpentino, accoglie infatti le sue spoglie.
E’ inoltre molto importante perché è una delle prime chiese francescane al mondo, la cui costruzione iniziò il 24 luglio 1228. Puoi visitarla gratuitamente tutti i giorni e partecipare anche alla Santa Messa.
La Chiesa di San Domenico
La Chiesa di San Domenico si distingue per la facciata esterna incompleta ed austera, l’imponente torre campanaria e vari motivi decorativi e geometrici.
La Chiesa fu costruita accanto ad convento agli inizi del XIV secolo ma in seguito ad un tragico incendio causato da un fulmine, nel 1647 perse i suoi finestroni gotici e subì un profondo restauro che la ripropose in veste prevalentemente settecentesca.
I locali del convento ospitano oggi il Museo di pittura murale dove sono custoditi affreschi che Paolo Uccello dipinse per il Duomo di Prato.
Purtroppo però il museo è chiuso per restauro senza una data certa di riapertura.
Il Castello dell’Imperatore

Il Castello dell’Imperatore, è la cosa più sorprendente che potrai vedere a Prato. Nel bel mezzo della città improvvisamente si apre Piazza delle Carceri e al centro svetta un meraviglioso e maestoso esempio di architettura federiciana.
Il castello fu fatto costruire da Federico II di Svevia nel 1248, ha una pianta quadrata, otto torri e merlatura ghibellina, ma non fu mai terminato a causa della morte prematura dell’imperatore.
L’aspetto attuale è dovuto agli interventi del governo fascista che nel 1944 lo utilizzò addirittura come carcere per i pratesi che parteciparono allo sciopero di marzo.

Oggi, puoi accedere al suo interno gratuitamente, passeggiare nell’ampio cortile e salire sui camminamenti di ronda per ammirare Prato dall’alto. La vista e la camminata sono davvero molto suggestive.
E durante la bella stagione potrai anche assistere a qualche evento o concerto: una cornice di grande effetto!
La Basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato

Proprio accanto al castello troverai anche la Basilica di Santa Maria delle Carceri, riconosciuta come capolavoro architettonico del primo Rinascimento. Fu costruita da Giuliano Sangallo sui resti di un’antica prigione, per volere di Lorenzo il Magnifico.
E’ un edificio sobrio che all’esterno si fa notare solamente per la cupoletta con lanterna ma che all’interno nasconde incantevoli vetrate colorate e un prezioso affresco di Antonio Marini del XIV secolo rappresentante la Madonna delle Carceri fra i Santi Leonardo e Stefano.
La Basilica di Santa Maria delle Carceri di Prato è aperta tutti i giorni con ingresso libero.
Il Museo del tessuto di Prato
C’è un’altra cosa che ti consiglio assolutamente di visitare a Prato, te la propongo per ultima semplicemente perché si trova leggermente fuori dal centro storico, ma è di notevole importanza per la tradizione della città: si tratta del Museo del Tessuto.
E’ l’unico museo in Italia dedicato alla storia e allo sviluppo della tessitura dall’epoca peleocristiana fino ai giorni nostri. Espone circa 6000 reperti tra cui abiti sacri, etnici, ricamati, accessori e macchinari ed un’importante collezione di campionari tessili del XX secolo provenienti da aziende storiche di Prato.
Il Museo del Tessuto si trova in Via Puccetti 3 nei locali della Ex Fabbrica Campolmi. Per gli orari di visita ed il costo del biglietto ti suggerisco di consultare il sito https://www.museodeltessuto.it/
Cosa vedere a Prato: altri musei leggermente fuori dal centro
A Prato ci sono anche altri piccoli musei da vedere che sono meno pubblicizzati perché leggermente fuori dal centro storico. Te ne elenco alcuni che distano da 1 km (il primo) ad un massimo di 8 km dal cuore della città (il secondo e il terzo).
- Museo di Scienze planetarie: (Via Galcianese, 20) sviluppato soprattutto in chiave didattica e divulgativa, si focalizza sull’astronomia, la planetologia, la geologia e la mineralogia.
- Casa museo Leonetto Tintori: (Via di Vainella, 1/g) dove l’artista-restauratore e la moglie Elena hanno abitato fino alla loro morte (Leonetto 2000). Comprende una collezione di 300 pezzi tra cui dipinti, ceramiche e mobili e circa 100 sculture nel parco esterno realizzate per la maggior parte da Tintori. Può esser visitato solo su appuntamento.
- Museo della deportazione: (Via di Cantagallo, 250) ripercorre principalmente la vicenda dei lavoratori toscani arrestati dai nazifascisti durante lo sciopero generale del marzo 1944 e deportati nel lager di Mauthausen in Austria.
Che ne pensi di tutto quello che c’è da vedere a Prato? Ti ispira abbastanza?
Se stai per visitare anche la vicina Firenze ti consiglio un paio di chicche curiose e poco conosciute!
> Le api della statua equestre di Piazza della Santissima Annunziata
> La chiesa russa ortodossa di Firenze