Categorie
Emilia Romagna Italia

San Leo cosa vedere nel magico borgo sospeso tra le nuvole

Un borgo sospeso tra le nuvole, in equilibrio su uno sperone di roccia che solo una magia può aver mantenuto in quella posizione per secoli: San Leo è uno dei borghi più sorprendenti della Valle del Marecchia che ti consiglio assolutamente di vedere.

Avvicinandoti alla sua sagoma attraverso una strada tortuosa rimarrai esterrefatto dal masso che lo sorregge e dal paesaggio mistico che lo circonda.

La sua posizione strategica lo ha trasformato anche in un borgo intriso di storie di secolari di conquiste militari ma anche legate al culto pagano e poi cristiano e addirittura alla magia.

La storia di San Leo

Panorama dalla Rocca di San Leo
Panorama dalla Rocca di San Leo

La storia di San Leo inizia già al tempo dei Romani per i quali era un luogo sacro dove costruirono un tempio in onore di Giove.

Nel IV secolo d.C. l’arrivo di Leone dalla Dalmazia segnò invece il passaggio al cristianesimo. Così come l’amico Marino (che si rifugiò sul vicino Monte Titano fondando San Marino) anche Leone cercava riparo dalle persecuzioni contro i cristiani.Si stabilì sulla rocca, vi fondò un convento e una chiesa e come immaginerai, fu proprio lui a dare il nome di San Leo.

Intorno all’anno 1000 diventò sede vescovile ed ospitò Berengario quando le sue truppe si rifiutarono di combattere.

Il Medioevo fu un periodo di grande splendore per la rocca e per i Montefeltro che la governarono. Nel corso dei secoli se la contesero varie famiglie tra cui i Malatesta, i Medici e i Della Rovere ma nel 1631 passò in mano allo Stato Pontificio.

L’8 maggio 1213 accolse San Francesco che proprio lì ricevette in dono dal Conte Orlando Cattani da Chiusi il Monte della Verna.

Nel 1306 vide anche il passaggio di Dante Alighieri, che nel IV canto del Purgatorio lo descrive così:

“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, montasi su in Bismantova e ‘n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli”.

Nel XIX secolo la fortezza ebbe come prigioniero Felice Orsini, il padre ed altri patrioti romagnoli.

Ma il prigioniero più illustre, che contribuì ad aumentare l’alone di magia e misticismo che aleggiava intorno al castello e a farlo perdurare fino ai giorni nostri, fu il Conte di Cagliostro.

Chi era il Conte di Cagliostro, imprigionato a San Leo

Ritratti di Cagliostro - Mostra interna alla Rocca di San Leo - Cosa vedere in un giorno
Ritratti di Cagliostro – Mostra interna alla Rocca di San Leo

Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, nacque a Palermo nel 1743 e già durante la sua gioventù si fece notare negli ambienti massonici e dei Cavalieri di Malta.

La sua fama di alchimista, stregone e guaritore lo portò nelle più famose corti europee a fianco di personaggi illustri dell’epoca come Goethe e Schiller. A Versailles conobbe il Cardinale di Rohan che lo coinvolse nel complotto per diffamare la regina Maria Antonietta e aprire le porte alla Rivoluzione Francese. A Londra fondò una loggia con rito egiziano.

Il 27 dicembre 1789 fu arrestato e rinchiuso a Castel Sant’Angelo dove il 7 aprile 1790 ricevette la condanna a morte per eresia. Tuttavia, Papa Pio VI lo graziò con il carcere a vita da scontare a San Leo.

E proprio in un’angusta cella senza via d’uscita, all’interno della maestosa rocca che domina dall’alto della rupe, il Conte di Cagliostro rimase imprigionato per circa 4 anni fino alla sua morte nella notte del 26 agosto 1795. E da quella notte, ogni anno nel giorno dell’anniversario di morte, una mano misteriosa depone un mazzo di rose rosse sul suo giaciglio.

Potrai conoscere ancora meglio la figura controversa e leggendaria del Conte di Cagliostro proprio all’interno della Rocca.

Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme tutte le cose da vedere a San Leo, partendo dal piccolo centro storico.

Cosa vedere a San Leo

Arriverai nel cuore di San Leo attraverso Porta di Sopra che ti condurrà in Piazza Dante, l’unica piazza del paese. Qui ti sembrerà di fare un salto indietro nel tempo, soprattutto se come me avrai la fortuna di trovare San Leo quasi deserta.

Il silenzio, la quasi totale assenza di auto e di persone e i dettagli dei palazzi che vi si affacciano ti faranno respirare un’atmosfera d’altri tempi.

Piazza Dante e i suoi palazzi

Piazza Dante - San Leo cosa vedere
Piazza Dante – San Leo

Su Piazza Dante potrai vedere:

  • il Palazzo Mediceo, oggi sede del Museo d’Arte Sacra e Pinacoteca,
  • il seicentesco Palazzo della Rovere, un tempo residenza dei conti di Montefeltro e poi dei duchi di Urbino, oggi sede del Municipio,
  • la pieve romanica di Santa Maria Assunta e la chiesa della Madonna di Loreto,
  • il Palazzo Nardini dove soggiornò San Francesco nel 1213.

Al centro della piazza si trova la fontana di San Leo, che sorge dove nel Medioevo si trovava anche l’Olmo di San Francesco, abbattuto nel 1662. Una sua piccola parte è custodita nel vicino Convento di Sant’Igne.

Il Palazzo Mediceo oggi Museo d’Arte Sacra

Il Palazzo Mediceo fu costruito in stile rinascimentale tra il 1517 e il 1523 per ospitare il Governatore di San Leo e del Montefeltro per conto della Repubblica fiorentina. Potrai ancora ammirare il giglio simbolo di Firenze scolpito in pietra e risalente al 1521 e lo stemma di Papa Giulio II della Rovere.

Oggi ospita il Museo d’Arte Sacra al primo piano, l’Ufficio Turistico e un teatro polivalente al piano terra.

Il Museo d’Arte Sacra custodisce una serie di opere, sculture lignee, frammenti scultorei, paramenti e oggetti liturgici provenienti dal territorio circostante

La Pieve di San Leo

Pieve di Santa Maria Assunta –

Sulla piazza si affaccia anche parte della Pieve di Santa Maria Assunta il più antico edificio religioso di San Leo e del Montefeltro.

Non ha una facciata perché è costruita proprio sullo strapiombo e per questo la porta di accesso è in posizione laterale.

La tradizione vuole che sia stata costruita sopra la cella originaria in cui San Leone si ritirava in preghiera.

Il ciborio del presbiterio è datato 882, ma gli elementi romanici indicano un successivo restauro intorno al XI secolo.

Il Duomo di San Leo

Duomo di San Leo cosa vedere
Duomo di San Leo

Il Duomo di San Leo è un altro incredibile esempio di stile romanico che si erge sulla roccia erbosa accanto alla Torre Civica, creando una suggestiva composizione architettonica. L’attuale edificio risale all’intervento dei longobardi nel 1173 ma si innalza su una precedente struttura del VII secolo.

Al suo interno colpisce per la pianta a croce latina con le tre navate e un ampio presbiterio rialzato che le donano un aspetto austero e mistico.

Nell’abside della cripta si trovava il sarcofago con le spoglie di San Leone da sempre meta dei pellegrini.

La sua struttura non è solo uno scrigno per gioielli architettonici ma anche per una perfetta acustica. Per questo motivo è stata scelta da molti artisti famosi per le loro esibizioni: tra questi Uto Ughi, Salvatore Accardo ed Ennio Morricone.

Interno del Duomo di San Leo
Interno del Duomo di San Leo

La Torre Civica e il Belvedere

La Torre civica si staglia massiccia verso il cielo da un’altura un po’ impervia proprio accanto al Duomo con il quale in origine era collegata insieme alla cittadella vescovile.

È alta 34 metri ed è accessibile fino in cima ma solo durante particolari eventi. E’ a pianta quadrata ma al suo interno nasconde una torre precedente a pianta circolare intorno alla quale è costruita la scala per arrivare fino in cima.

Poco più avanti troverai un grazioso ristorante e lo spettacolare Belvedere: una terrazza naturale con al centro il Monumento ai Caduti che si affaccia su tutta la valle del Marecchia, sul litorale adriatico da Cesenatico a Rimini, su San Marino, Verrucchio, Torriana, Montebello e sul Monte Pincio.

La Rocca di San Leo

Rocca di San Leo cosa vedere in un giorno
Rocca di San Leo

Ed eccoci arrivati all’ultima ma non meno importante cosa da vedere a San Leo: la Rocca. La vedrai vegliare sul paese e su tutta la Valle dal punto più alto dello sperone roccioso e continuerai a chiederti come possa stare lassù, in equilibrio.

Che ci sia lo zampino della magia del Conte di Cagliostro?

Per quanto la magia sembri l’unica spiegazione a questa maestria architettonica e naturale, il forte di San Leo, ha origini ben più antiche del suo illustre ospite.

Alcuni documenti ne attestano la presenza già all’epoca delle guerre tra Goti e Bizantini (VI secolo).

Quando fu conquistata da Federico da Montefeltro nel 1441, Francesco di Giorgio Martini la rinnovò per renderla inespugnabile ed ancora oggi è una delle più preziose testimonianze di architettura militare insieme alla Rocca Roveresca di Mondavio.

Dopo che passò sotto il dominio dello Stato Pontificio fu trasformata in un duro carcere, funzione che mantenne anche dopo l’Unità d’Italia, fino al 1906.

Cosa vedere all’interno della Rocca di San Leo

Oggi è stata trasformata in un Museo di armi e degli strumenti di tortura ed è possibile visitare tutte le stanze per ripercorrerne la funzione, compresa quella di celle per i patrioti antipapalini.

E tra queste la più famosa e inquietante è senza dubbio la “cagliostrina” o “cella del pozzetto”, costruita appositamente per Cagliostro: una botola con l’apertura sul soffitto e solo una finestra come contatto con l’esterno. Da brividi!

Cella di Cagliostro - Cagliostrina - Forte di San Leo
Cella di Cagliostro – Cagliostrina – Forte di San Leo

Numerose stanze dei piani superiori ripercorrono la storia del Conte, dei suoi viaggi, degli incontri, degli affari, delle sue credenze mistiche, delle accuse e della fuga fino alla prigionia e alla morte tra quelle mura. Gli esaustivi pannelli affiancano anche un’interessante esposizione di strumenti e documenti dell’epoca e di materiale multimediale molto coinvolgente.

Anche la sezione dedicata alle armi è molto ricca, ma la più sconvolgente è quella dedicata agli strumenti di tortura: ammetto che di fronte ad alcuni marchingegni, dopo averne letto la funzione, ho pensato di non poter proseguire la visita.

La storia che raccontano è davvero raccapricciante, ma ritengo che sia giusto aver coscienza dell’esistenza di orrori simili.

Meraviglioso è anche il panorama che si può ammirare dagli ampi piazzali che circondano la struttura.

Info per la visita del Forte

Il costo del biglietto è di 9 € e potrai farlo in una inaspettata biglietteria completamente automatica. Non è proprio economico ma una visita approfondita del forte ti potrà impegnare anche per 2/3 ore. Ed è un rifugio perfetto per le giornate di pioggia.

Per gli orari di apertura del forte (e di tutti gli altri palazzi) di San Leo ti consiglio di consultare i siti ufficiali in quanto sono soggetti a variazioni.

Per raggiungerlo puoi scegliere se percorrere a piedi un sentiero molto ripido e sconnesso ma piuttosto breve o usare la navetta, della quale però non ho trovato traccia al momento della mia visita.

Se non hai particolari problemi di mobilità, oppure passeggini o bimbi da portare in braccio e il terreno non è particolarmente dismesso a causa della pioggia, ti consiglio di avventurarti a piedi.

Cosa vedere nei dintorni di San Leo: i due conventi

A pochi km dal centro di San Leo troverai due importanti conventi:

  • il Convento di Sant’Igne, in stile gotico, che si dice sia stato fondato da San Francesco d’Assisi. Dista circa 2 km dal centro e custodisce un affresco della Madonna con Bambino e i Santi e un segmento dell’olmo che cresceva in Piazza Dante, sotto il quale predicava il Santo,
  • il Convento di Sant’Antonio Abate a Montemaggio, fondato nel 1543 dall’Ordine Francescano dei Minori Osservanti ed oggi si presenta in uno sfarzoso stile barocco. Dista circa 10 km dal centro.

Come arrivare a San Leo e dove parcheggiare

Panorama dalla Rocca in cui si vede anche il parcheggio - San Leo cosa vedere
Panorama dalla Rocca in cui si vede anche il parcheggio – San Leo

San Leo è comodamente raggiungibile in auto. Dista circa 40 minuti dall’uscita della A14 Rimini Sud e 30 minuti dal centro di San Marino.

Proprio vicino al centro (ad esempio in Piazzale Buscarini) troverai ampi parcheggi a pagamento le cui tariffe vanno da 1,20 € l’ora fino a 4€ giornalieri dalla primavera all’autunno e nei festivi e prefestivi di tutto l’anno.

E’ possibile raggiungerlo in bus da Rimini con le corse fornite da Start Romagna che da metà giugno a metà settembre sono dirette. Sul sito ufficiale puoi trovare tutti gli orari ed eventuali cambi.

Se ami pedalare puoi percorrere in bici la ciclabile lungo il fiume Marecchia in circa 1 ora e 40 minuti. Ricorda però che l’ultimo tratto, come è evidente dalla conformazione del territorio, è di notevole difficoltà.

Curiosità su San Leo: cosa mangiare ed eventi

Piada dei Morti - Cosa mangiare a San Leo
Piada dei Morti – Cosa mangiare a San Leo

Se dopo la salita per raggiungere la rocca hai bisogno di ricaricare le energie, ti consiglio una sosta golosa per assaggiare alcune specialità tipiche di San Leo:

  • spianata di Maiolo, focaccia salata e saporita da accompagnare con il formaggio di fossa Ambra di Talamello o lo Slattato,
  • tortelloni di San Leo, ripieni di bietole, ricotta, pomodoro, noce moscata e serviti con olio e formaggio di fossa,
  • pasticciata alla Cagliostro, girello di manzo marinato nel vino Sangiovese di Romagna, e poi cotto in una salsa di pomodoro, spinaci, chiodi di garofano, pistacchi, uva passata, burro e olio,
  • Balsamo di Cagliostro, un liquore alle erbe dedicato al famoso alchimista,
  • miele di San Leo,
  • Piada dei Morti, un dolce lievitato tipico del riminese, con vino, uvetta, pinoli e anice.
  • tortelli dolci, un impasto simil pasta frolla con ripieno di marmellata
Tortelli dolci - Cosa mangiare a San Leo
Tortelli dolci – Cosa mangiare a San Leo

Se invece ami partecipare ad eventi storici e manifestazioni, l’estate è il periodo migliore per visitare San Leo:

  • Giullari in Festival – San Leo incontra Francesco  un evento di fine giugno che riporta in scena la vita di Francesco d’Assisi. Vengono organizzati concerti, un teatro itinerante, spettacoli con oltre 300 figuranti tra cui falconieri, giullari, giocolieri, C’è anche un accampamento militare in cui assaporare atmosfere medioevali e prodotti caratteristici,
  • AlchimiAlchimie una manifestazione dedicata a Cagliostro che si svolge ogni anno nel giorno dell’anniversario della sua morte, il 26 agosto. Vengono proposte varie attività legate alla magia, alla poesia, al cinema e al benessere psico fisico e un incredibile spettacolo di fuochi artificiali.

Ultima curiosità: San Leo e la vicenda di Cagliostro hanno fatto più volte da sfondo alle avventure di Lupin III sia nel cartone animato, sia nella recente serie “Lupin III – L’avventura italiana“. Lo hai visto anche tu?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *