Vicoli fioriti tra case in pietra gialla e rosa arroccate su una collina alle pendici del Monte Subasio: se già Augusto aveva soprannominato il borgo di Spello Splendidissima Colonia Julia puoi intuire che questo articolo sulle cose da vedere sarà piuttosto ricco e sorprendente.
Spello è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e affonda le sue origini nell’antica Roma, quando Hispellum diventò importante come municipio romano per la sua posizione strategica nei pressi della via Flaminia.
Da quel periodo in poi, romani, longobardi, papi e signori hanno contribuito a trasformarla nel museo a cielo aperto di storia, arte e architettura che è ancora oggi. Ed i fiori che ne tempestano ogni angolo hanno favorito il suo ingresso tra le mete del centro Italia più apprezzate dai visitatori.
Cosa Vedere a Spello in Un Giorno
Visitare Spello significa perdersi tra il suo fitto reticolo di vicoli acciottolati che in ogni momento dell’anno regalano vivacità e scorci suggestivi grazie a dettagli ben curati, fiori in ogni dove, chiese affrescate, botteghe, ristorantini e monumenti che ne raccontano il lungo passato.
Spello è un borgo piuttosto piccolo ma per visitare con calma il centro storico e tutte le sue attrazioni impiegherai almeno mezza giornata, se non una intera.
Sei pronto a scoprire con me cosa vedere a Spello?
Porta Consolare: l’ingresso di Spello

Potrai arrivare a Spello in auto o in treno (come me) ma farai probabilmente il tuo ingresso nel centro storico attraverso la Porta Consolare. Nelle vicinanze troverai infatti molti parcheggi a pagamento e la stazione dista poco più di 600 metri.
Porta Consolare fa parte della cinta muraria più antica d’Italia e trovandosi in pianura era utilizzata come ingresso principale del paese. Fu costruita con grandi blocchi calcarei provenienti dal monte Subasio ed ha 3 arcate: una centrale più grande e due piccole laterali.
Sulla facciata ci sono ancora tre statue funerarie, prelevate dal vicino anfiteatro e installate lì nel XVI secolo.
La torre di avvistamento che svetta sulla destra catturerà sicuramente la tua attenzione per la presenza di arbusti sulla sua sommità.
Appena varcata la soglia ti ritroverai immerso in un borgo sospeso nel tempo, dove il tripudio di colori dei fiori si fonde con quello delle insegne delle botteghe. Puoi decidere di perderti, vagando senza una meta oppure percorrere via S. Angelo come ho fatto io.
Cappella di Sant’Anna o Cappella Tega


Al termine della salita di Via S. Angelo ti ritroverai al cospetto della cappella di Sant’Anna o Cappella Tega.
Si tratta di un grande arco con una vetrata che nasconde una serie di affreschi realizzati nel 1461.
In origine fu sede della confraternita dei disciplinati di Sant’Anna ma fu poi trasformata nella bottega del sarto Tega che nel 1911 scoprì gli affreschi e le dette il proprio nome.
Si possono ancora vedere Sant’Anna, la Madonna con il Bambino, la Crocifissione, alcuni Santi, l’agnello mistico, il Purgatorio, l’Inferno e i 4 Evangelisti. Gli artisti che li realizzarono furono un anonimo e Nicolò di Liberatore, che il Vasari soprannominò l’Alunno.
Chiesa di San Michele Arcangelo oggi Bottega d’arte

Dopo aver percorso Via S.Angelo ti imbatterai in una chiesa dai colori caldi ma tenui, con una facciata stretta e un alto arco che racchiude il portone d’ingresso.
Si tratta della chiesa di San Michele Arcangelo che dal 2003 ospita la bottega d’arte di Elvio Marchionni. Qui il maestro cerca di avvicinare i giovani alla pittura organizzando numerose attività di laboratorio.
Collegiata di Santa Maria Maggiore

Pochi passi ancora e ti ritroverai al cospetto della chiesa di Santa Maria Maggiore che fu eretta nel XII secolo sui resti di un tempio pagano dedicato a Giunone e Vesta e modificata più volte nel corso dei secoli. Il campanile che svetta a sinistra conserva ancora due campane del XIII e del XV secolo.
Anche gli interni sono piuttosto sobri ma contengono preziosi tesori come:
- la cappella Baglioni e quella del Sacramento con affreschi del Pinturicchio
- stucchi di Agostino Silva,
- un altare marmoreo romano del I sec. a.C. riutilizzato come acquasantiera,
- una pavimentazione in maioliche di Deruta del XVI secolo.
Chiesa di Sant’Andrea

Ancora qualche passo e incontrerai la Chiesa di Sant’Andrea che risale all’XI secolo. La sua facciata è così anonima a causa delle continue modifiche strutturali e quasi si confonde con gli altri palazzi.
L’interno è invece ricco di vivaci affreschi realizzati agli inizi del secolo scorso in stile gotico e di opere più antiche e preziose sia del 1300 che del 1500 (Madonna in Trono e Santi di Pinturicchio).
Palazzo Comunale di Spello

In Piazza della Repubblica, farai l’ennesimo tuffo nel passato al cospetto del palazzo Comunale, iniziato nella seconda metà del XIII secolo, ed ampliato e modificato più volte fino al secolo scorso.
Il nucleo originale in pietra calcarea bianca e rosa è riconoscibile per i due archi che formano un piccolo loggiato.
Sulla facciata è installata una lapide in altorilievo con un leone che caccia un cinghiale, sotto il quale sono incisi la data e il nome dell’architetto (1270, Prode).
Gli altri due riquadri incassati nel muro, rappresentano una croce e due specchi (antico stemma comunale) e lo stemma della famiglia Maccarelli, che fu protagonista delle terribili lotte civili del XIV secolo.
All’interno del palazzo comunale ci sono alcune sale degne di nota:
- un lapidario del XVII secolo con cimeli di origine romana e medievale,
- la Sala dell’Editto, o Sala Grande, ricoperta di affreschi realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, utilizzata per eventi e matrimoni,
- l’Ufficio del Sindaco nella Sala degli Stemmi, utilizzata come gabinetto del sindaco con 93 armi gentilizie affrescate sulla volta,
- la Biblioteca che contiene 4000 volumi antichi, il più importante dei quali è un incunabolo stampato a Venezia nel 1474,
- la Sala degli Zuccari, utilizzata come sala da lettura della biblioteca, con un particolare affresco del 1589.
I resti dell’antico foro di Spello

Tra Piazza S.Andrea e Piazza della Repubblica ci sono ancora alcuni resti dell’antico foro cittadino a ridosso del muro di terrazzamento.
Purtroppo la costruzione di nuovi edifici ha lasciato ben poco spazio alle tracce del passato ma anche questo è un angolo molto bello da vedere a Spello.
Palazzo Urbani Acuti o Palazzo Cruciani

A pochi passi dal Palazzo Comunale c’è un altro affascinante edificio che non passa inosservato. Palazzo Urbani-Acuti, o Palazzo Cruciani, fu costruito per volontà della famiglia Urbani-Acuti ma nel corso degli anni cambiò vari proprietari fino a diventare proprietà dei Cruciani nel 1769 e poi del Comune nel 1972.
Ti colpirà per lo scenografico ballatoio ligneo ricoperto da piante rampicanti ed anche per i numerosi dipinti sulle volte (non dimenticarti di guardare su), alle pareti e nella Sala delle Quattro Stagioni dove oggi si svolgono le riunioni del consiglio comunale.
Uno spot imperdibile per portarti a casa una foto ricordo suggestiva e … romantica.


Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo
Pochi passi ancora lungo via Garibaldi e ti ritroverai al cospetto di una delle chiese più particolari di Spello: la chiesa di San Lorenzo Martire.

Fu costruita per volere e su finanziamento dei cittadini tra il 1120 e il 1127 ma già nel 1239 l’esercito di Federico II la distrusse in parte. E la facciata che sembra incompiuta o sbagliata ne testimonia i continui interventi nel corso dei secoli.
All’interno è divisa in tre navate tra le quali spicca un elegante baldacchino in legno, simile a quello del Bernini a San Pietro a Roma.
La Chiesa di San Martino

Proseguendo lungo Via Torre Belvedere troverai anche la piccola chiesetta di San Martino, costruita tra l’XI e il XII secolo in stile romanico con pietra bianca e dettagli in rosa.
Purtroppo degli affreschi originali sono rimasti solo alcuni frammenti ma viene utilizzata per mostre temporanee che ne valorizzano anche gli interni.
Cosa vedere a Spello: l’Arco Romano

Da Piazza Antonio Gramsci prosegui in salita lungo via Cappuccini tra casette graziose e ricche di dettagli incantevoli, fino a raggiungere l’antico arco romano che ti dà il benvenuto in uno degli angoli più nascosti e scenografici di Spello. L’arco risale al periodo preaugusteo ed è un sorprendente esempio di come nel borgo il passato venga custodito e valorizzato.
L’arco, detto anche Porta dell’Arce perché situato vicino alla rocca di Federico Barbarossa, o dei Cappuccini che gestiscono il vicino convento di San Severino, collegava la zona più in alto di Spello con il monte Subasio.
E’ inconfondibile per la sua unica fornice bassa e candida che incornicia scorci alquanto suggestivi.
Dopo averlo varcato si aprirà di fronte a te una bellissima terrazzetta panoramica che si affaccia sul bucolico paesaggio umbro.

Potrai divertirti a fotografare ogni scorcio utilizzando come cornice anche la splendida scultura di Andrea Roggi intitolata Le nostre radici per un nuovo mondo. Rappresenta una pianta d’ulivo incastonata in una base rotonda ed è un omaggio dell’artista “alla madre terra in cui arte e natura si fanno portavoce di un messaggio di pace, tolleranza e bellezza.
Chiesa di San Severino

A sinistra del Belvedere si nasconde un ambiente intimo che evoca la pace e il silenzio: una breve scalinata, tra le mura con merli guelfi della rocca, conduce alla chiesa di San Saverino.
Le sue origini risalgono al VI secolo ma l’aspetto originale in stile romanico è dovuto ad un rifacimento del XII secolo.
La facciata in pietra bianca e rosa è impreziosita da un porticato con tettoia sul quale si apre una bifora. A fianco, a dividerla dall’arco romano, svetta la torre di San Severino del 1457. E’ alta 16 metri e serviva per il controllo di tutta la vallata circostante. Si trova nel punto più alto di Spello quindi immaginerai che da ora in poi la nostra visita di Spello proseguirà in discesa.
Prima di rimetterti in cammino però non dimenticare di ammirare gli interni della chiesa di San Severino: sopra l’altare c’è un bellissimo affresco del XV secolo che riproduce la Madonna con il bambino, San Francesco e Sant’Onofrio.
Torre di Santa Margherita
Lungo il percorso in discesa, costeggerai la cerchia muraria che avvolge il centro storico di Spello percorrendo via Santa Margherita. Ti ritroverai immerso nel paesaggio bucolico delle campagne umbre tra la vegetazione che sembra voler nascondere e proteggere le tracce del passato rimaste ancora in piedi.
Tra queste troverai la torre di Santa Margherita unica struttura superstite del monastero femminile dei santi Giacomo e Margherita dell’ordine benedettino.
La torre oggi ospita la fondazione SINISCA ed ha ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di monumento messaggero di cultura e di pace.
Torri di Properzio e Porta Venere

Proseguendo ancora lungo via S. Margherita Torre ti rimane un altro luogo affascinante da vedere a Spello.
Porta Venere risale all’epoca augustea ed è una scenografica composizione architettonica che fa da cornice ad un altrettanto suggestivo paesaggio. La pietra bianca di travertino ne risalta l’aspetto massiccio ed al contempo elegante.
E’ composta da una fornice centrale più ampia e due laterali più basse e affiancata dalle due torri a pianta dodecagonale realizzate nel Medioevo in pietra calcarea rosata.
Le due torri sono intitolate a Properzio, i cui natali sono da sempre contesi tra Spello e la vicina Assisi. Secondo la leggenda per un periodo furono adibite a prigione e ospitarono Orlando, il paladino di Carlo Magno, poco prima della sua morte a Roncisvalle.
Il percorso circolare che comprende le cose più belle da vedere a Spello termina risalendo Via Torri di Properzio che si immette in Via Cavour a pochi passi dalla Collegiata di Santa Maria Maggiore. Ma per ammirare tutti gli scorci incantevoli di Spello il mio consiglio è quello di esplorare tutti i vicoli del borgo senza attenerti troppo al percorso più battuto.
Scoprirai il romantico Vicolo dei Baci, una scalinata decorata con tanti vasetti variopinti e vicoli in discesa dove archi antichi creano cornici perfette al paesaggio circostante.



Cosa vedere fuori dal centro storico di Spello
Le cose da vedere a Spello però non finiscono qua: poco fuori dal centro storico ti segnalo qualche altra splendida attrazione che ti riporterà indietro in un passato ricco di storia ed eleganza.
Sono tutte poco distanti dal centro ma in questo caso ti consiglio di raggiungerle in auto, se ne hai la possibilità, per ottimizzare i tempi.
Villa dei Mosaici di Spello
Appena fuori dalle mura di Spello, in località Sant’Anna, i lavori per la costruzione di un parcheggio nel 2005 hanno riportato alla luce uno dei più prestigiosi tesori umbri: Villa dei Mosaici.
Quasi 500 metri quadrati racchiudono dieci ambienti dai pavimenti a mosaico con straordinarie decorazioni policrome: figure geometriche, umane, animali selvatici e fantastici.
Testimonianza degli stili di età augustea e imperiale, oggi è visitabile grazie anche all’ausilio di ricostruzioni in 3D, postazioni multimediali e un’app dedicata.
Villa Fidelia a Spello
Immersa nel verde, alla base della collina su cui sorge Spello, a circa 1,5 km dal centro, Villa Fidelia (o villa Costanzi) fu costruita nel XVI secolo dalla famiglia Urbani sui resti di un santuario del IV secolo.
Nel XVIII secolo fu trasformata completamente da Donna Teresa Pamphili Grillo con una struttura a pianta rettangolare e 5 piani, di cui 2 interrati, in cui si fondono gli stili barocco e neoclassico.
Chiesa di San Claudio
L’inconfondibile sagoma della chiesa di San Claudio si staglia bianchissima verso il cielo lungo la via Centrale Umbra che dal centro di Spello conduce a Villa Fidelia.
La facciata in stile romanico a capanna del XII secolo con il campanile centrale a vela, sorge sui resti di un edificio termale romano e su una necropoli.
Cosa vedere a Spello: un evento imperdibile con protagonisti i fiori
Le Infiorate di Spello
Sebbene Spello sia il borgo fiorito per eccellenza in ogni periodo dell’anno, se ami i fiori, i colori e gli eventi particolari ti consiglio di visitarla durante le infiorate, la principale e più caratteristica festa del borgo.
Si svolge ogni anno durante la ricorrenza del Corpus Domini, la nona domenica dopo Pasqua e quindi non ha mai una data precisa. Quest’anno, 2023, ci sarà il weekend del 10 e 11 giugno.
In queste date Spello raggiunge l’apice del suo splendore: ogni angolo del paese si trasforma in un tripudio di fiori che danno vita ad incredibili opere d’arte.
Potrai ammirare circa 70 infiorate realizzate sotto forma di tappeti tra 1 12 e i 15 metri di lunghezza o quadri che raggiungono addirittura i 90 mq, dando origine ad un capolavoro che si estende per un chilometro e mezzo circa.
Le composizioni devono rimanere immacolate fino al passaggio della processione guidata dal vescovo con l’ostensorio e solo dopo questo evento possono essere calpestate dai visitatori.
Una tradizione che rende Spello ancora più affascinante, iniziata nel 1930 circa quando una donna creò un quadro a terra con ginestre e finocchi in occasione della processione. Gli altri abitanti del paese apprezzarono l’idea a tal punto da volerla imitare e proseguire fino ad oggi.
Ti piacerebbe assistere a questo meraviglioso evento?