Categorie
Italia Toscana

Aboca Museum: un viaggio tra le erbe officinali a Sansepolcro

Un raffinato profumo di piante ed erbe officinali aleggia tra le mura di una splendida residenza seicentesca nel cuore di Sansepolcro, in provincia di Arezzo: l’Aboca Museum è molto più di un museo, è un viaggio nel tempo che ripercorre il rapporto millenario tra l’uomo e le piante.

E’ un viaggio tra spezie, ceramiche, ampolle, vetri, erbari, libri di botanica, antichi mortai e veleni che permettono di immergersi in un’antica e affascinante tradizione.

Un tripudio di erbe, profumi e strumenti del mestiere che hanno trovato l’ambientazione perfetta in cui essere esposti all’interno del recentemente restaurato Palazzo Bourbon del Monte.

Il Palazzo Bourbon del Monte sede dell’Aboca Museum

Palazzo Bpurbon del Monte - Aboca Museum
Palazzo Bourbon del Monte – Aboca Museum

Palazzo Bourbon del Monte è stato costruito a ridosso della chiesa di San Rocco accorpando varie costruzioni medievali delle quali sono ancora visibili alcune tracce negli scantinati e nella “Torre del Catolino” risalente ai secoli XII e XIII. La sua costruzione subì una battuta d’arresto nel 1703 a causa di un terremoto e cambiò più volte proprietario.

I marchesi Bourbon del Monte lo acquistarono alla fine del XIII secolo dalla storica famiglia degli Alberti, lasciando traccia del loro passaggio con il grande stemma dei Bourbon esposto nell’ampio salone, in cui ebbero il privilegio di innalzare anche l’aquila reale degli Asburgo Lorena.

Ma la storia che questo palazzo nasconde è ben più remota e ricca di aneddoti e curiosità rispetto agli anni della sua fondazione. Sei pronto ad avventurarti in una esperienza unica e coinvolgente all’interno dell’Aboca Museum?

Cosa vedere all’interno dell’Aboca Museum

Non appena varcato l’ingresso del museo assaporerai un’atmosfera sospesa nel tempo, capirai subito che i profumi e le vetrine piene di strumenti antichi saranno le tue guide per tutto il percorso. E l’impeccabile accoglienza alla biglietteria renderà ancor più piacevole il viaggio.

La preziosa collezione del museo viene presentata già nella vetrina con antichi reperti archeologici che introducono l’itinerario storico-filosofico.

Il percorso delle erbe inizia al piano superiore raggiungibile attraverso una scalinata ricca di dettagli. L’affresco di Atlante che regge il mondo appare maestoso sul primo pianerottolo, introducendo il percorso scientifico, storico e sensoriale che racconta l’antica tradizione dell’uso delle erbe officinali.

Le pareti delle scalinate sono arricchite con pregiate collezioni di tavole botaniche appartenenti agli erbari conservati nella Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum. Affascinanti sono anche i “tappeti erbari”: l’albero della vita, il fiore d loto, il melograno, il cipresso, il papavero da oppio, il tulipano, il salice e la rosa sono i protagonisti di queste creazioni dense di significati mitici, religiosi e simbolici.

Al termine della scalinata si apre un grande salone: impossibile non esser abbagliati dallo scintillio del lampadario centrale che ne risalta la bellezza, ma i tesori che custodisce sono ben altri.

La sala dei mortai

Sala dei Mortai - Aboca Museum
Sala dei Mortai – Aboca Museum

Nella prima sala dell’Aboca Museum sono esposti gli strumenti più pregiati e antichi dello speziale: i mortai. Costruiti nei più disparati materiali quali alabastropietra duramarmoferroargentoramelegnoterracottaceramicavetro hanno trovato nel bronzo la lega perfetta per accogliere le varie erbe senza che venissero assorbite.

In una vetrina sono esposti i mortai più piccoli, mentre lungo le pareti potrai ammirare quelli più grandi nelle loro sinuose forme contenenti le principali spezie. Un tripudio di geometrie, colori e profumi si mescolano tra loro: arancio amaro o dolce, anice stellato, lavanda, rosa moscata, karkadè sono solo alcune delle piante che potrai “toccare con mano”.

Mortai - Aboca Museum
Mortai – Aboca Museum

Nella parete tra i due ampi finestroni, spicca lo scudo imperiale di Leopoldo I affisso in onore dell’imperatore che rinnovò le investiture dei Marchesi Bourbon del Monte, conferendo alla famiglia maggiori privilegi.

Nell’emblema si ritrovano l’insegna dell’arciducato d’Austria e dei domini appartenenti alla corona di Spagna che permettono di datarlo ad un periodo precedente il 12 settembre 1703.

Scudo imperiale di Leopoldo I - Aboca Museum
Scudo imperiale di Leopoldo I – Aboca Museum

La stanza della storia ad Aboca Museum

Nella sala della storia i ritratti di alcuni personaggi illustri del passato ti accompagnano nella visita:

  • Asclepio, divinità della religione greca antica, patrono della medicina, 
  • Ippocrate, il padre della medicina scientifica, 
  • Galeno, medico romano da cui prende il nome la galenica, l’arte del farmacista di preparare i farmaci, 
  • Lavoisier, riconosciuto come il padre della chimica, 
  • Linneo, padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.

Questi sono solo alcuni dei personaggi che insieme ad una importante collezione di erbari e pannelli esplicativi ti guideranno in un viaggio alla scoperta dell’utilizzo delle erbe salutari dalla Preistoria al Medioevo e dal XV secolo fino ad oggi.

Stanza della storia - Aboca Museum - Sansepolcro
Stanza della storia – Aboca Museum – Sansepolcro

La sala delle ceramiche

Nella sala successiva del museo Aboca le protagoniste sono le ceramiche dai colori accesi, forme lineari o sinuose e tanti dettagli decorativi sempre più elaborati.

Brocche, vasi, albarelli e bottiglie venivano realizzati con un materiale perfettamente studiato per esser impermeabile e quindi accogliere nel migliore dei modi le sostanze al suo interno, ma anche per poter esser decorato all’esterno.

Sala delle ceramiche - Aboca Museum
Sala delle ceramiche – Aboca Museum

Quel materiale perfetto dal punto di vista funzionale ed artistico fu trovato nella ceramica, che già dal XI millennio a.C. sostituì l’argilla essiccata.

La collezione di bilance

Proseguendo il viaggio all’interno dell’Aboca Museo incontrerai un altro strumento indispensabile per l’arte dello speziale: le bilance.

Le preparazioni a base di erbe medicinali per mantenere la loro efficacia dovevano esser dosate con assoluta precisione.

E così in questa stanza ti addentrerai tra strumenti dalle più disparate forme e dimensioni per comprenderne l’importanza e l’evoluzione.

La stanza dei vetri

Stanza dei vetri
Stanza dei vetri

La stanza dei vetri dell’Aboca Museum ti colpirà per la sua luminosità e per le forme sinuose degli oggetti esposti.

Il vetro soffiato, facilmente plasmabile e lucido è da sempre stato un ottimo materiale per produrre strumenti per il laboratorio e per la conservazione dei preparati medicinali.

Qui potrai ammirarne una interessante collezione che comprende fiale, utensili per la distillazione, coppette e strumenti per il salasso, tiralatte, un pappagallo…

Affascinante è anche l’esposizione di rare farmacie da viaggio che i medici e gli speziali utilizzavano per trasportare i preziosi medicinali.

La stanza delle erbe ad Aboca Museum

Stanza delle erbe - Aboca Museum Sansepolcro
Stanza delle erbe – Aboca Museum

La stanza delle erbe è una delle più affascinanti dell’intero museo. Questa volta il fiore all’occhiello dell’esposizione non si trova sul pavimento, alle pareti o nelle vetrine, bensì sul soffitto.

Alza gli occhi al cielo e verrai inondato dal tripudio di colori di piante medicinali, lì appese per proteggerle dalla luce diretta e consentirne la migliore essiccazione.

La raccolta e la trasformazione delle erbe era un’arte praticata con estrema scrupolosità. Dopo aver studiato il periodo dell’anno in cui le piante avevano la più alta concentrazione di principi attivi (tempo balsamico) si procedeva alla raccolta. Il momento migliore variava in base alle condizioni meteorologiche e al ciclo lunare.

Le erbe venivano poi appese e fatte essiccare in attesa dei cambiamenti necessari per esser utilizzate. Una volta pronte venivano conservate in cesti di vimini e pregiate scatole in legno.

Alle pareti potrai avvicinarti ancor più a questa intrigante arte, scoprendo nel dettaglio le tecniche di raccolta di alcune piante, per le quali non mancavano “strumenti verbali propiziatori” come preghiere, invocazioni o riti.

Raccogli la menta nel mese di agosto, prima che sorga il sole, dopo esserti purificato, dicendo così davanti a tutte le cose del mondo:”Ti supplico, erba menta, per colui che ti comandò di nascere, vieni da me con le tue gioiose proprietà e il tuo effetto e dammi quella fiducia che ti chiedo”

Prima di raccogliere l’ebbio, bisogna recitare ter novies – cioè ben 27 volte – l’invocazione propiziatoria: “Omnia mala bestia canto”. (To bestia declamo tutti i mali). Poi bisogna tagliarla tre volte vicino a terra con un ferro affilato, pensando intensamente, nel frattempo, alla malattia che si vuole guarire. Una volta tagliata, non la si deve guardare, ma la si deve sminuzzare e masticare stando di spalle

Per cogliere la mandragora scava intorno alla piante, poi prendi una corda, legane un capo alla redice della piante e l’altro ad un cane. Chiama poi il cane in modo che questo venendo verso di te, strappi via la redice. Sta attento a far questo nelle notte di plenilunio e abbi l’accortezza di tapparti bene le orecchi, per non sentire l’urlo lacerante che la pianta emetterà al momento dello strappo“.

L’antica spezieria di Aboca Museum

Antica spezieria di Aboca Museo
Antica spezieria di Aboca Museo

Nella sala successiva, una minuziosa ricostruzione di una spezieria ti riporterà indietro nel tempo, al ‘600. Verrai accolto da alambicchidistillatori e forni e ti immaginerai di vedere al lavoro il pestatore, lo speziale, il medico, l’addetto all’estrazione della quinta essenza.

La spezieria era infatti la bottega laboratorio in cui anticamente si preparavano e si vendevano medicinali, unguenti e sciroppi.

In una nicchia nascosta potrai ammirare le res pretiosae, ovvero i prodotti più costosi e più difficili da reperire.

Nella parete sopra il forno statico, ti colpirà un coccodrillo imbalsamato, simbolo della fertilità vegetale e dei viaggi in terre lontane alla ricerca di ingredienti più sofisticati, esposto come buon auspicio per il lavoro dello speziale.

Il laboratorio fitochimico

Il laboratorio fitochimico ricreato all’interno dell’Aboca Museo, racconta il passaggio dell’antica arte dello speziale alla modernità, grazie ad Antoine Laurent Lavoisier che introdusse la chimica nelle tecniche di preparazione farmaceutica.

Potrai ammirare strumenti e contenitori graduati in vetro, mortai, cofanetti con strumenti di precisione, medaglieri e scoprire le nuove sostanze introdotte in sostituzione delle semplici erbe come chinino, caffeina, morfina, codeina e salicina.

La cella dei veleni di Aboca Museum

La prossima stanza è alquanto suggestiva: la piccola Cella dei Veleni, è visibile da una cancellata che ne impedisce l’accesso.

“Cave atra venena, guardati dai veleni mortali!” inciso in oro sullo stipite dell’armadietto a vetro, ricorda la pericolosità dei materiali conservati tra quelle mura. Ed anche i teschi, le serpi e la vipera dalle fauci spalancate nel tetro cancello proteggono e scoraggiano chiunque dall’avvicinarsi a quei prodotti.

Era qui infatti che il farmacista teneva ben chiuse tutte le creazioni tossiche e velenose che solo lui era in grado di dosare in minuscole quantità per crearne antidoti.

Curiosità: sapevi che il veleno nel corso dei secoli ha assunto un ruolo chiave anche tra personaggi storici importanti?

Re Mitridate VI, per paura di essere ucciso, iniziò ad assumere ogni giorno piccole dosi di veleni riuscendo a raggiungere uno stato di assuefazione, poi detto mitridatismo. In Grecia si utilizzava molto spesso la cicuta per le condanne a morte, come nel caso di Socrate.

Anche la potente famiglia Borgia aveva il veleno come arma principale negli intrighi politici. 

Addirittura Shakespeare utilizzò nelle sue opere queste sostanze per creare atmosfere di forte drammaticità: il padre di Amleto fu ucciso con il succo di giusquiamo nell’orecchio; Romeo si procurò invece una “droga micidiale” per suicidarsi sulla tomba della amata Giulietta.

La farmacia dell’800

Famracia dell'800 - Aboca Museo Sansepolcro
Farmacia dell’800 – Aboca Museo Sansepolcro

A fianco della cella dei veleni, una porta bassa (attenzione alla testa!) conduce in una stanza molto suggestiva:  la farmacia dell’800.

Al centro, un banco che serviva da scrittoio e piano di lavoro mostra i principali strumenti del mestiere: un quaderno per annotazioni e una bilancia di precisione.

Tutto intorno, nei mobili in legno di pino ti perderai tra centinaia di boccette colorate, dalle forme e dimensioni più disparate, tutte classificate con le etichette dei materiali che contenevano.

In alto sono affissi un coccodrillo imbalsamato e il carapace di tartaruga, simboli della fertilità vegetale e della compassione degli animali verso l’uomo.

Sempre in alto, nelle pareti laterali due frasi ti invitano a riflettere sul futuro dell’uomo e sull’importanza della ricerca e dello studio nell’ambito della botanica medica.

Le erbe medicinali sono una forza della ntaura creata per tutti i viventi

l’Homo sapiens potrà, se vorrà, trovare in natura i rimedi per tutti i suoi mali“.

Contenitori medicinali Aboca Museo Sansepolcro

La Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum

Il percorso storico-filosofico dell’Aboca Museo finisce qui, ma c’è ancora un’altra stanza degna di nota: la Bibliotheca antiqua situata al terzo piano, che però è visitabile solo su appuntamento o per motivi di studio.

E’ una raccolta di 2500 volumi antichi che ripercorrono la storia dell’utilizzo delle piante medicinali.

Aboca Experience

Aboca Experience - Aboca Museo - Sansepolcro
Aboca Experience – Aboca Museo – Sansepolcro

Scendendo di nuovo al pianterreno, ti aspetta ancora un altro coinvolgente viaggio. Dimentica l’atmosfera del passato e lasciati catapultare in una mostra multimediale all’interno di sale interattive e immersive.

Aboca Experience ti racconterà la storia di Aboca e dei suoi valori, invitandoti a riflettere sull’innovazione scientifica, sulla biodiversità, sulla cura dell’uomo e sulla sostenibilità ambientale.

5 sale con pannelli tattili, animazioni digitali e postazioni d’ascolto ti permetteranno di interagire con il sapere messo a tua disposizione scoprendo ancora molti altri segreti sulla natura e sull’azienda.

L’erboristeria di Aboca e la libreria

Terminata la tua vista alla sezione museale manca solo un’ultima sosta: accanto alla biglietteria del Museo Aboca si trova il punto vendita dei prodotti del Gruppo Aboca.

Aboca è oggi una healthcare company italiana leader nel mercato di articoli per la cura della salute 100% naturali efficaci e sicuri ed ha allestito anche nel suo museo un ampio spazio in cui commercializzarli.

Qui potrai trovare una vasta scelta di integratori alimentari e dispositivi medici in grado di aiutarti a risolvere tutti i più comuni problemi di salute.

Ma l’offerta dell’azienda si espande anche a testi scientifici, storici e artistici e ai classici gadget a tema da portare a casa come souvenir.

Che ne dici di questo inaspettato e coinvolgente viaggio nel tempo e nell’intrigante natura?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *