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Il Palazzo del Parlamento a Bucarest: megalomania e numeri da record

Hai mai sentito parlare dell’impressionante storia e dei numeri da Guinness World Record del palazzo del Parlamento di Bucarest?

Io ammetto che non avevo la minima idea dell’esistenza di un luogo simile né tantomeno di tutto quello che ha da raccontare.

Ed è per questo che se stai programmando un viaggio a Bucarest ti consiglio di inserire il Palatul Parlamentului o Casa Poporului (casa del Popolo) tra le tappe assolutamente imperdibili.

Potrai conoscere le agghiaccianti vicende a cui quelle mura hanno fatto da testimoni ma di cui, a distanza di solo qualche decennio, si parla già troppo poco.

Il palazzo è stato infatti testimone di una storia travagliata e di un periodo storico che ha ferito profondamente l’animo di Bucarest. E la sua visita ti permetterà di comprendere (anche se in piccola parte) la sofferenza del passato ma anche il desiderio di riscatto che il popolo rumeno vuole dimostrare nonostante i segni così evidenti di quel travagliato periodo.

Il Palazzo del Parlamento di Bucarest: storia della sua costruzione

Corridoio Palazzo del Parlamento di Bucarest

Il Palatul Parlamentului di Bucarest è il risultato della mente megalomane del dittatore Nicolae Ceauşescu, che ha tenuto sotto scacco la città soprattutto nel periodo in cui fu Presidente della Repubblica Socialista di Romania dal 1967 al 1989.

Il suo desiderio di eccellere in qualsiasi campo lo portò a desiderare la costruzione del palazzo del governo più grande al mondo… e per poco non riuscì nel suo scopo.

È infatti il secondo più grande edificio per estensione e il terzo in volume e vanta anche il primato di struttura più pesante al mondo ed edificio amministrativo più costoso.

Ma procediamo per gradi per capire anche il contesto storico in cui portò il terrore a Bucarest.

Ceauşescu iniziò a pensare all’idea di possedere il palazzo più imponente del mondo dopo una visita in Asia orientale nel 1971.

In quell’occasione scoprì l’organizzazione sociale e l’ideologia dell’adulazione di massa della Corea del Nord, definita con il termine Juche che si traduce come “autonomia sovrana“, “autodeterminazione” o “autosufficienza” e volle farla sua.

Già negli anni ’30, re Carlo II fece della Romania una monarchia assoluta promuovendo il culto della personalità ma quello che mise in atto Ceauşescu fu qualcosa di estremo ed ineguagliabile.

Quando Bucarest fu devastata dal terremoto del 1977, Ceauşescu approfittò della situazione, già gravata dalle conseguenze dei due conflitti mondiali, per imporre una ricostruzione della città a suo totale piacimento.

Il suo ego spropositato lo portò a gesti di pura follia per realizzare quel palazzo che non doveva avere rivali.

Basti pensare che scelse il progetto di Anca Petrescu solamente per il fatto che le dimensioni proposte erano maggiori di tutti gli altri partecipanti al concorso da lui indetto.

La costruzione del Palazzo del Parlamento di Bucarest

La prima cosa da fare per realizzare quella diabolica opera architettonica era trovare un’area nel centro della città che potesse accogliere le sue dimensioni spropositate.

Ceauşescu non si fece scrupoli quando scelse la collina di Urano già sede dell’Archivio Nazionale, di vari monasteri tra cui quello di Mihai Vodă, dell’Ospedale Brâncovenesc, di fabbriche e laboratori e di un numero indefinito di abitazioni, per il suo scopo.

7 chilometri quadrati rasi al suolo e 40.000 persone trasferite altrove furono il prezzo pagato per iniziare i lavori. Ma le cifre stratosferiche che il palazzo del Parlamento di Bucarest “vanta” non sono certo finite… Quello era solo l’inizio.

Gli inquietanti numeri da record del Palazzo del Parlamento di Bucarest

Lampadari e geometrie nei pavimenti del Palazzo del Parlamento di Bucarest
Lampadari e geometrie nei pavimenti del Palazzo del Parlamento di Bucarest

Se per il contesto storico era necessario fare una breve presentazione, qui i numeri parlano da soli:

  • 5 anni di lavori,
  • 20.000 lavoratori costretti a turni di 24 ore, 7 giorni su 7,
  • 700 architetti impegnati nella sua progettazione,
  • 340.000 metri quadrati di superficie,
  • 48 metri visibili sopra al suolo e 15 metri sotterranei,
  • 3.500 tonnellate di cristallo,
  • 700.000 tonnellate di acciaio e bronzo,
  • 900.000 metri cubi di legno,
  • 200.000 metri quadrati di moquette,
  • 1 milione di metri cubi di marmo,
  • 480 enormi lampadari a goccia,
  • 12 piani,
  • 270 metri di lunghezza e 245 metri di larghezza,
  • 1.000 stanze,
  • circa 40 ascensori.

Questi numeri non ti hanno sconvolto abbastanza? Ci sono ancora così tanti aneddoti legati al palazzo da far rabbrividire.

Si stima che la maggior parte dei lavoratori siano morti di stenti proprio tra quelle mura in costruzione e che i loro corpi siano ancora sepolti lì sotto.

Ceauşescu si indebitò di una somma pari a cinque volte l’importo del bilancio pubblico della Romania, portando il paese nella povertà più estrema.

Era inoltre così ossessionato dall’idea di valorizzare la nazione che fece utilizzare solo materiali prodotti in Romania: per il marmo fu piuttosto semplice, ma per i tessuti fece importare i bachi da seta dall’Asia per non farli considerare prodotti esteri.

Ceauşescu e le sue manie

Sicuramente questa non è la sede giusta per analizzare il personaggio di Ceauşescu, che io ho imparato a conoscere solamente durante il tour guidato del Palatul Parlamentului, ma alcuni aneddoti che ha raccontato la guida mi sono rimasti così impressi che non posso non condividerli.

Ceauşescu fece modificare le scalinate del palazzo un numero infinito di volte, succube del suo complesso di Napoleone.

Scalinata all'interno del Parlamento di Bucarest
Scalinata all’interno del Parlamento di Bucarest

Le due rampe “gemelle”, l’una di fronte all’altra, da cui scendevano rispettivamente lui e la moglie gli destarono continui complessi di inferiorità. Fece così adattare gli scalini alla sua altezza per facilitare il suo passo e poi ancora livellarli in modo tale da non apparire più basso della moglie agli occhi degli ospiti in attesa nel piano dei ricevimenti.

Per dimostrare la sua potenza fece costruire un bunker antiatomico resistente ad un terremoto di oltre 8 gradi della scala Richter, a continui attacchi missilistici e a due bombe atomiche lanciate di seguito.

Voleva addirittura far costruire una linea della metropolitana per collegare direttamente il Palazzo all’aeroporto e creare un soffitto apribile nella Union Hall per potersi mettere in salvo velocemente in caso di attacchi.

Quando Ceauşescu salì al potere nel 1965, fece inserire il suo volto in tutte le immagini di lotta al fascismo e modificare qualsiasi ritratto successivo per non far vedere i segni del suo invecchiamento.

Questi sono solo alcuni degli aneddoti che potrai scoprire partecipando al tour guidato del Palazzo del Parlamento di Bucarest mentre ne osservi le immense sale e l’architettura tipica del periodo comunista.

Scopriamole meglio insieme.

Le sale interne del Palazzo del Parlamento di Bucarest

Corridoi e marmi all'interno del Palazzo del Parlamento di Bucarest

Durante il tour del Palazzo del Parlamento ne visiterai solo una minima parte ma preparati a camminare molto. Le stanze sono immense così come le scalinate ed i corridoi infiniti.

Oltre a scoprire tanti aneddoti interessanti, raccontati dalla guida in inglese, potrai “toccare con mano” la megalomania del dittatore sentendoti piccolo e sconcertato in quegli ambienti semi deserti.

Potrai vedere un mix di stili architettonici quali rococò, barocco e bizantino ma tutto interpretato nella chiave dell’estetica comunista a cui hanno contribuito progetti diversi di oltre 700 architetti. E di arredi o suppellettili ne vedrai ben pochi.

Il bianco del marmo utilizzato ovunque e per qualsiasi struttura rende gli ambienti sempre più asettici. In alcune stanze troverai altri colori dominanti come il rosa oppure il verde o il rosso dei tappeti o dei tendaggi, ma continuerai a sentirti fuori luogo.

Gli enormi lampadari in cristallo, i mosaici, le geometrie dei pavimenti e le decorazioni in foglia d’oro brillano ovunque ma niente di tutto ciò riesce a renderlo meno freddo ed austero.

Nonostante tutto il Palazzo del Parlamento di Bucarest ha continue richieste per organizzarvi conferenze internazionali, matrimoni prestigiosi, sfilate o riprese cinematografiche.

Le celebrità sono particolarmente attratte dal palazzo. Indimenticabile è la visita di Michael Jackson che vi concluse una conferenza stampa con il suo un moonwalk per poi affacciarsi al balcone e gridare “Ti amo, Budapest”. Anche la cantante Shakira si è esibita cantando e i 3 presentatori di “Top Gear” hanno guidato le loro auto attraverso i tunnel che si nascondono sotto il Palazzo per mostrarne l’immensità. 

Sala conferenze Palazzo Parlamento di Bucarest

Il famoso balcone della Casa Poporului

Il balcone colonnato dove si è affacciato Michael Jackson è sicuramente il fiore all’occhiello del palazzo, la location più ambita da tutti i visitatori per la vista che offre. Si affaccia su entrambi i lati di Bulevardul Unirii, lungo il quale si innalzano i nuovi edifici fatti costruire nello stesso periodo del palazzo, ulteriore testimonianza delle idee di grandezza di Ceaușescu e della sua volontà di rendere Bucarest simile a Parigi.

Qui Nicolae avrebbe dovuto pronunciare i suoi discorsi, ma non riuscì mai a farlo perché quando il plotone di esecuzione lo giustiziò il giorno di Natale del 1989, il palazzo non era ancora terminato.

Purtroppo nemmeno io ho avuto la fortuna di affacciarmi a quel balcone, in quanto in inverno le visite all’esterno non sono consentite.

Info utili per la visita al Parlamento di Bucarest

Il Palazzo del Parlamento di Bucarest è aperto alle visite:

  • da marzo a ottobre: tutti i giorni dalle 09:00 alle 17:00.
  • da novembre a febbraio: tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:00.

Si trova in Piazza della Costituzione nelle vicinanze delle linee M1 e M3 della Metro e 136 e 385 degli autobus con fermata a Izvor.

La biglietteria è situata all’interno della sala espositiva “Constantin Brancusi”, strada Izvor, n° 2-4, nell’ala laterale. 

Il regolamento del Parlamento richiede di prenotare la visita con almeno un giorno di anticipo, chiamando i seguenti numeri di telefono: (+40) 733 558 102 o (+40) 733 558 103. Tuttavia, a febbraio, io mi sono recata direttamente alla biglietteria e sono stata inserita senza alcuna prenotazione nel gruppo in partenza qualche minuto dopo.

Se non hai avuto la possibilità di chiamare ti consiglio ugualmente di provare come ho fatto io: in ogni caso merita almeno una visita almeno dall’esterno.

Una volta consegnati i documenti d’identità (carta d’identità o passaporto) e pagato il biglietto ti verrà consegnato un pass da riconsegnare alla fine del tour e potrai accedere ai controlli al metal detector simili a quelli degli aeroporti.

Le visite si svolgono solo in inglese e rumeno ed hanno una durata di circa 1 ora e 30.

Il costo del biglietto è di:

  • Adulti: 60 lei ( = 12 euro circa)
  • Studenti (19 – 26 anni, con carta dello studente valida): 30 lei ( = 6 euro circa)
  • Bambini (7 – 18 anni): 20 lei ( = 4 euro)

Il pagamento può essere effettuato in contanti o con carta di credito.

Conoscevi la storia e i segreti del Palazzo del Parlamento di Bucarest?


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