Immersa nella bellezza paesaggistica dei Pirenei francesi, la Fortezza di Lourdes si erge maestosa come testimone silenziosa di secoli di storia e cultura. Questo affascinante maniero, che oggi ospita il Museo dei Pirenei, offre un’opportunità unica di immergersi nelle ricchezze e nei tesori storici della regione.
Attraverso le sue mura imponenti, gli stretti camminamenti e le sue sale allestite a museo, il Castello di Lourdes svela le storie del passato, catturando l’immaginazione e offrendo uno sguardo affascinante su un’epoca lontana e su scorci paesaggistici meravigliosi.
Origini e storia della Fortezza di Lourdes
Le origini della fortezza non possono essere documentate a causa dei numerosi assedi subiti dalla città di Lourdes nel 1374 e nel 1573 durante i quali gli archivi furono dispersi e bruciati.
Tuttavia si pensa che i Romani, durante la conquista della Gallia, siano stati i primi a vedere nel picco roccioso un punto strategico in cui costruire una fortezza nella via romana tra Tolosa e Bordeaux.
L’aquila e il pesce: la leggenda sull’origine del nome Lourdes
Una leggenda sembra voler testimoniare l’esistenza di una fortezza a Lourdes già all’epoca di Carlo Magno.
“Nell’anno 778, durante il regno di Carlo Magno, il castello di Lourdes, chiamato Mirambel, era occupato da Mirat, un capo moresco. Dopo un lungo assedio, quando la situazione sembrava bloccata, un evento insolito cambiò le sorti. Un’aquila che aveva appena catturato un grosso pesce lo lasciò cadere ai piedi di Mirat. Astutamente, Mirat prese il pesce e lo lanciò ai soldati di Carlo Magno fingendo di averne ancora molti altri nella sua riserva. Questo inganno fece sì che il vescovo Turpino, che accompagnava Carlo Magno, suggerisse a Mirat di arrendersi alla Madonna di Notre Dame du Puy, invece che al re. Toccato dalla grazia e desideroso di fare un patto libero, Mirat accettò di diventare cristiano e di consegnare le sue armi e il castello alla Madonna. Ricevette il battesimo con il nome di Lorus ed anche il castello prese il nome di Lorus, che successivamente si trasformò in Lourdes.”
La fortezza dal XI al XIV secolo
Il primo nucleo fortezza nel picco roccioso di Lourdes fu sicuramente costruito dai Romani durante le loro conquiste della Gallia.
Nei secoli XI e XII, la fortezza diventò la residenza principale dei Conti di Bigorre.
Nel XIV secolo venne ampliata definitivamente con nuove mura di cinta e un alto mastio che dominava altre tre torri oggi scomparse.
Il castello di Lourdes tra il XVI e il XVIII
Durante gli scontri tra cattolici e protestanti Lourdes venne saccheggiata e bruciata. Gli abitanti del paese che avevano il “diritto di rifugio” sin dal Medioevo si rifugiarono tra le mura della fortezza. Quando nel 1590 tornò la pace con Enrico VIII, il castello diventò proprietà reale e fu trasformato nella prigione di stato: la “Bastiglia dei Pirenei”.
Il ruolo difensivo non fu abbandonato ma le torri più basse furono distrutte e nel 1685 l’architetto di re Luigi XIV progettò una serie di rinnovamenti dell’intera struttura.
Il Castello diventa Museo dei Pirenei nel XIX secolo
Nel 1894, la città di Lourdes acquistò il castello che durante il XIX secolo era stato trasformato in caserma, con lo scopo di farlo diventare un importante museo dei Pirenei.
Nel 1921, Louis e Margalide Le Bondidier, innamorati dei Pirenei dove si trasferirono, decisero di investire nella creazione del Museo guidati dal motto “niente di ciò che è pirenaico dovrebbe esserci estraneo”.
Il museo, definito Musée de France dal 2002, accolse un vasto patrimonio sulla vita domestica, rurale e pastorale dei Pirenei francesi e spagnoli dal XIX all’inizio del XX secolo.
Cosa vedere all’interno del Museo dei Pirenei di Lourdes
L’accesso all’imponente fortezza avviene attraverso un moderno ascensore che in pochi secondi si apre sull’arco di ingresso e su uno splendido panorama.
Tra le sue mura, il castello nasconde una serie di strutture, meravigliosi giardini pensili, torrette, camminamenti: un labirinto di continue sorprese.
Il tour inizia dalla riproduzione di una cucina, la stanza principale di ogni casa pirenaica, dove la vita si concentrava di fronte al camino. Sembra quasi di sentire lo scoppiettio dei cibi cotti allo spiedo, il chiacchiericcio e il tintinnio delle pentole.
Lì accanto si trova anche una grande cisterna, unica risorsa per immagazzinare l’acqua piovana, che serviva per l’approvvigionamento della popolazione e dell’esercito soprattutto nei periodi d’assedio.
Molto suggestivo è il percorso negli stretti camminamenti di ronda, dove le feritoie oggi fungono da cornici al bellissimo paesaggio. In un anfratto delle possenti mura si nasconde una sezione del museo dedicata alla fauna dei Pirenei: l’orso, l’avvoltoio barbuto e il camoscio sono i principali simboli di quelle montagne.
Dopo un continuo saliscendi di scale e cunicoli si arriva ad una terrazza panoramica che un tempo era l’antica piattaforma difensiva destinata al posizionamento dei cannoni.
Da qui si gode di una vista spettacolare a 360 gradi su Lourdes, sui Pirenei e sul Santuario. Sembra di esser catapultati in una serie di cartoline che ritraggono regni da favola.
Le varie sezioni del Museo dei Pirenei
All’interno del casolare più grande di tutta la fortezza, si susseguono una serie di sale a tema sulla vita nei Pirenei. Si scopre l’importanza del gioco dei birilli “Quiller”, per poi passare alla riproduzione di una camera e all’esposizione di numerosi strumenti antichi per l’agricoltura e l’allevamento.
Poi l’attenzione si sposta sulle usanze funebri e sui costumi delle feste e vengono approfonditi mestieri antichi come la tessitura, la produzione di maioliche di Samadet e di gioghi e strumenti per le greggi.
I giardini botanici del Castello
Il tour del castello prosegue anche all’esterno, nei rilassanti giardini botanici dove si alternano vialetti alberati, cespugli fioriti e una serie di coloratissime abitazioni dei Pirenei ricostruite in scala 1/10. Qui è possibile sedersi nelle panchine per ammirare il panorama o anche leggere un libro o osservare le varie specie vegetali.
C’è poi la possibilità di salire i 104 gradini che portano fino in cima al Torrione, non senza aver prima provato le sensazioni dei carcerati entrando nella prigione alla base.
Il torrione fu costruito nel 1314 e rialzato dopo l’assedio del 1406 ed oggi ospita una collezione di marmi.
Non poteva mancare un’antica cappella appartenuta ai conti di Bigorre, al cui interno brillano gli arredi in stile barocco recuperati dall’antica chiesa del Sacro Cuore di Lourdes, distrutta da un incendio nel 1904. Le vetrate colorate ripercorrono i principali episodi legati alla leggenda di Carlo Magno. Un tripudio di luce e colori.
Il Cimitero pirenaico del Castello di Lourdes
Al termine del tour della fortezza c’è un’ultima passeggiata da fare, consigliata solo per i più “coraggiosi”. Attraversando l’antica porta con inferriata caratteristica dell’architettura militare dei Pirenei del XIV secolo, la Rampa degli Inglesi conduce al Cimitero pirenaico.
La rampa, che passa davanti alla polveriera del XIX secolo, ha una pendenza molto ripida ma è anche piuttosto breve. Non bisogna esser particolarmente allenati per affrontarla ma la salita può richiedere qualche sosta.
Al termine della rampa si trova un piccolo cimitero con la riproduzione delle pietre tombali discoidali delle province basche dal XVI al XIX secolo e alcuni sarcofagi dell’antica necropoli di Lourdes del VII secolo.
Lo scenografico ponte levatoio del castello di Lourdes
Dopo aver affrontato la ripida salita per rientrare nel cortile del castello, rimane davvero l’ultima passeggiata prima di abbandonare il suggestivo maniero.
E’ possibile tornare all’uscita attraverso l’ascensore, oppure percorrendo a piedi un centinaio di scalini, tra le alte mura difensive, che scendono di nuovo a valle. Questo percorso è imperdibile se si vuole ammirare uno degli elementi caratteristici e fondamentali delle fortezze: il ponte levatoio.
Quello che attraverserai al castello di Lourdes è stato ricostruito nel 1842 e funge da cornice suggestiva ed originale ai Pirenei in lontananza.
Un bellissimo saluto di un meraviglioso luogo in cui la storia millenaria si percepisce ancora ovunque.
Info utili per la visita della Fortezza di Lourdes
Chateau Fort – Musée Pyrénéen si trova in 25 Rue du Fort ed è aperto:
- da metà aprile a metà ottobre: tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, con orario continuato nei mesi di luglio e agosto,
- da metà ottobre a metà aprile: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (aperto anche il lunedì durante le vacanze scolastiche),
- chiuso il 1 gennaio, 1 e 11 novembre e 25 dicembre,
- l’ultimo ingresso avviene 1 ora prima della chiusura.
Il costo del biglietto d’ingresso è di (tariffe 2024):
- 8 € per adulti,
- 4 € per ragazzi dai 6 ai 17 anni compresi e per gli studenti,
- gratuito, sotto i 6 anni o disabili (80% o più) con accompagnatore,
- 2 € disabili (sotto l’80%).
La durata della visita può essere molto soggettiva, ma può variare da un minimo di un’ora a 2/3 ore comprensive di soste fotografiche e rilassanti all’esterno.
Consiglio di munirsi di scarpe comode e abbigliamento adatto per il clima/meteo del momento in quanto molte tappe da visitare sono anche all’esterno.