Tra le bellezze architettoniche e i siti incantevoli da vedere a Noto, gioiello barocco della Sicilia sud-orientale, si cela un fascino unico e irresistibile. Noto incanta i visitatori con la sua eleganza, con gli splendidi palazzi e chiese e con la sua straordinaria atmosfera d’altri tempi.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, questa città scintillante di pietra dorata si erge maestosa su una collina, offrendo scorci panoramici mozzafiato sulla campagna circostante.
Prima di scoprire cosa vedere a Noto, devi sapere che la città ha un passato travagliato e il suo aspetto attuale è “relativamente recente”.
Noto infatti fu rasa al suolo dal tragico terremoto del 1693, che cancellò qualsiasi traccia del passato romano, arabo e normanno. I pochi abitanti superstiti al disastro si impegnarono immediatamente per costruire la nuova Noto, fondata già nel 1703, a valle del preesistente centro abitato.
Fu grazie agli interventi dell’architetto Rosario Gagliardi che Noto si mostra oggi con i suoi palazzi scolpiti in pietra calcarea locale che sfuma dal bianco all’oro e che al tramonto sembra infuocarsi creando un’atmosfera quasi surreale e magica. E’ proprio per questa sua caratteristica unica e affascinante che lo storico dell’arte Cesare Brandi l’ha definita “giardino di pietra”: un giardino di figure grottesche e dettagli floreali e mitologici che sembrano scrutarti dall’alto e prendere vita.
Cosa vedere a Noto: il trionfo del barocco
Porta Reale
Chiesa di San Francesco all’Immacolata
Il MuCiAN: Museo Civico e Archeologico di Noto
La Chiesa di Santa Chiara e l’ex convento delle Benedettine di Noto
Basilica Cattedrale di San Nicolò
Palazzo Ducezio
Chiesa di San Carlo al Corso di Noto
Piazza XVI Maggio
Chiesa di San Domenico
Palazzo Nicolaci
Teatro Tina di Lorenzo
Cosa vedere a Noto lungo Corso Cavour
Palazzo Castelluccio
Loggia del Mercato
La Chiesa di Montevergine di Noto
Palazzo Astuto e Palazzo Trigona
Cosa vedere a Noto: zona Piano Alto
Cosa vedere nei dintorni di Noto: l’Eremo di San Corrado fuori le mura
Infiorata di Noto
Quanto tempo occorre per visitare Noto?
Come raggiungere Noto
Porta Reale di Noto
Dopo aver percorso un lungo viale alberato, riceverai un caloroso benvenuto a Noto dalla splendida Porta Reale, finemente decorata. Varcata la soglia, ti ritroverai in Corso Vittorio Emanuele, la via principale intorno alla quale sono collocate tutte le principali cose da vedere a Noto.
Porta Reale (detta anche Ferdinandea) fu costruita nel 1838 in occasione dell’arrivo del re delle due Sicilie Ferdinando II di Borbone. Il progettista dell’opera fu il napoletano Angelini, che realizzò anche la statua del re Ferdinando, oggi diventata il monumento ai caduti.
Chiesa di San Francesco all’Immacolata
A pochi passi di distanza dalla Porta Reale, sulla destra troverai una splendida basilica che si erge in cima ad una lunga scalinata a tre rampe. La Chiesa di San Francesco all’Immacolata fu costruita su progetto di Rosario Gagliardi e Vincenzo Sinatra tra il 1704 e il 1750, annessa all’ex convento dei frati francescani.
All’interno è composta da una navata unica a croce latina e custodisce tele settecentesche e monumenti funebri. Tra i personaggi più importanti sepolti qui ci sono i principi di Villadorata Mariano Nicolaci e Lorenzo e il Marchese Giuseppe Trigona con la moglie.
Le cappelle laterali sono dedicate rispettivamente a S. Francesco d’Assisi e a S. Antonio da Padova celebrati nelle opere “L’estasi di San Francesco” e la “Predica di S. Antonio ai pesci“, e presentano un tripudio di dettagli tipici del Barocco e Rococò.
Il MuCiAN: Museo Civico e Archeologico di Noto
Il MuCiAN è il nuovissimo Museo Civico e Archeologico di Noto che ha riaperto nel 2021 dopo 35 anni di chiusura dovuti ad urgenti lavori di restauro. All’interno della suggestiva cornice dell’ex Monastero del Ss Salvatore, già convento delle suore benedettine, ci sono ben 10 sale espositive con reperti che raccontano il territorio dall’età del Cretaceo fino a quella Romana e Bizantina.
Il monastero testimonia inoltre l’importanza dell’ordine benedettino a Noto, essendo il più grande complesso monastico in città e trovandosi nella zona un tempo definita Majoris Ecclesiae. In questa area venivano infatti costruiti i palazzi più importanti del potere spirituale e temporale.
E’ aperto dal lunedì alla domenica:
- dalle 10 alle 14 (orario invernale)
- dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (aprile, maggio, giugno e ottobre)
- dalle 10 alle 19 (luglio, agosto e settembre).
Il costo del biglietto intero è di € 7,00, ma l’ingresso per due adulti si riduce a € 10,00 totali. Ci sono anche altre riduzioni per età, gruppi ecc.
La Chiesa di Santa Chiara e l’ex convento delle Benedettine di Noto
A pochi passi dalla Chiesa di San Francesco, lungo Corso Vittorio Emanuele, si trova un’altra splendida chiesa il cui ingresso però si nasconde in Via Capponi. Intitolata ufficialmente a Santa Maria Assunta, la Chiesa di Santa Chiara è un altro bellissimo esempio di architettura barocca.
Fu progettata dall’architetto siracusano Rosario Gagliardi nel 1730 per essere annessa all’ex convento delle Suore Benedettine, e terminata nel 1758.
La “vera” facciata della chiesa di Santa Chiara si trovava su Corso Vittorio Emanuele ma in seguito ai lavori di abbassamento del suolo stradale effettuati nel corso dell’800, l’ingresso si ritrovò ad esser troppo elevato e fu necessario costruirne uno nuovo, con una piccola scalinata in via Capponi.
All’interno, la Chiesa presenta una sola navata di forma ovoidale, con 12 colonne in pietra sormontate dalle statue degli Apostoli.
Qui potrai ammirare meravigliosi affreschi, putti e intarsi in legno ma il fiore all’occhiello della chiesa è la possibilità di visitare una parte dell’ex convento.
Pagando un biglietto di pochi euro, potrai accedere alla cantoria, dalla quale le suore assistevano alla messa e deliziavano le celebrazioni con i loro canti soavi, e ammirare l’altare e l’intera chiesa da una prospettiva differente e suggestiva.
Al termine del percorso che alterna scale, lunghi corridoi e stanze adibite a museo, giungerai sulla terrazza panoramica che si affaccia sul Duomo di Noto e sulle campagna circostanti per una vista mozzafiato a 360 gradi.
Curiosità: perché a Noto ci sono molte strutture religiose
Il centro storico di Noto è ricco di conventi, monasteri e collegi così splendidamente decorati che si potrebbero confondere con palazzi nobiliari.
Nel Settecento, i conventi rivestivano un ruolo cruciale nella società, poiché il sistema del maggiorascato costringeva i cadetti delle famiglie aristocratiche a intraprendere la vita monastica, mentre solo il primogenito poteva sposarsi e tramandare il titolo nobiliare.
Così, a Noto, dove abbondavano le famiglie aristocratiche, vennero costruiti numerosi conventi per offrire una dimora vicino alle proprie famiglie a questi giovani nobili, spesso più legati al mondo esterno che alla vocazione religiosa.
E non è difficile immaginare quei giovani affacciati, con sguardi nostalgici, alle grate degli edifici religiosi lungo Corso Vittorio Emanuele, come descritto anche nelle opere di Verga.
Basilica Cattedrale di San Nicolò
Proseguendo ancora lungo Corso Vittorio Emanuele ti ritroverai al cospetto dell’inconfondibile Cattedrale di Noto, uno dei simboli principali del barocco della Val di Noto. La Cattedrale, intitolata a San Nicolò di Mira, fu ricostruita dopo il terribile terremoto del 1693 e si erge in cima ad una scalinata monumentale a quattro rampe.
A differenza di quanto ci si possa aspettare, gli interni non sono però così affascinanti come la facciata. La Basilica ha subito infatti un crollo della cupola nel 1848 e uno delle navate destra e centrale il 13 marzo 1996 ed i restauri terminati nel 2007 l’hanno lasciata piuttosto spoglia.
Gli affreschi scampati al crollo del terremoto raffigurano l’Immacolata con Santi e Martiri, l’Adorazione dei pastori e la Madonna delle Grazie e Miracolo di San Francesco di Paola.
Degna di nota è la preziosa arca d’argento cinquecentesca che custodisce le spoglie del Santo Patrono della città, San Corrado.
San Corrado Confalonieri, faceva parte di una famiglia benestante di Piacenza ma si ritirò a Noto dopo aver causato un tragico evento nella sua città d’origine. Durante una battuta di caccia appiccò il fuoco alla vegetazione boschiva per far uscire gli animali dai loro rifugi e causò un incendio con numerose vittime. Pentitosi del gesto, si avvicinò alla fede vestendo l’abito francescano e si stabilì a Noto dove compì vari miracoli.
San Corrado morì a Noto il 19 febbraio 1351 e fu sepolto, secondo le sue volontà, nella Chiesa di San Nicolò per poi esser traslato proprio nella Cattedrale di Noto nel ‘700.
Palazzo Ducezio
Di fronte alla Cattedrale di Noto si erge l’imponente Palazzo Ducezio, oggi sede del Municipio. L’edificio fu eretto intorno al 1760 e dedicato al celebre condottiero Ducezio, noto per aver guidato la resistenza contro il dominio greco in queste terre.
All’interno, la Sala degli Specchi ha un fascino incredibile grazie al soffitto affrescato con la rappresentazione dell’eroe che indica il luogo dove sarebbe dovuta sorgere Noto, e ai grandi specchi che la fanno sembrare infinita.
La sua bellezza sospesa nel tempo lo ha fatto diventare la sala di rappresentanza della città in cui si svolgono ancora oggi manifestazioni ed incontri di grande pregio.
Con un biglietto cumulativo potrai visitare sia la Sala degli Specchi che la terrazza panoramica del palazzo.
Chiesa di San Carlo al Corso di Noto
La Chiesa di San Carlo al Corso, dedicata a San Carlo Borromeo a Noto è un’imponente edificio barocco costruito a partire dal 1730 su progetto di Rosario Gagliardi. Originariamente residenza dei Gesuiti, la chiesa ha svolto anche il ruolo di vice-cattedrale durante la ricostruzione della Cattedrale di San Nicolò.
La facciata si sviluppa verticalmente ed è suddivisa in tre ordini di colonne con capitelli di diverso stile. Al centro si trova un maestoso portale decorato che imita un arco di trionfo.
L’interno è a tre navate in stile barocco, con affreschi e stucchi policromi attribuiti a Costantino Cerasi. L’altare maggiore ospita una grandiosa scultura de “La Luce di Cristo”, proveniente dal Convento dei Gesuiti della Noto Antica, affiancato dalle statue che rappresentano fede e speranza.
La chiesa è dotata di una torre campanaria visitabile, da cui si può godere di una splendida vista sulla città. Il terrazzo della torre è stato addirittura scelto come set per alcune scene del film “L’avventura” di Michelangelo Antonioni.
L’edificio adiacente ospita il Convitto delle Arti, dove vengono spesso organizzate mostre.
Piazza XVI Maggio detta anche Piazzetta Ercole
La bellezza barocca di Noto non finisce con la sua Cattedrale. Proseguendo lungo Corso Vittorio Emanuele e lungo le vie parallele e perpendicolari ci sono ancora tante cose sorprendenti da vedere.
Dirigiti verso quella che gli abitanti chiamano “Piazzetta Ercole”, ovvero Piazza XVI Maggio, dedicata ai rivoluzionari garibaldini del XVI Maggio del 1860.
Il fulcro della piazza è la splendida fontana in marmo bianco di Carrara e muratura rivestita in marmo rosso. Ha una particolare forma quadrata polilobata con un fusto cilindrico su cui poggiano tritoni e putti che sorreggono catini dai quale emerge la statua marmorea di Ercole.
L’eroe mitologico romano è rappresentato mentre riposa e si disseta dopo l’uccisione del Leone Nemeo. Inizialmente Ercole stringeva nella mano sinistra la propria clava, ma nel 1838 fu sostituita dallo stemma di Noto.
Proprio tra quelle braccia, nella notte tra il 15 e il 16 Maggio del 1860 alcuni giovani antiborbonici di Noto fecero sventolare la prima bandiera tricolore, simbolo della rivoluzione garibaldina, con la scritta: “Morte a chi tocca questo vessillo”.
I due monumenti ai lati della fontana rappresentano due personaggi importanti della città: la poetessa Mariannina Coffa, realizzata in marmo bianco e il patriota, giurista e politico Matteo Raeli, in bronzo.
Chiesa di San Domenico a Noto
Su Piazza XVI Maggio si affaccia la Chiesa di San Domenico, realizzata come istituzione conventuale dei padri domenicani, da Rosario Gagliardi tra il 1703 e il 1727.
La facciata a forma convessa sporgente è a due ordini, dorico e ionico.
All’interno presenta una pianta a croce greca allungata con cinque cupole adornate da stucchi ed altari laterali con dipinti del ‘700.
Teatro Tina Di Lorenzo
Di fronte alla Chiesa di San Domenico c’è un sontuoso palazzo ottocentesco che ospita il Teatro Comunale dedicato all’attrice Tina Di Lorenzo.
Fu fortemente voluto dagli abitanti di Noto, che desideravano dotare la città di un teatro vero e proprio dopo che per anni quella funzione era stata svolta dal Salone degli Specchi di Palazzo Ducezio.
All’interno conserva ancora intatti i soffitti decorati, i balconi e le tende rosso acceso, originali dell’Ottocento. Contiene ben 320 posti a sedere, 3 file di palchi ed una galleria con 80 sedie che hanno permesso di assistere ad esibizioni di artiste del calibro di Eleonora Duse e Tina di Lorenzo.
E’ visitabile a pagamento con un biglietto che permette anche formule cumulative con la Sala degli Specchi o Palazzo Nicolaci.
Cosa vedere a Noto: le attrazioni lungo Corso Cavour
Terminata la passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele, ci spostiamo sulla via parallela, Corso Cavour, anch’essa sorprendentemente ricca di cose da vedere. In questa strada 4 nobili famiglie decisero di far costruire le loro lussuose abitazioni.
Palazzo Castelluccio
Palazzo di Lorenzo del Castelluccio (o semplicemente Palazzo Castelluccio) fu progettato nel 1782 dall’architetto Vincenzo Sinatra per il marchese del Castelluccio, Corrado Di Lorenzo.
Un lungo restauro ne ha permesso la riapertura ai visitatori nel 2018. Si possono ammirare 8 sale impreziosite da arredi settecenteschi e ottocenteschi, le antiche cucine e le scuderie.
All’interno potrai visitare anche un pittoresco cortile, che si lascia intravedere anche da una piccola grata di un portone esterno lungo Corso Cavour. Aguzza la vista e non perderti questo scorcio incantato!
La Loggia del Mercato
All’incrocio tra Corso Cavour e Via Rocco Pirri, si nasconde un’altro gioiellino: la loggia dell’antico mercato di Noto, che un tempo ospitava macellai, pescivendoli e fruttivendoli.
Le pareti dorate della loggia sono decorate con vivaci pennellate turchesi, il pavimento della piazzetta è realizzato con pietre di fiume e al centro ospita una piccola vasca in pietra bianca iblea.
La Chiesa di Montevergine di Noto
Proseguendo lungo Corso Cavour troverai anche la Chiesa di Montevergine, conosciuta anche come San Girolamo.
Probabilmente l’avrai già notata passeggiando lungo il Corso principale di Noto perché si trova al termine di Via Nicolaci.
La Chiesa fu progettata da Vincenzo Sinatra e costruita tra il 1695 e il 1762. All’interno c’è una sola navata ed è ancora visibile l’originale pavimento in maiolica realizzato nel Settecento. Vi si trova inoltre una mostra permanente sulle Confraternite di Noto.
Palazzo Nicolaci
Abbandona per un attimo Via Cavour e scendi lungo Via Nicolaci, dove si trova una delle sorprendenti meraviglie di Noto che devi assolutamente visitare.
Palazzo Nicolaci è un vero e proprio capolavoro barocco che ti incanterà già dall’esterno con gli splendidi balconi decorati con un tripudio di figure mitologiche e simboli di ricchezza. Il Palazzo si sviluppa su 4 piani e comprende circa 90 stanze.
Potrai visitarne solo una piccola parte ma tra queste avrai l’onore di ammirare quella più strabiliante: il Salone delle Feste, affrescato con la tecnica del “trompe-l’œil”.
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Palazzo Astuto e Palazzo Trigona
Rimangono ancora un paio di palazzi da vedere lungo il Corso Cavour di Noto: Palazzo Astuto e Palazzo Trigona.
Palazzo Astuto, progettato dall’architetto Vincenzo Sinatra, ha una facciata elegante con sei pilastri con capitelli tuscanici che sorreggono il frontone.
Per molti anni ha ospitato un museo ma dopo la morte dell’ultimo erede l’intera collezione è stata smembrata tra vari musei europei e oggi è visitabile solo in occasioni di eventi culturali.
L’ultimo monumento da vedere lungo Corso Cavour è un’altra dimora nobiliare, appartenuta alla famiglia Trigona di Cannicarao. Palazzo Trigona ha una particolare pianta a “U” realizzata in epoche diverse: all’Ottocento risale il muro semicircolare del giardino e il giardino pensile.
Oggi il palazzo è diviso tra due proprietà: una parte è stata acquistata dal Comune di Noto, l’altra è diventata un hotel.
Cosa vedere a Noto: le attrazioni del Piano Alto
Il piccolo centro storico di Noto riserva ancora molte sorprese. Mi pento ancora di aver ascoltato pareri di più persone che mi hanno garantito che per la visita della città sarebbero state sufficienti un paio d’ore. Mai scelta fu più sbagliata.
La zona di Noto che sto per descriverti, infatti, non sono riuscita a visitarla per mancanza di tempo, ma come potrai leggere è anch’essa ricca di cose da vedere e merita più considerazione.
Sto per presentarti l’area definita Piano Alto, o Cianazzu in siciliano, che spesso – purtroppo – rimane fuori dai classici itinerari turistici.
Qui troverai l’imponente Palazzo Impellizzeri di San Giacomo, oggi sede dell’Archivio di Stato locale. Costruito nel Settecento, custodisce al suo interno una vera e propria meraviglia: circa 60 ambienti decorati con raffinati stucchi, splendidi dipinti su tela e arredi d’epoca di grande valore. Una delle stanze più suggestive è senza dubbio la “Sala d’armi”, dominata da un affresco che raffigura lo stemma araldico della famiglia Impellizzeri: un pesce che si muove in un mare mosso di colori azzurri e argentati.
A pochi passi dal Palazzo troverai l’Ex Convento di San Tommaso, non visitabile in quanto oggi ospita la Casa di Reclusione di Noto.
Tuttavia, se sei un fan del Commissario Montalbano riconoscerai la sua facciata con doppia scalinata utilizzata per le riprese esterne del Carcere di Vigata nelle scena in cui il figlio di Adelina viene arrestato.
Nella zona Piano Alto potrai ammirare anche molte altre chiese quali: la Chiesa di Sant’Agata, la Chiesa della Ss Annunziata, la Chiesa di Santa Maria del Gesù e del Santissimo Crocifisso.
Per raggiungere la zona del Piano Alto puoi salire la Scalinata di Via Fratelli Bandiera o quella di Via Mariannina Coffa che partono da Corso Cavour.
Cosa vedere nei dintorni di Noto: l’Eremo di San Corrado fuori le mura
A circa 5 chilometri dal centro storico di Noto, si trova l’Eremo di San Corrado Fuori le Mura, costruito nel luogo in cui San Corrado Confalonieri visse da eremita tra il 1322 e il 1351. Il santuario comprende anche le grotte dove il Santo si riuniva in preghiera con i suoi confratelli. E’ un luogo molto suggestivo dove dovrai rispettare l’assoluto silenzio.
Altre cose interessanti da vedere nei dintorni di Noto sono: la Villa Romana del Tellaro, la Necropoli di Castelluccio e il Parco Archeologico di Noto Antica.
Noto Antica è l’antico nucleo abitativo Noto, distrutto dal terremoto del 1693. Si trova a circa 12 km di distanza e custodisce i resti del castello e la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, ancora intatta.
L’ Infiorata di Noto: un evento da non perdere a Noto
Ogni anno, il pittoresco centro storico di Noto, si trasforma in un’esplosione di colori e creatività durante l’Infiorata.
Migliaia di fiori vengono disposti con maestria per creare spettacolari mosaici floreali che riempiono le strade della città barocca, attirando visitatori da tutto il mondo affascinati da questa attraente tradizione siciliana.
Questa ricorrenza si celebra solo per 5 giorni durante il mese di maggio. Ti suggerisco di visitare il sito ufficiale per scoprire le date esatte se vuoi organizzare la tua visita proprio in quei giorni.
Consigli utili per la visita di Noto: non bastano poche ore
Siamo quasi a conclusione di questa guida sulle cose da vedere a Noto, ma ti chiedo ancora un po’ di attenzione. Come già accennato nei precedenti paragrafi Noto non si visita in poche ore. Ricordalo bene.
Se vuoi solo ammirare i palazzi esternamente e fare una piacevole e breve passeggiata tra lo splendore barocco, allora potresti riuscirci, ma se vuoi assaporare la vera anima di Noto e tutte le meraviglie che nasconde all’interno dei palazzi e nei vicoli più nascosti, allora ti consiglio di dedicarle almeno un giorno intero.
In questo modo ne scoprirai tutta la storia e potrai ammirarla da tutti i punti di vista, anche quelli panoramici sulle terrazze o campanili delle Chiese. E potrai fermarti con calma in uno dei café o locali storici a gustarti qualche prodotto tipico della zona, inebriato dalla bellezza circostante. Per non parlare dei meravigliosi souvenir di ogni genere che potrai decidere di portarti a casa.
Come raggiungere Noto
Per raggiungere Noto, così come per spostarsi in tutta la Sicilia, la soluzione migliore è quella di avere un’auto a noleggio. In questo modo potrai organizzare tempi di visita e spostamenti senza vincoli e goderti al massimo tutto ciò che la città offre.
Tuttavia, se questa soluzione non fa per te, come nel mio caso, puoi affidarti ai mezzi pubblici di Interbus che partono quasi ogni ora da/per Catania e Siracusa, dal mattino presto al tardo pomeriggio.
In alternativa puoi partecipare a vari tour organizzati da Catania che includono sia Noto che Siracusa. Puoi trovare alcune offerte qui sotto, promosse da Get Your Guide (link in affiliazione).
2 risposte su “Cosa vedere a Noto, la capitale del Barocco in Sicilia”
Brava!
È stato come averti accanto passo passo con indicazioni d suggerimenti che hanno molto facilitato la mia visita.
Una guida personale.
Grazie.
👋
Grazie mille Michele per aver letto l’articolo ed aver espresso qui il tuo apprezzamento. Le tue parole mi riempiono di gioia. Grazie ancora.