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Cosa vedere a Castelmola: borgo sospeso tra cielo e mare

Cosa vedere a Castelmola? Questa suggestiva cittadina arroccata a 500 metri di altitudine sulle pendici dell’Etna e sopra Taormina, custodisce un patrimonio di bellezze naturali e architettoniche che ti lasceranno a bocca aperta.

Le antiche mura del Castello, le incantevoli piazzette, le chiese barocche e i panorami mozzafiato, le hanno permesso di entrare a far parte del circuito “Borghi più belli d’Italia”.

A Castelmola lo sguardo si perde tra angoli pittoreschi, scorci magnifici e tesori storico-artistici che rivelano un antichissimo passato.

Cosa vedere a Castelmola

Il nome di Castelmola trae le sue origini dal termine siciliano “a mola”, che fa riferimento alla singolare conformazione della roccia che accoglie il borgo, caratterizzata da un profilo dentellato e irregolare, che ricorda la forma di un dente.

Le sue origini greche e romane, le tracce del passaggio di arabi, normanni, spagnoli e Borboni rimangono velate tra le mura del borgo dove è evidente invece l’impianto urbanistico medievale suddiviso tra labirintiche viuzze strette e piccole piazze.

Icona della Madonna della Scala al Castello di Castelmola

Icona Madonna della Scala Castello di Castelmola

Sulle pendici del Castello di Castelmola, di cui rimane solo qualche rudere, in prossimità dell’antico accesso pedonale al borgo si trova una chiesetta scavata nella roccia, dedicata alla Madonna della Scala.

Originariamente, questa edicola sacra era stata costruita in muratura, poggiando direttamente sulla roccia. Al suo interno era custodito un prezioso dipinto ad olio della Vergine, di cui non si conosce l’epoca o l’autore.

Successivamente, quando negli anni ’60 la costruzione della strada provinciale SP10 modificò l’ingresso al paese, i fedeli hanno decisero di ricollocare la sacra immagine in una grotta scavata direttamente nella parete rocciosa, nello stesso punto in cui sorgeva precedentemente la chiesetta.

Oggi, al centro di questo ambiente rupestre, si trova un moderno altare in marmo, su cui è esposto il venerato quadro della Madonna.

Piazza Sant’Antonio di Castelmola

Piazza Sant'Antonio Castelmola cosa vedere

A darti un sorprendente benvenuto a Castelmola troverai la pittoresca Piazza Sant’Antonio con la pavimentazione a mosaico in pietra bianca e lavica ed eleganti marciapiedi alberati che costeggiano gli affacci panoramici.

La piazza fu realizzata nel 1954, mantenendo e valorizzando alcuni dei monumenti preesistenti più importanti. L’omonima chiesetta che vi si affaccia è stata più volte restaurata mantenendo i tratti essenziali dell’architettura sacra del Sud Italia, pur diventando un Auditorium comunale.

Sulla destra dell’ingresso alla piazza svetta l’arco monumentale risalente al 900 d.C. in stile greco-romano. In origine si trovava in cima ad una scalinata scavata nella roccia, ma durante i lavori per la realizzazione della piazza, fu spostato e collocato su una gradinata in pietra, che ne risalta la bellezza.

Dalla parte opposta della Piazza, il Caffè San Giorgio, veglia da secoli sul borgo e sull’infinito Belvedere sottostante. Fu fondato nel 1700 dai monaci che lo utilizzarono come taverna finché nel 1907 Don Vincenzo Blandano, lo trasformò nel primo locale storico del paese.

All’interno troverai un’immensa collezione di album dove dall’anno dell’apertura sono raccolte tutte le firme dei visitatori e di alcuni personaggi illustri del Novecento.

La fama del Caffè San Giorgio è dovuta inoltre al Vino alla Mandorla, inventato proprio da Don Vincenzo Blandano.

Chiesa di San Giorgio di Castelmola

La chiesetta di San Giorgio fu costruita intorno all’anno 1450 e si distingue per la facciata sobria dove è inglobata una torre con 4 pinnacoli piramidali (clocheton) che funge da campanile.

Il portone d’ingresso è preceduto da un cancello in ferro battuto. All’interno presenta una sola navata con una cappella dedicata al SS. Crocifisso, sulla destra.

Nel pavimento in marmo sono collocate due lapidi sepolcrali delle congregazioni di San Giorgio e del Crocifisso e vi si nasconde una scalinata ricavata nella roccia che conduce alla cripta con le catacombe. Alle pareti ci sono importanti statue e affreschi del settecento.

Duomo di San Nicola di Bari

Duomo di San Nicola di Bari cosa vedere a Castelmola

La Chiesa Madre di Castelmola, il Duomo di San Nicola di Bari, è stato ricostruito su una cattedrale preesistente tra il 1934 e il 1935.

E’ formato da un armonioso mix di stili romanico, gotico, arabo e normanno. Il portale laterale e l’arcata del coro appartengono alla chiesa originaria del ‘500, gli altari e il pulpito in noce intarsiato, risalgono al XVIII secolo. L’ingresso principale si trova lateralmente rispetto alla piazza e si affaccia su un meraviglioso belvedere che spazia dall’Etna, al golfo di Naxos, alla sottostante Taormina, fino alla costa calabrese.

Il campanile situato sul lato destro ha una lapide del X secolo in greco/bizantino. All’interno ha una sola navata che custodisce statue settecentesche e importanti tele dal ‘500, ‘600 e ‘700.

Lo storico Bar Turrisi: uno dei 7 bar più particolari al mondo

Di fianco al Duomo si trova anche l’iconico Bar Turrisi, una delle cose più rinomate da vedere a Castelmola.

Fu fondato nel 1947 ed è stato dichiarato da Focus uno dei 7 bar più particolari al mondo.

Il motivo? All’interno del Bar Turrisi qualsiasi dettaglio, dalle lampadine al menu, dalle sedie alle maniglie, ha la forma fallica, in omaggio al Dio Priapo simbolo della fecondità e della virilità dell’uomo.

Qui, oltre a divertirti in una location unica e insolita, che offre anche una vista mozzafiato, potrai gustare piatti locali squisiti a prezzi molto onesti e il famoso vino alla mandorla, servito in un bicchiere… lascio spazio alla tua immaginazione per completare la frase!

Panorama dalla terrazza del Bar Turrisi Castelmola

La Chiesa di San Biagio

La Chiesa di San Biagio rappresenta la prima costruizione religiosa di Castelmola, fondata dopo la visita di San pancrazio in missione per evangelizzare Taormina nel 40 d.C..

Si trova a ridosso di una roccia, circondata da fichi d’India e affacciata sull’ennesimo piazzale panoramico del borgo. Il contrasto di colori e di elementi naturali creano uno degli scorci più belli da vedere a Castelmola.

La Chiesa di San Biagio è stata restaurata nel Novecento per recuperare la volta a botte, i prospetti e l’affresco settecentesco raffigurante una Madonna con Bambino insieme a San Biagio e gli Angeli.

Se ti trovi già all’interno del borgo di Castelmola, l’opzione più comoda per raggiungere la Chiesa di San Biagio è quella di percorrere la strada ricoperta da lastre di pietra di Mirto, che costeggia la circonvallazione sud. Da qui arriverai ad una scalinata sulla sinistra: dovrai scendere i gradini fino al cancello e capirai immediatamente di esser arrivato alla tua destinazione.

In alternativa, puoi imboccare il suggestivo Sentiero dei Saraceni, l’antico tracciato che un tempo collegava Taormina a Castelmola. Inizialmente asfaltato, il sentiero prosegue con una serie di gradini in pietra, che ti porteranno prima alla Porta dei Saraceni, l’antica entrata del borgo, e infine alla Chiesa di San Biagio. Questo itinerario è molto più faticoso del precedente ma offre un’esperienza più suggestiva.

Panorama su Taormina dal Parcheggio di Castelmola

Cosa mangiare a Castelmola

Borgo dalle mille sorprese, Castelmola ti stupirà anche per la sua varietà di piatti deliziosi e caratteristici. Potrai scegliere tra pesce fresco o carne accompagnati da prodotti provenienti dall’agricoltura locale come ortaggi, uva, olive, agrumi e mandorle.

E proprio le mandorle sono uno dei prodotti tipici di Castelmola, più amati ed utilizzati.

Non puoi non assaggiare l’iconico vino alla mandorla, creato da Don Vincenzo Blandano, proprietario dello storico Caffè San Giorgio, che amava sperimentare nuovi infusi utilizzando le antiche procedure greche di infusione.

Il dolce e delicato liquore ambrato aromatizzato alla mandorla inizialmente prese il nome di “Blandanino” ed oggi è diventato uno dei simboli di Castelmola.

E’ ottimo abbinato alle piparelle, biscotti secchi con mandorle, spezie e a volte anche miele, appartenenti all’antica tradizione dolciaria del messinese.

Da non perdere anche i maccheroni e il pane caserecci.

Tra le tante coccole dolci che potrai concederti, ricorda le mandorle ghiazzate con cacao e polvere di cannella, la mostarda di fichi, i fichi d’India e i fichi secchi ripieni.

Come arrivare a Castelmola

Il modo più semplice e comodo per raggiungere Castelmola è in auto.

Se arrivi da Catania o Messina tramite l’A18, esci al casello di Taormina e segui le indicazioni per Castelmola. La strada che separa il borgo da Taormina è lunga circa 4 km, in salita e piena di tornanti, ma ampia, ben tenuta ed illuminata la sera, quindi non avrai problemi a percorrerla.

Poco prima di arrivare in paese troverai un ampio parcheggio a pagamento. Ti consiglio di lasciare lì l’auto e proseguire a piedi per qualche centinaio di metri.

Se non hai l’auto a disposizione puoi servirti degli autobus della linea Interbus che partono da Taormina.

In alternativa puoi partecipare ad un tour guidato da Catania di Taormina e Castelmola che offre la stessa formula anche da Messina.

Se ti trovi già a Taormina puoi goderti le meraviglie di Taormina e Castelmola, con un tour privato di circa 6 ore.

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