Arroccato su una collina che guarda l’Adriatico, ma anche le cime imponenti di Maiella e Gran Sasso, e allo stesso tempo disteso fino ad abbracciare il mare, San Vito Chietino è un luogo che unisce il fascino del borgo antico alla bellezza della costa. Non a caso Gabriele D’Annunzio, rapito dai suoi panorami e dal profumo delle ginestre, lo celebrò come “il paese delle ginestre”, rendendolo immortale nel famoso romanzo “Trionfo della morte”.
Oggi San Vito Chietino è una delle mete più suggestive della Costa dei Trabocchi, insignita della Bandiera Blu dal 2010 per la qualità del suo mare e delle sue spiagge, dove sabbia e ciottoli si alternano lungo un litorale frastagliato e affascinante. Passeggiando nel centro storico, tra vicoli stretti e scorci pittoreschi, emergono tracce archeologiche e testimonianze del suo passato, mentre lungo la costa i trabocchi raccontano la tradizione marinara abruzzese.
Accanto alla bellezza naturale e storica, San Vito conserva anche un ricco patrimonio gastronomico dove spicca il celebre “brodetto di pesce alla sanvitese”.
Dopo questa presentazione, siamo pronti a scoprire brevemente le origini di San Vito Chietino per poi passare finalmente a cosa offre da vedere.
Un po’ di storia di San Vito Chietino
Le origini di San Vito affondano nei tempi della colonizzazione romana, quando l’Adriatico era crocevia di commerci e scambi culturali. Nel corso dei secoli passò sotto il dominio di diversi signori locali, fino a divenire un importante possedimento dei monaci benedettini dell’Abbazia di San Giovanni in Venere. Per lungo tempo il suo porto fu punto nevralgico dei traffici con l’Oriente, conferendo al borgo un ruolo strategico e vitale.
Cosa vedere a San Vito Chietino
Oggi San Vito Chietino ha un piccolo ma grazioso centro storico che merita assolutamente una visita prima o dopo essersi rilassati nelle sue spiagge costellate di trabocchi.
Corso Trento e Trieste

Il Corso Trento e Trieste è la via principale del centro storico, l’antico quartiere dei pescatori. Una lunga via pedonale che crea uno scorcio davvero pittoresco grazie alle casette dai colori pastello e tanti piccoli dettagli colorati che fanno da cornice alla Chiesetta di San Francesco, che a sua volta fa capolino sullo sfondo lasciando intravedere la sorpresa nascosta dietro.


Ti invito a percorrerla lentamente, osservando le frasi scritte nelle panchine e quelle nelle piastrelle alle pareti, i vasi fioriti e le ceramiche appese, le porte colorate e i dipinti trompe l’oeil che raccontano di tradizioni locali.
Anche se il mare e i lidi sono la principale attrazione della cittadina, è proprio qui, lungo questo corso, che si respira il ritmo lento della vita quotidiana sanvitese. Non aspettarti bar o negozi, qui potrai assaporare solo il silenzio al profumo di salsedine delle casette colorate e del mare che si perde nel cielo all’orizzonte.
La Chiesa di San Francesco di Paola


La piccola chiesa di San Francesco di Paola, nel cuore del borgo di San Vito Chietino, risale al XV secolo anche se è stata più volte ristrutturata. Di recente aggiunta (marzo 2025) è ad esempio il pannello a colori con il ritratto del santo che volge lo sguardo verso il mare e i trabocchi. La chiesa porta il nome di San Francesco di Paola a seguito di un evento miracoloso: negli anni Trenta, alcuni pescatori del borgo sopravvissero a un terribile naufragio e attribuirono la loro salvezza proprio all’intercessione del santo, che da allora divenne il loro protettore e patrono spirituale.
Belvedere Marconi

Il Belvedere Guglielmo Marconi, nascosto dietro la Chiesa di San Francesco, è uno dei luoghi più suggestivi di San Vito Chietino. Dai suoi 122 metri sul livello del mare regala un panorama che molti considerano tra i più spettacolari dell’intero Abruzzo, un balcone naturale capace di racchiudere in un solo sguardo mare, colline e montagne. Dagli abitanti del borgo è chiamato semplicemente “il Colle” ma in realtà è ufficialmente intitolato a Guglielmo Marconi.
A sud-est lo sguardo si apre verso Punta Penna e Vasto, e nelle giornate più limpide l’orizzonte si spinge ancora oltre, fino a lasciar intravedere le Isole Tremiti.
Proseguendo verso sud si incontrano Portelle e San Fino, luoghi resi celebri dalle pagine di Gabriele D’Annunzio. A est, invece, domina il litorale della Costa dei Trabocchi.


Lo sguardo a nord si posa su Ortona e il suo porto e infine, volgendo gli occhi a ovest, si stagliano le sagome imponenti della Maiella e del Gran Sasso.
Marina di San Vito

Ai piedi della collinetta di San Vito Chietino si trova la Marina di San Vito, un bel lido con spiaggia sabbiosa libera e attrezzata e acque sorprendentemente limpide. Il Lungomare è piuttosto corto ma piacevolmente animato di piccoli negozi di souvenir e bar e locali per apertivi. Ed è proprio a pochi passi dalla spiaggia che passa anche “La Via Verde, il percorso ciclopedonale per vivere il fascino della Costa dei Trabocchi”.
Nelle vicinanze della Marina puoi trovare numerosi parcheggi che però in alta stagione tendono ad esaurirsi molto velocemente. In alternativa puoi provare a parcheggiare vicino al centro storico e poi scendere a piedi lungo un sentiero alberato, oppure raggiungere la spiaggia con la bici elettrica percorrendo la ciclabile.
I Trabocchi di San Vito Chietino
Il trabocco è un’antica macchina da pesca costruita in legno sospesa sul mare, uno dei simboli più rinomati dell’Abruzzo.
Anche la zona di San Vito Chietino fa parte della famosa “Costa dei Trabocchi” infatti, proprio nelle vicinanze, si possono vedere ben sette trabocchi, di cui due lungo il pontile di Marina di San Vito. Probabilmente sono meno affascinanti di quelli circondati solo da natura selvaggia, ma sono ugualmente scenografici.

Il Trabocco Turchino di San Vito Chietino
Senza dubbio il Trabocco Turchino, reso celebre da D’Annunzio, ha però tutto un altro fascino rispetto a quelli della Marina.
D’Annunzio, ne “Il Trionfo della Morte”, lo descrive così:
“Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”.
Il Trabocco Turchino è uno dei pochi trabocchi che ha mantenuto la sua natura originaria non essendo stato trasformato in un ristorante. Nascosto in un tratto di costa più selvaggio e sospeso sugli scogli, trasmette ancora oggi la suggestione della vita di mare di un tempo.
Per raggiungerlo si deve percorrere un breve sentiero a piedi per poi sentirsi un po’ equilibristi attraversando l’apparentemente sgangherata e instabile passerella in legno sospesa sull’acqua.
Per visitarlo è necessario affidarsi alle visite guidate organizzate: per informazioni aggiornate su orari e costi consiglio di consultare i canali ufficiali o i punti informativi turistici del borgo.
Cosa vedere nei dintorni di San Vito Chietino
Da San Vito Chietino hai la possibilità di continuare ad esplorare la costa abruzzese o di spingerti verso l’entroterra: percorrendo pochi km potrai passare dal mare alla montagna creando un itinerario che attraversa tutti gli scenari naturali della regione, in un solo giorno.
Tra i luoghi che ti consiglio da includere in un itinerario di un giorno ci sono:
A soli 10 minuti di auto c’è Ortona, adagiata su una falesia alta oltre 70 metri che domina l’Adriatico. Il panorama mozzafiato incornicia l’affascinante centro storico, con il quattrocentesco Castello Aragonese, il Palazzo Farnese e il vivace porto.
Da non perdere il solenne cimitero militare canadese di Ortona, dove sono sepolti i soldati del Commonwealth britannico morti nel dicembre del 1943. Si tratta del cimitero italiano che accoglie il numero maggiore di vittime canadesi.
Spostandosi verso nord, in appena 25 minuti si arriva a Pescara, città dinamica che unisce tradizione e modernità. Da non perdere il Ponte del Mare, ormai simbolo della città e la casa natale di Gabriele D’Annunzio.
Se ami la montagna, vale la pena spingersi verso l’entroterra e visitare Guardiagrele, porta della Majella, famosa per le sue botteghe artigiane, le chiese storiche e i dolci tipici come le “sise delle monache”.
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