Le Grotte di Frasassi rappresentano perfettamente ciò che si può definire un tesoro nascosto. Oggi vi portiamo in visita all’interno del Monte Valmontagnana, a scoprire una piccola parte dei 35 km di cunicoli fino ad oggi esplorati, tra stalattiti, stalagmiti e concrezioni di ogni genere e forma.
Visita alle Grotte di Frasassi: percorso classico
Il percorso classico all’interno delle Grotte di Frasassi si articola in circa 800 metri ( 1600 metri andata e ritorno) di passeggiata all’interno delle 5 stanze consecutive accessibili a tutti.
Dopo aver percorso un tunnel artificiale di circa 200 metri appare la prima sala:
Abisso Ancona o Grande Sala del Vento
Un’enorme cavità lunga 180 metri, alta 240 e larga 120, potrebbe tranquillamente contenere il Duomo di Milano. Un primo impatto impressionante.
Al centro spiccano i due “Giganti” un gruppo di stalagmiti di 150 mila anni alte circa 20 metri, quasi come un palazzo di 6 piani, anche se non vi sembreranno così alte.
Dietro di loro, in alto, sulle pareti della grotta, vigila la “Madonnina dello speleologo” alta 2 metri e mezzo e distante 100 metri. Da sempre vi è stata riconosciuta questa figura, a cui facevano affidamento per esser protetti, tutti gli esploratori che si sono susseguiti nei primi anni dopo la scoperta.
Ad accogliervi all’ingresso però, sul lato sinistro, vi aspetta la “Fetta di pancetta”, nome decisamente azzeccato, capirete perché…
C’è poi il laghetto cristallizzato, originatosi in seguito alla saturazione di un bacino d’acqua ad opera del carbonato di calcio. Ospita una stalagmite ferrigna alta 2 metri e 10 cm, con una piccola macchia bianca laterale, soprannominata “ Il Diavolo con la candela”.
Appaiono infine il “Niagara”, una colata bianchissima di calcite allo stato puro e il “Castello delle Fatine”. I soprannomi già lasciano immaginare cosa vi troverete davanti.
Sala 200
La seconda sala delle Grotte di Frasassi prende il nome dalla sua estensione, circa 200 metri.
Vi attende il “Castello delle streghe” che fa parte di una serie di concrezioni tendenti al rosso. Si è formato dal crollo di una roccia, che posizionandosi poi sul suolo è stata ricoperta da tante stalagmiti simili a guglie. Ecco qua che si è creato il Castello Rosso o Castello delle streghe. Qui si può vedere anche un esempio di “Colonna”, l’unione tra una stalattite e una stalagmite.
Guardando in alto, sulla volta, piccolissima sopra di noi appare poi una stalattite, apparentemente grigia. In realtà è di un bianco purissimo, come tutte le altre concrezioni, è lunga ben 7,4 metri e pesa 10 tonnellate. E’ la stalattite più grande di Frasassi, conosciuta come “La spada di Damocle”.
Si pensa che possa restare attaccata al soffitto per altre centinaia di migliaia di anni… ma forse è meglio spostarsi un po’ più in là.
Attirano la nostra attenzione delle concrezioni simili a drappi ondeggianti. Sono le “Fette di Lardo”: gocce d’acqua che si sono depositate lungo le pareti mentre venivano investite da continue correnti di vento.
Poco più avanti incontriamo l’Obelisco, da sempre utilizzato come punto di riferimento da tutti gli speleologi durante le loro esplorazioni. È una stalagmite formatasi su una grande roccia caduta dall’alto, con un’altezza di circa 15 metri compreso il basamento.
Sala Grand Canyon
Un camminamento sospeso sui crepacci delle grotte, in fondo ai quali si trova la falda freatica del fiume Sentino, circa 25 metri sotto i nostri piedi. I due pozzi però, essendo di forma circolare non lasciano ben capire la profondità né vederne la fine.
Attirano la nostra attenzione le “Canne d’organo”. Anche in questo caso il nome dice tutto. In un angolo un bellissimo organo bianco, lucente, liscio, perfetto. E’ formato da tante stalattiti parallele e arrotolate su se stesse, che se colpite delicatamente, producono davvero suoni diversi.
Sala delle candeline
La terza stanza delle Grotte di Frasassi è magica: un laghetto da cui escono esili stalagmiti e su cui pendono stalattiti che si riflettono sull’acqua. Uno dei punti più famosi, più pubblicizzati e più fotografati delle grotte, non è imponente come tante altre concrezioni, ma accogliente e rilassante.
Sala dell’orsa e dell’infinito
Queste sono le ultime due sale accessibili al pubblico con il biglietto per la visita semplice. Ad accoglierci una roccia scolpita così perfettamente dagli agenti atmosferici, da sembrare senza dubbio un’orsa. In quest’area, al primo piano, quindi al solito livello della falda freatica, si trova anche il laghetto dell’orsa, una zona sulfurea.
Il grande mammifero ci dà inoltre il benvenuto nell‘area dell’Infinito: un labirinto circolare di stalagmiti e stalattiti, che più volte ha dato del filo da torcere agli esploratori.
Questo è ciò che potete aspettarvi dalla semplice visita della durata di 75 minuti circa, attrezzata e facilmente accessibile.
Il costo del biglietto d’ingresso alle grotte di Frasassi è di:
Intero: 18 Euro,
Ridotto 15 euro,
Ragazzi dai 6 ai 12 anni: 12 euro
Sono chiuse il 4 dicembre, il 25 dicembre e dal 10 al 30 gennaio inclusi. Per gli orari, divisi tra estivo e invernale vi invitiamo a consultare il sito ufficiale.
Le nostre riflessioni sulla visita guidata alle Grotte di Frasassi:
Nonostante ci troviamo in un luogo chiuso non abbiamo mai avvertito senso di claustrofobia,
Si può fotografare ovunque, tranne che nella prima stanza, dove è stata allestita una postazione fotografica a pagamento di fronte ai “Due Gemelli”.
Il tour è molto interessante e gli aneddoti raccontati dalla guida piacevoli da ascoltare. Purtroppo però si procede molto velocemente e non appena ci si ferma per una foto, si rimane indietro con la spiegazione. Se volete scattare con calma provate ad informarvi se ci sono dei tour appositi.
Se ne avete la possibilità consigliamo di evitare una visita in alta stagione. Noi abbiamo partecipato all’ultimo tour della giornata, in una domenica di metà ottobre e siamo riusciti a goderci anche qualche attimo di silenzio scandito solo dal ticchettio delle gocce che cadevano dal soffitto. Sicuramente molto meglio del chiacchierio assordante che può esserci in estate, quando si alternano tour ogni 10 minuti.
Le visite speleologiche organizzate all’interno delle Grotte di Frasassi
Recentemente sono state aperte altre due sale all’interno delle Grotte di Frasassi, destinate a chi vuole cimentarsi nella speleologia e immergersi nel buio totale delle grotte, dove il percorso non è pavimentato e la parola d’ordine è esplorare con ogni mezzo possibile.
Percorso azzurro:
Dura circa due ore ed è piuttosto semplice, adatto anche a ragazzi dai 12 anni in su. Si attraversano cunicoli e scivoli, l’importante è essere pronti a sporcarsi e a muoversi tra il fango. Si scoprono così le “4 sorelle”, la “Sala Finlandia”, la “Sala del Bivacco”, la “sala Gentile da Fabriano”, fino ai pozzi di Lucia con le Pelli di Leopardo.
Percorso Rosso:
Dura 3 ore ed è consigliato a chi non è alle prime armi. Inizia dalla “Sala dell’Infinito” in cui si trova subito il primo ostacolo: una voragine di 30 metri, da scendere sempre in sicurezza con una corda, seguita da un cunicolo di altri 30 metri, percorribile solo carponi. Dopo 10 metri di salita si raggiungono le sale del “Palcoscenico”, del “Molare” , dell’”Elefante” e le “Catacombe”.
Questi due percorsi necessitano di prenotazione anticipata e sono riservati a gruppi di minimo 10 persone ad un prezzo maggiorato rispetto al semplice biglietto d’ingresso. Per i contatti e le info più approfondite vi rimandiamo al sito ufficiale.
Potrebbe interessarvi anche > Curiosità sulle Grotte di Frasassi
2 risposte su “Le grotte di Frasassi: cosa aspettarsi dalla visita”
Interessante e completo articolo, per conoscere l’affascinante storia della scoperta delle Grotte di Frasassi collegarsi al sito web http://www.frasassigsm.it scritto dagli scopritori del Gruppo Speleologico Marchigiano C.A.I di Ancona.
Grazie per l’apprezzamento anche per questo articolo Giancarlo! Anche i nostri lettori adesso potranno accedere dal link direttamente al vostro sito!