Il Veteran’s Day è una delle feste federali più significative e sentite negli Stati Uniti, che si celebra l’11 novembre di ogni anno, con parate e festeggiamenti in onore di tutti i veterani.
Una festività con profonde radici storiche e patriottiche, che consiglio di seguire se vi trovate in USA proprio in quel periodo.
Come nasce il Veteran’s Day ed i relativi festeggiamenti negli Stati Uniti
La scelta della data per questa ricorrenza si ricollega all’11 novembre 1918, quando durante la Prima Guerra Mondiale, le Forze Alleate e la Germania firmarono l’Armistizio. E l’11 ricorre insistentemente, in quanto l’accordo è entrato in vigore all’undicesima ora dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese del 1918.
Woodrow Wilson ne festeggiò il primo anniversario definendola Armistice Day, ma solo nel 1926 il Congresso approvò i festeggiamenti annuali e divenne festa nazionale nel 1938.
Si dovette aspettare però il primo giugno 1954 perché nascesse il Veteran’s Day, sotto la presidenza di Dwight Eisenhower. Quel giorno ci fu una grande mobilitazione in seguito alla Seconda Guerra Mondiale e alla Guerra di Corea, durante la quale le associazioni dei veterani chiedevano che venisse cambiata la dicitura da Armistice a Veteran’s Day.
La proposta venne accettata, ma già nel 1968, le celebrazioni vennero spostate al quarto lunedì di ottobre con l’Uniform Holidays Bill, approvato dal Congresso. Nel 1971 la legge entrò ufficialmente in vigore, per durare solo pochi anni, finché nel 1975, il presidente Gerald Ford, la spostò nuovamente all’11 novembre.
1988: la nascita del Dipartimento degli Affari dei Veterani
Nel 1988 nacque infine il Dipartimento degli Affari dei Veterani, con il supporto del Presidente Ronald Reagan. Si passò quindi dalla Veteran Administration che era solo un’agenzia governativa che coordinava e promuoveva iniziative volte a fornire aiuti ai veterani a un vero e proprio Dipartimento del Governo. I suoi compiti sono suddivisi per 3 aree:
1) Veterans Health Administration, dedicata ad assistere e coordinare le cure mediche e gli ospedali per i veterani,
2) Veterans Benefits Administration, che si occupa di controllare l’esistenza dei requisiti necessari per ottenere aiuti e di fornire quelli per un reinserimento nel mondo del lavoro e nella società,
3) National Cemetery Administration, che cura le pratiche relative alla sepoltura e all’organizzazione dei cimiteri per accogliere le salme dei veterani.
Differenze tra Veteran’s e Memorial Day
Con il Veteran’s Day, tutti coloro che hanno servito la patria combattendo nelle forze armate ottengono così un importante riconoscimento.
Molti ancora però lo confondono con il Memorial Day che viene celebrato l’ultimo lunedì di maggio. La differenza sostanziale è che quest’ultimo è dedicato ai soldati caduti in guerra, mentre il Veteran’s day si focalizza in particolar modo su chi è ancora in vita.
Qualche numero sui veterani negli Stati Uniti
Al 2020 i veterani sono circa 19.2 milioni, di cui il 10% donne. Sono quasi l’8% dell’intera popolazione statunitense.
6.3 milioni hanno partecipato alla Guerra in Vietnam, 7.6 milioni alla guerra del Golfo, 3 milioni hanno preso parte alla guerra al terrorismo e circa 5 milioni hanno invece servito in tempo di pace.
Durante la Seconda Guerra Mondiale prestarono servizio circa 16 milioni di americani: 800.000 sono ancora in vita.
Dove vivono i veterani negli Stati Uniti?
In California, Florida e Texas vivono più di 1 milione di veterani.
Altri 10 stati ne hanno un numero sostanzioso che va oltre i 500.000: Arizona, Georgia, Illinois, Michigan, New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Virginia and Washington.
In Alaska, Virginia e Montana, Wyoming, Maine e Hawaii sono invece più del 10% degli abitanti.
Assistere ai festeggiamenti del Veteran’s Day negli Stati Uniti: la mia esperienza
Molto spesso ho avuto occasione di visitare gli Stati Uniti proprio a novembre e l’onore e il piacere di partecipare ai festeggiamenti del Veteran’s Day.
Una delle mie primissime volte in suolo americano mi trovavo nella Fremont Street a Las Vegas, quando è iniziato il corteo. A quel tempo ero ancora inesperta di cultura americana e non avevo idea di cosa stesse succedendo.
Uomini, donne, bambini, soldati, veterani, forze dell’ordine, sfilavano a piedi o sui loro suv, con auto di servizio o strambi mezzi mai visti, sventolando bandiere americane o mostrando gigantografie dei loro cari. Il tutto accompagnato da varie bande, con coreografie e musica, in un clima tutt’altro che caotico a differenza di ciò che si potrebbe pensare.
Un’immensa folla ad ammirarli, applaudirli e lo sventolio incessante delle bandierine americane che qualcuno aveva distribuito tra il pubblico. Nonostante si capisse che non ero americana, la signora accanto a me insistette perché la prendessi anche io e partecipassi alla loro festa.
Gli applausi, quel continuo battere di mani e gli occhi commossi di tutti gli spettatori, immancabilmente hanno fatto commuovere anche me. Una devozione incredibile, una piacevole solennità. Sorrisi, abbracci, inchini, saluti.
Questa è stata la prima volta in cui ho assistito ad una delle tante manifestazioni americane ed ho subito avuto la sensazione di esser parte della loro comunità. Un rispetto, un coinvolgimento, un patriottismo che non avevo mai conosciuto prima.
Altre volte non sono riuscita ad assistere alle parate ma ho sempre percepito un clima di grande rispetto nei confronti dei veterani.
Sebbene sia una festa federale e uffici e molte attività siano chiuse, già dal piccolo fast food fioccano promozioni in onore dei festeggiati. Colazioni, pasti gratis, sconti per veterani e familiari, che possono durare per l’intera settimana.
Altre festività negli Stati Uniti
Oltre al Veteran’s e al Memorial Day, ho avuto il piacere di partecipare anche ad altre festività americane e l’emozione è sempre immensa.
Trovate i miei racconti ai link qua sotto: