Se ti stai chiedendo cosa vedere a Città della Pieve, preparati a scoprire un grazioso borgo nel cuore dell’Umbria adagiato in una delle tante collinette che abbracciano il Lago Trasimeno.
Città della Pieve ha un ammaliante fascino medievale che diventa ancora più suggestivo al calar della sera quando il laterizio delle mille tonalità di rosa con il quale è costruito il centro storico, si accende di pura magia. Ma questo splendido borgo che domina la Val di Chiana nasconde anche tanti tesori di epoche successive e alcune peculiarità che lo rendono un gioiellino imperdibile.
La sua caratteristica forma ad aquila, realizzata in onore di Federico II, custodisce un intricato dedalo di vicoli, sottopassi, scalette e antiche mura. Un impianto urbano che racconta l’esigenza, con la nascita dei Comuni, di sfruttare al meglio ogni spazio per accogliere la popolazione e, allo stesso tempo, di erigere fortezze inespugnabili. Se il Medioevo ha lasciato un’impronta indelebile nella struttura cittadina, il Rinascimento ha avuto un ruolo altrettanto cruciale: Città della Pieve, infatti, diede i natali a Pietro Vannucci, detto il Perugino, tra i più grandi maestri dell’epoca.
Oggi, il fascino senza tempo di questo borgo lo ha reso set ideale per la serie televisiva Carabinieri e luogo scelto dall’attore Colin Firth per acquistare casa.
Le premesse per una visita molto interessante ci sono tutte, quindi iniziamo subito a scoprire tutto ciò che puoi vedere a Città della Pieve.
Cosa vedere a Città della Pieve
La Chiesa di Sant’Agostino

Iniziamo la visita dalla Chiesa di Sant’Agostino vicino alla quale ci sono numerosi parcheggi a pagamento. Non viene quasi mai citata tra le cose da vedere a Città della Pieve in quanto si trova fuori dalle mura del paese e dopo l’unità d’Italia venne sconsacrata ed oggi ospita prevalentemente eventi e convegni. Ma questo non significa che non abbia niente da offrire, anzi: custodisce ancora sei altari rococò con opere di artisti toscani e umbri, di grande valore, quali:
- una tela di Alessandro Brunelli “Assunzione ed Incoronazione della Vergine”,
- una copia de “La Fuga in Egitto” di Francesco Vanni,
- “Gloria di San Tommaso da Villanova”, tela di scuola caravaggesca datata 1662,
- “l’Ascensione di Cristo” di Nicolò Circignani,
- “San Nicola da Tolentino e storie della sua vita” e una nicchia con la Madonna della Spiga di Salvio Savini.
Le porte e le Mura di Città della Pieve
La Chiesa di Sant’Agostino sorge nei pressi di Porta Fiorentina, che proprio per questa vicinanza è conosciuta anche come Porta di Sant’Agostino. Si tratta di una delle quattro porte che, secondo gli storici, si aprivano lungo le antiche mura del borgo, estese per circa 4,5 chilometri. Tra queste, solo due sono giunte fino a noi: oltre a Porta Fiorentina, infatti, resiste Porta Romana, situata a sud e nota anche come Porta di Santa Maria o del Vecciano. Le altre due, Porta Perugina a est (o di San Francesco) e Porta del Castello a ovest, furono demolite, mentre le due rimanenti subirono importanti interventi di ristrutturazione tra il 1825 e il 1827.
Il Vicolo Baciadonne
Svoltando da Via Pietro Vannucci in Via Santa Maria Maddalena, ti addentrerai già nel dedalo di splendidi e pittoreschi vicoli che animano il centro storico (ai quali dedico un paragrafo alla fine di questo articolo). Proprio qui si trova uno dei più famosi: il Vicolo Baciadonne.
E’ considerato il vicolo più stretto d’Italia anche se ci sono diversi comuni che vantano questo primato (ad esempio Ripatransone nelle Marche) quindi è stato definito anche Vicolo degli Innamorati. Se provi a percorrerlo la sua larghezza di soli 53 cm ti farà davvero dubitare di riuscire ad uscirne!
Il suo nome richiama proprio la strettoia che lo contraddistingue, così stretta da costringere due persone che vi transitano in direzioni opposte ad avvicinarsi così tanto da sfiorarsi con le labbra. Secondo la leggenda però questa viuzza è nata nel Medioevo, dopo una disputa tra due famiglie vicine che decisero di separare le rispettive abitazioni con un passaggio tanto angusto.
Dopo averlo percorso troverai un incantevole belvedere che regala una vista mozzafiato sulla Chiana Romana e sul maestoso Monte Cetona.
Chiesa di Santa Maria dei Bianchi
Tornando in Via Pietro Vannucci incontrerai la Chiesa di Santa Maria dei Bianchi, che custodisce una delle opere più preziose del Perugino, l’Adorazione dei Magi, affresco di notevoli dimensioni risalente al 1504.
Nel 1835, durante i lavori di restauro in cui si trova l’opera furono ritrovate due lettere del suo autore, riprodotte su due lapidi in marmo posizionate nelle pareti laterali dell’oratorio. Una rappresenta un’importante testimonianza delle contrattazioni avvenute tra il Vannucci e la Confraternita dei Bianchi, per stabilire il compenso dell’affresco.
“Charo mio Segnore, la penctura che vanno fa nello oratorio de desceprinate cie vorieno a meno duecento florene. Io me contentare de cento come paisano et venticue sciubbeto, glatre in tre anne, venticue l’ano et si dicto contracto sta bene, me mande la polisa et la cuadrine, et sarà facto.
Io Pietro Penctore mano propria, Peroscia vencte de ferraio 1504″
L’altra lettera riporta una particolare richiesta del pittore: doveva lasciare Città della Pieve per raggiungere Perugia e ottenne così la donazione di una mula.
Per gli orari di visita e i costi del biglietto ti rimando ai canali ufficiale. Ti avviso però che con un unico biglietto comulativo puoi accedere anche al Palazzo della Corgna e al Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi.
Palazzo della Corgna

Proseguendo ancora lungo Via Vannucci incontrerai il Palazzo della Corgna uno degli edifici storici più importanti di Città della Pieve. Fu costruito per volere di Ascanio della Corgna, Marchese di Castel della Pieve, per rafforzare il prestigio politico ed economico raggiunto dalla Famiglia Corgna.
La sua costruzione iniziò nella seconda metà del XVI secolo sotto la supervisione dell’architetto Alessi.
Il palazzo è formato da tre aree che si sviluppano intorno ad un cortile centrale ispirato allo stile manierista di Jacopo Vignola. La pietra serena con cui fu costruito e gli affreschi con scene mitologiche e dettagli grotteschi lo rendono davvero suggestivo.
Tra gli artisti ce contribuirono ad abbellirlo spicca il Pomarancio con Virtù Cardinali e Teologali e con l’affresco Concerto delle Muse e Salvio Savini con il Convivio degli dei.


Oggi queste sale ospitano il Museo di Storia Naturale e del territorio di Città della Pieve e la Biblioteca Comunale “Francesco Melosio” che custodisce più di 48.000 volumi.
Inoltre, all’ingresso troverai una inaspettata sorpresa: un obelisco egiziano risalente al V secolo a.C., ritrovato in località Poggio Cavaliere.
Per gli orari e il prezzo del biglietto ti rimando al sito ufficiale, ma ti ricordo che con lo stesso biglietto cumulativo puoi accedere anche al Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi e all’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.
Piazza del Plebiscito e il Duomo di Città della Pieve

Palazzo della Corgna si affaccia su una delle piazze più suggestive di Città della Pieve che ti invita a fermarti per un caffè o un aperitivo ammirando le scenografiche architetture che la fanno da cornice.
Piazza del Plebiscito si incontra con Piazza Gramsci per accogliere la splendida Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, le cui origini risalgono al IV-V secolo. In seguito fu sostituita da una costruzione romanica, poi trasformata in stile gotico. L’attuale edificio, databile tra il XVI e il XVII secolo, conserva ancora alcuni elementi dei diversi rifacimenti, come il campanile adiacente e la cripta posta sotto l’altare maggiore.
All’interno custodisce autentici capolavori del Cinquecento e Seicento. Tra le opere di maggiore pregio spiccano diverse tele del Perugino, tra cui il Battesimo di Cristo, la Madonna in Gloria fra Santi e la decorazione dell’abside. Si possono inoltre ammirare lo Sposalizio della Vergine e la Madonna del Carmine di Antonio Circignani, detto il Pomarancio, oltre a un’altra sua tela, il Battesimo di Gesù, conservata in sacrestia. Da non perdere anche il Crocifisso ligneo attribuito al Giambologna.
Molto suggestiva è anche la visita alla cripta, che custodisce frammenti di affreschi, reperti e resti lapidei, oltre a tratti delle mura originarie: testimonianze preziose dell’antica pieve di epoca gotico-romanica.
La Rocca Perugina

Proseguendo lungo Via Vittorio Veneto arriverai in un altro angolino molto suggestivo di Città della Pieve. Qui, tra locali vivaci e palazzi antichi si erge la Rocca Perugina, un importante esempio di architettura medievale, fatta costruire da Perugia, nella seconda metà del XIV secolo dopo aver conquistato la città.
La Rocca nacque con la funzione di garantire protezione alla guarnigione perugina stanziata in città e di mantenere sotto controllo il centro abitato conquistato. In origine era dotata di cinque torri di avvistamento, delle quali oggi se ne conservano soltanto due, utilizzate un tempo per comunicare rapidamente con Perugia in caso di necessità.
Sulla facciata spicca una fontana pubblica, ornata dall’enigmatica iscrizione “Sic Vos, non Vobis”. Dopo un accurato intervento di restauro, l’edificio ospita attualmente il Centro di Informazione Turistica e il Belvedere della Rocca, un suggestivo giardino panoramico dal quale ammirare in lontananza il Monte Arale e Perugia.

Il Santuario della Madonna di Fatima e l’Oratorio di San Bartolomeo
Accanto alla Rocca Perugina, merita una visita anche la Chiesa di San Francesco, diventata Santuario della Madonna di Fatima dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La chiesa fu edificata dai Francescani verso la seconda metà del XIII secolo. In quello stesso periodo Bonaventura da Bagnoregio vi convocò il Capitolo Generale dell’Ordine, durante il quale venne processato Giovanni da Parma, accusato di eresia. Dell’edificio originario è giunta fino a noi solo la parte inferiore della facciata, caratterizzata da tre ampie arcate e da un portale centrale.
Al suo interno custodisce:
- la tavola “La Vergine in Trono circondata dai Santi Francesco, Bartolomeo, Antonio, Stefano” di Domenico di Paride Alfani,
- la Discesa dello Spirito Santo e l’affresco “Ecce Homo” di Pomarancio,
- la statua della Madonna di Fatima, oggi oggetto di profonda venerazione.
Accanto alla chiesa si trova l’Oratorio di San Bartolomeo, custode della preziosa Crocifissione, dipinta da Jacopo di Mino del Pellicciaio, conosciuta anche come “Il Pianto degli Angeli”, per gli intensi tratti di dolore che caratterizzano gli angeli.
Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi
Tornando al Duomo, prosegui lungo Via Roma per raggiungere il Museo Civico Diocesano, nato all’interno dell’ex chiesa di Santa Maria dei Servi, risalente al XIII secolo. Il Museo è stato realizzato nei locali dell’antica cantina del monastero ed accoglie numerose opere d’arte con soggetti religiosi. Tra i vari autori spicca ancora una volta il nome del Perugino.
Come in molti palazzi del centro storico anche qui si trova una cripta dove nel 2015 sono stati rinvenuti i reperti etruschi della tomba di San Donnino.
Per gli orari e prezzi del biglietto ti consiglio di consultare i canali ufficiali del Museo. Ti ricordo però che con un unico biglietto puoi accedere anche al Palazzo della Corgna e all’ Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.
La Chiesa di San Pietro
All’estremità più a sud di Città della Pieve, fuori dalle mura e in un bellissimo punto panoramico, si trova la Chiesa di San Pietro, costruita nel XIII secolo e inizialmente dedicata a Sant’Antonio Abate. Assunse l’attuale intitolazione solo nel 1815, quando divenne sede delle Confraternite di San Pietro e Paolo e di San Sebastiano e Rocco.
La struttura, passò nel XVI secolo ai Disciplinati di San Salvatore che ne promossero restauri e commissionarono al Perugino (1508) l’affresco di Sant’Antonio Abate con i Santi Marcellino e Paolo Eremita. Gravemente danneggiato da un terremoto nel 1861 e da un distacco mal riuscito, è stato più volte restaurato. Sempre del Perugino sono la pala d’altare con la Madonna in Gloria e il Battesimo di Cristo. Non manca però anche un’opera del Pomarancio: lo Sposalizio della Vergine.
Degna di nota è anche la cripta, risalente probabilmente alla fase romanico-gotica, che conserva affreschi attribuiti a Benozzo Gozzoli, pittore del XV secolo.
Il Percorso dei Vicoli



Come già accennato durante la presentazione del Vicolo Baciadonne, Città della Pieve è ricca di vicoli nascosti che si snodano creando un labirinto di angoli pittoreschi, che rievocano l’atmosfera del passato e rendono ancora più piacevole la visita del centro storico.
Proprio per questo motivo è stato organizzato il Percorso dei Vicoli con che ti permette di scoprire ben 19 tappe. Potrai facilmente individuarle grazie all’apposita segnaletica contrassegnata di blu. Si tratta di una semplice passeggiata di circa 30 minuti che ti permetterà di scoprire in modo originale Città della Pieve. Di notte è ancora più suggestiva, alcuni vicoli sono quasi privi di illuminazione: sembra davvero di tornare nel Medioevo!
Percorso del Paesaggio
Insieme alla segnaletica del percorso dei vicoli troverai anche quella che indica il Percorso del Paesaggio. Come già immaginerai questo itinerario ti condurrà alla scoperta di luoghi dai quali potrai ammirare splendidi panorami. Città della Pieve ha infatti anche numerosi belvedere tra i quali ti suggerisco di non perdere: il Belvedere della Rocca di cui ti ho già parlato, il Belvedere di Via Garibaldi, il Belvedere da Torre del Vescovo, il Belvedere da Via Case Basse e il Belvedere della Chiesa di San Pietro.
Per scoprirlo tutti ti consiglio di fare visita all’Ufficio Turistico all’interno della Rocca.
Come raggiungere e dove parcheggiare a Città della Pieve
Se raggiungi Città della Pieve in auto, percorri l’Autostrada A1 ed esci a Fabro o Chiusi – Chianciano, distanti entrambe circa 25 km.
Se ti sposti in treno la stazione più vicina è quella di Chiusi – Chianciano dalla quale partono gli autobus che le collegano in circa 13 minuti.
Fuori dalle Mura di Città della Pieve e in prossimità delle porte di accesso potrai trovare numerosi parcheggi a pagamento facilmente identificabili su Google Maps
Cosa vedere nei dintorni di Città della Pieve
La zona in cui si trova Città della Pieve è sicuramente costellata di piccoli borghi e oasi naturali che avrai l’imbarazzo della scelta su cosa vedere nei dintorni. Tuttavia, premettendo che per visitare bene il borgo e le sue attrazioni si impiegano almeno 2/3 ore, ti consiglio alcune tappe che puoi fare in giornata:
- Mugnano, il Borgo dei Muri dipinti, minuscolo ma davvero grazioso grazie all’iniziativa dei cittadini di decorare le mura del centro storico con opere d’arte,
- Panicale, la terrazza naturale sul Lago Trasimeno, che si sviluppa lungo le tre cinte murarie concentriche, tutto in salita (ma niente paura, sono salite molto brevi),
- Paciaro, minuscolo ma perfetto per fare un tuffo indietro nel tempo,
- Castiglione del Lago, splendido borgo medievale arroccato sulle rive del Lago Trasimeno,
- Montepulciano, famosa per il vino ma ricca di splendidi palazzi da visitare che l’hanno fatta diventare un set rinomato per cinema e serie tv.
Se ami fare shopping, ti consiglio di fare una sosta all’Outlet Village Valdichiana, distante circa 40 km.
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