Se ti stai chiedendo cosa vedere a Marsala, sappi che questa città della Sicilia occidentale è un tesoro che racchiude storia, cultura, natura e sapori unici.
Famosa in tutto il mondo per il vino che porta il suo nome, Marsala incanta con il suo centro storico fatto di eleganti chiese barocche, palazzi nobiliari e stradine pittoresche, ma anche con tramonti indimenticabili sulle saline e acque cristalline che bagnano le sue spiagge dorate. Un luogo dove l’archeologia incontra la bellezza del paesaggio e l’enogastronomia diventa un viaggio nei sensi, regalandoti esperienze ed emozioni indimenticabili.
Cosa vedere a Marsala
Iniziamo il nostro viaggio tra le cose da vedere a Marsala, dai luoghi che l’hanno vista protagonista della storia d’Italia.
Cosa vedere a Marsala sulle tracce di Garibaldi
Il nome di Marsala è profondamente legato a quello di Garibaldi, sbarcato in Sicilia l’11 Maggio 1860 a bordo di 2 piroscafi di chiamati “Lombardia” e “Piemonte”.
Ancora oggi a Marsala il nome di Giuseppe Garibaldi risuona ovunque, dalle targhe che ricordano il suo passaggio ai monumenti in suo onore.
Il Monumento ai Mille di Marsala
Sul lungomare di Marsala non poteva mancare un monumento dedicato allo sbarco dei Mille.
Realizzato dopo diversi progetti rimasti incompiuti, fu infine portato a termine seguendo i disegni degli architetti Mongiovì e Abramo, che scelsero di raffigurare sul piano superiore le due poppe dei piroscafi con cui Garibaldi e i suoi uomini giunsero sulle coste marsalesi.
A rendere il monumento ancora più suggestivo sono le lastre metalliche poste in cima che riportano tutti i nomi dei Mille che presero parte all’impresa, simbolo di un coraggio collettivo che unì popoli e regioni della penisola. Da qui, lo sguardo abbraccia un panorama affascinante che include Porta Garibaldi, il litorale cittadino e, sullo sfondo, le Isole Egadi.
Se arrivi in auto puoi approfittare del parcheggio gratuito adiacente dal quale puoi iniziare il tuo tour alla scoperta di tutte le attrazioni di Marsala.
La domenica però, questa zona ospita il vivace Mercato del Contadino, ricco di prodotti locali come pane, olio, miele e frutta fresca, quindi il parcheggio non è disponibile.
Porta Garibaldi a Marsala

Porta Garibaldi è una delle porte più antiche della città di Marsala che in origine aveva il nome di “Porta di Mare” per la sua posizione vicino al litorale. Dopo il passaggio di Giuseppe Garibaldi e dei Mille prese il nome attuale per ricordare quel momento.
Oltrepassata questa Porta, troverai l’Antico Mercato a destra e la Chiesa dell’Addolorata a sinistra.
Il Museo Civico di Marsala
Un’altra tappa imperdibile da vedere a Marsala, se vuoi approfondire la storia legata a Garibaldi, è il Museo Civico dove sono esposti reperti riguardanti l’impresa dei Mille.
Tra questi spicca la poltrona in damasco dove si dice che Garibaldi riposò dopo lo sbarco, insieme a stampe e documenti originali dell’epoca, armi e camicie rosse. Il Museo custodisce anche una collezione di minerali e fossili e opere di pittori contemporanei quali Antonio Sicurezza e Zacarias Cerezo, acquerellista spagnolo.
Il Museo Civico di Marsala si trova in via Ludovico Anselmi Correale 12, a circa 300 metri da Porta Garibaldi e l‘ingresso è gratuito. E’ aperto da martedì a sabato dalle 09 alle 13.30 e dalle 16 alle 20.
Il centro storico di Marsala: un tuffo nel Barocco
Passeggiando tra le vie lastricate di Marsala, incontrerai un susseguirsi di gioielli architettonici, religiosi e nobiliari che raccontano la storia antica della città.
La Chiesa di Maria SS Addolorata di Marsala

La Chiesa di Maria SS Addolorata di Marsala è una delle chiese pià amate dai marsalesi. E’ chiamata anche Madonna del Fulmine in ricordo di una tremenda tempesta che avvenne nell’inverno del 1691 e che costrinse tutta la popolazione terrorizzata a ripararsi presso quella che al tempo era Porta di Mare, per chiedere aiuto alla Vergine. La leggenda narra che un fulmine colpì il cavallo di un giovane in preghiera, lasciando illeso il ragazzo e l’episodio fu subito interpretato come un miracolo.
Per ricordare questo evento prodigioso, il 14 luglio 1691 la comunità marsalese decise di edificare, grazie alle offerte dei fedeli, una chiesa proprio dove si trovava una cappella dedicata alla Madonna della Concezione.
L’edificio, che oggi si affaccia su Piazza dell’Addolorata, custodisce una delle immagini mariane più care ai cittadini: la statua della Madonna Addolorata. La scultura, realizzata tra il 1786 e il 1790, sarebbe opera di un sottufficiale spagnolo che la intagliò nel legno di cipresso. A completarla furono i dettagli in cartapesta, le decorazioni pittoriche curate dal sacerdote Donato e, lo stesso volto della Vergine che, in modo misterioso, apparve improvvisamente già finito.
Sotto l’altare si trova invece il Cristo morto, opera dell’artista Carmelo Bruno. Entrambi i simulacri vengono custoditi gelosamente all’interno della chiesa e lasciano il loro luogo solo una volta l’anno: il Venerdì Santo, quando percorrono in processione le vie della città, dando vita a uno dei momenti religiosi più intensi e partecipati di Marsala.
L’antico Mercato di Marsala

Nel Seicento l’Antico Mercato di Marsala era conosciuto come “Piazza d’Armi” del Quartiere Spagnolo, dove si trovavano anche le scuderie dei cavalli. Con la fine del dominio spagnolo l’area cambiò funzione, diventando uno spazio dedicato soprattutto al commercio, in particolare al pesce e ai prodotti ortofrutticoli. Alcuni anni fa era il cuore della movida notturna marsalese, ma oggi è purtroppo in decadenza.
Cortile degli Uffici Comunali di Marsala

Passeggiando lungo Via Garibaldi potrai scorgere un arco tra i palazzi sulla destra. Oltrepassalo per ritrovarti in un grazioso cortile con una fontana sulla quale si abbracciano le fronde di immensi alberi. Un angolino davvero incantevole per rilassarsi.
Palazzo VII Aprile

Proseguendo lungo Via Garibaldi incontrerai il maestoso Palazzo VII Aprile, edificato nel Quindicesimo secolo come sede delle riunioni del Consiglio Civico e della magistratura. Nel corso del tempo ospitò anche la Loggia dei Pisani e divenne un importante punto di riferimento per il commercio e le attività di scambio.
L’edificio si distingue facilmente per la sua architettura: la facciata presenta un doppio loggiato con eleganti archi sorretti da colonne, mentre al centro domina la torre dell’orologio a pianta quadrata.
Il nome con cui lo conosciamo oggi fu adottato solo in seguito alla rivolta contro i Borboni del 7 aprile 1860. In memoria di quell’episodio, all’interno della suggestiva Sala delle Lapidi si possono ancora ammirare iscrizioni commemorative che ricordano il coraggio e lo spirito rivoluzionario della città.
La Chiesa Madre di San Tommaso di Canterbury: il Duomo di Marsala

La Chiesa Madre di Marsala si affaccia su Piazza della Repubblica, proprio accanto a Palazzo VII Aprile e si presenta come un affascinante connubio di storia, leggenda e arte. Le sue origini risalgono al 1176, quando i Normanni la costruirono, probabilmente su un edificio paleocristiano, promuovendolo ad arcipretura per compensare la città della perdita del ruolo vescovile.
La scelta di dedicarla al santo inglese Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, nacque da uno straordinario evento: una nave carica di colonne in marmo corinzio, diretta in Inghilterra per una chiesa dedicata allo stesso santo, si arenò sulle coste marsalesi. Considerato un segno divino, il materiale fu recuperato e utilizzato per costruire la Chiesa Madre.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha vissuto una lunga storia di rifacimenti e trasformazioni e la facciata fu completata solo tra il 1955 e il 1956 con una scenografica seconda facciata in stile barocco.
All’interno è suddivisa in tre navate con dodici cappelle (realizzate tra il XV e il XVII secolo), opere dei Gagini, dipinti sacri, preziosi paramenti e reliquie. Nell’abside spicca una grande tela che rappresenta il martirio di San Tommaso. Molto suggestivi sono anche i sarcofagi di importanti figure marsalesi tra cui vescovi, magistrati e filosofi.
La Chiesa del Purgatorio di Marsala
Percorrendo Via XI maggio incontrerai una splendida chiesa dove è ben evidente il trionfo del barocco: la Chiesa del Purgatorio, affacciata sull’omonima piazza con al centro una splendida fontana del Settecento. In origine era dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, ricordati con due statue nella sfarzosa facciata, impreziosita anche da 4 colonne tortili e due campanili ispirati allo stile del Borromini.
La Chiesa del Purgatorio di Marsala fa parte della triade delle chiese del Purgatorio che insieme a quelle di Castelvetrano e Trapani furono decorate internamente con intonaco bianco per volere di un vescovo. Il bianco candido della cupola è impreziosito da decori in maioliche verdi e alle pareti spiccano affreschi settecenteschi con scene dell’Antico e del nuovo Testamento.
Recenti scavi hanno portato alla luce resti di un edificio sacro di epoca protobizantina e alcuni cunicoli che la collegano alla Chiesa Madre.
Oggi è sede dell’Auditorium “Santa Cecilia”.
Porta Nuova e Teatro Impero

Proseguendo lungo via XI Maggio si raggiunge Porta Nuova, una delle quattro antiche porte che un tempo segnavano l’accesso alla città di Marsala. L’attuale struttura risale al 1790, quando fu realizzata per sostituire la precedente porta in legno, ormai deteriorata e proprio in quel momento preso il nome di “nuova” .
Porta Nuova si distingue per le linee sobrie ed essenziali, espressione del gusto classico di fine Cinquecento. All’interno custodisce due importanti lapidi: una ricorda il messaggio del re Vittorio Emanuele III all’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, l’altra il celebre proclama con cui il generale Armando Diaz annunciò la vittoria.
Poco distante, sulla piazza, si erge un elegante palazzo nobiliare che porta una targa commemorativa: qui, l’11 maggio 1860, pernottò Giuseppe Garibaldi.
Accanto alla porta, invece, si apre Villa Cavallotti, un giardino pubblico che invita alla sosta e che confina con il Bastione di San Francesco. Da lassù lo sguardo spazia sul mare fino alle Isole Egadi.
Di fronte alla porta riconoscerai sicuramente l’architettura razionalista del Teatro Impero di Marsala, sopravvissuta ai lavori di ristrutturazione del 1956.
Nacque nel 1920 come “Arena Roma”, un cinema all’aperto dotato di schermo in muratura e con una capienza di circa 600 posti. Nel 1936 diventò una sala cinematografica al chiuso, assumendo il nome di “Cinema Impero”, in omaggio alle conquiste coloniali italiane dell’epoca.
Il Parco Archeologico Lilibeo di Marsala
Tra Porta Nuova e il lungomare si estende il Parco Archeologico di Lilibeo, un’area verde che custodisce le radici più antiche di Marsala. Proprio lì, sorgeva la città punica di Lilibeo, fondata dai Cartaginesi nel IV secolo a.C., la cui storia oggi si svela non solo passeggiando tra i sentieri del parco, ma anche visitando il museo Baglio Anselmi che dal 1986 accoglie il relitto di una nave punica.
Il museo custodisce anche reperti che spaziano dal II secolo a.C. al I d.C., insieme a numerose anfore che raccontano l’intensa attività commerciale che animava le coste siciliane fin dai tempi più antichi.
E’ aperto da martedì a domenica dalle 09 alle 18.30. Il costo del biglietto è di 4,00 € intero, 2,00 € ridotto (dati aggiornati al settembre 2025). Ti consiglio però di consultare il sito ufficiale per scoprire tutte le opzioni di visita, gli orari di apertura e il costo dei biglietti sempre aggiornati.
Sul lungomare non dimenticarti di raggiungere Capo Beo, il punto più a Ovest della Sicilia.

Cosa vedere a Marsala: i musei
Marsala vanta numerosi Musei interessanti per scoprire ogni dettaglio della storia e delle tradizioni della città. Oltre a quelli già citati potrai visitare anche:
- Museo degli Arazzi Fiamminghi,
- Museo del Carmine,
- Museo Mirabile.
Il Museo degli Arazzi Fiamminghi
Tra la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa Madre si trova il Museo degli Arazzi Fiamminghi che custodisce 8 splendidi arazzi fiamminghi che Mons. Antonio Lombardo donò alla Chiesa Madre nel 15898, dopo averli ricevuti dalla Regina di Spagna.
Gli arazzi si distinguono innanzitutto per le ricche cornici decorative, impreziosite da dettagli floreali, frutti e figure allegoriche. Realizzati con un raffinato intreccio di fili di lana e seta, con ordito verticale in lana, furono tessuti dall’arazziere di Bruxelles Cornelis Tons tra il 1550 e il 1575, seguendo i cartoni del pittore fiammingo Peter De Kempeneer, collaboratore di Polidoro da Caravaggio.
Le otto scene rappresentate narrano la guerra giudaico-romana che Vespasiano e il figlio Tito combatterono per conquistare Gerusalemme.
Il Museo degli Arazzi Fiamminghi si trova in Via Giuseppe Garraffa 57. E’ aperto da martedì a domenica dalle 09 alle 13 ed il costo del biglietto è di 4,00 € adulti, 2,00 € studenti.
Il Museo del Carmine
Il Complesso Carmelitano dell’Annunziata, rappresenta il monumento religioso più antico di Marsala, anche se è stato sottoposto a numerosi rifacimenti che hanno apportato visibili modifiche alla struttura originaria. Oggi il suo Convento, chiamato Carminio, è sede dell’Ente Mostra di Pittura Contemporanea.
Ospita una collezione di circa 750 opere di pittori di grande fama, tra i quali spiccano: Cagli, Gentilini, Cantatore, Cassinari, Sironi, Conti, Maccari, Marchegiani, Pomodoro, Tosi, Tozzi.
Il Museo del Carmine si trova in Piazza del Carmine ed è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. L’ingresso è libero.
Il Museo Mirabile di Marsala
Circa 14 km a sud di Marsala c’è un altro museo che merita una visita. Il Museo Mirabile prende il nome dal suo proprietario e fondatore che lo inaugurò il 1° luglio del 2000, il Rag. Salvatore Mirabile.
La passione coltivata fin dall’infanzia per i canti popolari siciliani, unita all’amore per gli oggetti del passato con cui arricchiva le scene delle sue esibizioni, ha dato vita a questa singolare esposizione. Una raccolta che racconta le antiche tradizioni contadine e tramanda le arti e i mestieri di un tempo, indagando l’anima più autentica della cultura siciliana.
Il Museo Mirabile si trova in Contrada Fossarunza, 198, circa 14 km a sud del centro di Marsala. E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13. (dati aggiornati a settembre 2025)
Cosa vedere sulle coste di Marsala: la Laguna dello Stagnone con le saline e l’isola di Mozia
Tra le meraviglie imperdibili di Marsala spicca la Riserva Naturale Orientata delle Isole dello Stagnone, istituita nel 1984 e considerata una delle aree protette più affascinanti della Sicilia.
La laguna dello Stagnone, la più vasta dell’isola, è un ecosistema unico delimitato dall’Isola Grande e arricchito dalla presenza di tre isolette: Mozia, Santa Maria e Schola. Qui natura, storia e tradizioni si intrecciano in un paesaggio di rara bellezza, fatto di saline scintillanti, antichi mulini a vento e acque calme che regalano tramonti indimenticabili.
La biodiversità straordinaria di questa riserva la rende ideale per gli amanti del birdwatching, ma anche per chi desidera vivere esperienze a contatto con la natura attraverso passeggiate, escursioni in barca o attività acquatiche.
Saline Ettore Infersa di Marsala
Inizia la tua visita della Laguna dalle Saline Ettore Infersa e dal suo iconico mulino a vento. Qui potrai visitare la bottega del sale e partecipare a visite guidate passeggiando lungo gli argini delle vasche, scoprendone il funzionamento e tutte le curiosità sulla raccolta manuale del sale.
Se puoi, trattieniti fino al tramonto: vedrai le saline accendersi di riflessi dorati, rosa e arancio, regalandoti uno spettacolo impossibile da dimenticare.
L’isola di Mozia
Dal parcheggio delle saline puoi anche raggiungere la suggestiva Mozia.
Mozia, l’antica colonia fenicia fondata nell’VIII secolo a.C., custodisce un patrimonio archeologico straordinario che racconta secoli di storia e di scambi commerciali nel cuore del Mediterraneo.
Passeggiando tra le sue rovine potrai ammirare le antiche mura, le case puniche, i santuari e i mosaici, fino ad arrivare al celebre “Giovane di Mozia”, una scultura in marmo di rara bellezza conservata nel Museo Whitaker.
Il Museo ha sede all’interno del palazzo che l’ornitologo e archeologo Giuseppe Whitaker fece costruire come casa di campagna sull’isola. Vanta un’ampia collezione di reperti dell’antica città fenicia di Mozia.
Puoi raggiungere Mozia con il traghetto della Mozia Line (costo 5 € andata e ritorno – prezzi aggiornati a settembre 2025). Il tragitto dura circa 15 minuti. Per poter esplorare l’isola dovrai pagare un biglietto d’ingresso scegliendo tra varie formule cumulative che ti consiglio di consultare sul sito della Fondazione Whitaker.
In alternativa, nei periodi di bassa marea è possibile raggiungere Mozia a piedi, percorrendo l’antica via punica un tempo solcata dai carri trainati dai cavalli. Una passeggiata suggestiva a filo d’acqua, che ti regalerà scorci stupendi ed emozioni uniche.
>>> Se ami gli sport acquatici puoi optare anche per un tour in kayak delle isole dello Stagnone. Trascorrerai ben 5 ore tra le principali isole della laguna, scoprendo paesaggi selvaggi e l’antica storia nascosta tra i siti archeologici di origine fenicia.
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