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Cosa vedere a Monterchi: il borgo della Madonna del Parto e del mito di Ercole

Monterchi è un piccolo borgo in provincia di Arezzo, che si erge su una collinetta affacciata sul bucolico paesaggio della Valtiberina, al confine tra Umbria e Toscana.

Monterchi deve la sua fama al prezioso affresco che custodisce in un museo appositamente creato per ospitarlo: la Madonna del Parto di Piero della Francesca. Per questo motivo se desideri seguire le tracce del famoso artista nella provincia di Arezzo, non puoi non programmare una visita anche a questo piccolo paesino.

E se non sei un vero appassionato di storia dell’arte, l’opera riuscirà ugualmente ad incantarti ed emozionarti.

Storia e origini di Monterchi

Il centro storico di Monterchi, si sviluppa su più livelli, distinti e separati da antiche cinte murarie e collegati da ripide scalinate nascoste tra una rigogliosa vegetazione che fa da cornice all’incantevole paesaggio circostante. Passeggiando per i vicoli tra salite e discese, ti ritroverai ad attraversare passaggi stretti e massicce arcate che ancora ne testimoniano la chiara impronta medievale, nonostante le numerose distruzioni subite, soprattutto a causa di terremoti.

Le origini di Monterchi, tuttavia, sembrano essere molto più antiche: si pensa infatti che in epoche remote vi si svolgessero rituali in onore di Ercole, come lascerebbe intendere il nome stesso, “Monterchi”, derivato da Mons Herculis (“Monte di Ercole”).

Cosa vedere a Monterchi

Pur conservando un centro storico affascinante, con scorci pittoreschi e atmosfere d’altri tempi, Monterchi appare oggi quasi deserta. Il suo silenzio e le vie vuote contribuiscono a creare la sensazione di un luogo rimasto sospeso nel passato, che però si presenta più suggestivo per l’eco della sua storia che per le attrazioni presenti. In una soleggiata domenica di inizio ottobre, nel centro storico non ho trovato né un bar né un locale aperto e purtroppo nemmeno l’unico altro museo del paese.

In questo articolo ho raccolto tutto ciò che puoi vedere a Monterchi, così che tu sappia cosa aspettarti dalla visita.

Il Museo della Madonna del Parto di Monterchi

Museo Madonna del Parto Monterchi

Il principale, se non unico, motivo per cui molti visitano Monterchi, come ho già detto in precedenza, è senza dubbio il Museo della Madonna del Parto, che custodisce uno dei capolavori più celebri di Piero della Francesca.

L’affresco, realizzato intorno alla metà del Quattrocento, raffigura una Vergine in gravidanza che apre il manto sorretto da due angeli, in un gesto solenne e delicato al tempo stesso.

Madonna del Parto Piero della Francesca Monterchi

L’opera, considerata uno dei simboli più intensi della maternità e della grazia femminile nel Rinascimento, fu originariamente dipinta nella cappella di Santa Maria di Momentana, appena fuori le mura del borgo. A seguito del terremoto del 1917 e dei successivi restauri, l’affresco venne staccato e oggi è esposto in un ambiente moderno e climatizzato, appositamente progettato per garantirne la conservazione.

Il museo si trova ai piedi del centro storico, poco fuori dalle mura, in via della Reglia, ed oltre ad esporre l’affresco della Madonna del Parto, ne racconta la storia e il significato in una sala multimediale, ed ospita anche mostre d’arte temporanee.

La foto qui sotto mostra le informazioni relative ad orari e prezzi del biglietto della Madonna del Parto, al momento della mia visita, ottobre 2025.

orari museo Madonna del Parto Monterchi

La Chiesa e il Monastero di San Benedetto

Di fronte al Museo noterai sicuramente il Monastero di San Benedetto nato probabilmente prima dell’anno Mille come hospitale per accogliere i viandanti e i malati e trasformato in monastero per le monache camaldolesi e in seguito per le benedettine cassinesi.

Chiesa e Monastero di San Benedetto Monterchi

La struttura che vediamo oggi esiste almeno fin dal 1525, ma sono molti i rifacimenti, come si può vedere dai vari tipi di materiali e stili usati per la muratura esterna. All’interno ha un grande orto con un pozzo centrale, circondato da un loggiato e alte mura con nicchie.

Purtroppo però sembra esser chiuso e tergiversa in un grave stato di abbandono.

Il Museo delle Bilance di Monterchi

Palazzo Massi Museo delle Bilance Monterchi

Oltrepassando il grande arco che sovrasta il museo della Madonna del Parto, in pochi passi si raggiunge Palazzo Massi, inconfondibile per il bugnato e il portale monumentale d’ingresso sulla facciata. Al suo interno, nelle sale dell’antica dimora signorile è stato allestito il Museo delle Bilance.

Questo museo, nato grazie alla collezione che l’appassionato Velio Ortolani iniziò negli anni ’60, custodisce oltre 160 oggetti tra bilance, pesi e strumenti di misurazione. E’ un luogo unico dove poter scoprire strumenti e mestieri d’un tempo come il cambiavalute, il daziere, la bilancia domestica o industriale.

Purtroppo però, il Museo delle Bilance di Monterchi è visitabile solo su prenotazione per gruppi di almeno 15 persone, con almeno una settimana di anticipo. Questo rende la visita un po’ più difficile da organizzare e, per chi si ferma a Monterchi senza aver programmato, come me, rende inaccessibile una delle poche altre attrazioni di Monterchi, che sarebbe anche inclusa nel biglietto per il Museo della Madonna del Parto. Un vero peccato!

La Chiesa di San Simeone di Monterchi

Chiesa di San Simeone Monterchi

A fianco del Palazzo Comunale, in Piazza Umberto I sorge la Pieve di San Simeone, un’imponente struttura a pianta rettangolare che, vista da lontano, spicca nella sagoma di Monterchi e sembra abbracciare tutta la parte più alta del centro storico.

Le origini della Pieve sono legate a quelle del castello appartenente alla famiglia dei Tarlati e dedicato a San Simeone, ma nel 1520 passò sotto la diocesi di Sansepolcro, che intervenne con profondi rinnovamenti nella struttura originaria.

Purtroppo durante il terremoto del 1917 subì gravi danni e fu quasi completamente ricostruita. All’interno è composta da una sola navata e custodisce:

  • la Madonna con Bambino in terracotta policroma di Benedetto Buglioni (1520 circa),
  • la Circoncisione e presentazione di Gesù al Tempio” attribuita o a Durante Alberti o a Francesco Cungi (1519)
  • e un pulpito in pietra che rappresenta Ercole vittorioso sull’Idra, simbolo pagano di Monterchi.

La Rocca e la Torre civica di Monterchi

Salendo fino alla parte più alta del borgo, attraverso una rampa posta a lato di Piazza Umberto I, si raggiunge la Rocca di Monterchi, cuore antico del paese. Della struttura originaria restano oggi solo alcune porzioni di mura, come l’arco di accesso e la Torre Civica, che son state ricostruite dopo il disastroso terremoto del 1917, mentre quel che resta dell’antico castello è una residenza privata.

Da quassù si apre una terrazza panoramica che si affaccia sulla Valtiberina toscana e spazia fino agli Appennini, anche se la visuale è disturbata abbastanza dalle costruzioni del centro abitato. È comunque il luogo ideale per fermarsi un momento, godersi il silenzio e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera sospesa nel tempo.

Il Parco fluviale di Monterchi

Alle pendici del colle su cui sorge il centro storico di Monterchi, lungo il torrente Cerfone, si trova un’area verde molto curata e tranquilla: il Parco fluviale di Monterchi. Al centro del parco spicca una statua che raffigura Ercole che uccide l’Idra, un chiaro richiamo alle antiche origini del borgo.

Oggi il parco è un luogo piacevole dove ritrovarsi nelle giornate di sole, ideale per chi ama la natura o desidera semplicemente concedersi una pausa all’aperto. È dotato di aree gioco per bambini, spazi per pic-nic e barbecue, oltre a un campo da calcio e da pallavolo, rendendolo perfetto per qualche ora in compagnia fi familiari o amici o per un po’ di relax dopo aver visitato il borgo.

Cosa vedere nelle vicinanze di Monterchi

La visita a Monterchi richiede poco tempo: in un’ora circa puoi passeggiare per il centro storico, visitare chiesa e museo. Non ti consiglio di fare un lungo viaggio solo per questa tappa, a meno che tu non sia un appassionato di Piero della Francesca, ma dato che nelle vicinanze c’è una zona della Toscana meno turistica ma davvero interessante, ti elenco alcuni paesi non molto distanti da Monterchi per inserirlo all’interno di un itinerario più ampio e soddisfacente.

Puoi facilmente abbinare Monterchi a una giornata di scoperta nei dintorni, toccando alcuni dei borghi e città davvero interessanti:

  • Sansepolcro: città natale di Piero della Francesca, conserva alcune delle sue opere più importanti, come il celebre Polittico della Misericordia e la Resurrezione, custodite nel Museo Civico,
  • Anghiari: inserito tra i borghi più belli d’Italia, è un piccolo gioiello medievale che domina la valle come arroccato su una collina. Le sue stradine in pietra e i panorami sulla campagna circostante raccontano la storia della famosa Battaglia di Anghiari, dipinta da Leonardo da Vinci.
  • Città di Castello: appena oltre il confine umbro, è una città d’arte vivace e raffinata. Qui puoi visitare la Pinacoteca Comunale e il Museo Burri, Palazzo Albizzini e gli ex seccatoi del tabacco,
  • Pieve Santo Stefano – Conosciuta come il “paese dei diari”, ospita l’Archivio Diaristico Nazionale, una raccolta emozionante di testimonianze di vita comune,
  • Arezzo: capoluogo di provincia e città dal ricco patrimonio artistico, è fortemente legata alla figura di Piero della Francesca. Nella Basilica di San Francesco si trova il suo straordinario ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, uno dei capolavori assoluti del Rinascimento italiano.

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