Una delle sorprese più piacevoli che mi ha riservato Cracovia sono stati gli infiniti murales che ravvivano il quartiere ebraico di Kazimierz e il Ghetto ebraico di Podgorze.
Questa forma d’arte che negli ultimi anni sta spopolando ovunque nel mondo come strumento di riqualificazione urbana di spazi travolti dal degrado, si era già sviluppata con il comunismo attraverso manifesti e insegne eleganti in ogni angolo del paese.
Ma è da poco tempo che ha conquistato la Polonia e soprattutto a Cracovia, che rispetto a città come Breslavia, Katowice eVarsavia è rimasta più conservatrice.
Negli ultimi dieci anni a Cracovia sono stati organizzati eventi per incentivare gli artisti di strada ad abbellire alcune aree urbane come l’Art Boom festival o il Festival della cultura ebraica.
Le stesse autorità cittadine si sono fatte carico di finanziare alcuni grandi murales a Cracovia. E sempre più ristoranti e aziende ingaggiano artisti per dare un tocco di colore e originalità alle facciate dei palazzi in cui lavorano.
Alcuni murales sono stati realizzati nei quartieri a nord di Stare Miasto, ma la più grande concentrazione di street art di Cracovia si ha nei quartieri di Kazimierz e Podgorze ed è proprio qui che oggi faremo un tour virtuale alla ricerca delle opere più belle e significative.
Murales di Kazimierz
Murales di Podgorze
I murales del quartiere ebraico di Cracovia – Kazimierz
Cantando sotto la pioggia
ul. Bożego Ciała 18
Questo murales è stato realizzato nel 2014 e ritrae Gene Kelly che canta sotto la pioggia.
Angolo tra Nowa e Josefa

Un arcobaleno di vivaci colori anima una vecchia casa all’angolo di Nowa e Józefa dal 2016. E’ stato realizzato per il progetto: “100 murales per Cracovia”.
Senza dubbio uno dei miei preferiti!
BC 24 Galleria Urbana
ul. Bożego Ciała 24,
BC 24 vende abbigliamento da strada, scarpe da ginnastica, skateboard, fumetti, dischi in vinile e accessori per realizzare graffiti. Probabilmente ha voluto immortalare la sua essenza anche nel muro esterno attraverso opere che cambiano costantemente.
Per l’amor di Dio la censura è ovunque

ul. w. Wawrzyńca 5,
Questo murales è un’opera di “Pikaso” realizzata nel 2012 durante il Grolsch ArtBoom. Sembra che l’artista abbia voluto rappresentare la sua reazione dopo che il suo progetto iniziale per quella facciata è stato rifiutato: un volto coperto da una scia nera.
Lookarna
ul. Józefa 11
Lookarna è un negozio e studio d’arte che accanto alla porta d’ingresso ha fatto rappresentare una specie di navicella spaziale con tanti occhi da cui scendono case anch’esse con un occhio ciascuna.
Murale storico di Kazimierz
ul. Józefa 17
Questo murales è uno dei più famosi di Cracovia. E’ stato realizzato nel 2015 per il progetto Kazimierz Historical Murals da Piotr Janowczyk, all’esterno del Pub Wręga. I ritratti sono di cinque personaggi importanti della zona. Da sinistra a destra troviamo:
– l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo,
– Helena Rubinstein (fondatrice dell’omonima casa cosmetica e nata nel distretto di Kazimierz),
– Karol Knaus (architetto, artista e conservatore di monumenti polacco),
– Esterka (l’amante del re Casimiro il Grande ),
– re Casimiro il Grande
Murales Judah
Skwer Judah, ul. w Wawrzyńca 16

Murales Judah è stato realizzato nel 2013 durante il Festival della cultura ebraica da Pil Peld, uno degli artisti di strada più famosi di Israele.
Questa opera è particolarmente significativa per il popolo ebraico. Il bambino con in testa la faccia di un leone simboleggia la cultura ebraica e la lotta costante per la sopravvivenza, ma anche la paura dei bambini durante la fase di passaggio all’età adulta.
Attenzione: il murales si trova proprio nell’area di cui vi ho parlato spesso a proposito dei piatti tipici polacchi e della Zapiekanka. Judah veglia infatti su una decina di food truck dove assaggiare tante golosità!
Plac Bawół 3



Plac Bawół 3
Creato dall’artista Broken Fingaz, questo murale si estende per tutta la parete di un edificio a mattoncini rossi, dietro l’Antica Sinagoga di Cracovia.
E’ stato realizzato nel 2014 durante il Festival della cultura ebraica, ispirandosi all’artista dell’Art Nouveau Maurice Lilien. E’ dedicato al ricordo della famiglia Bosaków che costruì l’edificio e vi visse per ben 400 anni, fino al trasferimento in Israele dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Proseguendo lungo via Bartoska, pochi metri più avanti, si incontrano altri murales colorati e fantasiosi.



Galicia Jewish Museum
Dajwór 18
Questo murales si trova sulla parete del Galicia Jewish museum per volontà del museo che indisse un concorso per scegliere l’artista che avrebbe dipinto le mura esterne. La scelta ricadde su Marcin Wierzchowski.
Questi sono solo alcuni dei murales che animano il quartiere ebraico di Kazimierz, molti altri li incontrerete per caso passeggiando per i vicoli, altri ancora probabilmente arriveranno presto…

Qui sopra potete vedere i murales all’esterno del locale La Habana (Miodowa 22) di fronte alla Sinagoga Tempel, mentre in basso due ritratti di donne.
Il primo si trova nel parcheggio lungo via Jakuba che costeggia le mura del cimitero Remuh. La seconda lungo ul Bożego Ciała, indicativamente lungo il tragitto tra il murales all’angolo tra Nowa e Josefa e la Basilica del Corpus Christi.


Sono davvero molto belli, ma purtroppo non sono riuscita a trovare notizie in merito al significato e agli autori. So solo che il secondo è firmato “Paparazzo Alex Martinez”.
Come vi ho già accennato anche il vicino ghetto ebraico si sta lentamente avviando verso una riqualificazione grazie alla street art. Attraversiamo così il ponte pedonale Barnatek per raggiungere Podgorze.
Ponte pedonale Bernatek

tra ul. Mostowa e ul. Nadwiślańska
Non siamo in presenza di murales, ma il ponte pedonale di Padre Bernatek (Kładka Ojca Bernatka) merita una menzione (e una visita). Inaugurato il 30 settembre 2010, attraversa la Vistola collegando i distretti di Kazimierz e Podgórze. Ha una particolare struttura a forma di foglia lunga 130 metri con passerelle per i pedoni e per i ciclisti ed è stata progettata dall’architetto locale Andrzej Getter.
Sul far della sera diventa particolarmente suggestivo con le luci soffuse colorate che si riflettono sull’acqua ma la vera particolarità sono le sculture acrobatiche che sfidano la gravità realizzate dallo scultore polacco Jerzy Kędziora.
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I murales del quartiere del ghetto Ebraico di Cracovia – Podgorze
Ding Dong Dumb – Campana Podgorze

ul. Piwna 3A
Entrando a Podgorze dal ponte Padre Bernatek si incontra quasi subito la campana dell’artista italiano Blu. Si tratta di un grande megafono giallo che diventa una campana con sotto una folla di persone intente ad ascoltare.
Vuole esser la rappresentazione ironica del rapporto tra la Polonia e la Chiesa Cattolica e per questo ha suscitato molte polemiche.
Attenzione: i murales che vi elencherò adesso non siamo riusciti a vederli perché purtroppo era già buio, ma se avete tempo vi consiglio di cercarli. Sono molto belli e significativi.
Il robot di Lem
angolo di ul. Józefińska e ul. Krakusa
Il robot di Lem è una delle opere più famose di Cracovia. E’ dedicata allo scrittore di fantascienza nato a Cracovia Stanisław Lem, famoso per il romanzo “Solaris”.
Con questa opera di street art l’artista Filip Kużniarz, vuole rappresentare una futura dominazione delle macchine sull’uomo.
Mayamural
ul. Józefińska 24
Un’intera facciata di un palazzo ricoperta da geroglifici maya disposti come un tetris. Questo murales è stato realizzato dal gruppo Mayamural (Aleksander Toborowicz e Artur Wabik) all’inizio di dicembre 2012, pochi giorni prima della tanto temuta ed imminente apocalisse Maya del 21 dicembre 2012.
ul. Lwowska 14A
Questo murales è stato dipinto nel 2015 per celebrare i cento anni dell’annessione di Podgorze a Cracovia. Vi sono raffigurati il cervo e le foglie di quercia in quanto simboli del quartiere, mentre il muro in basso ricorda quello del ghetto ebraico creato proprio in questa zone durante la Seconda Guerra Mondiale.
Liberatore Murales
ul. Dąbrowskiego 14
Questo recente murales è stato realizzato da Dagmara Matuszak nell’estate del 2018 in memoria del RAF B-24 Liberator KG933 , partito da Foggia il 16 agosto 1944, per aiutare gli insorti della rivolta di Varsavia.
Dopo aver lanciato i rifornimenti, fu abbattuto dalla Luftwaffe tedesca nel cielo sopra Cracovia. 3 membri dell’equipaggio morirono sul colpo, gli altri 3 sopravvissero, ma due non sono più stati trovati. Si suppone che siano stati catturati dai nazisti.
L’unico sopravvissuto fu il tenente di volo Allan Hammet, che con l’aiuto dei partigiani polacchi riuscì nascondersi e ad arruolarsi nell’esercito nazionale polacco.
Centenario dell’incorporazione di Podgórze e Kraków
ul. Zamoyskiego 6
Anche questo murales vuole celebrare il centenario dell’annessione del quartiere a Cracovia, con la rappresentazione di alcuni illustri cittadini della Podgorze indipendente.
– Wojciech Bednarski (fondò il parco di 8,5 ettari),
– Antoni Stawarz (organizzò la liberazione di Cracovia nel 1918),
– Agnieszka Jałbrzykowska (la prima donna ad aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Podgórze nel 1887),
– Franciszek Maryjewski (ultimo sindaco di Podgórze),
– Antoni Mateczny (fondò le terme Mateczny).
Parco legale dei graffiti
ul. Ślusarska
Nel parcheggio proprio dietro al Museo di Arte Contemporanea di Cracovia (MOCAK) chiunque può sbizzarrirsi realizzando le proprie opere di street art.
Una splendida iniziativa in un luogo che si presta alla perfezione per questo genere di iniziative.
Jedni z Wielu
ul. Zablocie 22
Il volto di donna rappresentato nel murales “Uno dei tanti” è il simbolo di una campagna volta a migliorare l’atteggiamento dei polacchi nei confronti delle minoranze rom.
“Uno dei tanti” sono proprio i Rom che sono riusciti a integrarsi con successo e attraverso i loro volti si vuole ricordare come questo sia possibile se la società che li circonda li accoglie come parte integrante.
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Conoscevate questa particolarità di Cracovia? Avete altri murales da suggerirci nei quartieri di Kazimierz e Podgorze?
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