Quando si visita Cracovia si prediligono spesso i quartieri più vivaci e turistici di Stare Miasto e Kazimierz, ma c’è un’altra zona che merita una visita approfondita: il ghetto ebraico di Podgorze.
Un quartiere in cui i segni del passato si fanno ancora vedere negli edifici dismessi, nei solenni resti del muro del ghetto e nei palazzi e negozi in stile comunista in ul. Kalwarjiska.
Ma oltre ad una storia tragica ci sono anche bellezze naturali, attrazioni, musei particolari e murales densi di significato.
Un po’ di storia di Podgorze
Le prime tracce di civiltà a Podgorze risalgono a più di 10 mila anni fa, ma nel XVII secolo fu quasi completamente rasa al suolo dagli svedesi.
Dopo l’arrivo degli austriaci subì uno sviluppo eccessivo che la vide satura di cave, fornaci e fortificazioni militari tra cui il Forte Benedykt, ancora visibile.
Con la Seconda Guerra Mondiale il quartiere diventò il ghetto ebraico, testimone delle atroci condizioni di vita degli ebrei e di terribili esecuzioni. Un’area circoscritta di 600 m x 400 m circondata da un alto muro e da una doppia recinzione di filo spinato.
Terminata la guerra il quartiere ha impiegato anni prima di risollevarsi.
E’ stata l’apertura del Museo della fabbrica di Schindler in ul. Lipowa 4 e la successiva uscita del film Schindler’s list a contribuire alla ripresa di Podgorze. E’ stato promosso come destinazione turistica ma anche abitativa e ricreativa e lentamente sta cercando di seppellire i fantasmi dell’Olocausto
Per saperne di più sulla storia del popolo ebraico vi consiglio di approfondire con altre visite da non perdere:
> Il quartiere ebraico di Kazimierz
> Il farmacista del ghetto ebraico
> Guida alla visita di Auschwitz
> Perché visitare un campo di concentramento: la mia visita ad Auschwitz-Birkenau
Podgorze: cosa vedere nel ghetto ebraico di Cracovia
Ponte pedonale Bernatek e Piłsudskiego
Cricoteka
Piazza degli Eroi del Ghetto – Plac Bohaterów Ghetta
Apteka Pod Orlem
La lapide commemorativa dei bambini dell’orfanotrofio del ghetto
I resti del muro del ghetto
Chiesa di San Benedetto
Fort Benedikt
Tumulo di Krakus
Campo di concentramento Płaszow
Museo di Podgorze
La fabbrica di Oskar Schindler
MOCAK – Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia
Chiesa di San Giuseppe
Parco Bednarski
Bonus tip: I murales di Podgorze
Ponte pedonale Bernatek e Piłsudskiego

Podgórze è collegato a Kazimierz dal ponte pedonale Bernatek alla fine di ul. Mostowa.
Questa splendida struttura a forma di foglia lunga 130 m permette il passaggio di pedoni e ciclisti e li incanta con luci colorate e sculture acrobatiche che sfidano la gravità realizzate da Jerzy Kędziora.
Da qui, sulla destra, si può ammirare il ponte più antico con i suoi particolari colori azzurro e bianco: il Ponte del maresciallo Józef Piłsudski (Marszałka Józefa Piłsudskiego).

Si possono inoltre già vedere due tra gli edifici più antichi di Podgorze:
– il palazzo Aleksandrowicz chiamato “Parigino” che risale al 1906 e si ispira al profilo di una nave.
– il Centro di Documentazione Artistica di Tadeusz Kantor (ul. Nadwiślańska 2-4) o Cricoteka.
L’ingresso al quartiere è già molto suggestivo!
Arrivati sulla piazza all’incrocio tra via Józefińska e via Nadwiślańska si incontra la statua dedicata a Juliusz Leo, politico, economista e presidente della Grande Cracovia.

Area settentrionale di Podgorze: il ghetto ebraico di Cracovia
La Cricoteka
Proseguendo per circa 300 metri lungo Nadwiślańska si scopre un lato di Podgorze vivace e innovativo.
All’interno di un’ex centrale elettrica è sorto un centro artistico, teatrale ed espositivo. Una mostra permanente di oggetti teatrali, fotografie e filmati è dedicata a Tadeusz Kantor, grande artista e riformatore del teatro del Novecento.
Per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficiale.
Piazza degli Eroi del Ghetto – Plac Bohaterów Ghetta

Plac Bohaterów Ghetta è è ormai tristemente conosciuta perché luogo di raduno degli Ebrei che dovevano esser condotti ai campi di sterminio.
Fu qui che il 4 giugno 1942 i nazisti fecero la prima selezione interna al ghetto, fucilando almeno 111 persone. E sempre qui avvenne anche l’ultima durante la liquidazione del ghetto, il 13 e 14 marzo 1943.
Oggi vi sono state installate settanta sedie in metallo che rappresentano ciascuna 1000 ebrei morti a Cracovia durante le persecuzioni naziste.
“Le sedie vuote” indicano il vuoto lasciato da un’intera comunità annientata. Quando gli ebrei venivano riuniti in piazza si portavano dietro i pochi averi che gli erano rimasti, credendo di doversi trasferire altrove.
Una volta partiti per i campi di sterminio invece tutti gli oggetti rimanevano lì, ammassati, comprese le sedie rimaste vuote che oggi sono lì per non dimenticare.
Per saperne di più > “Piazza degli Eroi del ghetto di Cracovia”
Apteka Pod Orlem

Sulla Piazza degli Eroi si affaccia la farmacia di Tadeusz Pankiewicz, unico polacco rimasto a vivere nel ghetto che grazie alla sua farmacia riuscì a salvare numerosi ebrei dallo sterminio. Una storia meno conosciuta rispetto a quella di Schindler, ma altrettanto intensa e importante.
La farmacia oggi è un piccolo museo con gli ambienti ricostruiti fedelmente in cui si può scoprire tutto l’impegno del farmacista del ghetto ebraico nel perseguire una nobile causa rischiando ogni giorno la vita.
Tadeusz Pankiewicz ha raccontato quei momenti nel libro “Il farmacista del ghetto di Cracovia”, una preziosa testimonianza per mantenere viva la memoria.
Per saperne di più > Apteka Pod Arlem – La farmacia del ghetto ebraico di Cracovia
Proseguendo verso sud est dalla Piazza degli Eroi si raggiungono altre due tappe che ricordano ancora il ghetto ebraico.
La lapide commemorativa dei bambini dell’orfanotrofio del ghetto

Lungo ul. Josefinska una piccola lapide nera, circondata da lumini, fiori e statuette di angeli, ha attirato la nostra attenzione. E’ stata posta lì in memoria dei bambini del ghetto che hanno combattuto per sopravvivere e di coloro che li hanno aiutati.
In ul. Josefinska 41 infatti c’era l’orfanotrofio per gli Ebrei, aperto nel settembre del 1942. Il 28 ottobre 1942 i nazisti portarono via più di 200 persone tra bambini e badanti. I bambini sotto i 3 anni vennero giustiziati poco dopo in un luogo sconosciuto, mentre gli altri furono deportati al campo di sterminio di Bełżec.
I resti del muro del ghetto di Podgorze
Non molto lontano da qui, in Lwowska 25 e Limanowskiego 62 sono ancora visibili le mura del ghetto ebraico. Hanno un profilo che ricorda le lapidi ebree (matzevah). Basta questo per rabbrividire.

Chiesa di San Benedetto (Kościół św. Benedykta w Podgórzu)
Pochi passi più a sud del muro del ghetto si raggiunge un prato millenario dove sorge la piccola chiesa in pietra di San Benedetto, una delle più antiche di Cracovia. In origine romanica, è stata ristrutturata tra il XV e il XVI secolo: il pavimento e l’altare sono barocchi, mentre la volta è gotica.
Può essere visitata solo due volte all’anno: il 21 marzo quando si celebra San Benedetto e durante la festa di Rękawka.
Secondo una leggenda la chiesetta è custodita dallo spirito maledetto di una principessa condannata a vagare inquieta per i peccati commessi.
Fort Benedikt
Accanto alla chiesa è possibile ammirare l’unica fortezza-torre d’artiglieria rimasta in piedi delle tre costruite a Podgorze nel XIX secolo.
Purtroppo però Fort Benedict ha cambiato varie destinazioni d’uso per poi esser abbandonata. Questo la rende inaccessibile ai turisti, ma ancora più suggestiva e affascinante.
A pochi passi da qui si trova anche il Museo di Podgorze.
Tumulo di Krakus
Il cumulo di Krakus risale al VII secolo d.C. ed offre una splendida vista su Cracovia. Ai suoi piedi, la cava di pietra Liban ricorda i lavori forzati dei prigionieri del ghetto.
Ma questo monticello porta con sé anche una tradizione più piacevole: la festa Rekawka, celebrata ogni martedì dopo Pasqua. Si crede che sia la tomba del fondatore di Cracovia, il leggendario re Krakus e che gettando dall’alto uova, mele e monete avrebbero aiutato gli spiriti de morti. Oggi ci sono delle vere e proprie fiere e rievocazioni storiche.
Campo di concentramento Płaszow
Plaszow è il campo di concentramento costruito dalle SS nel sobborgo meridionale di Cracovia che appare anche nel film Shindler’s List.
Le strutture originali rimaste sono ben poche ma si può ancora vedere:
– l’ex villa dove l’ufficiale nazista Amon Goeth giustiziava gli ebrei (via Heltmana 22),
– la Casa Grigia (Szary Dom, ul. Jerozolimska 3) la caserma per le truppe SS che nei sotterranei nascondeva una stanza per le torture.
– Kamieniolom Liban: una vecchia cava di pietra dove venivano fatti lavorare i prigionieri,
– il monumento “Wyrwanych serc”- cuori strappati- in memoria delle vittime.
Il campo di Płaszów, a differenza di quello di Auschwitz-Birkenau può essere visitato in autonomia, senza alcun biglietto e in qualsiasi momento. E’ ormai un luogo abbandonato sostituito in parte da un complesso residenziale.
In alternativa, è possibile partecipare ad una visita guidata, per avere l’opportunità di scoprire molti più approfondimenti grazie alla presenza di una guida.
Clicca qui > Tour guidato in italiano da 20 € a persona
> Il tragitto a piedi dai resti del muro del ghetto al campo di concentramento Plaszow è di circa 2,5 km.
Museo di Podgorze
ul. Limanowskiego 51
Il Museo di Podgórze è stato inaugurato nel 2018 nelle stanze di un palazzo storico dove un tempo c’era la locanda “Sotto San Benedetto”.
Ripercorre la storia di Podgórze dalle sue origini ad oggi soffermandosi sul suo successo industriale e sulla sua capacità di aver fatto incontrare numerose nazioni e culture, utilizzando documenti e testimonianze audio e video.
La fabbrica di Oskar Schindler
Lipowa 4
1 km più a nord rispetto al Museo (e circa 650 m ad est della Piazza degli Eroi) si trova la famosa fabbrica di Schindler.
Gli ex locali della D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), sono stati trasformati in un memoriale che ripercorre la storia di Cracovia negli anni dell’occupazione nazista 1939-1945, la vita quotidiana della comunità ebraica e dello stesso Oskar Schindler, che salvò dallo sterminio più di 1.200 persone.
Clicca qui > Visita guidata alla Fabbrica di Oskar Schindler in italiano
MOCAK – Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia
In una struttura sorta sulle macerie di un edificio che faceva parte della fabbrica di Schindler, nel 2011 è stato aperto il MOCAK, Museo di Arte Contemporanea di Cracovia.
Il suo obiettivo è quello di supportare gli artisti e favorire l’arte contemporanea degli ultimi venti anni. Nei locali troviamo anche una biblioteca, una libreria, un bar ed un laboratorio.
Area meridionale di Podgorze
Chiesa di San Giuseppe (Kościół pw. św. Józefa)
Tornando verso Rynek Podgórski, 400 metri di fronte al ponte Bernatek, si incontra la chiesa di San Giuseppe, che per la conformazione della piazza su cui si trova subisce un’illusione ottica che la fa sembrare più grande.
E’ uno stupendo esempio di architettura neogotica, costruita negli anni 1905 -1909, al posto di un’antica cava di pietra.
In alcuni periodi dell’anno è consentito salire sulla torre dell’orologio a 80 metri di altezza.
Parco Bednarski
Dietro la chiesa di San Giuseppe si trova una delle aree verdi più belle di Podgórze: il Parco Bednarski, nato per valorizzare un’antica cava di pietra dismessa.
Fu voluto da Wojciech Bednarski, direttore della scuola locale e attivista che realizzò uno dei primi interventi in Europa di recupero di una zona post industriale.
Le rocce calcaree insieme alla numerose specie di piante, alberi e uccelli e alle ville con giardini che lo circondano, contribuiscono a creare un paesaggio unico e pittoresco.
Bonus tip: I murales di Podgorze

Nell’ottica di una riqualificazione di alcuni quartieri di Cracovia, negli ultimi anni sono stati realizzate anche a Podgorze, una serie di opere di street art.
Si tratta di murales dal significato importante sulle facciate di alcuni palazzi che senza dubbio incontrerete durante la visita del quartiere.
Per saperne di più e per scoprirli (quasi) tutti vi rimando all’articolo: “I murales di Kazimierz e Podgorze”.
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