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Viaggi internazionali in treno e sicurezza ai tempi del coronavirus: la mia esperienza

Che cosa ne pensate di affrontare di nuovo viaggi internazionali in treno ai tempi del coronavirus, in termini di sicurezza?

Per una situazione improvvisa e improrogabile, qualche giorno fa mi sono ritrovata a dovere organizzare in meno di 24 ore un viaggio dall’Italia a Vienna in treno e il primissimo pensiero è stato: ma sarà sicuro?

In questo articolo non troverete la risposta certa alla domanda, ma voglio raccontarvi la mia esperienza senza filtri e le differenze che ho notato tra come la situazione viene gestita in Italia e in Austria.

Il mio viaggio si è composto di 2 tratte italiane, una che ha varcato il confine e l’altra austriaca.

Sicurezza nei viaggi internazionali in treno ai tempi del coronavirus: cosa troverete in questo articolo

Prenotare un viaggio internazionale: cosa è cambiato
Viaggi interregionali in treno in Italia: sono sicuri?
La tratta in treno che attraversa il confine: cosa cambia
Tratta in treno austriaca
Cosa fare per entrare in Austria
Cosa fare al rientro in Italia
Conclusioni finali

Prenotare un viaggio internazionale in tempi di covid: cosa è cambiato

Il primo problema che ho affrontato per organizzare questo viaggio internazionale tra Italia e Austria è stata la prenotazione. Se prima del covid-19, da sito web o da app di Trenitalia, era possibile prenotare l’intera tratta Italia Vienna, da varie città italiane, adesso questa opzione non è più disponibile.

Trenitalia e OBB necessitano di 2 prenotazioni separate. Per di più molte tratte sono state cancellate e ad esempio abolito il notturno Nightjet (almeno fino a fine maggio 2021), che non aveva cambi ed era molto economico.

Le scelte sono così limitate in termini di prezzo, di tempi e comodità. Ho usato la piattaforma Thetrainline.com per farmi un’idea di come comporre l’itinerario, ma avendo letto recensioni molto negative, ho preferito non rischiare e fare due prenotazioni separate sui siti web delle due compagnie nazionali di trasporto ferroviario.

Viaggi interregionali in treno in Italia in tempi covid: sono sicuri?

Abbiamo viaggiato in due arrivando da due tappe di partenza diverse ed incontrandoci alla stazione centrale di Bologna.

Per raggiungerla un Regionale e un Frecciarossa.

Tempistiche di percorrenza con una differenza abissale a parte, anche i controlli e l’attenzione alle norme di sicurezza anticovid si sono fatti notare.

Regionale Trenitalia e sicurezza coronavirus

regionale Trenitalia con solo le indicazioni sul percorso da seguire lungo il corridoio sicurezza viaggi internazionali treno coronavirus
Regionale Trenitalia

Gli ingressi e le uscite dal treno sono divise e alternate in ogni vagone e le linee direzionali indicano il senso di percorrenza di ogni corridoio.

Una voce registrata ricorda ad intervalli regolari di indossare la mascherina e stop. Nessuna selezione di sedili occupabili o meno, nessuno altro tipo di controllo. Non mi è stata richiesta l’autocertificazione, né misurata la temperatura e nessuna particolare attenzione al distanziamento.

Per fortuna alle 4 del mattino i passeggeri erano così pochi che non ho avuto modo di vivere alcun disagio.

Frecciarossa: sicurezza e norme anticontagio

Sul Frecciarossa invece la persona con la quale ho proseguito il viaggio ha trovato una situazione ben diversa. Entrate e uscite divise, sedili disponibili in modo alternato, frecce direzionali sul pavimento, ma soprattutto sanificazione continua e un kit per tutti i passeggeri con acqua, bicchiere, mascherina e gel igienizzante.

Stazione di Bologna

Alla stazione di Bologna poi nessun controllo. Una finta postazione per misurare la temperatura con un addetto e solo due poliziotti che facevano di tutto tranne che controllare il rispetto delle regole.

In tutte le aree della stazione sono comunque segnalate le direzioni separate da percorrere per raggiungere i vari punti di interesse. E’ ancora più complicato muoversi in questo labirinto, ma almeno viene limitata la formazione di affollamenti.

Ci sono inoltre una serie di postazioni con gel igienizzante dislocate qua e là.

Bologna – Verona stessa situazione del regionale che avevo preso precedentemente.

Viaggiare in treno in tempi covid: la tratta che attraversa il confine italiano in direzione Austria con OBB

Da Verona ho preso il terzo treno direzione Innsbruck con la compagnia OBB. All’ingresso del binario le postazioni di attesa sono separate da transenne con un numero limitato di persone che possono occuparle.

A tutti coloro che si aggiungono alla fila composta, viene misurata la temperatura.

Per le prenotazioni come la mia in seconda classe, non ci sono posti assegnati, ma in corrispondenza della numerazione dei sedili al di sopra del finestrino, sono contrassegnati i due su quattro che posson esser occupati.

sicurezza viaggi internazionali treno coronavirus indicazione dei posti a sedere disponibili sui treni OBB
Indicazione dei posti a sedere disponibili sui treni OBB

Per tutta la tratta italiana unico controllo: il biglietto. Due volte nel giro di un’ora dalla stessa persona. Nessun interesse invece nei confronti dell’allegra famigliola nei 4 posti accanto a me, che per più di un’ora ha banchettato tranquillamente fregandosene di indossare la mascherina e soprattutto delle mie richieste e occhiatacce minacciose.

La parte più clamorosa è stata quando hanno iniziato a mangiare i pop corn rovesciandoli direttamente sul tavolino del treno. Cosa che credo non fosse il caso di fare nemmeno prima del covid. Allucinante!

Cosa fare di fronte a tanta inciviltà? Cercare disperatamente un controllore. Desaparecido. Per fortuna le tre incivili hanno capito che il livello di tolleranza era arrivato pari a zero e hanno deciso di spostarsi. Ma la situazione si sarà risolta?

Quando finalmente è passato il controllore, ho sentito che finalmente faceva notare ad un signore poco più avanti che la mascherina non era un optional.

La situazione è invece andata diversamente, per fortuna, dopo la sosta al primo paese austriaco.

Tratta in treno che attraversa il confine: arrivo in Austria

Una decina di poliziotti hanno iniziato a girare per il vagone chiedendo documenti. Dopo questo primo controllo sono passati a quello dei test covid negativi, che per l’ingresso in Austria devon esser fatti entro le 48 ore precedenti nel caso del pcr antigenico ed entro le 72 ore per quello molecolare. Accettano sia la stampa, sia il referto scaricato online e nonostante nel sito sia specificata la necessità di una traduzione in inglese o tedesco, il mio lo hanno accettato anche in italiano.

Poi è stata la volta del controllo biglietto da parte del personale austriaco che aveva dato il cambio a quello italiano e che finalmente si è sincerato anche del fatto che tutti avessimo una mascherina di protezione fpp2, come da regolamento austriaco per chi frequenta mezzi di trasporto e luoghi pubblici.

Almeno una volta ogni ora, passava la hostess distribuendo a tutti i viaggiatori salviettine igienizzanti monouso.

Salvietta igienizzante fornita sui treni OBB - sicurezza viaggi internazionali treno coronavirus
Salvietta igienizzante fornita a bordo dei treni OBB

Nessun controllo invece dei documenti necessari per l’ingresso in Austria, che prevedono la registrazione “Pre Travel Clearance” online o tramite modulo precompilato stampabile.

Sicurezza nei viaggi internazionali in treno ai tempi del coronavirus: la tratta Innsbruck Wien con OBB

Per la successiva tratta con OBB Innsbruck – Wien, molto rigore nell’osservare il distanziamento e l’utilizzo della mascherina adatta da parte di tutti i passeggeri, ma nessun controllo particolare.

Forse perché tutti rispettano rigorosamente le regole? Considerando le restrizioni, quasi la totalità dei viaggiatori erano sicuramente austriaci, molto più rispettosi dei nostri cari connazionali che ostentano spavalderia anche in casi così gravi come questo. Mi dispiace puntualizzare questa cosa, ma sono fermamente convinta che un grande nostro problema sia anche questo.

Indossare una ffp2 e rispettare il distanziamento: alla fine non sarebbe così difficile auto controllarsi e proteggere se stessi e gli altri durante un viaggio in treno ma anche nella vita di tutti i giorni?

Viaggi internazionali in treno con limitazioni per coronavirus: cosa fare per entrare in Austria

Ricordo per prima cosa che al momento i viaggi dall’Italia all’Austria per turismo sono vietati. Il mio caso rientra tra quelli di urgenza per cui si fanno delle eccezioni alle restrizioni d’ingresso, ovviamente con relativa documentazione.

In ogni caso vi elenco brevemente che cosa occorre al momento per entrare in Austria:

Registrazione elettronica nel sistema PTC entro le 72 ore prima dell’ingresso online o in moduli da stampare in tedesco o inglese.

Test covid negativo al momento dell’ingresso tramite certificato medico o certificato del test in tedesco o inglese. Il test PCR non deve essere più vecchio di 72 ore e il test antigenico di 48 ore. Se tale certificato non può esser fatto prima della partenza, deve essere effettuato entro 24 ore dall’ingresso.

Le persone che entrano in Austria dall’Italia devono iniziare immediatamente una quarantena di dieci giorni, che si può interrompere solo per ripartire o per fare il test di controllo. 

Sono esenti dall’obbligo di quarantena, ma devono presentare un test covid negativo e registrarsi sul portale solo alcune categorie di persone.

Ci sono poi ulteriori eccezioni per le quali non serve né la registrazione elettronica, né la quarantena o il test. Si tratta di motivi imprevedibili nella cerchia familiare che non possono essere rimandati e sono particolarmente degni di considerazione, circolazione delle merci con uscita assicurata, motivi indispensabili per la cura di animali, volo o trasferimento professionale, transito o rimpatrio.

Trovate tutto spiegato alla perfezione nel sito del Consolato generale d’Austria a Milano.

Viaggi internazionali : cosa fare al rientro in Italia

Al momento del mio viaggio e nel caso di rientro dall’Austria era necessario:

avere un tampone molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia,
compilare un’autodichiarazione,
sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per 5 giorni,
sottoporsi al termine dell’isolamento di 5 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico,
comunicare all’azienda sanitaria competente per territorio, il proprio ingresso.

Considerando però i continui cambiamenti in materia via rimando al sito del Ministero della Salute o a quello di Viaggiaresicuri, costantemente aggiornati.

Conclusioni finali: viaggiare in treno è sicuro?

Come già detto all’inizio di questo articolo, non ho una risposta certa.

Quello che credo è che se venissero rispettate tutte le norme e soprattutto se venissero fatte rispettare, si potrebbe viaggiare con molta più tranquillità e in estrema sicurezza. Sinceramente mi sono sentita molto più tutelata in Austria perché anche laddove non ci son stati controlli, tutti rispettavano le regole.

Mi spaventa quindi molto di più chi non sa cosa sia il rispetto e torna a sparpagliarsi in giro per il mondo e ad inquinare quello che di buono è stato fatto negli altri stati.

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