Su una dolce collinetta incastonata tra il fiume Vistola e Stare Miasto, si innalza il Castello di Wawel, un complesso architettonico incantevole, tra i principali simboli dell’intera Polonia.
Durante il mio viaggio di 3 giorni a Cracovia, l’unico momento in cui il cielo non era coperto di nuvole è stato proprio la mattina della visita al castello di Wawel. Sarà stata la bella giornata, saranno stati i colori e le geometrie delle architetture illuminate dai raggi del sole, sarà che è realmente una struttura affascinante: il castello mi ha stregata.
Un susseguirsi di vicoli, palazzi con stili, colori e forme differenti, giardini immensi, arcate, loggiati, campanili, statue: non appena si varcano i portali d’accesso lungo le mura e timidamente si intravede il cortile interno, lo stupore si fa sempre più forte.
La collina del Wawel vanta un passato storico in quanto sede ducale, vescovile e reale, ma anche leggendario legato al fondatore Krak e al drago che per anni tenne in scacco la nascente cittadina.
Immergersi in questo regno quasi surreale dove sacro e profano si incontrano è sicuramente un’esperienza obbligatoria a Cracovia.
Un po’ di storia del castello di Wawel

La collina su cui sorge il castello è formata da rocce calcaree affiorate circa 150 milioni di anni fa ed iniziò ad esser abitata già dal Paleolitico. L’altura protetta dal fiume e circondata da paludi, era un luogo perfetto in cui cercare protezione.
I primi edifici risalgono probabilmente al IX secolo quando vi si stabilì il sovrano della tribù dei Vistolani.
Nel X secolo c’era un palatium ducale in pietra, numerose chiese e anche una cattedrale, per accogliere il potere laico ed ecclesiastico dello stato dei Piasti, i primi duchi di Polonia che inglobarono Cracovia e la Małopolska.
La storia del castello inizia però verso la metà del XI secolo, quando i primi sovrani polacchi lo scelsero come residenza.
Gli edifici preesistenti furono ristrutturati più volte in stile romanico, gotico e rinascimentale e barocco, dapprima con re Ladislao I il Breve e il figlio Casimiro III il Grande nel XIV secolo, poi con Alessandro I nel 1504 e ancora con Sigismondo I il Vecchio e Sigismondo II Augusto nella seconda metà del 1500.
Furono molti gli architetti italiani ingaggiati per questo sontuoso rinnovamento che trasformò il castello di Wawel nella culla della cultura umanistica. Tra questi si ricordano Francesco Fiorentino e Bartolomeo Berrecci.
Quando la capitale fu trasferita a Varsavia il castello fu abbandonato e rimasero in funzione solo la corte vescovile e la cattedrale dove continuarono le incoronazioni e le sepolture reali.
Fu però invaso dagli svedesi e poi passò in mano agli austriaci diventando una fortezza militare con funzione di ospedale e poi di caserma.
A metà ‘800 diventò la Fortezza di Cracovia (Festung Krakau) e per i polacchi un importante luogo della memoria nazionale che doveva essere protetta. Per far ciò, il Wawel doveva esser riconosciuto come residenza reale ufficiale ed iniziarono importanti lavori di restauro.
Negli anni ’20 e ’30 del XX secolo assunse definitivamente questa funzione anche se il potere rimase a Varsavia. Durante la Seconda Guerra Mondiale ospitò il generale Hans Frank e nonostante le numerose incursioni non subì gravi danni. Terminata la guerra diventò museo nazionale ed accolse numerose collezioni storiche polacche, visibili ancora oggi.
Cosa vedere tra le mura del Castello di Wawel
La visita di Wawel inizia da una breve salita che costeggia le mura fino ad arrivare ad uno dei due archi d’ingresso.
- Herbowa Gate (a Nord) si incontra arrivando da Stare Miasto ed è preceduto dalla statua equestre dell’eroe polacco Kosciuszko che vigila dall’alto di un bastione.
Da qui ci troviamo direttamente al cospetto dell’immensa Cattedrale di Wawel per poi affacciarci successivamente sul cortile interno e gli splendidi giardini. - Bernardino Gate, l’ingresso a sud, il più vicino alla Chiesa di Bernardino da Siena (Kościół Bernardynów), la troverete se come me vi siete avventurati prima in visita all’edificio sacro incuriositi dalla sua sagoma che cattura l’attenzione da lontano.
Il cortile interno su cui si affacciano chiese e palazzi dalle geometrie e colori sorprendenti non necessita di biglietto
Le stanze del castello di Wawel ospitano invece interessanti mostre visitabili singolarmente e a pagamento.
Camere Reali di rappresentanza
Queste sale riportano indietro nel tempo all’aspetto della residenza reale tra il XVI e il XVII secolo. La maggior parte conservano ancora fregi, dipinti di maestri italiani e olandesi, arazzi e mobili originali di quell’epoca.
Tempo di visita: circa 60 minuti
Appartamenti Reali Privati
Si possono visitare le sale che ospitavano i monarchi, la corte e gli ospiti. Le tracce del periodo rinascimentale hanno il massimo splendore nei dipinti italiani, nei soffitti in larice e nei fregi alle pareti. In altre sale è esposta una interessante collezione di porcellane e argenteria.
Tesoro della Corona e Armeria

La mostra è allestita nelle sale gotiche e rinascimentali del castello, dove dal XIV si trovava proprio il tesoro della corona.
Vi sono esposte pietre preziose, cimeli dei monarchi polacchi, opere di orafi, armature, armi e anche la spada dell’incoronazione e quella appartenuta a Sigismondo I il Vecchio.
Tempo di visita: 30 minuti
L’arte d’Oriente

Queste sei sale espongono tappeti, tende, stendardi e arazzi, armi turche e persiane, oggetti in ceramica e porcellana giapponesi e cinesi.
Tempo di visita: 40 minuti
Wawel perduto – Lost Wawel
Questa mostra ha come fulcro i resti della rotonda di S. Felix e Adauktus risalenti all’XI secolo e di una scuderia, di una rimessa per le carrozze e delle ex cucine.
Nel Lapidarium è esposta una ricca collezione di sculture in pietra e resti architettonici rinascimentali recuperati durante gli scavi degli ultimi 100 anni e c’è anche un plastico del borgo che sorse attorno al castello.
Tempi di visita: 30 minuti
Wawel recuperato
Wawel recuperato è una nuova mostra dedicata al periodo che va dal 1795, quando la Repubblica perse l’indipendenza, fino ai giorni nostri. Racconta di quando Wawel passò in mano agli austriaci e diventò una caserma. Documenta la riconquista del castello e tutto il processo di ricostruzione successiva.
Tempo di visita: 30 minuti
Torre di Sandomierska
E’ una delle tre torri del castello di Wawel insieme a quella “dei Senatori” (“Senatorska”) e quella “dei Ladri” (“Złodziejska”). Fu innalzata nel 1460 per difendere la residenza reale. Nel periodo che va da aprile ad ottobre è possibile salire i 137 gradini che portano fino all’ultimo piano dal quale si gode di una splendida vista sul cortile interno e su Cracovia.
I giardini reali del Wawel
I giardini del Castello di Wawel riportano all’atmosfera rinascimentale grazie ad una fedele ricostruzione resa possibile da anni di ricerche. Si alternano in terrazze superiori e inferiori e piccoli vigneti e frutteti.
Anch’essi sono visitabili solo da aprile ad ottobre.
La Cattedrale di Wawel

La Cattedrale di Wawel è il luogo di culto più importante della Polonia. Per secoli vi sono stati incoronati i re polacchi, celebrati i funerali di stato e sepolti re, eroi nazionali come Kosciuszko, illustri poeti (Mickiewicz e Slowack) e il patrono della Polonia: Santo Stanislao.
Con il biglietto si possono ammirare da vicino le opere che abbelliscono gli interni, i sepolcri dislocati anche nella cripta, salire fino in cima al campanile e visitare il museo della Cattedrale Giovanni Paolo II, inaugurato nel 1978 da Karol Wojtyla.
Una visita imperdibile.
Durata complessiva 1 h 40 minuti circa.
Il drago Smok Wawelski
Avete mai visto un drago che sputa fuoco vero?
Lungo le mura del castello di Wawel si nasconde una sorpresa per grandi e piccini.
Ma se volete saperne di più vi rimando all’articolo :
Info utili per la visita del Castello di Wawel

Il castello di Wawel si raggiunge facilmente e in pochi minuti a piedi da Rynek Glowny, ma in alternativa è servito anche dalle linee del tram 9, 10, 13, 19, 22, 24 (fermata Wawel).
Ogni mostra ha un proprio orario e un costo del biglietto diverso dalle altre.
> Trovate tutte le info aggiornate sul sito ufficiale.
Questa è una cosa positiva in quanto potete decidere in autonomia a cosa dedicarvi in base al tempo e agli interessi.
Considerate però che ogni giorno viene venduto un numero limitato di biglietti e che ogni esposizione ha un orario prefissato e al momento dell’emissione viene calcolata una media di 40-50 minuti tra i vari ingressi.
Consiglio quindi di arrivare in biglietteria la mattina poco prima dell’orario di apertura (ore 9), per avere più possibilità di scelta dei tour e degli orari.
I tempi di visita di alcune mostre possono esser anche molto inferiori a quelli stimati, almeno nel nostro caso è stato così. Non essendoci materiale in italiano risulta difficoltoso comprendere perfettamente tutto ciò che è esposto e spesso troppo specifico per i “non addetti ai lavori”.
Nell’eventualità che vogliate approfondire tutti gli aspetti delle esposizioni potete partecipare ad un tour guidato. Ve ne suggerisco alcuni qui sotto:
Cracovia: tour guidato della collina reale del Wawel
Cracovia: tour guidato con audioguida
La biglietteria per le stanze del castello si trova vicino al Gate Bernardino, mentre quella per la Cattedrale di Wawel nel palazzo di fronte alla chiesa.