Il Museo di Storia Militare di Vienna ha un valore inestimabile ed è uno dei musei militari più importanti al mondo.
Più di 1 milione di cimeli raccontano la storia delle forze armate austriache e della monarchia asburgica cercando di approfondire anche connessioni storiche più ampie che coinvolgono molte altre nazioni europee.
L’ Heeresgeschichtliches Museum (HGM) affronta varie tematiche militari ricollegandosi agli avvenimenti sociali e politici così come alla storia della cultura, della tecnologia, dell’arte e dell’architettura, fornendo al visitatore una panoramica a 360 gradi di ben 4 secoli di storia dell’Europa Centrale e delle movimentate sorti asburgiche.
La nascita del Museo di Storia Militare di Vienna
L’apertura del KK Museo delle Armi
Il Museo oggi
La Hall dei generali
Sala 1: Guerra Trent’anni e Principe Eugenio
2: Maria Teresa
3: le Rivoluzioni
4: Radetzky
5: Francesco Giuseppe e Sarajevo
6: Prima Guerra Mondiale
7: Dittatura
8: Austria potenza navale
La Panzerhalle: carri corazzati
Collezione di telecomunicazioni
Info utili per la visita del Museo di Storia Militare
La nascita del Museo di Storia Militare di Vienna
Il palazzo che ospita il museo fu costruito in risposta agli eventi del 7 ottobre 1848, quando durante la rivoluzione borghese i ribelli assalirono e saccheggiarono l’armeria imperiale e cacciarono le truppe imperiali da Vienna.
Per evitare che simili rivolte si ripetessero in futuro, nel 1849 iniziò la costruzione di un immenso complesso di caserme per la difesa (l’Arsenale di Vienna). Il progetto prevedeva 31 blocchi tra cui 8 caserme, una chiesa e fabbriche di pistole, artiglieria e munizioni ed un totale di 117 milioni di mattoni da utilizzare per tutte le strutture.
Nel progetto iniziale era inclusa anche un’armeria lunga ben 235 metri che avrebbe dovuto accogliere non solo le armi leggere contemporanee ma anche la collezione di armi storiche e i vari trofei imperiali.
La sua costruzione iniziò nel 1850 sotto la direzione dell’architetto danese Theophil Hansen che si ispirò allo stile bizantino, moresco e gotico. L’8 maggio 1856 l’imperatore Francesco Giuseppe I dichiarò ufficialmente conclusa la costruzione dell’arsenale ma per terminare tutto il complesso furono necessari ancora 16 anni.

L’apertura del KK Museo delle Armi di Vienna
Il KK Museo delle armi aprì nel 1869, quando solo una piccola parte dell’edificio era destinata ad accogliere armi, armature e trofei dell’antica armeria imperiale. Tra i cimeli più importanti c’erano le spade del XII secolo ed il collare indossato dal re svedese Gustav II Adolfo quando morì nella battaglia di Lützen del 1632.
Fu grazie all’iniziativa di singole personalità dell’epoca che nacquero gli statuti per la fondazione dell’Imperial and Royal Army Museum nel 1895. Tra queste c’era anche il principe ereditario Rodolfo, maggior protettore e finanziatore.
L’apertura del nuovo museo avvenne il 25 maggio 1891, con una collezione di quasi 8000 pezzi e lo scopo principale di “conservare la memoria del glorioso passato dell’Impero e dell’Esercito Reale e promuoverne la comprensione”.
Durante le guerre si ingrandì con materiale bellico di rilievo storico ed opere d’arte e fotografie, attirando un numero sempre crescente di visitatori.
Il 10 settembre 1944 un disastroso bombardamento aereo distrusse l’ala nord-est e nei mesi successivi molte altre bombe colpirono l’edificio. Nell’immediato dopoguerra i saccheggi da parte della popolazione e dei soldati sovietici decimarono la collezione di oltre il 40%.
Nel 1946 il Museo dell’Esercito passò nelle mani del Ministero della Pubblica Istruzione, fu ricostruito, ampliato e cambiò il nome in “Museo di Storia Militare”.
Il Museo di Storia Militare oggi
Oggi l’intero complesso è una sorpresa inaspettata a due passi dal centro di Vienna. Qui lo stile architettonico cambia completamente e crederai di esser in una città a sé stante: l’influenza bizantina e moresca è evidente nei mattoni bicolore bianchi e rossi, negli ornamenti in terracotta o in ferro battuto e nelle numerose statue.
Anche solo passeggiare tra quegli enormi blocchi è un’esperienza suggestiva e imperdibile.
Nella facciata del palazzo che ospita il museo ci sono rappresentazioni allegoriche di virtù militari: figure femminili a simboleggiare forza, vigilanza, pietà e saggezza e figure maschili per il coraggio, la lealtà alla bandiera, il sacrificio di sé e l’intelligence militare.
E accompagnati del motto del Museo “Le guerre appartengono a un museo”, siamo pronti per iniziare un’emozionante e coinvolgente visita, per ripassare ed approfondire la storia che ha segnato l’Europa intera.
La Hall dei generali
Il benvenuto che riceverai non appena varcata la soglia di ingresso del museo è inaspettato e incredibile.
Di fronte a te potrai ammirare una lunga scalinata con un tappeto rosso e tante arcate che si intrecciano sorrette da massicce colonne dove ad ogni lato si appoggiano le figure di coloro che nella risoluzione imperiale del 28 febbraio 1863 vengono definiti “signori della guerra e comandanti di campo più famosi d’Austria degni di emulazione eterna”.
Sono ben 56 statue in marmo di Carrara, tutte alte 186 cm, che testimoniano l’intento di Francesco Giuseppe di creare una hall of fame per i membri dell’esercito imperiale. Metà delle opere furono finanziate dall’imperatore in persona, l’altra metà dai discendenti dei vari personaggi raffigurati, iniziando dal margravio Leopoldo I di Babenberg.
Nel mezzanino ci sono altre 4 statue che raffigurano le personalità che hanno difeso l’impero dalle rivoluzioni del 1848: i feldmarescialli Radetzky, Windisch-Graetz, Haynau e Jelačić.


Al primo piano troverai la vera e propria Ruhmeshalle (hall of fame). Un immenso salone divide l’ala destra da quella sinistra: 45 affreschi sul soffitto adornano la cupola, il fregio della cupola, i pennacchi, le pareti e gli archi di cintura.
Sono stati realizzati da Karl von Blaas per ritrarre le vittorie più significative di tutta la storia militare austriaca: dalla leggendaria presa di Melk da parte di Leopoldo I alla Guerra dei Trent’anni, dal regno di Maria Teresa fino all’assedio di Belgrado e poi ancora le guerre napoleoniche e le trattative per l’armistizio.
Anche se lo sguardo può esser abbagliato dai dipinti, il fulcro del memoriale si trova affisso alle pareti: una serie di targhe ricordano più di 500 ufficiali che hanno prestato servizio dall’inizio della Guerra dei Trent’anni nel 1618 fino alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918 ed il luogo e la data della loro morte.
Sala 1. Dalla Guerra dei Trent’anni al Principe Eugenio

Il viaggio nel tempo inizia nella sala dedicata alla storia d’Europa nel XVI e XVII secolo.
Qui scoprirai l’evoluzione delle armi da fuoco e potrai osservare armature e armi utilizzate durante la Guerra dei Trent’anni. Uno dei cimeli più interessanti di questa sezione è una lettera di Wallenstein che chiede aiuto a Pappenheim del 16 novembre 1632.
Un’altra importante tematica affrontata in questa sala riguarda le Guerre Ottomane ed in particolare il secondo assedio di Vienna del 1683. Qui sono esposti diversi oggetti dell’esercito ottomano, tra cui:
- archi reflex,
- una maglia turca appartenente al vincitore della battaglia di Mogersdorf,
- un orologio con calendario in argento proveniente dalla battaglia di San Gottardo,
- insegne turche, bandiere e code di cavallo,
- il sigillo del sultano turco Mustafa II, catturato dal principe Eugenio di Savoia durante la battaglia di Zenta dell’11 settembre 1697,
- gli indumenti personali e da battaglia, la spade e i cimeli funebri del Principe Eugenio di Savoia,
- un dipinto di un anonimo che rappresenta “l’assedio e il sollievo di Vienna“.
Sala 2. Sala Maria Theresia

La seconda sala è dedicata agli avvenimenti del Settecento e a Maria Teresa imperatrice d’Austria.
L’esposizione è dedicata agli eserciti austriaco e prussiano e tra i vari cimeli troverai:
- bottini di guerra, come berretti da fuciliere, spadoni, bandiere e uniformi,
- gli oggetti personali del feldmaresciallo Gideon Ernst Freiherr von Laudon, inclusa la grande croce dell’ordine militare di Maria Teresa,
- oggetti che testimoniano la nascita dell’Accademia Militare Teresiana nel 1751,
- un dipinto di Giacinto de la Pegna che riproduce l’attacco nel campo prussiano di Hochkirch in Sassonia, il 14 Ottobre 1758,
- il mortaio di Belgrado,
- un enorme tendone ottomano.
Sala 3 . Sala delle Rivoluzioni in Austria e in Europa (1789–1848)
In questa sala il focus è sull’ultima guerra ottomana che si concluse con la presa di Belgrado nel 1789, in concomitanza con lo scoppio della Rivoluzione Francese.
Scoprirai i retroscena delle battaglie di Austerlitz, Würzburg, Aspern, Deutsch-Wagram, Lipsia e della ribellione tirolese del 1809.
Tra i cimeli più suggestivi troverai:
- il pallone da guerra francese “L’Intrépide”, catturato dalle truppe austriache nella battaglia di Würzburg il 3 settembre 1796,
- il dipinto di Johann Peter Krafft “La battaglia di Lipsia”,
- un modellino in scala della statua che raffigura l’arciduca Carlo, situata a Heldenplatz,
- un cappotto da ufficiale russo indossato da Napoleone Bonaparte.
Sala 4. Il feldmaresciallo Radetzky e la sua epoca (1848–1866)
La quarta sala è dedicata a Joseph Radetzky von Radetz e agli avvenimenti di quel periodo.
La sua longeva carriera militare iniziò nel 1784. Prestò servizio per ben 72 anni, per 5 imperatori e partecipò a 17 campagne che gli valsero 146 medaglie.
Le sue lodi furono tessute anche dal poeta Franz Grillparzer che per quell’ode ricevette la coppa d’onore esposta in questa sala insieme a numerosi dipinti degli artisti dell’epoca che riprodussero le sue campagne militari.
“Glück auf, mein Feldherr, führe den Streich! Nicht bloß um des Ruhmes Schimmer – In deinem Lager ist Österreich!“
Franz Grillparzer
Qui potrai ammirare anche:
- La sciabola d’onore per il feldmaresciallo Radetzky progettata dall’architetto Eduard van der Nüll,
- la riproduzione di un granatiere del reggimento di fanteria,
- un cannone a razzo austriaco per razzo a rotazione da otto libbre,
- il dipinto ad olio di Vaclav Sochor che ritrae la sconfitta dell’esercito austriaco nella battaglia di Königgrätz.
Una sezione isolata della sala è dedicata anche a Ferdinando Massimiliano del Messico e alla sua sfortunata sorte. Sono esposti alcuni oggetti a lui appartenuti, provenienti dal Castello di Miramare ed anche la sua maschera mortuaria.
Sala 5. Sala Francesco Giuseppe e Sarajevo (1867–1914)
Nella sala di Francesco Giuseppe I la storia inizia con la campagna militare del 1878 per l’occupazione di Bosnia ed Erzegovina.
Qui ti perderai tra gli innumerevoli modelli di uniformi imperiali e reali utilizzati prima della Prima Guerra Mondiale e messi a confronto con le splendide uniformi delle Guardie Imperiali di Arcièren. Potrai seguire i progressi tecnici nella produzione di armi e nel campo dell’aviazione prima del 1914.

Troverai anche:
- Una serie di immagini di Oskar Brüch che rappresentano l’armata kuk nel 1895,
- articoli di guerra dell’armata austro-ungarica,
- il modellino di un veicolo da combattimento a catena (carro Burstyn),
- la prima mitragliatrice pesante dell’Imperial Regio Esercito (Schwarzlose),
- il modello di una cucina da campo,
- i modelli del velivolo monoplano Etrich Taube,
- l’aereo da ricognizione militare Lohner Pfeilflieger,
- il pallone militare M 1896 kuk,
- un dipinto di Albin Egger Liez intitolato “For the nameless 1914”,
- gli oggetti personali dell’imperatore Francesco Giuseppe I.
Una zona separata è dedicata all’evento che scatenò la Prima Guerra Mondiale: l’assassinio di Francesco Ferdinando a Sarajevo.
L’esposizione è introdotta dall‘auto Gräf & Stift dove viaggiava l’arciduca insieme alla moglie Sophie Chotek quando entrambi furono assassinati il 28 giugno 1914.


E’ davvero suggestivo trovarsi di fronte ad una testimonianza così diretta di quei momenti: le tracce della sparatoria sono ancora evidenti nell’auto così come negli abiti insanguinati e squarciati dell’arciduca e nella chaise longue in cui l’uomo morì per le ferite riportate, esposti nella teca accanto.
Potrai vedere anche le pistole Browning M.1910/12 e una bomba a mano Kragujevac appartenute agli assassini e ripercorrere la vicenda attraverso filmati e fotografie dell’epoca.
Sala 6. La Prima Guerra Mondiale e la fine della monarchia asburgica (1914–1918)
In un’area del museo recentemente ampliata, sono esposti ben 2.000 cimeli della Prima Guerra Mondiale. Attraverso un percorso di passerelle e vetrine potrai osservare le uniformi, le armi e l’equipaggiamento di tutte le potenze combattenti coinvolte.
Ripercorrerai ogni momento saliente della guerra ed ogni movimento delle principali truppe, comprese quelle del fronte italiano.

Potrai approfondire osservando armi, uniformi e oggetti dell’equipaggiamento militare, ma anche sezioni dedicate a specifiche tematiche.
Scoprirai il ruolo delle donne in guerra, il sistema giudiziario militare kuk, le tecniche di propaganda, i servizi medici, il trattamento riservato a prigionieri, invalidi e morti, il ruolo della religione.
Tra i cimeli esposti più importanti troverai:
- un terrificante obice d’assedio austriaco M 1916 da 38 cm, che potrebbe sparare proiettili del peso di 750 kg ad una distanza di 15 km,
- bunker con cupole danneggiate dai bombardamenti,
- il velivolo da addestramento e ricognizione Phönix 20.01 , prototipo dell’Albatros BI(Ph) di produzione austro-ungarica,
- significative opere di pittori di guerra tra cui anche quelle di Egon Schiele.

Sala 7. Repubblica e dittatura (1918–1945)
La penultima sala è dedicata al periodo che va dal primo dopoguerra alla fine della seconda Guerra Mondiale. La mostra si focalizza sugli eventi politici e sul loro impatto nella società.
Qui potrai vedere, tra i tanti cimeli esposti:
- un cannone antiaereo tedesco da 8 mm,
- l’arma del delitto di Schattendorf del 30 gennaio 1927,
- un obice da campo M 1918,
- uniformi di fanteria/esercito, marina e aviazione della Wehrmacht tedesca e degli avversari,
- una motocicletta BMW R 12,
- frammenti di motore di un razzo V-2,
- un trattore a cingoli Raupenschlepper Ost,
- armi e uniformi che furono date alle truppe durante la battaglia di Vienna nell’aprile 1945, come il lanciarazzi anticarro Panzerschreck e il fucile Sturmgewehr 44,
- un portaesplosivo pesante Borgward IV, scoperto durante i lavori di demolizione dell’ex Vienna Südbahnhof,
- e molte aree tematiche separate dedicate alla resistenza contro il regime nazista, all’Olocausto, alla battaglia di Stalingrado ecc.
Sala 8. L’Austria come potenza navale

L’ottava sala è dedicata alla storia della marina austriaca, dalla nascita della prima flotta del Danubio fino alla fine della imperiale e regia Marina nel 1918.
Qui potrai ammirare:
- il modellino della fregata “Novara”,
- la bandiera di battaglia Kuk,
- l’enorme modello in spaccato della corazzata ungherese austriaca “Viribus Unitis”,
- la torre di un sottomarino Kuk U-20, che fu affondato nel 1918 nella foce del Tagliamento,
- vari dipinti ad olio tra cui quello di Alexander Kircher “la battaglia navale di Lissa 1866”,
- gli oggetti personali dell’ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff,
- numerosi bottini di guerra,
- vari modellini di navi da guerra.
La Panzerhalle con la collezione di veicoli corazzati e l’esposizione di artiglieria

Interessante ed impressionante è anche la visita al deposito dei veicoli corazzati da combattimento. E’ stata allestita all’interno dell’edificio numero 13 che fu costruito nel 1936 come garage militare per veicoli a motore.
Oggi ospita più di 30 mezzi corazzati e ripercorre la storia e lo sviluppo delle corazzate di fanteria, da ricognizione ed anticarro, dal primo brevetto fino alla Seconda Repubblica Austriaca.
Tra i modelli in esposizione potrai vedere:
- il modello Burstyn, primo brevetto per un cannone a motore realizzato dal tenente austriaco Gunter Burstyn nel 1911,
- il prototipo del veicolo da combattimento della fanteria Saurer,
- il cacciacarri Kürassier,
- il carro armato M60A3,
- il carro armato con ruote dell’ambulanza Pandur,
- motori cisterna,
- munizioni per carri armati.
Avrai la possibilità di osservarli anche internamente. Alcuni modelli hanno gli sportelli aperti e sono affiancati da scale per poterli vedere dall’alto.
Attenzione: ricorda che la sezione Panzerhalle è aperta solo il sabato e la domenica.
Alcuni esemplari di carri armati sono esposti anche all’esterno dell’edificio che ospita il museo, in una sezione accessibile dal Cafè e shop a sinistra dell’ingresso.
Non dimenticare poi di visitare la collezione di artiglieria che comprende più di 500 cannoni, la maggior parte dei quali provengono dall’antica armeria imperiale.

La collezione delle telecomunicazioni: una visita speciale
Nella caserma Starhemberg, nel 10° distretto di Vienna, è possibile visitare una preziosa collezione riguardante le telecomunicazioni.
Purtroppo dovrai organizzarti in anticipo, prendendo un appuntamento con il colonnello (per i contatti visita il sito ufficiale), in quanto il museo si trova all’interno della scuola di supporto alla gestione delle Forze armate austriache (centro di addestramento specializzato per soldati di carriera delle truppe di telecomunicazioni).
Qui vedrai in funzione trasmettitori e ricevitori radio, apparati telegrafici e telescriventi, sistemi radio e molto altro. Sono reperti del XIX secolo e del periodo della Guerra Fredda affiancati dalle tecnologie più moderne.
Info utili per la visita del Museo di Storia Militare
Il Museo di Storia Militare si trova in Arsenal 1 ed è raggiungibile con una breve passeggiata di circa 1 km sia da Belvedere sia dalla fermata della metro U1 Keplerplatz.
La visita del museo e dell’intero complesso può richiedere da un minimo di un paio d’ore fino ad una mezza giornata o anche più se sei particolarmente affascinato dall’argomento.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 7 € intero, 5€ ridotto. E’ gratuito fino ai 19 anni e ogni prima domenica del mese!
Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, mentre la Panzerhalle solo il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 16:00.
Le didascalie sono scritte in tedesco ed inglese ma all’ingresso di ciascuna sala troverai un espositore con un depliant in numerose lingue (italiano compreso) che introduce il periodo storico che stai per scoprire lungo il percorso.
Se vuoi scoprire altri luoghi insoliti, meno conosciuti e pubblicizzati in città, ma sorprendenti come il Museo di Storia Militare, ti consiglio > 23 luoghi insoliti da visitare a Vienna