San Gimignano è uno dei borghi più belli d’Italia ed il suo centro risalente al Medioevo è stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO: se cerchi spunti su cosa vedere, avrai già capito che qui c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Il centro storico di San Gimignano è quasi completamente originale del XIII e XIV secolo e passeggiare tra i suoi vicoli, torri, piazze e palazzi storici significa immergersi completamente in quel lontano passato.
Ciò che rende il borgo di San Gimignano ancora più particolare è una sua caratteristica unica che gli ha fatto ricevere il soprannome di Manhattan del Medioevo.
Prima di raggiungere il paese noterai sicuramente il suo inconfondibile skyline da lontano e capirai che non potrebbe esserci appellativo più azzeccato. Sai che in epoca medievale c’erano ben 72 tra torri e case turrite?
Oggi sono rimaste solo 14 torri ma regalano ancora una vista a dir poco sorprendente.
Direi che le premesse su cosa vedere a San Gimignano sono già molto allettanti ma adesso arriva la vera e propria guida per non perderti neanche un’attrazione!
Guida completa su cosa vedere a San Gimignano
San Gimignano si visita comodamente con una passeggiata: preparati a perderti tra le sue viuzze e ad un continuo saliscendi. Il centro storico è piccolo ma se deciderai di esplorarlo in lungo e largo ti ritroverai a macinare tanti km.
La nostra visita inizia da una delle porte d’accesso che potrai scegliere per entrare nel centro storico.
I varchi di accesso al centro storico di San Gimignano
Arco della cancelleria
L’Arco della Cancelleria è un doppio arco risalente al periodo tra il X e l’XI secolo, che fungeva da accesso settentrionale ed era collocato nella prima cerchia muraria che la divideva dalla campagna. Prende il nome dal palazzo della Cancellaria o dei Marsili che si distingue per tre alte porte ad arco.
Porta e chiesa di San Jacopo
Porta San Jacopo rappresenta l’accesso orientale al centro storico ed è direttamente collegata alla Chiesa di San Jacopo costruita tra il XII e il XIII secolo. La struttura è formata da una base di conci di travertino squadrati e spianati e da una parte superiore in mattoni.
Bastione di San Francesco, Porta San Giovanni e Chiesa della Madonna dei Lumi
Il Bastione di San Francesco si trova invece all’estremità meridionale di San Gimignano. Fu costruito con pianta circolare nel XVI secolo dai fiorentini per controllare i confini con la nemica Siena. Una targa ricorda che proprio lì, nel 1507, Niccolò Machiavelli istruì le milizie cittadine.
Accanto al bastione si trova Porta San Giovanni che rappresenta l’ingresso a sud, da sempre il più importante perché accoglieva chi arrivava dalla via Francigena.
Accanto alla porta, nel Seicento fu costruita in stile barocco la chiesa della Madonna dei Lumi, oggi solo parzialmente in piedi dopo la demolizione della navata centrale nel 1922, necessaria per liberare il passaggio proprio da porta San Giovanni.
E’ uno dei pochi edifici barocchi mai costruiti a San Gimignano e prende il nome da un’immagine miracolosa al suo interno che nel XVI secolo divenne oggetto di devozione da parte dei cittadini.
Chiesa di San Francesco
Proseguendo lungo via San Giovanni ti ritroverai di fronte alla chiesa di San Francesco che in origine (XIII secolo) era dedicata a San Giovanni e serviva da ricovero per pellegrini e viandanti e come ospedale dei Cavalieri di Malta.
Sulla sua facciata, unico elemento originale, potrai ancora riconoscere una formella dell’Agnus dei, posizionata lì in ricordo delle riunioni dell’Ordine della lana che si svolsero proprio al suo interno. Qui vicino troverai anche la torre Ficherelli e in lontananza la torre dei Cugnanesi.
Casa di Santa Fina
Prima di proseguire verso il centro, ti consiglio di svoltare a destra in Via Piandornella per raggiungere un palazzo apparentemente anonimo che però ospita la casa di Santa Fina.
Fina Ciardi nacque a San Gimignano nel 1238 e fin da piccola coltivò una profonda devozione per la Madonna che le donò la forza di sopportare le disgrazie accadute alla sua famiglia e soprattutto la malattia che la paralizzò.
Per sua scelta decise di rimanere sdraiata su una tavola di legno di quercia con la quale arrivò a fondersi a causa delle piaghe, fino a diventare cibo per vermi e topi.
Numerose sono le leggende che circolano su di lei dopo la sua morte: la più bella racconta che quando il suo corpo fu staccato dalla tavola, furono trovate viole gialle in fiore che diffusero un buon profumo per tutta la casa.
Santa Fina è diventata così la patrona di San Gimignano e si festeggia il 12 marzo, quando anche la sua casa viene aperta al pubblico.
Chiesa di San Lorenzo in Ponte e Convento di San Domenico
A pochi passi dalla casa, troverai anche la piccola chiesa di San Lorenzo in Ponte in stile romanico, una delle chiese più antiche di San Gimignano. Prende il nome dall’antico ponte levatoio che si trovava proprio nelle vicinanze e custodisce preziosi affreschi del 1400.
Accanto si trova l’ex convento di San Domenico che fu costruito nel Trecento e mantenne la sua funzione originaria fino al 1787 prima di esser convertito in penitenziario. Oggi è coinvolto in un progetto di restauro che lo trasformerà in una struttura ricettiva. Una targa ricorda anche che ospitò Girolamo Savonarola.
Piazza della Cisterna: le torri e i palazzi storici

Proseguendo lungo via del castello arriverai nella piazza più scenografica del borgo: è Piazza della Cisterna, crocevia di due antiche strade del centro Italia, la via Francigena e la via Pisa-Siena.
Qui potrai ancora respirare l’atmosfera medievale ed immaginarti al centro di feste e tornei oppure tra i banchi del mercato cittadino.
La piazza prende il nome dalla cisterna sottostante, in funzione dal 1287 e oggi trasformata in un pozzo in travertino collocato su una scalinata ottagonale che funge da piedistallo.
Piazza della Cisterna è particolarmente suggestiva anche grazie ai palazzi storici e alle torri che vi si affacciano.
Le torri di Piazza della Cisterna

A fianco dell’arco dei Becci, l’antica porta di accesso sormontata da un arco a tutto sesto con pietra in vista, potrai ammirare la maggior parte delle antiche torri di San Gimignano:
- la Torre dei Becci del XII secolo, ha una base quadrata e prende il nome dal palazzo accanto appartenuto ad un’importante famiglia di mercanti,
- la Torre dei Cugnanesi, è una delle più alte di San Gimignano, risale al XIII secolo e si trova accanto all’omonimo palazzo.
Posizionandoti al centro della piazza riuscirai a vedere anche la torre di palazzo Pellari che fa capolino dietro ai palazzi da Piazza Pecori. Risale al XIII secolo, ha una base a parallelepipedo con copertura piramidale e non ha finestre.
Continuando a girare il tuo sguardo incontrerai:
- le torri degli Ardinghelli che al momento della loro costruzione (fine XIII secolo) erano alte ben 52 metri ma furono abbassate per non superare l’altezza della torre del Palazzo comunale. E’ per questo motivo che oggi sono alte quasi la metà. Sono molto diverse tra loro: quella di destra è più stretta e austera e coperta di bozze regolari con strette feritoie, quella di sinistra è più ampia ed ha finestre ad arco.
Le due torri prendono il nome dalla famiglia ghibellina più potente della città che aveva avuto successo grazie ai commerci e alle attività finanziarie. Gli Ardinghelli si contendevano il potere con i Salvucci, di origine guelfa.
- la torre Grossa con i suoi 54 metri è la torre più alta di tutta San Gimignano e si trova proprio accanto al Palazzo comunale. La sua costruzione iniziò il 21 agosto del 1300, 4 mesi dopo l’arrivo di Dante che in qualità di ambasciatore della lega guelfa era in cerca di alleati.
La Torre Grossa ha una struttura particolare, con un passaggio a volta al piano terra, una base quadrata e una cella campanaria provvista di un camminamento. Si può visitare fino alla sommità (a pagamento) per ammirare un meraviglioso panorama sul centro storico e sul bucolico paesaggio che circonda San Gimignano.
- la torre Rognosa è chiamata anche torre dell’Orologio o torre del Podestà ed è a causa sua che fu stipulato il regolamento del 1255 che impediva la costruzione di torri più alte dei suoi 52 metri. Si trova proprio sopra il palazzo del Podestà ed è una delle meglio conservate e la seconda più alta.
L’origine del suo nome insolito non si deve alle famiglie proprietarie dei Gregori e degli Oti, ma al fatto che la torre venne utilizzata come carcere, diventando portatrice di “rogne”.
- la torre del Diavolo è l’ultima dell’elenco che si affaccia sulla piazza e potrai individuarla a Nord. Secondo la leggenda, il proprietario la trovò più alta dopo esser rientrato da un viaggio e attribuì il fatto alla mano del Diavolo, dal quale prese il nome.
Si distingue dalle altre torri per il portale a doppia altezza che sembra indicare la presenza di un antico passaggio pedonale verso il vicolo dell’oro.
Piccola curiosità: sai che la torre del Diavolo appare anche nel videogioco Assanssin’s Creed II?

I palazzi che si affacciano su Piazza della Cisterna
Oltre alle suggestive torri, come ti ho già preannunciato, su piazza della Cisterna si affacciano anche importanti palazzi storici:
- palazzo Razzi, riconoscibile per il rivestimento in pietra chiara a vista e due portali. I piani superiori si dividono in una parte in laterizio e nell’altra in pietra chiara perché un tempo era la base di una torre.
- A fianco si trova Casa Salvestrini, anch’essa con rivestimento in pietra chiara. E’ chiamata anche palazzo Bracceri e nacque come spedale di Santa Maria della Scala per assistere i pellegrini. Mantenne questa funzione fino al 1556 quando diventò lo spedale degli Innocenti per accogliere gli orfani, mentre dal 1918 è un albergo.
- Palazzo Tortoli si riconosce per la bassa torre mozzata al suo fianco che un tempo faceva parte del Palazzo del Capitano del Popolo e per una doppia fila di bifore a sesto acuto divise da colonnine in marmo.
- Palazzo dei Cortesi, si trova accanto alla torre del Diavolo ed ha solo due piani con una monofora.
Piazza del Duomo e i palazzi più importanti che vi si affacciano
Direttamente collegata a Piazza della Cisterna troverai piazza del Duomo che ti farà fare l’ennesimo tuffo indietro nel tempo.
Qui si affacciano:
- il Duomo di San Gimignano,
- il palazzo vecchio del Podestà con la torre Rognosa,
- la torre Chigi,
- il palazzo nuovo del Podestà con la loggia del comune e la torre Grossa,
- le torri dei Salvucci.
Il Duomo di San Gimignano – Collegiata di Santa Maria Assunta

Il Duomo di San Gimignano è conosciuto anche come Collegiata di Santa Maria Assunta e si affaccia sulla piazza da un’ampia scalinata.
Nacque come pieve di Santa Maria Assunta nel 1056 ma di quell’edificio sono rimaste solo le colonne in travertino.
All’interno è degno di nota l’affresco che ne ricopre interamente le pareti e che non è mai stato restaurato nel corso dei secoli. I colori vivaci e brillanti sono ancora quelli del XIV secolo e ti lasceranno senza parole.
Il Palazzo vecchio del Podestà di San Gimignano
Il palazzo vecchio del Podestà risale al XII secolo ma subì varie modifiche nel 1239 e nel 1337 quando perse la funzione di residenza del podestà e dal 1537 diventò un teatro.
Lo riconoscerai per la merlatura guelfa e per il grande arco d’accesso ad un androne in cui potrai rifugiarti dal sole o dalla pioggia e sederti per mangiare un pasto al volo.
Anche se non avrai bisogno di quel rifugio, affacciati al suo interno ed alza gli occhi: potrai ammirare l’affresco della Madonna col Bambino, Angeli e Santi, dipinto da Sodoma nel 1513.
Torre Chigi
La torre Chigi è situata a sinistra della Torre Rognosa e fu costruita nel 1280 per la famiglia Useppi. L’ingresso si trova al primo piano e l’accesso era possibile solo calando una scala per proteggere maggiormente i suoi inquilini dalle incursioni dei nemici.

Il Palazzo Comunale di San Gimignano
Il palazzo Comunale o palazzo nuovo del Podestà, è stretto e sormontato da merlatura guelfa. Oggi ospita il Museo Civico dove sono custodite importanti opere d’arte di scuola fiorentina e senese dal XIII al XVI secolo.
Meritano una visita:
- la Loggia della Giustizia (del 1323) nel cortile interno in cui si trova la campana maggiore della Torre Grossa del 1328
- e la Sala di Dante decorata da importanti affreschi, tra cui la Maestà di Lippo Memmi.
Al fianco del palazzo potrai ammirare altri affreschi trecenteschi tra le arcate della loggia del Comune dove i politici si riunivano per le cerimonie pubbliche.
Le Torri dei Salvucci
Le due torri dei Salvucci si ergono da Piazza delle Erbe e sono soprannominate le torri gemelle di San Gimignano.
Furono fatte costruire dalla famiglia guelfa dei Salvucci per dimostrare la propria potenza ottenuta grazie alle ricchezze accumulate con commerci e usura. In origine erano più alte dei 52 metri consentiti dal regolamento cittadino ma furono abbassate.
La torre maggiore è oggi una splendida residenza d’epoca. Hai mai sognato di alloggiare in una location simile?
Torre Pettini
Accanto, ma in posizione nascosta rispetto alle due torri gemelle, si trova anche la torre Pettini.
E’ interamente costruita in laterizio ed ha un numero limitato d finestre per proteggere i suoi abitanti.
Chiesa di San Bartolo
Proseguendo lungo Via San Matteo, dopo pochi passi incontrerai la chiesa di San Bartolo in origine ospedale dei Cavalieri di Gerusalemme.
E’ costruita interamente in laterizio e presenta una pianta trapezoidale con un’unica navata. All’interno custodisce un crocifisso in legno del XV secolo e due lunette su tela di Niccolò Lapi.
Le altre torri di San Gimignano
Prima di elencarti le altre torri ancora in piedi a San Gimignano, vorrei spiegarti perché il paese ne aveva così tante.
In epoca comunale la Manhattan del Medioevo aveva ben 72 torri ma già nel 1580 scesero a 25 fino alle 14 attuali. Perché così tante torri? Più alto era un edificio maggiore era il potere del proprietario e come potrai immaginare, le numerose famiglie di San Gimignano erano in forte competizione tra di loro.
Nel 1255 il comune emanò un regolamento che vietava ai privati di costruire torri più alte della torre Rognosa ma i signori più potenti lo aggirarono costruendo palazzi poco più bassi rispetto all’altezza consentita.
Grazie a questo “oltraggio” San Gimignano conserva ancora oggi un aspetto unico e suggestivo che nel 1990 le è valso il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La Torre Campatelli e le altre 3 torri di San Gimignano
La torre Campatelli si trova vicino a quella dei Cugnanesi ma è molto più antica: risale al XII secolo, è alta 28 metri e si distingue per la pianta rettangolare ed il tetto spiovente.
Fu fatta costruire dall’omonima famiglia di imprenditori e grazie ad un recente restauro oggi è visitabile.
Rimangono ancora 3 torri da scoprire. Quest’ultime sono più basse e si confondono con i palazzi del paese:
- il campanile della chiesa collegiata di Santa Maria Assunta, fu costruito come torre di famiglia ma già alla fine del XII secolo diventò un campanile,
- torre Ficherelli, risale al XIII secolo e si trova in via San Giovanni. E’ una delle torri più basse di San Gimignano,
- casa torre Pesciolini, in via San Matteo, accanto alla chiesa di San Bartolo.
Cosa vedere a San Gimignano fuori dai classici itinerari
Passeggiando tra i vicoli di San Gimignano, raggiungerai anche altri tesori nascosti leggermente fuori dal centro storico e dagli itinerari più battuti.
Il Parco della Rocca di San Gimignano

A pochi passi dal Duomo, c’è un angolo idilliaco sorto dove un tempo i fiorentini costruirono una rocca in accordo con gli abitanti del paese.
Il parco della rocca con la sua fiorente vegetazione ti farà immergere in un’atmosfera bucolica e le mura, accessibili fin sulla sommità, ti permetteranno di ammirare lo skyline di San Gimignano e l’intera Valdelsa.
Chiesa di Sant’Agostino
Dal parco della rocca noterai anche l’inconfondibile sagoma della Chiesa di Sant’Agostino. Si distingue per le notevoli dimensioni in contrasto con la sobria facciata e per un mix di elementi romanici e gotici.
Al suo interno custodisce numerose opere d’arte, tra cui una pala d’altare attribuita a Lippo Memmi e un ciclo di 17 affreschi sulla vita di Sant’Agostino della seconda metà del quattrocento.

Le Fonti Medievali
Dalla parte opposta della rocca, una ripida ma breve discesa conduce alle antiche fonti pubbliche medioevali. Davanti ai tuoi occhi si aprirà uno scenario alquanto suggestivo: dieci arcate di cui sei romaniche e 4 gotiche nascondono le vasche del XII e XIV secolo che ancora oggi sono alimentate da una sorgente.
Cosa ne pensi di tutte le meraviglie che puoi vedere a San Gimignano? Quale delle tante non vorresti assolutamente perderti?
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