La città di Assisi, in Umbria, è un luogo magico e carico di spiritualità strettamente legato alla figura di San Francesco e sorprendentemente ricco di cose da fare.
Oltre alla sua bellezza architettonica e paesaggistica, Assisi offre una vasta gamma di attività e esperienze uniche che permettono di immergersi nella sua storia millenaria e nel suo profondo significato religioso.
In questo articolo ti porto alla scoperta di tutte le tappe che dovrai fare per conoscere a fondo l’anima di Assisi.
1. Basilica di San Francesco d’Assisi
2. Basilica di Santa Chiara di Assisi
3. Piazza del Comune e i suoi palazzi
3.1 Il Tempio di Minerva
3.2 Palazzo dei Priori
4. Palazzo Vallemani e Pinacoteca Comunale di Assisi
5. Il Duomo di San Rufino ad Assisi
6. Anfiteatro Romano
7. La Chiesa Nuova di Assisi
8. L’Oratorio dei Pellegrini
9. La Rocca Maggiore di Assisi
10. Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola
11. Eremo delle Carceri
Come raggiungere e dove parcheggiare ad Assisi
1. Basilica di San Francesco d’Assisi
La Basilica di San Francesco è un gioiello architettonico che rappresenta il cuore spirituale di Assisi.
La sua eleganza e il suo fascino senza tempo, le linee armoniose e i dettagli gotici creano un’atmosfera di solenne grandezza.
Tutte queste caratteristiche la rendono un’eccezione alla regola francescana dell’umiltà, ma quando fu concepita lo scopo era proprio quello di creare stupore e meraviglia.
Considerata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è composta da due chiese sovrapposte: la Basilica Inferiore e quella Superiore, oltre ad una cripta dove riposa San Francesco.
La costruzione della maestosa Basilica di San Francesco ad Assisi ebbe inizio il 17 luglio 1228, grazie all’impegno e alla dedizione di due figure di spicco: Papa Gregorio IX e il devoto frate Elia.
Gregorio IX, il giorno precedente, aveva solennemente proclamato San Francesco come nuovo Santo, riconoscendone l’eccezionale contributo spirituale. Frate Elia, invece, era stato scelto come successore del Poverello e ricevette in dono il terreno su cui sarebbe sorta la basilica, un luogo un tempo noto come “Colle dell’Inferno” per via delle terribili esecuzioni che vi si svolgevano.
I lavori procedettero a ritmo serrato e in meno di 2 anni, precisamente il 25 maggio 1230, la splendida chiesa era già completa.
La Basilica Inferiore di San Francesco di Assisi
La Basilica Inferiore è composta da una singola navata a croce commissa che ricorda il Tau, simbolo caro a San Francesco, e ti accoglierà con un’atmosfera cupa e solenne, che invita al raccoglimento.
Lungo la navata centrale si vedono ancora i resti dei dipinti che rappresentavano le Storie della vita di san Francesco e le Storie della passione di Cristo. Purtroppo la maggior parte son stati rovinati a causa dell’apertura delle cappelle laterali.
Sopra l’altare maggiore spicca la meravigliosa volta a crociera, realizzata da Giotto e della sua bottega nel 1315 c.ca. Nelle 4 vele sono rappresentati i tre voti religiosi della Povertà, Castità ed Obbedienza e San Francesco glorioso.
Oltre a Giotto, autore anche dei dipinti nella Cappella della Maddalena, nella chiesa inferiore hanno lasciato preziose opere anche Cimabue, Lorenzetti, Sermei e l’artista anonimo umbro detto il “Maestro di san Francesco”.
Nella Cripta della Basilica Inferiore sono custodite le spoglie di San Francesco, insieme ai suoi fedeli compagnia: i beati frate Leone, frate Rufino, frate Masseo e frate Angelo.
La Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi
La Basilica Superiore, rappresenta un capolavoro dell’architettura gotica italiana. Costruita nel 1253 sotto il pontificato di Innocenzo IV, si distingue per la sua luminosità e l’eleganza delle sue linee.
L’interno è caratterizzato da una sola ampia navata a quattro campate, con un largo transetto e un’abside poligonale, tipici elementi dell’architettura gotica francese. Tuttavia, l’utilizzo di colori semplici e luminosi conferisce all’insieme un carattere spiccatamente italiano.
Gli interni sono decorati con straordinari cicli di affreschi tra i quali spicca quello di Cimabue che racconta la Crocifissione, le Scene dell’Apocalisse e le Storie di San Pietro.
Lungo le pareti della navata, domina invece il prezioso ciclo di 28 affreschi attribuito a Giotto o a una scuola pittorica romana che racconta episodi della vita di San Francesco e della storia del suo Ordine.
Queste importanti testimonianze artistiche sono state parzialmente distrutte dal terremoto del 1997, che causò gravi danni all’edificio, costringendo i restauratori a un intervento di recupero durato due anni.
2. Basilica di Santa Chiara di Assisi
Anche la splendida Basilica di Santa Chiara è strettamente legata a San Francesco, che influenzò la scelta di vita di Chiara.
La Santa, a soli 18 anni, affascinata dalla parola del Poverello, scappò dalla famiglia benestante per diventare sposa di Cristo insieme a San Francesco e ai primi frati. Nonostante un tentativo di rapimento da parte dei familiari, riuscì a proseguire nella sua missione dedicandosi alla vita religiosa e fondando l’Ordine delle Clarisse insieme alla sorella Agnese.
L’anno successivo alla sua morte, avvenuta l’11 agosto 1253, fu fatta costruire la Chiesa di Santa Chiara, dove già nel 1260 furono traslate le sue spoglie, anche se la consacrazione ufficiale avvenne nel 1265.
Oggi i resti di Santa Chiara sono custoditi all’interno di una cripta che risale alla metà dell’Ottocento, in un sarcofago realizzato in pietra del Monte Subasio.
L’esterno della chiesa si contraddistingue per la presenza di tre grossi contrafforti poligonali a forma di archi rampanti che sostengono il fianco sinistro e per la facciata in pietra locale bianca e rosa.
All’interno è suddivisa in tre navate quasi completamente spoglie, che custodiscono affreschi trecenteschi di Puccio Capanna e un Crocifisso dal valore inestimabile.
Nell’Oratorio, che si trova dietro l’altare principale della Basilica, si conserva infatti il venerato Crocifisso che parlò a San Francesco d’Assisi, secondo la tradizione, nell’Eremo di San Damiano. In quell’episodio miracoloso, il Signore si rivolse a Francesco chiedendogli di restaurare la sua chiesa.
Nello stesso luogo, dietro ad una grata, sono inoltre esposte le reliquie di Santa Chiara, Sant’Agnese e San Francesco.
3. Cosa fare ad Assisi: scopri i palazzi di Piazza del Comune
La Piazza del Comune è situata dove un tempo sorgeva il foro romano di Assisi. Non è grande ma molto graziosa e ricca di monumenti ed edifici che custodiscono importanti capitoli della storia secolare della città.
Nella Piazza potrai ammirare il Palazzo del Capitano del Popolo con la Torre del Popolo e l’adiacente Tempio di Minerva, il Palazzo dei Priori e il Palazzo delle Poste.
La Torre fu costruita nel 1276 per accogliere la famiglia del Capitano del Popolo. Di fronte potrai trovare una lapide in pietra rossa del Monte Subasio, sulla quale sono incise le misure di riferimento per i prodotti tipici del periodo medievale ad Assisi, come mattoni, pianelle, quadrelli e coppi.
Sotto la Piazza del Comune è possibile visitare i resti dell’antico Foro Romano (accessibile da via Portica, dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Nicolò). In questa area archeologica sono visibili i basamenti del tempio, le sedie dei magistrati e un piccolo edificio sacro dedicato ai mitici gemelli Castore e Polluce.
3.1. Il Tempio di Minerva
In Piazza del Comune rimarrai sicuramente affascinato dall’incontro inaspettato con l’imponente Tempio di Minerva, una struttura maestosa risalente al I secolo a.C.
Questa preziosa testimonianza dell’eredità architettonica romana appare a prima vista quasi fuori luogo, contrastando con l’atmosfera medievale e francescana che pervade la città.
Tuttavia, osservando più attentamente, si nota come questo antico tempio pagano sia in realtà perfettamente integrato nel tessuto urbano di Assisi. Le sei colonne con capitello corinzio e l’armoniosa proporzione delle sue forme dialogano in modo affascinante con l’architettura gotica e romanica che le circonda.
Questa singolare unione di stili e di epoche diverse riflette la complessa stratificazione storica della città, testimoniando come Assisi abbia saputo accogliere e preservare le tracce del suo passato.
Il Tempio di Minerva prende il nome da una statuetta ritrovata al suo interno ma era probabilmente dedicato ad Ercole. Fu riconvertito in chiesa cristiana in epoca medievale, ma cambiò più volte destinazione d’uso nel corso dei secoli.
Nel 1212 diventò la residenza del Podestà e nei due secoli successivi servì come tribunale, carcere e sede di botteghe.
Nel 1539, la cella del tempio venne sfondata per accogliere l’attuale Chiesa di Santa Maria sopra Minerva che subì ulteriori trasformazioni in stile barocco nel 1634 e fu dedicata a S. Filippo Neri. Nonostante i numerosi interventi, il Tempio di Minerva conserva ancora oggi una sorprendente integrità strutturale, quasi come se il tempo non fosse trascorso.
Il Tempio esercitò un fascino magnetico anche sull’illustre Johann Wolfgang von Goethe, che nel 1786, durante il suo viaggio in Italia, arrivò ad Assisi e rimase profondamente affascinato dalla vista delle possenti colonne del tempio pagano.
Per il poeta tedesco, questo antico monumento rappresentava la prima testimonianza di un’opera dell’antichità che avesse conservato intatta la sua integrità strutturale.
3.2 Il Palazzo dei Priori di Assisi
Il Palazzo dei Priori fu costruito nel 1275 con lo scopo di unire il Palazzo del Capitano del Popolo e il Palazzo dei Governatori ed oggi è sede del Municipio.
Nel 1442, venne quasi completamente distrutto dalle milizie papali capitanate da Niccolò Piccino.
Papa Sisto IV della Rovere, il cui stemma si può notare tra i tanti emblemi quattrocenteschi della facciata, lo fece ricostruire destinandolo a sede del Governatore pontificio e Monte di pietà mentre nel piano inferiore aprirono varie botteghe.
Di fronte al palazzo dei Priori si trova la Fontana dei Tre Leoni che prende il nome dalle tre statue che alludono ai tre rioni in cui era divisa Assisi nel 1542. Si hanno notizie della fontana già dal 1303, ma questa ha subito numerosi rimaneggiamenti, e l’aspetto attuale risale al lavoro, del 1772, dello scalpellino di Assisi Giuseppe Martinucci, su disegno dell’architetto Valeri.
4. Palazzo Vallemani e Pinacoteca Comunale di Assisi
A pochi minuti da Piazza del Comune, lungo Via San Francesco, si trova Palazzo Vallemani, sede della Pinacoteca comunale.
Il Palazzo barocco, con le splendide volte del piano nobile affrescate da pittori umbri e toscani del Seicento, fu un tempo residenza della nobile famiglia Giacobetti e successivamente dei Vallemani, e oggi ospita una raccolta di opere d’arte davvero eccezionale.
La pinacoteca comunale è stata creata alla fine dell’Ottocento per salvaguardare il patrimonio artistico della città di Assisi, evitando la dispersione delle opere che appartenevano alle comunità religiose.
Qui è possibile ammirare una straordinaria selezione di affreschi medievali e rinascimentali testimoni della storia e dell’evoluzione di Assisi, non solo religiosa ma anche politica e civile.
Tra i pezzi più preziosi della collezione figurano una Maestà attribuita a Giotto e dipinti di artisti del calibro di Simone Martini, Pinturicchio e Perugino.
Un’altra sezione del museo è dedicata al “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”, che racconta la straordinaria storia di come la città abbia accolto e salvato circa 300 ebrei dallo sterminio nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
5. Il Duomo di San Rufino ad Assisi
Sebbene la Basilica di San Francesco sia senza dubbio l’attrazione principale di Assisi, il Duomo di San Rufino è il fulcro religioso della città.
L’imponente cattedrale romanica, realizzata su progetto del maestro Giovanni da Gubbio, venne avviata nel 1140 per volere del priore Raniero, ricostruendo una precedente chiesa del 1029. Ancor prima c’era un tempio romano dedicato alla Bona Mater inglobato nell’area dell’antico Foro Romano.
Anche se la chiesa che vediamo oggi venne consacrata solo nel 1253 da Innocenzo IV, il Duomo di San Rufino rimane comunque il luogo di culto più antico di Assisi.
Nella Cripta di San Rufino, divisa in in tre navate, potrai ammirare resti di affreschi dell’XI secolo e il sarcofago romano del III secolo d.C. che in origine accoglieva le spoglie di San Rufino, ora deposte sotto la mensa dell’altare.
La sua facciata, tripartita da lesene, rappresenta invece uno degli esemplari più significativi di architettura romanica umbra.
Ma il motivo per il quale il Duomo di San Rufino è particolarmente importante è perché fa parte dei luoghi francescani ad Assisi.
Si ritiene infatti che qui furono battezzati San Francesco, Santa Chiara e si dice anche Federico II di Svevia. Proprio in questa chiesa, inoltre, San Francesco fece la sua prima predica.
6. Anfiteatro Romano
Distante circa 300 metri dalla Cattedrale di San Rufino, si trova l’Anfiteatro Romano, ennesima testimonianza dell’antico passato di Assisi.
Della struttura originaria, risalente alla prima metà del I secolo d.C., rimane solo un arco in cunei di travertino e la forma ellittica riconoscibile tra il muro dell’orto e gli antichi edifici medievali costruiti sfruttando la cavea.
7. La Chiesa Nuova di Assisi
La Chiesa Nuova di Assisi sorge sul sito su cui, secondo la tradizione, si trovava la casa di San Francesco.
Furono i Frati Minori che, nel 1615, vi costruirono un luogo di culto grazie al sostegno finanziario del Re di Spagna Filippo III.
La chiesa è dedicata alla conversione del Poverello di Assisi, e al suo interno si può ancora ammirare il sottoscala dove la tradizione vuole che Pietro di Bernardone, padre di Francesco, avesse rinchiuso il figlio dopo che questi era fuggito a Foligno per vendere stoffe e raccogliere i fondi necessari a riparare la chiesa di San Damiano.
All’esterno dell’edificio sacro, sulla piazzetta antistante, sono state collocate due statue che raffigurano i genitori di San Francesco Pietro di Bernardone e Donna Pica. Vengono celebrati ogni anno, la seconda domenica di settembre, con la “Festa della famiglia di San Francesco”.
I luoghi dell’infanzia di San Francesco: la casa natale e la casa paterna
Il giovane Francesco, prima di intraprendere il suo straordinario percorso spirituale, si era distinto anche nell’attività mercantile svolgendo i suoi affari nel fondaco adiacente alla chiesa, dove il padre aveva il magazzino e il negozio di stoffe.
Oggi quegli ambienti sono stati trasformati nell’Oratorio della Chiesa dove è possibile anche vedere le porte della Casa Paterna.
Si trovano all’esterno della chiesa, imboccando il vicolo che si trova sul lato sinistro della piazzetta del Santuario.
Proseguendo in discesa si arriva ad una piazzetta nascosta tra alti palazzi.
Una lapide riporta le parole “Plateola Sancti Francisci parvuli” e introduce un arco gotico che si apre su una piccola cappella dove rimangono solo leggere tracce di affreschi risalenti ai secoli XIII-XIV.
La tradizione locale narra che qui ci fosse una stalla domestica, dove la madre di San Francesco lo avrebbe partorito e, come dice Dante Alighieri: «nacque al mondo un sole».
Questo fatto ricalca il racconto della nascita di Gesù in una umile stalla, come riportato nel Vangelo di Luca.
Proseguendo in salita lungo la scalinata dello Spirito Santo, tornerai lungo corso Mazzini in posizione equidistante tra la Basilica di Santa Chiara e la Piazza del Comune.
Sulla lunetta che sovrasta l’arco, datato 1281, troverai un’iscrizione che recita: “Scendi le scale e troverai l’ostello dove nacque Francesco il Poverello”.
8. L’Oratorio dei Pellegrini
Un po’ distante dalle attrazioni del centro di Assisi c’è un altro piccolo tesoro che ti consiglio di vedere.
L’Oratorio dei Pellegrini fu costruito nel XV secolo con la funzione di accogliere i numerosi pellegrini che, dirigendosi a Roma, si fermavano ad Assisi per rendere omaggio a San Francesco.
All’interno custodisce importanti dipinti e affreschi di Matteo da Gualdo, Pierantonio da Foligno e di Andrea d’Assisi, allievo del Perugino. Alcune di queste opere rappresentano Sant’Antonio abate e San Giacomo di Compostela, ai quali è dedicata la cappella.
Cosa fare e visitare fuori dal centro storico di Assisi
9. La Rocca Maggiore di Assisi
La maestosa Rocca Maggiore, austera fortezza medievale, veglia dall’alto sul centro storico di Assisi, regalando scorci meravigliosi sulle pittoresche colline e sulla gola in cui scorre il fiume Tescio.
Le prime notizie storiche risalgono al 1173-1174, quando l’arcivescovo Cristiano di Magonza vi sostò dopo aver invaso Assisi per conto di Federico Barbarossa.
Tuttavia, solo pochi anni dopo, nel 1198, la rocca fu distrutta una rivolta popolare e rimase abbandonata fino all’intervento del cardinale Egidio Albornoz nel 1362.
L’edificio trecentesco a pianta quadrata subì continue modifiche nei secoli successivi per poi esser nuovamente abbandonata nel 1600.
Dopo un attento restauro, oggi è visitabile tutti i giorni (con orari variabili durante l’anno) a pagamento.
Sicuramente la visita merita più per il panorama che per ciò che è visibile all’interno. Ricorda però che, per raggiungerla dal parcheggio più vicino, devi percorrere una salita piuttosto ripida e faticosa.
10. La Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola ad Assisi
Un’altra chiesa molto importante è la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Dista 4 km dal centro ma è strettamente legata alla vita di San Francesco e per questo una delle cose da vedere assolutamente ad Assisi.
Fu costruita tra il 1569 e 1679 per inglobare e proteggere la Porziuncola, una piccola chiesa ancora visibile all’interno della Basilica.
La chiesetta originaria prende il nome dal piccolo terreno su cui fu costruita e fu una delle prime tre chiese ad essere restaurate dal Santo. E’ qui che Francesco, nel 1216, vide Gesù Cristo dal quale ottenne che “tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.
Questo privilegio spirituale, definito “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, fu approvato da Papa Onorio III e attira ancora oggi numerosi pellegrini che, rispettando determinate condizioni spirituali, possono ottenere l’Indulgenza tutti i giorni dell’anno, una volta al giorno.
Inoltre, nella Porziuncola San Francesco compose il Cantico delle Creature e morì il 3 ottobre 1226.
All’interno della Basilica, puoi ammirare il “Transito”, un vano in pietra in origine adibito ad infermeria. Qui, San Francesco trascorre gli ultimi 3 giorni della sua vita fino a quando morì, adagiato nudo sulla terra, la sera del 3 ottobre 1226. Aveva appena terminato di aggiungere gli ultimi versi al Cantico delle creature.
Nel complesso di Santa Maria degli Angeli potrai inoltre ammirare un meraviglioso “Roseto” dove, secondo la tradizione, San Francesco usava rotolarsi tra le rose per combattere contro i suoi dubbi e le tentazioni. Si narra che, al contatto con il corpo del Santo, le piante perdessero le spine dando vita alla “Rosa Canina Assisiensis”, una varietà di rosa selvatica che ancora oggi continua a fiorire unicamente in questo luogo sacro.
Splendida anche la vicina Cappella delle Rose dove si trovava la capanna che ospitava Francesco. Fu fatta trasformare in Cappella da San Bonaventura nel 1260 e ampliata da San Bernardino da Siena nel 1440 circa.
Sotto l’altare della cappella ci sono ancora i resti delle travi del pulpito dal quale San Francesco annunciò l’Indulgenza della Porziuncola.
Il museo annesso alla Basilica custodisce opere d’arte di grande valore, come la tavola raffigurante San Francesco attribuita a Cimabue, il Crocifisso di Giunta Pisano e la Madonna del Latte di Andrea della Robbia. Inoltre, le antiche celle del “Conventino” ospitano oggi mostre di arte sacra contemporanea.
11. Eremo delle Carceri
L’Eremo delle Carceri è un importante luogo francescano, ma per la sua posizione non è così semplice da inserire tra le cose da fare a Assisi e dintorni, se non si ha tanto tempo a disposizione.
Qui, San Francesco si recava a pregare e a meditare insieme ai suoi fratelli. Il termine Carcere infatti non significa “prigione” bensì luogo isolato, solitario, perfetto per la vita dedita alla preghiera a cui aspirava San Francesco.
Il Santo ricevette questo luogo in regalo dai benedettini del Monte Subasio nel 1215, ma era solito ritirarsi qui in preghiera già dal 1200. In principio c’erano solo tante grotte naturali frequentate già in epoca paleocristiana.
Attraverso un ponte potrai raggiungere la selva per vedere quelle grotte dove pregavano anche San Francesco e i suoi compagni. Si dice che qui si sia svolta la “predica agli uccelli” e che dal pozzo del chiostro il Santo fece sgorgare acqua.
Visitando l’Eremo potrai quindi immergerti nella natura e nel silenzio e comprendere lo stile di vita del Poverello d’Assisi.
Se ami questo tipo di luoghi mistici e spirituali e ti interessa approfondire la vita di San Francesco, ti consiglio di visitare anche il Santuario della Verna, in Casentino, nella vicina Toscana. In questo luogo sacro San Francesco ricevette le Stimmate nel 1224.
L’Eremo delle Carceri si trova sul Monte Subasio in mezzo ad una rigogliosa foresta e dista circa 5 km dal cuore di Assisi. Potrai raggiungerlo sia in auto che a piedi (un’ora per 430 metri di dislivello).
Come raggiungere e dove parcheggiare ad Assisi
Se raggiungi Assisi in auto lungo la A14:
- da Nord dovrai uscire a Cesena e proseguire sulla E45 in direzione Perugia, fino all’uscita per Assisi,
- da sud, esci a Civitanova Marche e prosegui verso Foligno – Perugia fino all’uscita per Assisi.
Se invece percorri la A1:
- da nord esci al raccordo Bettolle/Perugia, prosegui fino a Perugia e poi lungo la SS75 per Assisi,
- da Sud puoi scegliere varie uscite autostradali in base al tuo punto di partenza.
Il centro storico di Assisi è totalmente ZTL, quindi dovrai lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi a pagamento fuori dalle mura.
I parcheggi più vicini sono quelli di Piazza Giovanni Paolo II, Porta Mojano, Porta Nuova, Porta San Giacomo e Piazza Matteotti.
Se vuoi assicurarti un posto però, ti consiglio di arrivare entro le 9 di mattina. Soprattutto durante l’alta stagione e nei weekend i parcheggi più comodi si riempiono molto velocemente.
In treno
Se vuoi raggiungere Assisi in treno devi far riferimento alla linea ferroviaria Firenze – Terontola – Perugia – Foligno.
La stazione di arrivo è Assisi- Santa Maria degli Angeli, che purtroppo dista circa 6 km dal centro.
Se hai più di un giorno a disposizione per visitare Assisi, puoi anche provare a percorrere questa distanza a piedi. In caso contrario potrebbe esser un grande spreco di tempo ed energie.
Potresti sfruttare il comodo servizio Assisi Link che collega le stazioni principali dell’Umbria con il centro di Assisi con una combinazione di treno + autobus.
L’autobus parte ogni 30 minuti circa dalla stazione, in concomitanza con gli arrivi dei treni. Impiega solo 10 minuti a percorrere la tratta Santa Maria degli Angeli – Assisi Centro. Per maggiori informazioni su questo servizio consiglio di consultare il sito ufficiale.