Nascosta tra le vette più alte dell’Appennino Emiliano, la Pietra di Bismantova si erge maestosa come un guardiano silenzioso di storie e leggende.
Questa imponente formazione rocciosa, con la sua inconfondibile forma a nave e le sue pareti a picco, non è solo un capolavoro della natura, ma anche un simbolo di spiritualità e ispirazione artistica. La Pietra ha affascinato scrittori, pittori e viaggiatori nel corso dei secoli, diventando un punto di riferimento non solo geografico, ma anche culturale.
Dai versi di Dante Alighieri ai brani dei Modena City Ramblers, la Pietra di Bismantova è diventata protagonista di opere immortali che ne celebrano la leggendaria e suggestiva bellezza.
Storia e Geologia della Pietra di Bismantova
La Pietra di Bismantova è lunga 1 km, larga 240 m ed alta 300 m si è formata nel periodo del Miocene medio inferiore, ovvero circa 15 milioni di anni fa.
Ha avuto origine in un ambiente marino poco profondo come testimoniano i gusci di molluschi, le alghe coralline, tracce di spugna e denti di pesce, ritrovati tra l’arenaria.
La Pietra è stata modellata da millenni di erosione, che hanno creato vertiginose pareti a picco e suggestive crepe e ridotto le sue dimensioni. Parte delle rocce che si sono staccate dalla Pietra di Bismantova giacciono ancora alla sua base, creando un paesaggio ancora più suggestivo.
Fu abitata da popolazioni celtico-liguri ed etrusche e poi inglobata nei possedimenti dei Romani nel II a.C. come testimonia la citazione “Suis montium” di Tito Livio.
In epoca bizantina diventò Kastron Bisimanto, formando una potente barriera durante le invasioni dei Longobardi che, per attraversare gli Appennini, furono costretti a scegliere il passo del Monte Bardone o della Cisa.
Nel 781 Carlo Magno inglobò la Pietra ai possedimenti di Parma e nel 950 passò ai Canossa, che nel 1100 gli costruirono intorno il Castrum Novum (oggi Castelnovo ne’ Monti).
Riferimenti artistici legati alla Pietra di Bismantova
Dante Alighieri, nel suo viaggio attraverso l’aldilà descritto nella Divina Commedia, cita la Pietra di Bismantova nel IV canto del Purgatorio. Secondo alcuni commentatori il Sommo Poeta avrebbe ammirato di persona la Pietra, mentre raggiungeva la Lunigiana da Padova, nel 1306.
«Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su Bismantova e ‘n Cacume,
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;
dico con l’ale snelle e con le piume
del gran disio, di retro a quel condotto
che speranza mi dava e facea lume»Purgatorio, canto IV, vv. 25-30
Si dice che fu proprio la Pietra di Bismantova, con la sua maestosa sagoma, l’ispirazione perfetta per rappresentare la montagna del Purgatorio.
Tra le altre citazioni della Pietra di Bismantova troviamo:
- la prima canzone dell’album Alla pietra, del gruppo musicale Per Grazia Ricevuta,
- la canzone I prati di Bismantova, dei Modena City Ramblers,
- il primo capitolo del romanzo Il tesoro del Bigatto di Giuseppe Pederiali, dove il Diavolo sfida l’eremita Sant’Anselmo proprio alla Pietra di Bismantova.
Cosa Vedere Oggi alla Pietra di Bismantova
L’Eremo di Bismantova
Incastonato ai piedi della Pietra di Bismantova si nasconde l’Eremo, o santuario della Natività della Beata Vergine Maria con la facciata a capanna rivestita in blocchi di pietra bicolore.
L’eremo ha una pianta a croce latina con due cappelle laterali e il presbiterio rialzato. Nell’abside è custodito un affresco della Beata Vergine che allatta il Bambino conosciuta come Madonna di Bismantova. L’opera, del XV secolo, attira numerosi pellegrini ogni anno, nel mese mariano.
Davanti all’ingresso della chiesa potrai inoltre ammirare un raro esemplare di Acero opalo che ha circa 500 anni e fa parte degli Alberi Monumentali della Regione Emilia Romagna.
Escursioni e Attività all’aria Aperta
Oggi, la Pietra di Bismantova è un’importante meta per escursionisti e amanti della natura. I sentieri che circondano la Pietra offrono percorsi di varia difficoltà, adatti sia a chi cerca un’escursione tranquilla che a chi desidera avventurarsi su percorsi più impegnativi. La vista dalla cima è mozzafiato: le vallate circostanti, i boschi e le colline creano un panorama incantevole che lascia senza fiato.
Inoltre, è una meta rinomata per gli amanti dell’arrampicata sportiva e delle vie ferrate, che qui son ben tre:
- la via ferrata alla Pietra di Bismantova, detta anche Via ferrata degli Alpini,
- la Via ferrata Ovest o dell’Ultimo Sole,
- Via ferrata dell’Orto del Mandorlo.
Se ami la fotografia ti consiglio di percorrere le strade panoramiche che la circondano per poterla ammirare da lontano e da angolazioni e punti panoramici diversi. Potrai immortalare scorci meravigliosi con il verde della vegetazione e l’azzurro del cielo che gli fanno da cornice.
La Flora e la Fauna della Pietra di Bismantova
La biodiversità della zona è un altro dei motivi per cui la Pietra di Bismantova è così affascinante. I boschi circostanti ospitano una grande varietà di piante e animali, rendendo ogni visita un’opportunità per scoprire la bellezza della natura.
Tra le specie più diffuse si possono trovare il ginepro comune, il sorbo montano e il maggiociondolo, la roverella, il cerro, il leccio e il tiglio. Da non perdere è anche la fioritura di orchidee, tra cui l’orchidea pallida e l’orchidea concordia.
Gli amanti del birdwatching possono avvistare diverse specie di uccelli come cinciallegre, gheppi, taccole e varie specie di picchio.
Eventi Culturali e Tradizioni Locali
La Pietra di Bismantova è anche un luogo di eventi culturali, che celebrano la storia e le tradizioni della regione.
Durante l’anno, si organizzano feste, mercati, manifestazioni e piacevoli passeggiate tra la natura, che attirano visitatori e offrono l’opportunità di immergersi nella cultura locale, assaporando piatti tipici e scoprendo l’artigianato della zona.