Lungo le rive del fiume Oder, sorge il meraviglioso palazzo storico che ospita l’Università di Breslavia, scrigno di sapere e meraviglie artistiche dal valore inestimabile.
E’ uno dei più grandi istituti universitari della Polonia e conta circa 30 mila studenti, ma è anche una delle attrazioni turistiche più affascinanti e imperdibili di Breslavia.
Storia dell’Università di Breslavia
Una prima proposta di creare un ateneo a Breslavia arrivò già nel 1505 dal re Wladyslaw II Jagiellonczyk, ma fu ostacolata da papa Giulio II e dall’Università Jagellonica di Cracovia.
Nel 1702, l’Imperatore Leopoldo I riuscì a fondare l’Accademia Leopoldina, un’istituzione prestigiosa gesuita, alla quale sono legati ben 11 premi Nobel.
L’attuale palazzo dell’Università fu costruito nel XVIII secolo in una zona che ospitava già dal XII secolo il Palazzo Ducale e la Chiesa e il Convento di San Francesco.
La prima pietra venne posta il 6 dicembre 1728, senza però rispettare il progetto originale che voleva un edificio lungo 200 metri e con tre torri. I lavori subirono rallentamenti a causa dei problemi economici derivanti dalle guerre e da una serie di inondazioni del fiume Oder, che portarono alla realizzazione di solo due terzi del progetto iniziale.
Nel 1742 il cantiere fu chiuso lasciando l’ala orientale, destinata a funzioni monastiche, in gran parte incompiuta. Tuttavia la Torre di Matematica e le decorazioni dell’ala ovest, il collegamento tra l’università e la chiesa universitaria furono portati a termine.
Nell’aprile del 1811 Federico Guglielmo III di Prussia incorporò l’università di Breslavia a quella di Berlino e tale rimase fino al 24 agosto 1945, quando un decreto del Consiglio dei Ministri trasformò l’università tedesca di Breslavia nell’università statale polacca.
Cosa vedere all’esterno dell’Università di Breslavia

All’esterno, il principale edificio dell’Università (Collegium Maximum) si presenta come la più grande costruzione barocca in città dove spicca la facciata nord, lunga 171 m.
Il grande portone d’ingresso dà il benvenuto con il suo affascinante stile barocco e con le 4 sculture realizzate da Segwitz che rappresentano le virtù cardinali: Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza.
Di fronte all’Università altre 4 sculture barocche rappresentano le allegorie delle 4 stagioni.
In Plac Uniwersytecki, la Piazza dell’Università, si trova una particolare fontana di bronzo che ospita una curiosa scultura chiamata “Szermierz”, ovvero “Spadaccino”. Realizzata nel 1904 da Leder, questa opera sembra voler ritrarre l’artista stesso, dopo aver esagerato con la birra e perso una partita a carte con alcuni studenti. La posta in gioco comprendeva tutti i suoi beni, compresi i vestiti, ma i suoi amici gli consentirono di mantenere almeno la spada, simbolo della sua nobiltà e del suo onore.

Per questo motivo, anche il personaggio raffigurato nella statua è completamente nudo e impugna solo la spada. Oggi, la scultura è diventata oggetto di scherzi tra gli studenti, che ogni anno, il 1° aprile, si sfidano a vestirla. Questa tradizione richiede anche abilità sartoriali, poiché maglie e pantaloni devono essere strappati e ricuciti addosso alla statua.
Non mancano neppure coloro che decidono di fare il bagno nella fontana: c’è anche chi ha provato a navigare all’interno della vasca con una canoa! E sono molti anche i vandali che gli hanno rubato la spada, tanto che è stato necessario monitorarlo costantemente.
Inoltre, esiste una curiosa superstizione: si dice che quando una ragazza ancora vergine completerà il suo percorso di studi universitari, ottenendo il titolo di dottoressa, lo “Spadaccino” prenderà vita.
Prima di entrare all’interno dell’Università, alza gli occhi al cielo per ammirare la meravigliosa torre detta “Matematica” o anche “Astronomica”, uno dei punti panoramici più belli e affascinanti di Breslavia.
Gli gnomi eruditi dell’Università di Breslavia


Prima di entrare all’Università non dimenticare di cercare anche i simpatici abitanti di Breslavia che l’hanno resa ancora più unica: gli gnomi!
In Plac Uniwersytecki potrai trovare:
- Lo Gnomo Professore (Profesor) con la toga e l’immancabile libro,
- lo Gnomo letterario (Literatek) che rappresenta tutti coloro che hanno trasformato le loro doti creative in un lavoro che porta benefici alla società, come: scultori, grafici, artigiani, fotografi, musicisti e giornalisti.
Il Museo dell’Università di Breslavia
Il 6 agosto del 1992, all’interno del palazzo barocco appena descritto, è stato fondato il Museo dell’Università di Breslavia.
Comprende alcune sale con esposizioni a tema, ma soprattutto alcuni degli ambienti storici più pregiati dal punto di vista artistico. Un tripudio di forme e colori, ricchi dettagli alle pareti e al soffitto che ti consiglio di inserire tra le cose principali da vedere durante una visita di Breslavia.
Per accedere alle varie sale dovrai salire una meravigliosa scalinata, detta Scalone Imperiale, che con le sue geometrie e colori, sarà la prima cosa di tutto il palazzo che ti lascerà a bocca aperta… Ma le parti migliori devono ancora venire!


Sono 4 le zone che fanno parte del Museo:
- Aula Leopoldina,
- Oratorio Mariano,
- Torre della Matematica
- e Sale Espositive.
L’Aula Leopoldina dell’Università di Breslavia

L’Aula Leopoldina, realizzata tra il 1728 e il 1732, è, insieme all’Oratorio Mariano, una delle sale più suggestive dell’Università.
I suoi splendidi affreschi le sono valsi il primato di più grande sala interna in stile barocco dell’intera Polonia.
Per accedervi dovrai varcare una portale in marmo sormontato da due putti che sorreggono un cartiglio, su cui appare la scritta “Aula Leopoldina”. E’ un bellissimo esempio di portale barocco, ricco di dettagli tra i quali si possono riconoscere i simboli della dinastia di Piast e degli Jagelloni.
Non appena varcata la soglia, ti ritroverai a bocca aperta di fronte alle meravigliose geometrie architettoniche, alle sculture e ai dipinti che si fondono con armonia ed equilibrio grazie anche ai colori caldi degli affreschi che si sposano perfettamente con il marrone, bianco e oro degli elementi architettonici marmorizzati.
L’infinità di dettagli crea un’ambiente fuori dal tempo e dallo spazio dove potrai immergerti nella bellezza dimenticando il concetto di realtà.
L’aula Leopoldina fu progettata da Christophorus Tausch, allievo del famoso architetto e pittore italiano Andrea Pozzo, ispirandosi proprio alla visione artistica del maestro basata su una fusione armoniosa tra scultura, architettura e pittura.
Gli affreschi furono realizzati da Johann Christoph Handke di Olomouc, le sculture da Franz Joseph Mangoldt, le sculture lignee da Christopher Holland e i decori in stucco e la marmorizzazione dal maestro italiano Ignazio Provisore.
L’intera sala è dominata dalla pittura illusionistica che funge da cornice ai tre principali ambienti: il podio rialzato, l’auditorium e il coro.
Le principali opere d’arte all’interno dell’Aula Leopoldina


Tra le rappresentazioni più affascinanti all’interno dell’Aula Leopoldina, spiccano:
- un arco trionfale che incornicia l’apoteosi dell’imperatore Leopoldo I, fondatore dell’Accademia dei Gesuiti,
- le statue dei suoi figli imperiali: Giuseppe I sul lato sud e Carlo VI su quello nord,
- varie figure allegoriche che rappresentano le virtù che un sovrano deve avere, come la Prudenza, (un anziano con uno specchio), e la Parsimonia, (una donna con un’arnia) e le caratteristiche negative da cui deve fuggire, come la Disputa, (un angelo con i capelli disordinati), e la Stupidità (un giovane con orecchie d’asino),
- la scena che illustra l’affidamento dell’Università alla protezione della Vergine Maria, insieme all’apoteosi della Divina Sapienza e a quella della Saggezza terrena, simboleggiata dalla Slesia in trono.

Nell’auditorium, lungo le pareti a fianco delle due file di panche, sono raffigurate le stanze dei professori e, all’interno delle cornici ovali, i personaggi che hanno avuto un ruolo chiave nella fondazione dell’Università, come Papa Urbano VII, gli Imperatori Ferdinando I e Ferdinando II.
Nei medaglioni posti alle finestre sono rappresentati 36 saggi, che includono filosofi, Santi e personaggi biblici. Non mancano le allegorie delle scienze e delle arti e 16 ritratti di figure importanti per l’ordine dei Gesuiti – di cui 6 sono copie degli originali, sostituiti dopo un furto di 8 opere nel 1997, delle quale ne son state recuperate solo 2.
L’aula Leopoldina si trova al primo piano dell’edificio adibito anche a museo, e oltre ad esser uno scrigno di opere d’arte, ha anche un’ottima acustica ed è ancora oggi utilizzata per eventi e cerimonie importanti.
L’ Oratorio Mariano

Un’altra sala di incredibile bellezza è l’Oratorium Marianum, oggi adibita a sala da concerto. Ricchissima di colorate decorazioni, si trova nel lato occidentale del palazzo.
L’oratorio fu realizzato negli stessi anni dell’Aula Leopoldina dagli architetti Johannes Petner e Joseph Frisch. Degli affreschi si occupò invece Johann Christoph Handke.
Durante i lavori di costruzione, il crollo di 4 pilastri avvenuto il 9 agosto 1731, costrinse gli architetti a ridurre l’originaria aula a tre navate, creandone una più piccola e stretta.
Tuttavia, la disgrazia non impedì all’Oratorio di diventare una delle sale più scenografiche dell’Università di Breslavia. La sua consacrazione avvenne il 22 novembre 1733.


All’interno si notano molte affinità con lo stile che Tausch e i suoi collaboratori utilizzarono per l’Aula Leopoldina: una fusione perfetta di elementi architettonici e decorativi.
Il salone era formato da 8 campate e coperto da volta a botte, con decorazioni raffiguranti putti e serafini, Dio Padre e la Vergine. Degni di nota erano anche gli elementi architettonici come le doppie lesene con bassi capitelli che contribuivano a creare una sensazione di dinamismo e verticalismo, e l’altare in argento.
Distruzioni e nuove funzioni dell’Oratorio Mariano

Lo splendore originario della sala durò però ben poco. Nel 1741 l’Università fu trasformata in un ospedale militare, in seguito all’arrivo delle truppe prussiane, e l’oratorio fu adibito a magazzino e stalla. Le opere pittoriche e scultoree alle pareti non furono danneggiate ma non rimase traccia di tutto il materiale mobile.
Nel 1810 cambiò di nuovo la sua funzione, destinata a durare fino ad oggi: l’Oratorio diventò la sala da musica dell’Università di Wrocław. La sala fu trasformata in un perfetto auditorium, l’ex presbiterio divenne un podio per musicisti e cantanti e l’altare fu sostituito da un organo.
Furono molti gli artisti famosi che si esibirono tra quelle mura nel corso degli anni, tra questi anche il violinista italiano Niccolò Paganini.
Nel 1879 Johannes Brahms compose l’Ouverture accademica per celebrare il riconoscimento del titolo di Dottore onorario dell’Università di Breslavia, e due anni dopo ebbe luogo, proprio lì, l’esecuzione dell’opera. All’ingresso della sala, nel 2004 è stata collocata una targa commemorativa realizzata dal famoso artista di Breslavia Alojzy Gryt.

Nel corso della primavera del 1945, il cuore dell’edificio subì gravi danni a causa dei bombardamenti: la volta della sala fu completamente distrutta e solo una piccola parte, circa il 15%, delle decorazioni originali sulle pareti riuscì a sopravvivere.
La ricostruzione, lunga e impegnativa, si estese fino al 2014. Grazie agli sforzi di numerose imprese e artisti, l’antica maestosità della sala è stata restaurata, restituendo al pubblico la sua magnificenza perduta.
La Torre Matematica

Percorrendo la Scala Imperiale fino all’ultimo piano si raggiunge la Torre della Matematica, oggi adibita a spazio espositivo.
La torre fu costruita alla fine del XVIII secolo con la funzione di Osservatorio Astronomico, fondato nel 1791 dall’ex gesuita e professore alla Leopoldina di Breslavia, Longino Anton Lorenz Jungnitz.
In quel periodo si stava sviluppando velocemente l’interesse nelle scienze naturali e nell’astronomia. Proprio per questo, nel 1790-1791, nel pavimento della Torre della Matematica fu anche tracciata una linea meridiana, ancora visibile.
È lunga 15,4 m e larga 29 cm ed è formata da tre strisce di piastrelle di marmo ricoperte con piastrelle di quercia. Sopra l’estremità meridionale della linea è stato realizzato un foro gnomonico, per far entrare la luce, mentre l’estremità settentrionale sale in verticale sul muro della torre per 2,3 m.
L’Osservatorio Astronomico perse parzialmente il suo ruolo alla fine del XIX secolo quando il direttore Julius Heinrich Georg Franz lo trasferì in buona parte a Kępa Mieszczańska e, definitivamente negli anni ’20, con l’apertura di nuova sede nel Parco Szczytnicki.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la torre fu trasformata in uffici e magazzini, e solo alla fine del XX secolo con la ristrutturazione della facciata dell’Università ha riacquistato il suo valore.
Fu rinnovata la linea meridiana e allestita la mostra del Museo dell’Università di Wrocław.
Oggi potrai vedere una vasta collezione di strumenti scientifici e astronomici, tra cui un astrolabio del XIV secolo, un globo celeste del 1699, una meridiana equatoriale del XVIII secolo e la circolare di Galileo del 1665.
La terrazza panoramica della torre dell’Università di Breslavia




Con la trasformazione della Torre Matematica in un ambiente turistico anche la sua terrazza panoramica è diventata uno dei luoghi più belli e imperdibili della città.
Dai suoi 40 metri di altezza si gode di un meraviglioso panorama sulla città incorniciato dalle splendide sculture posizionate ai 4 angoli, che rappresentano le 4 discipline: il Diritto Canonico, la Teologia, l’Astronomia e la Medicina.
>>> Scopri tutti i punti panoramici di Breslavia <<<
Le sale espositive del Museo dell’Università



Oltre ai tre ambienti appena descritti, ci sono altre tre sale che fanno parte del Museo:
- Sala im. Romana Longchampsa – dedicata a “Roman Longchamps de Bérier”,
- Sala im. Stefana Banacha – dedicata a “Stefan Banach”,
- e la Sala Pod Filarem – Sala “Sotto la Colonna”.
Qui troverai esposti numerosi strumenti scientifici, documenti e modellini per lo studio dell’anatomia e animali imbalsamati.
Info utili alla visita del Museo dell’Università di Breslavia
L’ingresso al Museo dell’Università si trova in Plac Uniwersytecki, 1.
E’ aperto:
- da settembre ad Aprile tutti i giorni tranne il mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 15.30
- da Maggio ad Agosto
Lunedì, martedì e giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 16.00
Venerdì – domenica: dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
Mercoledì chiuso
L’ingresso è permesso fino a 30 minuti prima della chiusura, ma ti consiglio di calcolare almeno un paio d’ore per l’intera visita.
Il costo del biglietto varia da 10 a 12 zł intero/ da 6 a 8 zł ridotto in base a quante zone vuoi visitare (da 2 a 4). Ricordati di tenere il titolo d’ingresso sempre a portata di mano in quanto ti verrà richiesto all’accesso di ogni stanza inclusa.
Puoi visitare l’Università in autonomia oppure partecipare ad un tour guidato di circa 1 ora per comprendere meglio la storia e i dettagli artistici delle sale che stai visitando.
Sebbene la visita (accedi al sito di prenotazione, cliccando nel link sopra) sia solamente in inglese, ti consiglio di farla in quanto all’interno del Museo e soprattutto delle due sale più belle, non ci sono molte spiegazioni.
Dal 2005 fa parte del complesso museale anche la “Dom Archeologa”, situata in ul. Koszarowa 3, dove vengono allestite mostre temporanee di reperti archeologici.
Nelle vicinanze dell’Università si trova anche la Chiesa dei Gesuiti, o Chiesa del Santissimo Nome di Gesù. Fu realizzata in stile barocco tra il 1789 e il 1798 ed ha splendidi affreschi di Johann Michael Rottmayr.
* Questo articolo contiene link e banner di affiliazione. Se effettui una prenotazione tramite questi link, riceverò una commissione, senza alcun costo aggiuntivo per te, ma questo piccolo supporto mi aiuterà a sostenere il lavoro di ricerca e la creazione dei contenuti che trovi nel mio blog.