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Cosa vedere a Castiglion Fiorentino: tesori nascosti da scoprire

Castiglion Fiorentino è un borgo pittoresco della provincia di Arezzo che, nonostante sia spesso tagliato fuori dai classici itinerari turistici in Toscana, nasconde sorprendenti cose da vedere.

Con una storia che affonda le radici nell’epoca etrusca, Castiglion Fiorentino è un vero e proprio tesoro di arte, cultura e tradizioni, immerso nel bucolico paesaggio collinare toscano che fa da sfondo ai suoi scorci più belli.

Cosa vedere a Castiglion Fiorentino

Il cuore pulsante di Castiglion Fiorentino è il suo centro storico, caratterizzato da strade acciottolate, eleganti palazzi e un’atmosfera sospesa nel tempo.

Ti consiglio di iniziare la visita lasciando l’auto al Parcheggio Garibaldi, sotto l’omonima Piazza con i giardini pubblici ,dai quali si può ammirare tutta la vallata circostante.

Piazza Garibaldi Castiglion Fiorentino cosa vedere

Da qui, varca l’imponente Porta Fiorentina per accedere alla via principale, Corso Italia.

Sulla sinistra troverai un vicolo in salita che ti conduce alla prima cosa che ti suggerisco di vedere a Castiglion Fiorentino: la Chiesa e il Chiostro di San Francesco.

La Chiesa e il Chiostro di San Francesco

Chiesa di San Francesco Castiglion Fiorentino

La Chiesa di San Francesco fu costruita dai francescani a metà del Duecento su una struttura già esistente del XII secolo, dedicata prima a San Salvatore poi a San Leonardo. 

Si mostra con la classica facciata romano-gotica in pietra arenaria con il portale sormontato da una lunetta in terracotta che rappresenta San Francesco che insegna alle tortore come moltiplicarsi. Al di sopra della lunetta si apre una bifora con un piccolo rosone.

All’interno, la Chiesa di San Francesco si sviluppa lungo una navata unica con tetto a capanna, che termina con un transetto con tre cappelle a volta a crociera. Alle pareti si trovano altari del XVI-XVII secolo con appese:

  • la Crocifissione di Francesco Morandini detto “il Poppi”,
  • Madonna coi santi Anna, Silvestro e Antonio, di Giorgio Vasari,
  • la Vocazione di San Matteo e Annuncio dell’Angelo a Sant’Anna, di Salvi Castellucci.

Nella terza nicchia a destra, erano posizionati San Francesco di Margarito d’Arezzo e la Croce Santa, un reliquiario del 1200, oggi custoditi nella Pinacoteca.

Degni di nota sono anche: il Crocifisso ligneo dipinto a finto bronzo da Giovanni Patriarca e una statua in legno che raffigura Cristo catturato nell’Orto degli Ulivi, realizzata nel 1651 da Sallustio Lambardi di Lucignano, oggi trasportata in processione il Martedì Santo.

La cantoria in pietra serena risale al 1546.

Purtroppo al momento della mia vista la Chiesa era chiusa e gli orari di apertura non sono ben definiti, ma fortunatamente ho potuto visitare il magnifico chiostro.

Chiostro di San Francesco Castiglion Fiorentino

Il Chiostro di San Francesco

Il Chiostro di San Francesco, a pianta rettangolare, è stato ricostruito nei primi decenni del Seicento dove già c’era un porticato del Duecento con un doppio loggiato.

Al centro spicca un piccolo pozzo. Sotto le arcate ci sono lunette affrescate con scene della vita di San Francesco, realizzate nel Seicento da Pelliccione da Colle, e molte lapidi di personaggi locali illustri.

Piazza del Municipio di Castiglion Fiorentino

Piazza del Municipio Castiglion Fiorentino

Proseguendo la passeggiata lungo Corso Italia si arriva alla suggestiva Piazza del Municipio. Da un lato è incastonata tra i palazzi storici e l’altura del Cassero, dall’altro delimitata dalle meravigliose Logge Vasariane, che con le loro arcate fanno da cornice al paesaggio bucolico della Val di Chio e alla Collegiata.

In realtà, nonostante il nome, il loggiato fu realizzato nel 1513 da Bernardo di Ghirba e Filippo da Bellinzona e, solo più tardi, tra il 1560 e il 1570, il Vasari fece alcuni interventi, come l’affissione dello stemma mediceo. Gli stemmi al suo interno, alcuni dei quali in terracotta robbiana, rappresentano Commissari e Podestà dell’epoca.

Logge vasariane Castiglion Fiorentino

Il Palazzo del Municipio, di fronte alle Logge, è in realtà Palazzo San Michele, in origine “Palazzo del Pietrone”, chiamato così per la presenza di una grande pietra dove venivano affissi bandi e ordinanze. E’ sede del potere politico ed amministrativo già dalla fine del XII secolo. Fu ricostruito dai Perugini nel 1375-76, nel 1489 e nel 1935 dall’architetto Giuseppe Castellucci, a cui si deve l’aspetto odierno.

Nell’atrio si può ancora ammirare la scalinata con balaustra in pietra serena, datata 1562; nel pilastro superiore e nella facciata spicca la figura del Marzocco.

Interessante è la lapide in pietra che nel ‘500 fungeva da modello per le misure lineari, per i laterizi e i cereali, posta sotto la balaustra. A fianco del Palazzo, si erge la Torre Civica a pianta rettangolare, che ha ancora la porta di una bottega medievale.

Accanto al Municipio si trova il palazzo della famiglia Dragomanni, oggi adibito ad Archivio Storico.

I manoscritti più antichi risalgono al XIII secolo e sono di tipo podestarile, ma è particolarmente significativo lo Statuto Comunale del 1384. Questo documento fornisce uno spaccato completo sia sull’assetto urbano medievale di Castiglion Fiorentino, sia sulle abitudini dei suoi abitanti.

Cosa vedere nell’area del Cassero di Castiglion Fiorentino

La Torre dell’Orologio

Torre dell'Orologio Castiglion Fiorentino

Accanto al Municipio, una viuzza si inerpica ripida verso la parte più alta del borgo ed è sovrastata dalla massiccia Torre dell’Orologio, esistente già dal Medioevo. Al suo interno si trovava la Calfurnia, una grossa campana poi trasferita nella Torre del Cassero.

Nel 1621 la torre fu ceduta dal Comune alle monache di San Girolamo al Cassero, affinché la mantenessero in buono stato.

Nel loggiato oggi ospita il lapidario della Pinacoteca ed offre anche una splendida vista sulla Piazza del Comune, sul loggiato e sulla Valle di Chio.

La Pinacoteca di Castiglion Fiorentino

La Pinacoteca, si trova all’interno della Chiesa di Sant’Angelo, la cui sagrestia fu fatta costruire dalle Monache che si prendevano cura delle vicina Torre dell’Orologio.

Custodisce opere di arte sacra provenienti da chiese e monasteri di Castiglion Fiorentino e dintorni.

Tra i tesori più preziosi troverai:

  • la statua lignea di San Michele Arcangelo;
  • una Croce dipinta della fine del XIII secolo, una delle più antiche testimonianze di pittura di tutto il territorio aretino;
  • la Croce Santa del XIII secolo, realizzata con le tecniche dello smalto e della filigrana e adornata da pietre preziose. Contiene le reliquie della croce di Cristo e una spina della corona, che re Luigi IX donò al Beato Mansueto da Castiglione;
  • il Busto di Sant’Orsola, un reliquiario trecentesco in argento decorato con smalti e perle, che rappresenta il busto della leggendaria martire;
  • la Maestà di Taddeo Gaddi (1328);
  • San Michele Arcangelo (1480) e le Stigmate di San Francesco (1486) di Bartolomeo della Gatta.

Il Museo Civico Archeologico

All’ingresso di Piazza del Cassero, nel 2001 è stato inaugurato il Museo Civico Archeologico che raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi nel territorio di Castiglion Fiorentino, alla fine degli anni Ottanta.

I cimeli esposti appartengono alla civiltà etrusca dall’Età del Ferro fino all’epoca tardo antica (III-VI secolo d.C.), al deposito di Brolio e di Montecchio, al santuario etrusco ritrovato nell’area del Cassero e al sito etrusco di Brolio Melmone.

Dal 2008 il Museo si è arricchito con la sezione preistorica, medievale e di maioliche realizzate dal IX secolo in poi.

Nelle rinnovate carceri del Palazzo Pretorio è stato inaugurato da pochi anni anche il “Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica” che conta oltre 900 medaglie originali coniate in vari paesi europei dal 1789 al 1840.

Percorso archeologico sotterraneo Castiglion Fiorentino

Da non perdere, il Percorso Archeologico Sotterraneo che mostra un sovrapporsi di strutture di epoche diverse quali: un villaggio, una casa etrusca, un santuario e 2 torri medievali.

Il Museo è aperto dal 1 Ottobre al 30 Giugno dal martedì a domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:00. In estate chiude alle 19:00. E’ sempre chiuso il lunedì. L’ingresso è gratuito.

La Torre del Cassero

Cassero Castiglion Fiorentino

La Torre del Cassero si staglia con i suoi 35 metri al centro di un grande giardino, dominando Castiglion Fiorentino e la vallata. Questa torre è di origine medievale ma fu costruita sopra una struttura già esistente di epoca etrusca. Considerando la sua grandezza si suppone che servisse come abitazione ma probabilmente anche da prigione.

Nell’area intorno alla Torre sono state ritrovate numerose ceramiche: dettaglio che fa pensare alla presenza di attività di produzione di maioliche e invetriate.

C’è anche la possibilità di salire fino in cima alla Torre ma purtroppo, al momento della mia visita, l’accesso era chiuso. Anche se non posso raccontare la mia esperienza, sicuramente il panorama lascia senza fiato.

La Big Bench di Castiglion Fiorentino

Big Bench tricolore Castiglion Fiorentino

Nell’area del Cassero si trova anche una sorpresa: la Big Bench tricolore. Una panchina gigante che fa parte del Big Bench Community Project, ideato da Chris Bangle e che permette di sentirsi di nuovo bambini ammirando panorami incantevoli.

In questo caso potrai ammirare la Val di Chiana fino al Trasimeno e il Monte Amiata in lontananza.

L’Oratorio della Buona Morte

soffitto Oratorio della Buona Morte Castiglion Fiorentino

L’Oratorio della Buona Morte appartiene alla Compagnia di Misericordia dal 1572 e fu ricostruito su una preesistente chiesa intitolata a San Silvestro. In seguito a varie modifiche e restauri (di cui uno in atto) si presenta come una piccola struttura a pianta rettangolare con tetto a capanna e la facciata con un portale in pietra e due finestre rettangolari.

Al suo interno custodisce opere meravigliose a partire dal soffitto a cassettoni dorati, risalente al 1618. Nei vari riquadri sono rappresentati i simboli della Passione e le cornici presentano notevoli decorazioni. Al centro del soffitto spicca un ottagono che racchiude la Pietà, attribuita a Niccolò di Smeraldo Salvi.

Nonostante le sue piccole dimensioni, custodisce anche:

  • un altare in legno con intagli seicenteschi e un olio su tela rappresentante la Vergine con il Bambino e San Giovannino,
  • l’altare maggiore con ai lati due stemmi in pietra della Compagnia e una nicchia con la Madonna Addolorata,
  • l’altare di sinistra con raffigurato il Velo della Veronica e una scultura in legno del Crocifisso a grandezza naturale.

Ci sono inoltre 6 tele che rappresentano alcuni momenti della Passione di Gesù:

  • Cattura di Gesù,
  • la Flagellazione,
  • Gesù davanti a Pilato,
  • Salita al Calvario,
  • Crocifissione,
  • Pietà.

La scultura a grandezza naturale che rappresenta il Cristo fustigato è una copia dell’originale, custodito nel Museo della Pieve di San Giuliano.

Oggi (gennaio 2025) la chiesa è sottoposta a notevoli interventi di restauro, ma nonostante questo la Misericordia di Castiglion Fiorentino si impegna a renderla fruibile al pubblico su richiesta e in determinate ricorrenze. Si può addirittura salire sulle impalcature per ammirare le opere ancora più da vicino.

Per informazioni e per richiedere l’apertura puoi utilizzare i seguenti contatti: email info@misericordiacastiglionfiorentino.it e telefono 0575680282

La Collegiata dei Santi Michele e Giuliano e il Museo della Pieve di San Giuliano

Collegiata Castiglion Fiorentino

La Collegiata dei Santi Michele e Giuliano è una delle cose più suggestive da vedere a Castiglion Fiorentino, con la sua struttura neoclassica ed il loggiato con grandi colonne installate su basi di travertino.

In origine era molto più piccola ma dal 1452 è stata ricostruita e ampliata e dopo un incendio provocato da un fulmine, nel 1836, fu costruita la nuova chiesa, la Collegiata di San Giuliano, accanto alla Pieve Vecchia. Il loggiato fu completato nel 1860, la cupola nel 1867 e il campanile nel 1930.

La Collegiata ha una struttura a croce latina con 3 navate divise da colonne e una copertura a botte, mentre sopra l’altare ha una grande cupola con decorazioni in stucco. 

Al suo interno ci sono ben 12 altari, con varie opere devozionali, tra cui:

  • la terracotta policroma robbiana rappresentante Sant’Antonio Abate benedicente (1525);
  • la Madonna in trono con il Figlio e i Santi Pietro, Paolo Giuliano e Michele del 1486, di Bartolomeo della Gatta
  • l’Adorazione di Lorenzo di Credi, allievo del Verrocchio,
  • la Maestà di Segna di Bonaventura.

Di grande pregio è la Croce dipinta databile al XII secolo.

La Pieve di San Giuliano (Pieve Vecchia) ospita invece, dal 2006, il Museo della Pieve di San Giuliano, sede di una vasta collezione di opere di arte sacra.

La Chiesa del Gesù

La Chiesa del Gesù, realizzata tra il 1527 e il 1545, è adiacente all’antica Pieve di San Giuliano. E’ caratterizzata da un porticato a cinque arcate a tutto sesto con volte a crociera e sei pilastri in pietra.

Si sviluppa su tre piani: il primo comprende anche l’antica porta cittadina di San Giuliano, quello centrale ospita un oratorio con volte a crociera e affreschi, mentre nell’ultimo, all’altezza della piazza, si trova l’oratorio del Sacramento, o del Gesù.

All’interno della chiesa, si può ammirare un soffitto ligneo a cassettoni decorato con motivi della Passione, realizzato nel 1615 da Niccolò Becci e Sallustio Lombardi.

Tra le opere scultoree, spiccano il Crocifisso del XV secolo e una statua di Cristo morto del XVII secolo, utilizzata per le processioni.

Sull’altare di destra, si trova la “Resurrezione” di Francesco Vanni del 1599, mentre di fronte è esposta l'”Ultima Cena” (1586) di Francesco Morandini.

In aggiunta, altre 4 tele che rappresentano scene della Passione, sono attribuite all’artista senese Mazzuoli.

Il Teatro Mario Spina

Rientrando verso il parcheggio, dopo aver varcato Porta Fiorentina, prosegui per qualche decina di metri lungo Via Trieste per raggiungere il Teatro Mario Spina.

La storia del Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino inizia alla fine del XVI secolo, quando il Granduca di Toscana Ferdinando I concesse al Podestà il permesso di fondare un’Accademia per la rappresentazione di commedie.

Sebbene non siano disponibili informazioni dettagliate su come si svolgessero le attività dell’Accademia dei Consumati, nel 1715 gli accademici sentirono la necessità di un vero teatro. Decisero così di allestire una platea e 26 palchetti in legno all’interno dell’attuale Sala del Consiglio Comunale.

Un anno cruciale per il teatro fu il 1881, quando l’ingegnere Olinto Perticucci e l’architetto Paolo Bertelli elaborarono un progetto per un nuovo edificio ubicato in un’area comunale appartenente al Convento degli Scolopi, vicino alle mura del Castello.

Questa nuova struttura fu inaugurata il 15 giugno 1911.

Con il suo scenografico stile ottocentesco, gli stucchi e le lesene dorate, gli intonaci che imitano il marmo e la volta affrescata, il Teatro Mario Spina funge ancora oggi da magnifica cornice per numerose rappresentazioni teatrali.

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